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news]
• 28
FEBBRAIO 2019 Focus.
La dura legge dei numeri da invertire. Tra tensione,
silenzio e mugugni della piazza
Quando
si parla di numeri. Il Gubbio proviene da una settimana
non facile dove si deve fare quadrato per ritrovare
la giusta serenità. Sette gol subiti nelle
ultime due partite e zero gol fatti. Qualcosa si
è inceppato. Non è escluso infatti
che il trainer Galderisi possa cambiare qualcosa.
Non certo a livello di modulo: resterà ancorato
al 4-2-3-1 ormai diventato marchio di fabbrica.
Ma probabilmente a livello di interpreti. Tra l'altro
è pesante l'assenza del difensore centrale
Piccinni per un problema al polpaccio. Da verificare
anche le condizioni del terzino Pedrelli (problema
alla caviglia) e della punta Campagnacci (problema
al polpaccio) che hanno svolto un lavoro differenziato.
Pertanto è scontata la conferma di Marchegiani
tra i pali. In difesa possibile il quartetto formato
da Tofanari, Espeche, Maini e Lo Porto. Il nuovo
arrivato Ferretti, il terzino destro che ha firmato
in settimana, potrebbe partire dalla panchina. A
centrocampo invece si potrebbe rivedere Malaccari
al fianco di Davì. Mentre dalla cintola in
sù l'asse di trequartisti potrebbe essere
formato dal solito trio basato su De Silvestro,
Casiraghi e Cattaneo. Come finalizzatore il consueto
centravanti Chinellato. Come dicevamo, ora serve
un risultato diverso, ma in particolar modo servono
delle prestazioni differenti. Soprattutto in partite
cruciali e determinanti come quella di domenica
contro il Rimini. Un reale scontro diretto che riguarda
due squadre che si trovano in bassa classifica.
Tutte e due assetate di punti per non essere poi
risucchiate nel pantano della zona rossa della graduatoria.
Una settimana tra l'altro caratterizzata da alcune
tensioni a fine partita dopo il match contro la
Feralpisalò. Un incontro chiarificatore subito
dopo il novantesimo del pesante ko in casa di sabato
scorso. Incontro avvenuto sotto la curva dei tifosi
con i calciatori. Ci sono stati attimi di tensione
perchè non è mancata la contestazione
con alcuni cori contro società e calciatori.
Poi è sfociato qualche alterco con qualche
parola di troppo. Insomma, l'atmosfera non era idilliaca.
Il tutto condito da un silenzio assordante da parte
dei tesserati. Silenzio che viene interrotto
talvolta solo nello stesso giorno che si gioca un
match. Fatto discutibile da un punto di vista del
principio, ma soprattutto fallace a livello mediatico.
Perciò
va ritrovata la giusta serenità e ricompattare
l'ambiente.
• 27
FEBBRAIO 2019 Kalombo:
"Con il Gubbio partita dal sapore speciale.
Rivedrò tanti ex compagni, che match!"
Un ex
contro il Gubbio. In una sfida importante come quella
di domenica contro il Rimini. Nella scorsa estate
era stato acquistato dalla Salernitana per poi essere
girato in prestito alla Pro Piacenza. Ora, da gennaio,
si trova tra le fila del Rimini. Stiamo parlando
di Sedrick Kalombo, terzino destro, che con il Gubbio
ha giocato da dicembre 2015 fino a giugno 2018.
Allora, in questa partita, cosa si prova? "Ma
sì, è una partita dal sapore speciale
per me perchè rivedrò dei vecchi compagni
di squadra. Rivedrò una maglia che ho indossato
con la quale sono stato veramente bene. Infatti
con il Gubbio mi sono tolto delle soddisfazioni
sia a livello di squadra che personali. Perciò
sarà una partita molto sentita a livello
personale. Ma visto che giochiamo in casa sarà
importante per il Rimini portare a casa i tre punti".
Ritroviamo quel Kalombo che a Gubbio conoscono bene?
"Spero di non essere sempre il solito. Anzi,
spero ogni anno di migliorarmi. A livello tattico
ma anche a livello di categoria". Perciò,
visto che il suo cartellino è di proprietà
della Salernitana, spera di avere una chance in
serie B? "Ovviamente, direi di sì".
Domenica si presenta una gara particolare. Al
di là che è sentita tra
le due parti, ha pure un maggiore valore per via della classifica,
visto che il Rimini è a ridosso del Gubbio.
Cosa si aspetta? "Cercheremo appunto
di portare a casa l'intera posta in palio. Dico
questo perchè proveniamo da prestazionin
importanti, quindi è arrivato il momento
giusto che ci togliamo qualche soddisfazione. Poi
saremo favoriti dal nostro pubblico che in casa
sa come spingerci. Perciò sarebbe importante
potergli regalare una gioia". A Rimini
sono cambiati tre allenatori: Gianluca Righetti,
Leonardo Acori ed ora c'è Marco Martini.
Però la squadra ha raccolto meno finora di
quanto seminato, non è così? "In
effetti ultimamente abbiamo fornito prestazioni
importanti. Nell'ultima partita a Bolzano contro
il Sudtirol, ma anche con la Feralpisalò in
casa. Abbiamo senz'altro raccolto meno di quanto meritassimo".
Perciò il Gubbio dovrà tenere le antenne
alzate, giusto? "Sicuramente. Dico che il
Gubbio troverà di fronte un Rimini aggressivo
e pimpante". Del Gubbio invece cosa teme,
visto che ci sono alcuni ex compagni? "Sono
dell'idea che comunque sia il Gubbio possiede dei
calciatori importanti. In difesa conosco bene Piccinni.
Poi davanti bisognerà stare attenti all'estro
di Casiraghi, alla frizzantezza di De Silvestro
e cito pure Malaccari. Ma dovremo
stare attenti a tutto il Gubbio. Gara non
da sottovalutare. Presumo che verrà fuori
una bella partita". Tre stagioni intense
a Gubbio, ma qual è stata la soddisfazione più
grande in rossoblù? "Dico l'anno
scorso, a
livello personale. Magari meno per i risultati,
visto che con quella rosa che avevamo siamo arrivati
alla salvezza solo all'ultima giornata. Diciamo che c'è
stata una delusione, a tutti gli effetti si è
verificato un fallimento. Dico questo perchè
la stagione prima, da neopromossi, dietro a corazzate
notevoli, abbiamo conquistato un sesto posto rilevante.
Pensare che l'anno scorso volevamo fare ancora
meglio, pensavamo pure ad un quarto/quinto posto e invece
avete visto tutti come è andata a finire.
Per fortuna che alla fine si è mantenuta
almeno la categoria. E in conclusione saluto il
diesse Pannacci e il presidente Notari che mi hanno
dato sempre fiducia". Cambio di programma.
La partita tra Gubbio e Ternana non si giocherà
più di domenica. Il derby umbro è stato posticipato a lunedì
sera (11 marzo) alle ore 20:45.
• 26
FEBBRAIO 2019 Gubbio,
si corre ai ripari: ecco il terzino Johan Ferretti.
Perchè in difesa è piena emergenza
Un
rinforzo pescando tra gli svincolati. Il Gubbio
infatti ingaggia in maniera ufficiale un terzino
destro che può fungere anche da terzino sinistro.
Si tratta di Johan Ferretti, classe 1994, italo-francese,
ed infatti è nato a Marsiglia. In questa
stagione si trovava a Teramo dove però non
ha mai giocato, tenuto ai margini. Sembrava in procinto
di trasferirsi alla Lucchese ma all'improvviso è
arrivata la proposta del Gubbio. Così è
giunta la fumata bianca con firma sul contratto
che lo lega ai rossoblù fino a giugno 2019.
La scorsa stagione ha vestito la casacca della Ternana
in serie B con 11 presenze. Mentre in precedenza
ha giocato in C con Cremonese (15 presenze nel 2016-2017),
Albinoleffe (16 presenze da gennaio 2016 a giugno
2016), Matera (da gennaio 2015 a giugno 2015) e
Spal (12 presenze durante la stagione 2014-2015).
Con un passato nella Primavera del Milan e nelle
giovanili del Genoa. Il calciatore è già
a disposizione del trainer Galderisi a partire da
martedì. Diciamo che questo ingaggio è
scaturito dagli ultimi inconvenienti. Infatti è
scattato l'allarme per via di alcune assenze improvvise
che si sono verificate negli ultimi giorni. In primis
è out il capitano Matteo Piccinni, non convocato
nella partita di sabato contro la Feralpisalò,
poi persa pesantemente. In pratica il difensore
centrale ha riportato un infortunio più serio
del previsto con interessamento al polpaccio per
un problema al tendine: non si sa ancora il tempo
di recupero, ma si parla di almeno un mese di stop
prima del reintegro effettivo. Ma non è finita
qui. Condizioni fisiche precarie pure per il terzino
sinistro Daniele Pedrelli alle prese con una distorsione
alla caviglia: un problema che si è verificato
poco prima della partita contro la Feralpi, tant'è
che il calciatore risultava nella distinta come
titolare prima della match, poi invece è
partito in maniera concreta dal primo minuto il
terzino Alessio Lo Porto. In aggiunta si
protrae il problema al polpaccio per l'attaccante
Alessio Campagnacci. Inoltre c'era stato pure il
mancato trasferimento del terzino Lorenzo Adorni,
prima annunciato a gennaio e poi rispedito al mittente
perchè nell'operazione è mancato un
documento che rendeva valido il tesseramento
con i rossoblù. Un calciatore tra l'altro
che doveva
sostituire il terzino destro Andrea Paolelli che
si è infortunato durante la partita di Bergamo
con l'Albinoleffe: un trauma al ginocchio e
ha dovuto subire un intervento chirurgico. Perciò
adesso il Gubbio è corso ai ripari inserendo
una nuova pedina nella rosa di Galderisi. Soprattutto
in questa fase delicata dove il Gubbio ha cominciato
a perdere colpi (solo cinque punti nelle ultime
sei partite), con solo quattro gol fatti e undici
gol subiti (di cui dieci reti incassate solo nelle
ultime quattro gare). E con questa emergenza adesso
c'è da preparare la delicata trasferta di
Rimini. Con una classifica piuttosto accorciata.
Con i rossoblù che ora hanno un margine di
quattro punti dai playout (cioè dalla terzultima
posizione), pressati però dal Rimini che
si trova ad un sola lunghezza dietro al Gubbio.
• 25
FEBBRAIO 2019 Burzigotti:
"Un gol liberatorio ad Arezzo, dopo mesi
difficili. A Gubbio? Tanti amici, ma..."
A
tre minuti dalla fine segna il gol risolutore, con
un colpo di testa angolato sugli sviluppi di un
corner, e adesso la sua squadra viaggia al secondo
posto solitario a sole tre lunghezze dietro alla
capolista Entella. Stiamo parlando di Lorenzo Burzigotti
che ha segnato il gol vittoria dell'Arezzo contro
l'Olbia. Un gol che arriva dopo un lungo infortunio
di inizio campionato. Un gol liberatorio diremmo,
giusto? "Sì, è vero. É
stata come una liberazione. Ero partito con grande
entusiasmo ma lo stesso giorno che ho firmato con
l'Arezzo (un biennale ndr) mi sono fatto male. Ho
dovuto affrontare un ostacolo enorme, mi sono dovuto
operare, sono stato fuori tre mesi, e un mese e
mezzo senza appoggiare il piede. E quindi potete
capire quanto mi ci è voluto tornare in pista
nella giusta condizione. Adesso sono quattro partite
che gioco e con questo gol ho voluto dimostrare
che sono tornato. Tra l'altro un risultato molto
pesante in una partita che si era fatta molto complicata.
Ma la squadra ha dimostrato carattere".
In amaranto c'è il terzino (ex rossoblù)
Alessio Luciani e la punta Matteo Brunori Sandri
che era stato seguito dal Gubbio la scorsa estate.
Un giudizio? "Non è mancato con entrambi
di parlare del Gubbio. Abbiamo parlato delle nostre
esperienze, soprattutto con Alessio. Con Matteo
invece mi ha accennato che c'era stata questa possibilità
di venire a Gubbio, ma poi ha accettato la proposta
dell'Arezzo". E appunto, l'Arezzo, vicino
la vetta, ma non ci va un pensierino? "Certo
che ci da gusto essere lì, tuttavia con onestà
dico che bisogna essere realisti. Credo infatti
che Entella e Pro Vercelli sono squadre più
attrezzate, mentre noi stiamo facendo un ottimo
campionato. Alessandro Dal Canto, il nostro mister,
è veramente bravo. Dico questo perchè
questa squadra è giovane, ha lavorato tanto
e gioca bene. Non dimentico il direttore sportivo
Ermanno Pieroni che è stato molto bravo.
É stato lungimirante perchè è
riuscito a pescare una serie di giovani veramente
interessanti: mi riferisco a Pinto, Sala, Buglio,
Basit, tutti ragazzi giovanissimi ma si stanno dimostrando
tra i migliori della serie C. Il direttore e la
società sono stati veramente efficaci a prenderli".
Differenze tra il girone A di adesso e quello dell'anno
scorso con il Gubbio nel girone B? "Non
ce ne sono tante, la serie C è questa. Ci
sono stadi con un grande tifo dove si creano delle
atmosfere belle e importanti, in altre c'è
meno gente. A livello tecnico da una parte ci sono
squadre forti come Pordenone, Monza o Feralpisalò.
Nel nostro ho già citato Entella o Pro Vercelli
per dire. Sono gironi equilibrati. Mentre quando
io giocavo nel girone del sud esiste una maggiore
aggressività e meno ricerca del gioco".
Del biennio di Gubbio invece, cosa si porta dietro?
"Ottimi ricordi. Ho ancora degli amici in
squadra come Pedrelli, Casiraghi e Piccinni. Seguo
con molto piacere il Gubbio. Saluto anche tutto
lo staff in toto che ho conosciuto. Ho visto poi
che ultimamente qualche gara è andata un
po' male. Con la Feralpi in verità è
girato tutto storto. Ma la squadra è stata
costruita bene, con buoni calciatori, perciò
credo che si può salvare tranquillamente
e si può pensare pure ai playoff che non
sono così lontani". Ad onor del vero,
con il Gubbio, però, non si è lasciato
poi benissimo. O no? "Ma non mi aspettavo
niente di chè. Magari mi è dispiaciuto
un fatto: mi era stata data una parola e non è
stata rispettata. L'accordo era stato fatto, invece
hanno cambiato idea dal giorno alla notte. Ci sono
rimasto male. Come persona, ovvio. Era più
semplice dirmi le cose come stavano, invece di fare
dei giri di parole e nascondersi dietro a delle
fesserie". Perciò c'era stata una
promessa di rinnovo? "Ho fatto di tutto
per restare e ci eravamo parlati, all'improvviso
è saltato tutto e sono rimasto perplesso.
Per carità, ora sono contento di stare ad
Arezzo". Un po' come è successo
a Michele Rinaldi nell'estate precedente, vero?
"Sì, molto simile la vicenda. Infatti
con Michele abbiamo parlato proprio di questo ed
è uscito lo stesso pensiero. Entrambi ci
siamo rimasti male".
• 23
FEBBRAIO 2019 Casiraghi:
"Bisogna svegliarsi". Cattaneo:
"Servono gli attributi". Le foto
di Gubbio-Feralpi
La
Feralpisalò passeggia a Gubbio. Un 3-0 con
le reti di Caracciolo su rigore, raddoppio di Legati
con un tap in vincente e poi Vita segna il tris
con un tiro chirurgico chiudendo la pratica dopo
appena 33 minuti di gioco. Sette gol subiti nelle
ultime due partite e zero gol fatti in 180 minuti.
Constatata la superiorità delle avversarie
(prima del Sudtirol, oggi della Feralpi), ma qualcosa
non torna. L'allenatore Giuseppe Galderisi cerca
di spiegare il momento no, ma non è facile:
"Abbiamo sbandato un po', loro hanno saputo
imporre la loro positività. Tutto va nel
verso sbagliato. Tuttavia non voglio cercare scuse
nè alibi. Dovevamo giocare sul filo sottile
di una rabbia che dovevamo tramutare in campo, ma
così non è stato ed infatti è
diventato tutto più complicato. Tanti piccoli
errori che diventano grandi e non aiutano di certo.
Ma non dobbiamo fasciarci la testa in anticipo.
Prima avevamo vinto tre partite di seguito all'inizio
del girone di ritorno. Adesso c'è questo
momento di difficoltà. Conosco il calcio
da tanto tempo. Perciò dico che non è
il momento di abbattersi. Ci è stata tolta
qualche certezza, ma non di certo l'identità.
Adesso voglio vedere degli uomini in campo e sappiamo
che avremo dieci finali da giocare. Perciò
è chiaro che voglio vedere che i ragazzi
tirino fuori gli attributi". Centrocampo
forse in sofferenza? "Non credo. Se vogliamo
parlare di tattica e di modulo, dico che la nostra
è una identità giusta. Ci hanno condizionato
gli episodi e certi atteggiamenti individuali. Ma
sarebbe troppo facile puntare il dito contro qualcuno.
Perciò la nostra filosofia non cambia e sono
sicuro che la musica può cambiare".
Telegrafico il trequartista Luca Cattaneo, che recrimina:
"Il rigore che mi è stato fischiato
contro non c'era: ho preso la palla, l'avversario
mi ha calciato e non viceversa. Un episodio che
ha cambiato la partita. Purtroppo poi quando si
va sotto non bisogna abbassare la testa. Perciò
in certe circostanze bisogna tirare fuori gli attributi.
Restare sul pezzo anche nelle difficoltà".
Gli fa eco il trequartista Daniele Casiraghi: "C'è
poco da dire. Loro ottima squadra. Al primo affondo
gli altri ci puniscono. Bisogna darci una svegliata.
Bisogna capire inoltre che in certi frangenti bisogna
reagire mentre invece ci sbrachiamo troppo".
Mentre sull'altra sponda, l'analisi del tecnico
dei gardesani, Domenico Toscano: "Abbiamo
saputo incanalare la partita. Primo tempo di qualità
e di grande livello da parte dei miei. Le qualità
dei singoli emergono quando la squadra si esalta.
Poi abbiamo gestito la gara con un atteggiamento
giusto e determinazione. La squadra si allena e
va in campo con intensità, con il sorriso
e con il piacere di giocare". Intanto ecco
le foto (20 immagini) del match tra Gubbio e Feralpisalò.
Fotoservizio di Simone Grilli.
• 23
FEBBRAIO 2019 La
Feralpi passeggia a Gubbio (0-3). Caracciolo su
rigore, Legati bis, tris di Vita (in mezzora)
Gubbio
contro Feralpisalò. Il trainer Galderisi
opta per il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Quartetto
in difesa con Malaccari, Espeche, Maini e Lo Porto.
Duo di centrocampo con Davì e Benedetti.
Un trio di trequartisti con De Silvestro, Casiraghi
e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato.
La cronaca. Una gara condizionata fortemente dal
vento. Al 3' è Maiorino attivo che dalla
trequarti serve per vie centrali Caracciolo che
prova il tiro al volo di destro, palla che sorvola
sopra la traversa. Al 17' una punizione calciata
da posizione decentrata da Casiraghi diventa un
vero pericolo per gli ospiti perchè la palla
a girare sembra destinata sotto il sette, ma De
Lucia tocca la sfera con la punta delle dita che
scheggia la traversa e termina in corner. Al 20'
la svolta perchè Maiorino cade giù
in area locale dopo che c'è un contatto (pestone
al piede) con
Cattaneo e l'arbitro decreta il calcio di rigore.
Dal dischetto Caracciolo è freddo e di destro
calcia un fendente con la palla che si insacca sotto
la traversa. Al 27' arriva subito il raddoppio degli ospiti:
dal corner Maiorino pennella in area, sponda di
Caracciolo verso Legati che a due passi dalla porta,
in scivolata, di destro, insacca la sfera in rete
radente. Al 33' arriva addirittura il tris: una discesa
da sinistra di Contessa che rimette in mezzo, Maiorino
calcia dal limite ma respinge in tackle Maini, sulla
ribattuta è in agguato Vita che si porta
la palla sul destro e con un tiro radente chirurgico
buca ancora Marchegiani che deve raccogliere un nuovo
pallone in fondo al sacco. Al 46' calcio di rigore
per il Gubbio quando Casiraghi crossa in area da
destra, tocco di Davì ma Magnino respinge
con il braccio. Però dal dischetto Chinellato
si fa ipnotizzare perchè calcia basso ma
intuisce De Lucia in tuffo e riesce a respingere la sfera.
Si chiude qui il primo tempo. La ripresa. Al 12'
è il neo entrato Marchi che cerca il colpo
a sorpresa con un tiro da quaranta metri, una palla
a parabola che sfiora il montante. Al 20' va via
in contropiede Contessa che serve al centro verso
Maiorino che calcia di sinistro radente, stavolta
para a terra Marchegiani. Finisce così l'agonia,
è 0-3. Tabellino:
Gubbio - Feralpisalò (0-3): Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Malaccari, Espeche, Maini,
Lo Porto; Davì, Benedetti (12' st Plescia); Cattaneo
(12' st Battista),
Casiraghi, De Silvestro; Chinellato. A disp.: Battaiola,
Nuti, Pedrelli, Tofanari, Conti, Schiaroli,
Ricci, Tavernelli. All.: Galderisi. Feralpisalò
(4-3-2-1): De Lucia; Legati, Canini, Giani, Contessa;
Magnino, Pesce, Scarsella (30' st Ferretti); Vita
(30' st Guidetti), Maiorino (34' st Marchi P.); Caracciolo
(36' pt Marchi M.).
A disp.: Livieri, Arrighi, Mordini, Ambro, Hergheligiu,
Miceli. All.: Toscano. Arbitro: Di Cairano
di Ariano Irpino (Stringini di Avezzano e Caviano
di Bologna). Reti: 20' pt Caracciolo (F)
rigore, 27' pt Legati (F), 33' pt Vita (F). Ammoniti:
Cattaneo (F), Contessa (F), Plescia (G). Angoli: 6-4
per il Gubbio.
Recupero: 1' pt; 3' st. Spettatori:
685 (442 abbonati); 17 della Feralpi Salò
nel settore ospiti. Risultati:
Ventottesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Giana Erminio 2-0 69'
Cori (A), 80' Mondonico (A) Fermana
- Pordenone 0-1 81'
Burrai (P) rig. Gubbio - Feralpisalò
0-3 20'
Caracciolo (F) rig., 27' Legati (F), 33' Vita (F) Imolese
- Vis Pesaro 2-0 52'
De Marchi (I), 89' Lanini (I) Monza
- Fano 1-0 69'
Anastasio (M) Ravenna - Teramo 1-3 41'
Infantino (T), 57' Infantino (T), 65' Infantino
(T), 83' Raffini (R) Sambenedettese
- Ternana 2-0 9'
Ilari (S), 95' Calderini (S) rig. Sudtirol
- Rimini 1-0 62'
Romero (S) Triestina - Renate 2-0 79'
Mensah (T), 83' Granoche (T) Virtus Verona
- Vicenza 1-0 67'
Rubbo (Ver)
• 22
FEBBRAIO 2019 Campagnacci
out. Piccinni prova a stringere i denti. Mentre
il trainer Galderisi sprona i suoi
Contro
la Feralpisalò manca Campagnacci e Piccinni
è in forse. Parla così dopo la rifinitura,
il tecnico Giuseppe Galderisi: "Settimana
molto intensa, ho cercato di portare quei calciatori
che stanno meglio. Abbiamo recuperato qualche acciacco.
Piccinni è uno di quelli, l'abbiamo gestito,
ma lo valuteremo solo all'ultimo momento. Purtroppo
Campagnacci ha un problema al polpaccio e non è
convocabile. Nel frattempo faccio un grande in bocca
al lupo a Paolelli che si è operato in settimana
(al ginocchio ndr): siamo vicini a lui perchè
ne ha bisogno, come in una famiglia". La
sconfitta pesante di Bolzano con il Sudtirol è
stata metabolizzata? "Credo che certi eventi
non arrivano per nuocere. Quella brutta sconfitta
ha portato all'interno dello spogliatoio tanta cattiveria
e rabbia. Perciò vanno gestite in campo nel
modo migliore. Adesso mi servono degli uomini. Voglio
vedere degli uomini veri in campo. Proprio attraverso
i momenti difficili si può arrivare al traguardo.
Qualche schiaffo fa pure bene, senza puntare il
dito contro nessuno. Questa settimana siamo stati
tutti compatti, abbiamo parlato nello spogliatoio
e ci siamo detti delle cose dirette. Purtroppo delle
piccole disattenzioni sono diventate poi immense.
Adesso si fa gruppo ed è questo il momento
che va costruito il futuro. Adesso troviamo una
Feralpi sulla quale riponiamo grande rispetto. Da
una parte c'è un Gubbio che ha tanta determinazione
perchè vuole reagire, dall'altra ci sarà
una Feralpi costruita bene ed è migliorata
come squadra dal mercato di gennaio. Perciò
da parte nostra servirà il giusto equilibrio
e dovremo essere concreti". Detto questo,
si va verso il 4-2-3-1. Marchegiani in porta. Una
difesa a quattro con Malaccari (in vantaggio su
Tofanari), Espeche, Piccinni (se non ce la dovesse
fare è pronto Maini) e Pedrelli. A centrocampo
possibile il duo Davì e Benedetti. Sulla
trequarti un asse formato da De Silvestro, Casiraghi
e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato.
Tuttavia ecco la lista dei 22 convocati: Battaiola, Battista, Benedetti, Casiraghi, Cattaneo,
Chinellato, Conti, Davì, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Maini,
Malaccari, Marchegiani, Nuti, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci,
Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. E sull'altra sponda, il tecnico Mimmo Toscano,
ha detto (da Feralpisalo.it): "Il Gubbio
ha qualità, una squadra diversa dall'andata
e ha cambiato allenatore, perciò sarà
una partita difficile. Ma noi dobbiamo restare sul
pezzo, capire quando e come colpire l'avversaria.
Tuttavia siamo cresciuti nell'atteggiamento e anche
nel piacere di giocare. Caracciolo è cresciuto
perchè è cresciuta tutta la squadra
e c'è consapevolezza".
• 21
FEBBRAIO 2019 Gubbio,
l'ultima partita di sabato. Poi di domenica e nuovi
orari: con la Ternana alle 18:30
Sabato
contro la Feralpisalò in casa. Gubbio che
deve ritrovare il risultato. L'occasione si presenta
in casa, ma contro un avversario di tutto rispetto.
In casa Gubbio sono tutti a disposizione. Da verificare
solo le condizioni dell'attaccante Campagnacci che
si porta dietro qualche problemino muscolare (con
interesse al polpaccio) e probabilmente dopo la
rifinitura si saprà meglio se sarà
arruolabile o meno. Potrebbe verificarsi anche un
cambio di formazione rispetto alla gara contro il
Sudtirol. Pare scontato in verità il modulo
che sarà sempre il 4-2-3-1, ma ci potrebbero
essere dei mutamenti negli interpreti. Marchegiani
sarà sempre in porta. In difesa invece ci
potrebbe essere il dirottamento di Malaccari come
terzino destro, sulla mancina è ballottaggio
tra Lo Porto e Pedrelli. A centrocampo il duo Davì
e Benedetti. Sulla trequarti l'asse basato su De
Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta il centravanti
Chinellato. Questo potrebbe essere l'undici iniziale.
Una ipotesi che non è assolutamente da scartare.
Mentre i gardesani allenati da Mimmo Toscano potrebbero
riconfermare il modulo 4-3-2-1. Quindi De Lucia
in porta. Quartetto di difesa con Legati, Canini,
Giani e Contessa. Mentre a centrocampo il trio Magnino,
Pesce e Scarsella. Sulla trequarti agiscono il duo
Vita e Maiorino, cioè a supporto dell'ariete
d'area di rigore Caracciolo. L'ex bomber del Brescia,
Andrea Caracciolo, vanta una lunga carriera tra
serie A e B con le maglie di Sampdoria, Genoa, Brescia,
Palermo, Perugia e Novara: ha sforato i 200 gol
in carriera, 170 reti solo nel Brescia dove è
andato sempre in doppia cifra nelle ultime sei stagioni
in serie B. Soprannominato l'Airone, perchè
dopo ogni gol realizzato muove delicatamente le
sue braccia come fossero ali. La formazione lombarda
inoltre proviene da sei vittorie consecutive. L'ultima
sconfitta per la Feralpi risale al 20 gennaio scorso
quando persero per 1-0 sul campo della Fermana.
Intanto sono usciti gli orari delle partite che
si giocheranno a marzo. Si tornerà a disputare
delle gare tutte di domenica. A Rimini il prossimo
3 marzo si giocherà alle ore 16:30. Subito
dopo il derby contro la Ternana con fischio d'inizio
alle ore 18:30 domenica 10 marzo. Poi il resto delle
gare si giocheranno tutte alle ore 16:30. Parliamo
in successione della trasferta con la Giana Erminio
il 17 marzo, la gara in casa con il Renate del 24
marzo e per chiudere la partita fuori casa contro
il Monza in programma domenica 31 marzo. Il calendario
completo nella sezione "Stagione" del
nostro sito.
• 20
FEBBRAIO 2019 Con
la Feralpi gioie e dolori. Serve il pronto riscatto.
Ma per i gardesani parlano i numeri
Contro
la Feralpisalò, gioie e dolori. Due stagioni
fa quando alla guida c'era Giuseppe Magi arrivarono
sei punti secchi contro i lombardi. All'andata,
in casa dei leoni del Garda, nel settembre 2016,
infatti gli eugubini si imposero per 1-0 con rete
decisiva di Valagussa (al 36' pt) e nel finale
il portiere Volpe netraulizzò un rigore calciato
da Romero. Al ritorno invece ci fu un netto 3-1
al Pietro Barbetti: sbloccò il risultato
(al 13') Daniele Ferretti (non è un caso che
lo abbiamo intervistato, vedi articolo precedente),
poi al 31' raddoppiò Ferri Marini, accorciò
le distanze Guerra (al 17' della ripresa), ma alla
fine giunse il tris di Candellone nei minuti finali
(45').
Fu un risultato rotondo complice una prestazione
perfetta dei ragazzi di Magi che aveva disegnato
in quell'occasione un 4-3-1-2 con Casiraghi trequartista
dietro alle due punte Ferretti e Ferri Marini. A
centrocampo c'era il trio Conti, Romano e Giacomarro.
La linea a quattro di difesa con Marini, Rinaldi,
Piccinni e Petti. E in porta Volpe. Di quella squadra
oggi restano Piccinni, Casiraghi e Conti: quest'ultimo
in verità ultimamente è finito nel dimenticatoio
e non è stato nemmeno convocato per Bolzano. L'anno
scorso, viceversa, il Gubbio ha sempre "buscato" contro
la Feralpisalò. All'andata arrivò
il 2-1 per i gardesani: vantaggio al 2' di
Andrea Ferretti, poi il pareggio
momentaneo di Kalombo al 31', e vittoria al fotofinish
per mezzo di un rigore molto contestato dove fu
protagonista Piccinni e poi finalizzato dagli undici
metri da Guerra. Sulla panchina rossoblù
siedeva Dino Pagliari. Al ritorno altra sconfitta,
precisamente l'11 marzo 2018, per 1-0, con rete che
fu segnata da Mattia Marchi al 16' della ripresa.
Perciò due incontri e zero punti. La musica
non è poi cambiata in questa stagione. All'andata
altra sconfitta sul campo dei verde-azzurri: il
28 ottobre 2018, debacle per 2-1, con Pesce che
porta in vantaggio i locali (al 41') con un fendente
chirurgico, rete del raddoppio di Andrea Ferretti
nella ripresa (al 18') e gol della bandiera ad opera
di Ettore Marchi al 21' su rigore. In panchina c'era
Alessandro Sandreani. Insomma, c'è da invertire
questa tendenza negativa. L'augurio è che si ripeta la
prestazione di due anni fa tra le mura amiche. Un
riscatto ci vuole assolutamente dopo la pesante
sconfitta imprevista in quel di Bolzano, soprattutto
per le proporzioni del risultato e pure per l'inconsistenza
riscontrata da parte della squadra di Galderisi contro
gli altoatesini. Ma non sarà facile perchè
davanti c'è una Feralpisalò che ha
raccolto molti punti fuori casa: per la precisione
21 punti (in coabitazione con il Sudtirol) e si
trova dietro solamente alla capolista Pordenone
(25 punti accumulati in trasferta dai ramarri).
Tra l'altro i gardesani possiedono anche il
secondo miglior attacco del girone: 35 reti siglate; hanno fatto meglio finora solamente Pordenone
e Triestina, ma si trovano a pari merito (39 reti
realizzate dalle due compagini friulane). Non è
un caso che sono al terzo posto.
• 19
FEBBRAIO 2019 Ferretti:
"Rieccomi... mi sto divertendo a Trapani.
Gubbio? Ci ho lasciato un pezzo di cuore"
É
tornato in forma come ai tempi del Gubbio. O per
meglio dire, determinante. Tre gol realizzati nelle
ultime cinque partite. Un gol pazzesco lunedì
sera a Rieti quando si è girato in un fazzoletto
in area, dal destro al sinistro e palla nell'angolino
come in un flipper. Più una strepitosa rovesciata
che è finita di un niente a lato. E adesso
il Trapani si trova solo a -4 dalla capolista Juve
Stabia. Stiamo parlando di Daniele Ferretti che
ci dice: "Ci stiamo proprio divertendo,
sono sincero". Rivediamo il Ferretti che
conosciamo, giusto? "Adesso sto bene, mi
alleno con continuità e ho lasciato alle
spalle il periodo buio dopo l'intervento al ginocchio.
Sono al 100% e riesco ad esprimermi per quello che
so fare. A Rieti abbiamo ottenuto una grande vittoria
su un campo difficile, si sa contro le squadre allenate
da Capuano non è mai facile. Condita anche
da un bel gol, perciò sono contento".
Sbloccando una gara importante, ora siete proprio
vicini alla vetta o no? "Da quel punto di
vista non ci pensiamo. La Juve Stabia è tanto
forte, e poi dietro ci sono Catania e Catanzaro
che sono molto attrezzate. Possiamo divertirci e
fare un ottimo campionato come stiamo facendo. Noi
siamo partiti per fare un torneo di galleggiamento,
poi non si sa mai". Ma siete lì,
un pensierino ci va o no? "Sì, certo,
ma la Juve Stabia ha di fronte pure un calendario
più favorevole. Non si sa mai, però
ribadisco che non ci pensiamo". Si parlava
di Catania (dove ci sono gli ex rossoblù
Sottil, Pisseri e Marotta) e di Catanzaro (dove ora c'è Casoli), come le considera? "Sono
due grandi squadre. Grande organico e quindi sapranno
dire la loro nel girone. Con il Catania, una settimane
fa, pur soffrendo, siamo riusciti a vincere. E ora
ci aspetta un bel finale di campionato".
Un giudizio invece sulla Sicula Leonzio dove si
trovano gli ex rossoblù Torrente, Gomez e
Laezza? "Ci abbiamo giocato un paio di settimane
fa. A Lentini abbiamo trovato un campo ostico e
difficile. É finita 0-0 contro una squadra
organizzata, che gioca un buon calcio e si vede
che c'è un ottimo allenatore (Torrente ndr).
Secondo me può riuscire anche ad ottenere
un buon piazzamento nei playoff". Diciamo
che anche il Trapani ha un bella squadra: vicino
a Ferretti ci sono Evacuo e Tulli in attacco, pure
a centrocampo c'è un certo Corapi. Non male,
no? "Ma sì, senza poi dimenticare
gli assenti come N'Zola, Fedato o Golfo. Squadra
competitiva. Ma vorrei sottolineare che abbiamo
un tecnico preparatissimo come Vicenzo Italiano
in coabitazione con il direttore sportivo Raffaele
Rubino che ha fatto un lavoro ottimo. Insieme si
completano a meraviglia. Dal quasi del non ripartire
la scorsa estate, hanno fatto un lavoro eccezionale,
visto che ci giochiamo un qualcosa di importante.
Nelle difficoltà ci siamo compattati e si
è formato un buon gruppo". Che differenze
trova dal girone C al girone B con cui ha giocato
con il Gubbio? "Il livello più o
meno è lo stesso. La serie C è questa.
Ciò che contraddistingue il girone C sono
i campi di gioco". Cioè? "Nel
girone B è difficile trovare campi in cattive
condizioni. Fuori casa nel girone C infatti abbiamo
trovato delle difficoltà in quanto siamo
una squadra abituata a giocare a calcio. Troviamo
campi più caldi ma anche più brutti".
Adesso Ferretti gioca come esterno di attacco nel
4-3-3, ma nel Gubbio ha fatto pure il trequartista:
"Il mio ruolo principale è l'esterno
di attacco, mi esalto nel 4-3-3 con le mie qualità,
con il dribbling e la velocità. Ma so adattarmi
a moduli e squadra". Ma ogni tanto pensa
al Gubbio? "Sempre. Vi dico che seguo quasi
quotidianamente Gubbiofans.it". Ma grazie,
questo ci fa molto piacere. Ci può dire altro?
"Sono il primo tifoso del Gubbio, provo
un affetto importante. Ho lasciato un pezzo di cuore.
Mando un saluto al presidente Notari e al diesse
Pannacci, ma soprattutto c'è un allenatore
come Galderisi che è una grande persona oltre
un grande tecnico. Galderisi e Cavalletto sono persone
eccezionali. Dico che Italiano nel Trapani rispecchia
il modo di giocare di Galderisi che fa del divertimento
il suo primo ingrediente". Interessante.
E Magi che ha avuto a Gubbio? "Dico la verità.
Magi, Galderisi e Italiano sono molto simili per
come lavorano in campo. Tutti e tre puntano sul
divertimento e ti alleni con il sorriso. Con Magi
centrammo i playoff da sesti e da neopromossi. E
sono convinto che con Galderisi possono arrivare
i playoff. Conosco poi Espeche, un ottimo calciatore
e ottimo ragazzo".
• 18
FEBBRAIO 2019 Focus.
Difesa in tilt, mira da migliorare. Gubbio ci risiamo,
squadra che non diventa grande
C'era
una volta la difesa da record del Gubbio. Quel record
casalingo che è durato 520 minuti. Adesso
il Gubbio è rimasto inchiodato sui pedali.
Mentre pedalava verso le Dolomiti nei pressi di
Bolzano. Ma in verità gli effetti di una
difesa in difficoltà si era già intravista
nella settimana precedente. Cioè dalla sconfitta
interna contro l'Imolese. Tre gol presi in quel
match (in mezzo pure una traversa colpita da Giovinco)
e quattro gol presi sabato scorso contro il Sudtirol
(nel mezzo anche un palo pieno di De Rose). Sette
gol incassati in due partite contro squadre di un
certo livello che viaggiano a braccetto al quarto
posto in classifica. In mezzo a queste due partite
c'è stata anche la vittoria in trasferta
contro la Fermana, ma è altrettanto vero
che i marchigiani provengono dal un 2019 in chiaro
declino, con appena tre punti racimolati nelle ultime
sei partite. Numeri che testimoniano in maniera
chiara l'involuzione di un reparto difensivo che
prima veniva definito granitico. Si è parlato
tanto di calo di concentrazione e di mancanza di
cattiveria. Di certo, quando l'osso comincia a farsi
duro, questa squadra comincia a non essere più
se stessa e alla prima difficoltà finisce
in balìa degli avversari. Lo dimostra anche
il fatto che in questa stagione il Gubbio deve prima
portarsi in vantaggio per portare poi in porto una
partita fino alla fine. Se va sotto e prende gol,
spesso e volentieri, sono dolori. Solo in due occasioni
è capitato di recuperare una partita almeno
sul pareggio: è successo all'andata a Teramo
quando Schiaroli ha poi pareggiato il gol del vantaggio
di Bacio Terracino ed è avvenuto contro la
Giana Erminio quando dopo il gol di Iovine è
pervenuto il gol del pari tramite Plescia. Sintomo
inequivocabile che manca una certa verve caratteriale.
Un calo di tensione evidente nelle sfide che contano
che si ripete a quanto pare in maniera sistematica.
Per ora niente salto di qualità, soprattutto
con certe squadre di un certo tenore. Dietro errori
e limiti. Chiaro che non è colpa solo della
difesa quando si prende gol. Significa che nella
parte nevralgica del campo si va in sofferenza e
il duo di centrocampo talvolta si ritrova in inferiorità
numerica: così, in mediana, se non si fa
filtro o non si tampona adeguatamente, sono dolori.
Logica conseguenza che saltano gli automatismi e
subentra uno squilibrio tra i reparti. Ecco spiegata
una imbarcata come quella vissuta a Bolzano. Pensare
che l'approccio non era stato malvagio. Alcune occasioni
sono state create. Ma è mancata totalmente
la mira. Praticamente quasi mai servito in maniera
adeguata Chinellato, spesso chiuso in area, finendo
per trovarsi sempre qualcuno alle spalle. E Gubbio
praticamente innocuo. Ma le prime avvisaglie si
sono intraviste già dalla partita di Fermo.
La squadra tira poco nello specchio e fortuna quella
punizione perfettamente calciata da Casiraghi che
ha costretto il portiere della Fermana a respingere
corto: Chinellato si è trovato al posto giusto
ribadendo la sfera in rete di testa. Ma anche in
quella circostanza (al di là di questo episodio)
la mira ha lasciato molto a desiderare. Infine va
fatta un'analisi a 360 gradi. Al di là delle
qualità tecniche della rosa (che Galderisi
considera valida, lo ha detto a più riprese),
il limite del Gubbio sembra la tenuta mentale. E
infatti accusato il 2-0, gli eugubini sono usciti
dalla partita, salvo riaffacciarsi in maniera sporadica
e in via solo momentanea nel secondo tempo. In pratica
il Gubbio non ha più giocato. E talvolta
lo fa con troppa discontinuità, spesso regalando
un tempo agli avversari. Sono tutti limiti di una
squadra che non diventa grande. Con l'augurio che
ci diventi. Una storia che si ripete. Ma non si
ripeta più.
• 16
FEBBRAIO 2019 Galderisi:
"Tirato fuori il peggio di noi".
Lunetta: "Un 4-0... netto". Le foto
di Sudtirol-Gubbio
Sudtirol,
il poker è servito. Il Gubbio va al tappeto
senza attenuanti. Gol a grappoli. Lunetta spacca
la partita con una doppietta, Turchetta fa il tris
e Morosini segna la quarta rete che chiude il sipario
ad inizio ripresa. Rossoblù sterili in avanti,
inoperoso il portiere locale. Mentre i biancorossi
si dimostrano letali e spietati. Una batosta con
un poker che non si registrava da quasi due anni.
Il trainer Giuseppe Galderisi ha mostrato tanta
insofferenza in campo. E il tecnico rossoblù
è apparso molto rammaricato pure dopo il
match. Ha detto una frase che dice tutto: "Credo
che non ci sia da parlare tanto. Forse è
la prima partita dove abbiamo toppato veramente".
L'allenatore poi analizza con più precisione
tutto il contesto della partita: "Siamo
stati troppo leggeri. Quando gli avversari arrivano
troppo spesso nella tua area qualcosa non va, qualcosa
non ha funzionato. Bisognava essere più cattivi,
soprattutto negli ultimi metri. Eppure abbiamo avuto
delle ripartenze efficaci in avvio, per ben tre
volte, ma la porta non l'abbiamo mai inquadrata.
Alla prima azione loro abbiamo preso il gol e da
quel momento in poi è cambiata l'inerzia
della partita. Così il Sudtirol ha tirato
fuori il meglio di sè stesso, noi abbiamo
fatto tutto il contrario. Abbiamo tirato fuori il
peggio di noi stessi. Una partita incanalata male
e finita male. C'è poco da aggiungere. Questa
è stata una buona lezione. Che non si ripeta
più una cosa del genere. Questo è
un campionato dove ci sarà da soffrire in
ogni partita e questa è stata una avvisaglia
tosta". Sull'altra sponda parla Gabriel
Lunetta, l'ex, l'autore di una doppietta: "Sono
contento per i due gol personali, fanno piacere.
Ma soprattutto per la vittoria per 4-0, un risultato
netto. Grande prestazione. Questa è la mia
prima doppietta in carriera, la dedico alla famiglia".
E parla il tecnico Paolo Zanetti: "Sapevamo
di avere una partita complicata. Da parte nostra
abbiamo avuto la forza di indirizzare la partita
come abbiamo voluto. Abbiamo contenuto bene gli
attacchi del Gubbio e siamo stati molto bravi a
fargli del male. Il risultato poteva essere anche
più rotondo. Qual è il segreto? Solo
il lavoro. Diciamo inoltre che abbiamo recuperato
quella umiltà che forse all'inizio ci era
mancata". Interviste con la collaborazione
di Andrea Anselmi del Sudtirol Calcio. Intanto ecco
le foto (20 immagini) di Sudtirol e Gubbio. Fotoservizio
di Fotosport di Emilio Bordoni. •••••• • 16
FEBBRAIO 2019 Poker
del Sudtirol al Gubbio (4-0). Lunetta fa la doppietta,
Turchetta e Morosini dilagano
Sudtirol
contro Gubbio. Il trainer Galderisi opta per il
4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con
Tofanari, Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo
il duo Davì e Benedetti. Sulla linea
di trequarti De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo.
Di punta il centravanti Chinellato. La cronaca.
All' 8' ci prova con un tiro dal limite Casiraghi, di destro, che però termina a lato. Al
9' proteste locali per un contatto tra De Cenco
e Tofanari in area ospite, ma l'arbitro fa proseguire.
Al 15' invece Tofanari lancia sulla destra De Silvestro
che rimette in mezzo per Chinellato, ma salva in
extremis Pasqualoni, para poi Nardi. Al 17' azione
insistita sulla destra di Casiraghi, la palla perviene
sui piedi di De Silvestro che al volo, da dentro
l'area, calcia in diagonale di destro e la palla
sibila vicino al palo, radente. Al 18' gli altoatesini
passano in vantaggio: tutto nasce dalla sinistra
da De Rose che pennella un cross in area, Lunetta
svetta su tutti e in anticipo (sui difensori rossoblù)
incorna a rete: la palla si insacca sotto la traversa.
Al 31' va via Casiraghi sulla trequarti e calcia
in porta di destro, palla di poco a lato. Al 32'
ancora è De Rose che crea scompiglio sulla
sinistra con palla filtrante verso De Cenco in area,
questa volta viene murato da Espeche. Al 33' riparte
bene Casiraghi che serve sul vertice destro dell'area
De Silvestro, ma non si intende con Chinellato e
svanisce una occasione alletante. Al 34' ancora
proteste dei locali con Turchetta che entra in area
e cade a terra dopo una lotta con Tofanari, anche
questa volta l'arbitro fa proseguire tra le proteste
dei biancorossi. Al 37' grande brivido quando De
Rose fa partire un gran tiro di destro dal limite
che si stampa sul palo (alla destra del portiere);
sulla respinta calcia al volo invece De Cenco di
sinistro, la palla sibila vicino all'incrocio. Al
40' arriva il raddoppio degli altoatesini: parte
tutto da Morosini che pennella in area una punizione
dalla trequarti, una linea difensiva che si fa ancora
sorprendere e in agguato arriva Lunetta che in mezza
rovesciata di sinistro insacca la sfera sotto la
traversa, a due passi dal portiere. Al 45' ancora
Lunetta da sinistra che pennella in mezzo, conseguente
mezza rovesciata di Morosini di sinistro, palla
che sorvola di poco sopra la traversa. La ripresa
inizia nel peggiore dei modi. Al 3' infatti arriva
il tris quando Turchetta si beve tutta la difesa
partendo da sinistra, entra in area e fa partire
un tiro di destro tracciante radente che si insacca
a fil di palo. Ma il Gubbio va in tilt perchè
al 6' c'è un disimpegno errato di Piccinni
che agevola Morosini, entra in area e di piatto
destro insacca la sfera in rete, nonostante l'ultimo
tentativo di salvataggio di Marchegiani in uscita.
Al 19' ci prova Cattaneo con un passaggio filtrante
verso Davì che in area calcia in bocca al
portiere: Nardi salva con i pugni. Al 34' calcia
dal limite Berardocco, para Marchegiani. Tabellino:
Sudtirol - Gubbio (4-0): Sudtirol
(3-5-2): Nardi, Pasqualoni, Casale, Vinetot;
Tait (27' st Mattioli), Morosini (14' st Antezza), Berardocco, De
Rose (39' st Romanò), Lunetta (27' st Fabbri); De
Cenco,
Turchetta (14' st Romero). A disp.: Ravaglia, Della
Giovanna, Oneto,
Fink, Mazzocchi. All.: Zanetti. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari (1' st Malaccari), Espeche, Piccinni
(37' st Maini),
Lo Porto; Davì, Benedetti (1' st Ricci); De Silvestro
(1' st Battista),
Casiraghi, Cattaneo (32' st Campagnacci); Chinellato. A disp.: Battaiola,
Pedrelli, Schiaroli, Plescia. All.: Galderisi. Arbitro:
Maggio di Lodi (Bonomo di Milano e Campogrande di
Roma 1). Reti: 18' pt Lunetta (S), 40'
pt Lunetta (S), 3' st Turchetta (S), 6' st Morosini
(S). Ammoniti: Espeche (G), Turchetta
(S), Lunetta (S).
Angoli: 3-0 per il Gubbio. Recupero:
1' pt; 3' st. Spettatori: 800 circa. Risultati:
Ventisettesima Giornata - Serie C - Girone B: Feralpisalò
- Ravenna 3-0 7'
Magnino (F), 19' Vita (F), 77' Caracciolo (F) Giana Erminio -
Virtus Verona 1-1 37'
Iovine (G), 46' Casarotto (V) Renate
- Pordenone 1-1 43'
Burrai (P), 91' De Sena (R) Rimini - Imolese 2-0 39'
Ferrani (R), 90' Volpe (R) rig. Sambenedettese
- Fano 0-0 Sudtirol
- Gubbio 4-0 18' Lunetta (S), 40'
Lunetta (S), 48' Turchetta (S), 51' Morosini
(S) Teramo - Monza 1-1 79'
Infantino (T), 81' Ceccarelli (M) Ternana - Triestina
0-2 47'
Mensah (Tri), 74' Granoche (Tri) rig. Vicenza
- Fermana 0-0 Vis
Pesaro - Albinoleffe 0-1 46'
Gonzi (A)
• 15
FEBBRAIO 2019 Partenza
anticipata. Out Conti, Nuti, Tavernelli e Paolelli.
Rientra Battista. E Cattaneo c'è
Sono
venti convocati per la trasferta di Bolzano. C'è
pure Luca Cattaneo che era in dubbio, ma si farà
di tutto per poterlo fare giocare dal primo minuto.
Mentre non partono per la trasferta (probabilmente
per scelta tecnica) il centrocampista Massimo Conti,
oltre al difensore Nuti e all'attaccante Tavernelli.
Out inoltre il difensore Paolelli per infortunio.
Al rientro invece l'esterno d'attacco Battista.
La truppa di Galderisi è partita da Gubbio
nella mattinata di venerdì per fare una tappa
prima di arrivare in Alto Adige. Infatti non c'è
stata nessuna conferenza stampa dopo la rifinitura,
per via proprio di questa partenza anticipata. Si
va quindi verso la conferma del 4-2-3-1. Probabile
undici. Marchegiani in porta. Difesa a quattro con
Tofanari, Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo
il duo Davì e Benedetti. Poi sulla linea
di trequarti De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo.
Di punta il centravanti Chinellato. Dalla panchina
ovviamente scalpitano Pedrelli, Malaccari o Campagnacci,
per giocarsi un posto da titolare. Questa la lista
dei 20 convocati: Battaiola, Battista, Benedetti,
Campagnacci, Casiraghi,
Cattaneo, Chinellato, Davì, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Maini,
Malaccari, Marchegiani, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Schiaroli e Tofanari.
Come dicevamo, a Gubbio bocche cucite. In casa Sudtirol
invece ha parlato il tecnico Paolo Zanetti (come
si vede dal portale web Fc-suedtirol.com): "Il
Gubbio è una squadra molto pericolosa perchè
si è rinforzata in maniera importante. Da
quando è arrivato Galderisi ha cambiato passo.
Sarà una partita difficile, ma noi vogliamo
continuare la nostra striscia positiva".
Curiosità: due ex di turno in gara. Da una
parte Lunetta (ora al Sudtirol) e dall'altra parte
Chinellato, che ha giocato con gli altoatesini per
due stagioni, ovvero nel 2011-2012 e nel 2014-2015.
• 14
FEBBRAIO 2019 Ora
prova verità per fare il salto di qualità.
Seconda trasferta di seguito. Cattaneo in dubbio
Contro
il Sudtirol, una sfida importante per la continuità.
Proprio adesso il Gubbio sembra avere preso una
strada diversa in trasferta. Lo dicono a tutti gli
effetti i risultati. La squadra molto probabilmente
ha cominciato a prendere consapevolezza nei propri
mezzi ed evidentemente gioca più in scioltezza
per via di una classifica che è diventata
sicuramente più rilassante. L'unico neo riguarda
il recupero di energie fresche dopo una settimana
con tre incontri ravvicinati nel giro di appena
sette giorni. Peraltro con alcuni acciacchi. Sotto
osservazione è stato in questi giorni il
trequartista Luca Cattaneo che è uscito malconcio
dal campo di Fermo martedì scorso. Una brutta
botta al ginocchio che era gonfio. Ma l'infortunio
sembra più lieve di quello che si pensasse.
Il calciatore di proprietà del Novara, infatti,
ce la sta mettendo tutta per essere a disposizione
per sabato nella sfida importante di Bolzano. Pertanto
si va verso la conferma del 4-2-3-1. Con Marchegiani
in porta. Probabile la difesa a quattro con Tofanari,
Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo il duo
Benedetti (o Malaccari) e Davì. Sulla linea
della trequarti l'asse composto da De Silvestro,
Casiraghi e Cattaneo (se non ce la dovesse fare
è pronto Campagnacci). Di punta il centravanti
Chinellato. All'andata la partita si concluse sul
punteggio di 0-0. Mentre nella passata stagione,
il 10 febbraio 2018, il Gubbio allenato allora da
Dino Pagliari, si impose per 2-1 al Druso contro
i biancorossi guidati da Paolo Zanetti (tutt'ora
allenatore degli altoatesini). Si ricorda una doppieta
di Ettore Marchi nel giro di due minuti, al 24'
e al 26' della ripresa, con due colpi micidiali
che aprirono la strada per una vittorria su un campo
ostico. Il gol della bandiera dei locali fu realizzato
da Costantino su rigore alla mezz'ora della ripresa.
Il Sudtirol proviene dal pareggio esterno di Trieste
per 0-0. La squadra di Zanetti tra l'altro è
ancora imbattuta nel 2019 e contro la Triestina
ha conquistato il sesto risultato utile consecutivo
(3 vittorie e 3 pareggi). Probabile la conferma
del 3-5-2 da parte di Zanetti. Con Nardi in porta.
Un trio di difesa con Vinetot, Casale e Della Giovanna.
Poi un centrocampo a cinque con Tait, Morosini,
Berardocco, De Rose e Fabbri. Di punta il duo Romero
e Turchetta. Ma in panchina scalpita anche l'ex
Lunetta, che è stato prelevato a gennaio
dalla Giana Erminio. Intanto la società del
Gubbio dice la sua sulla vicenda Adorni. Un comunicato
che ricalca a grandi linee quello che avevamo anticipato
nell'articolo di mercoledì. Un mancato tesseramento,
che leggendo il comunicato, lascia ancora tante
perplessità. Il comunicato integrale.
• 13
FEBBRAIO 2019 Un
giallo: Adorni, trasferimento nullo, torna al Monza.
Saltato per un documento mancante
Adesso
per davvero la situazione si tinge di giallo. Colpo
di scena. Lorenzo Adorni torna al Monza. Il calciatore
parmense era stato presentato il 1 febbraio scorso
come si può vedere anche dalle immagini che
avevamo pubblicato.
Aveva espresso anche le prime parole in maglia rossoblù:
"É stata una trattativa veloce. Sono
contento della scelta. Ora sono pronto e sono a
disposizione del mister". D'altronde il
calciatore è un terzino destro e doveva sostituire
l'infortunato Andrea Paolelli. Era stato convocato
per la trasferta di Fano del 2 febbraio, però
poi nella lista specifica della distinta con le
formazioni ufficiali non risultava. Si è
parlato di un trasfer non arrivato che si doveva
sistemare. Sabato scorso doveva essere presente
(addirittura titolare) con l'Imolese, tant'è
che lo stesso Galderisi si era sbilanciato alla
vigilia dicendo che: "Adorni e Cattaneo
dovrebbero partire dal primo minuto". In
verità quest'ultimo ha giocato per davvero,
il nome del terzino invece mancava pure sulla distinta.
Non c'era traccia. Perciò niente esordio. Si è
parlato quindi di una situazione burocratica in via
di definizione. La curiosità è venuta
a galla lunedì scorso quando è
arrivata la lista dei convocati per Fermo: il calciatore
non figurava neanche tra i partenti. Tant'è
che noi abbiamo scritto che si trattava di un enigma
bello e buono. Un enigma che tuttavia ha durato
poco. Qualcosa di strano covava sotto la cenere. Un qualche problema, che ai più sfuggiva
dalla mente. Una prima spiegazione è arrivata
proprio nel dopo partita contro la Fermana. É
stato interpellato il presidente Notari per via
telefonica dal collega Giacomo Branco di Trg Network
e ha posto la domanda su Adorni. Il patron si è
sbottonato, dicendo: "Ci sono stati passaggi
non congrui. Ci doveva essere un passaggio dal Monza
al Parma, di seguito dal Parma al Gubbio. Ma in
verità è saltato un passaggio".
E all'indomani siamo arrivati all'epilogo. Un epilogo
spiazzante per tutti. In poche parole il terzino
destro è di proprietà del Parma e
si trovava a tutti gli effetti in prestito al Monza
da giugno 2018. Ma sul finire della sessione di mercato
invernale si era trovato l'accordo per giungere
in prestito al Gubbio. Però per un problema tecnico-burocratico
è saltato in maniera definitiva il trasferimento.
In pratica è saltato tutto per una mancanza
di un documento che sanciva la trasmigrazione risolutiva
verso il Gubbio. Tutta regolare è
la documentazione che vede il passaggio dal Parma
in prestito al Gubbio, ma è mancato un tassello:
è saltata l'integrazione di un documento
che sanciva il ritorno dal Monza al Parma del calciatore,
con la quale la società ducale dimostrava
di essere tornata in possesso del cartellino del
ragazzo. Perciò alla chiusura del mercato,
alle ore 20 del 31 gennaio, cioè alla
scadenza della sessione del mercato invernale, è
mancata la documentazione integrativa per il ritorno
del giocatore ai ducali (che era stato girato in prestito l'estate
scorsa dal club parmense ai brianzoli).
Così Adorni resta un calciatore effettivo
del Monza: nonostante si
fosse allenato per una decina di giorni con Galderisi, il
Gubbio ci deve rinunciare. Postilla. Curioso è
da leggere il regolamento nei trasferimenti.
• 12
FEBBRAIO 2019 Notari:
"Bella partita, trovato l'allenatore giusto".
Galderisi: "Corretti gli errori. E l'attaccante..."
Gubbio,
vittoria in trasferta contro la Fermana. Decisivo
un colpo di testa di Chinellato nella ripresa, dopo
la respinta del portiere sugli sviluppi di una punizione
calciata in porta da Casiraghi. Si tratta della
terza vittoria in quattro partite in trasferta nel
girone di ritorno. Ora la zona playoff si avvicina
di un solo punto. Il tecnico Giuseppe Galderisi
innanzitutto parla del bomber del Padova che è
tornato al gol, del resto decisivo: "Che
dire, un grande attaccante è questo ed è
per questo che l'ho voluto. Si è trovato
al posto giusto al momento giusto, così si
fa, ve lo dice uno che si ricorda come si faceva".
Il trainer dei rossoblù analizza poi in toto
la gara: "Non pensate che sia stata una
partita facile. É stata complicata, loro
giocavano con intensità e la partita ha camminato
su un filo sottile. Tuttavia devo dire che noi siamo
ripartiti dagli errori di sabato, li abbiamo analizzati,
abbiamo visto dove avevamo sbagliato e avevamo visto
che c'era stata troppa leggerezza. La squadra ha
mostrato in campo umiltà e grande responsabilità.
Con più attenzione siamo riusciti a fare
fruttare la nostra identità. La squadra mi
ha saputo dare le giuste risposte e abbiamo messo
in atto il colpo del calciatore. Spetta a me d'altronde
fare esaltare le doti di chi gioca. Devo dare importanza
a tutti e gioco sempre vincere". Parla
anche il presidente Sauro Notari che afferma: "Bella
partita. Il mister (Galderisi ndr) ha fatto giocare
le persone giuste nel posto giusto. Era quello che
volevamo. Espressamente volevamo i tre punti. Peccato
per la prova di sabato contro l'Imolese. Adesso
mi auguro che ci ripetiamo con il Sudtirol. Ora
se penso ai playoff? Adesso non voglio essere frainteso,
prima di tutto la salvezza. Essenziale. Poi è
chiaro che qualsiasi presidente di ogni squadra
si augura di poter giungere ai playoff. Ma credo
che siamo sulla strada giusta. Abbiamo come allenatore
la persona giusta". Per concludere il patron
rossoblù svela l'enigma del ritardato tesseramento
del difensore Lorenzo Adorni, che non è stato
convocato neanche a Fermo. Il presidente Notari
precisa a riguardo: "Ci sono stati dei passaggi
non congrui. Ma la vicenda è in via di definizione.
In pratica ci doveva essere la trafila dal Monza
al Parma, e da Parma a Gubbio. Invece si è
fatto il passaggio dal Monza al Gubbio direttamente.
Perciò è mancato un tassello".
• 12
FEBBRAIO 2019 Riscatto
Gubbio, sbanca il campo della Fermana (0-1). Letale
un colpo di testa di Chinellato
Turno
infrasettimanale. Fermana contro Gubbio. Il trainer
Galderisi opta sempre per il 4-2-3-1. In porta Marchegiani.
Difesa a quattro con Tofanari, Espeche, Piccinni
e Lo Porto. Centrocampo con il duo Davì e
Benedetti.
Linea di trequartisti sull'asse De Silvestro, Casiraghi
e Cattaneo. Di punta Chinellato. La cronaca. Partita
maschia, a ritmo lento e pochi sussulti in avvio.
Tante imprecisioni tra l'altro nei disimpegni e nei passaggi,
e il gioco si sviluppa in modo frammentario. Finchè si
arriva al 23' quando un disimpegno errato dei rossoblù
al limite agevola Maurizi che serve un passaggio
filtrante verso l'area per Lupoli, ma è subito
provvidenziale un intervento di Espeche in extremis
e sbroglia la matassa. Al 29' punizione pennellata
in area da Giandonato, la sponda di Sarzi Puttini verso
Urbinati che cerca la mezza rovesciata, palla che
termina a lato di poco, a mezz'altezza. Al 34' cross
in area di Cattaneo, ci prova di testa De Silvestro
ma manca il bersaglio pressato da Sarzi Puttini.
Al 37' è ancora Cattaneo che dalla sinistra
pennella un cross teso in area, Casiraghi si gira
e fa partire un tiro di sinistro che però
termina alto. Al 45' si fa pericoloso direttamente
da calcio d'angolo Zerbo che calcia con una palombella
a girare che costringe Marchegiani a salvarsi in
volo di nuovo in corner. La ripresa. Al 4' il Gubbio
passa in vantaggio: da calcio piazzato Casiraghi
calcia dal limite un tiro a girare di destro, si
tuffa Marcantognini ma respinge goffamente, in agguato
c'è Chinellato che è il più
lesto di tutti e di testa insacca la sfera nell'angolino
basso. Un gol che vale molto perchè il Gubbio
prende padronanza e coraggio in campo, con la Fermana
che stenta veramente di creare pericoli alla retroguardia
rossoblù. Al 28' ci prova il neo entrato
Malaccari con un tiro dal limite che viene smorzato
da Scrosta e la palla è abbrancata da Marcantognini.
Al 33' ci prova Fofana con un tiro dal limite che
viene abbrancato a terra da Marchegiani. Al 43'
una punizione telefonata di Maurizi con Marchegiani
che para a terra. Tabellino:
Fermana - Gubbio (0-1): Fermana
(4-4-2): Marcantognini; Iotti (1' st Maloku), Comotto, Scrosta,
Sarzi Puttini (29' st Sperotto);
Fofana, Giandonato (1' st Misin), Maurizi, Urbinati
(1' st Malcore);
Zerbo (29' st Van der Heijden), Lupoli. A disp.: Valentini, Guerra, Soprano,
Misin, Maloku, Otranto, Marozzi,
Pavoni, Malcore, Grieco, Sperotto. All.: Destro. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari, Espeche, Piccinni,
Lo Porto; Davì, Benedetti; De Silvestro (19'
st Malaccari),
Casiraghi, Cattaneo (41' st Campagnacci); Chinellato
(34' st Plescia). A disp.: Battaiola,
Maini, Pedrelli, Conti, Ricci, Tavernelli. All.: Galderisi. Arbitro:
Fiero di Pistoia (Mariottini di Arezzo e De Pasquale
di Barcellona Pozzo di Gotto). Rete: 4'
st Chinellato (G). Ammoniti:
Urbinati (F), Tofanari (G), Comotto (F), Piccinni
(G).
Angoli: 3-2 per la Fermana. Recupero: 2' pt; 4' st.
Spettatori: 641. Risultati:
Ventiseiesima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Ternana 2-1 5'
Razzitti (A), 14' Sbaffo (A), 27' Marilungo (T) Fano
- Teramo 1-0 40'
Celli (F) Fermana - Gubbio 0-1 49'
Chinellato (G) Imolese - Sambenedettese 0-0 Monza
- Vicenza 2-0 59'
Lora (M), 74' D'Errico (M) Pordenone - Vis
Pesaro 1-0 57'
Candellone (P) Ravenna - Giana Erminio 1-1 14'
Nocciolini (R), 92' Perico (G) Rimini - Feralpisalò
1-3 69'
Maiorino (F), 72' Caracciolo (F), 82' Palma (R)
rig., 91' Marchi (F) Triestina - Sudtirol
0-0 Virtus
Verona - Renate 0-1 34'
Gomez (R)
• 11
FEBBRAIO 2019 Gubbio,
out Adorni e Battista. Fermo, prova verità.
E quei due gol all'andata degli eugubini
Dopo
la rifinitura, sono venti i convocati. Curiosamente
il nuovo acquisto Lorenzo Adorni, cioè il
terzino destro prelevato dal Parma (proprietaria
del cartellino), ma si trovava nel Monza, non risulta
stavolta neanche tra i disponibili. Fu presentato
lo scorso 1 febbraio alla stampa, poi però
in campo non si è mai visto, nemmeno in panchina,
nè a Fano nè in casa contro l'Imolese
ed ora pure a Fermo. Nei giorni scorsi si è
spiegato che c'era qualche problemino nel transfer,
ma è altrettanto vero che tutta questa faccenda
lascia strascichi enigmatici. Inoltre non figura
tra i presenti l'ala Ignazio Battista. Molto probabile
quindi la conferma del 4-2-3-1 da parte del trainer
Giuseppe Galderisi, schieramento tattico ormai diventato
timbro di fabbrica del tecnico salernitano (in base
a quello si è visto fino a questo momento).
Scontata la presenza in porta di Marchegiani. In
difesa alcuni dubbi. Sulla fascia destra Tofanari
in ballottaggio con Maini, poi Espeche e Piccinni
come duo centrale, sulla fascia mancina invece è
ballottaggio tra Pedrelli e Lo Porto. Tuttavia ci
potrebbe essere pure l'opzione di vedere schierato
il jolly Malaccari come terzino destro. Insomma,
le soluzioni e le variabili possono essere molteplici.
In tal caso dovrebbero giocare come mediani il duo
Benedetti e Davì, altrimenti si rivedrà
il duo di centrocampo della precedente partita (Malaccari
e Davì). Mentre dalla cintola in sù
non ci dovrebbero essere varianti. Ovvero sulla linea
di trequarti si dovrebbe ripresentare l'asse De
Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Anche se dalla
panchina scalpita Campagnacci, che sabato
scorso contro l'Imolese ha segnato la sua prima
rete in rossoblù. Di punta Chinellato, al
rientro dal primo minuto. Ecco la lista: Battaiola, Benedetti,
Campagnacci, Casiraghi, Cattaneo, Chinellato,
Conti, Davì, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Maini, Malaccari,
Marchegiani, Pedrelli, Piccinni, Plescia, Ricci, Tavernelli e Tofanari. In casa
Fermana si va verso la conferma del 3-5-2. Probabile
undici. In porta c'è Marcantognini. Difesa
a tre con Soprano, Comotto e Scrosta. Un quintetto
di centrocampo con Iotti, Misin, Fofana, Urbinati
e Sperotto. Di punta il duo Lupoli e Malcore. La
curiosità. Il Gubbio all'andata si impose
per 2-0 sulla Fermana. Le reti furono segnate da
Casoli (al 16') che sfruttò un tap in vincente
ed un eurogol di Marchi (al 40') dalla distanza.
Entrambi i calciatori eugubini adesso si trovano
altrove. Infatti da gennaio Ettore Marchi è
approdato al Monza, mentre Giacomo Casoli è
al Catanzaro.
• 09
FEBBRAIO 2019 Galderisi:
"Tanti errori e poca profondità".
Piccinni: "Che polli". Le foto
di Gubbio-Imolese
Gubbio,
al Barbetti cala il tris l'Imolese. De Silvestro
illude, Mosti pareggia e Lanini firma il sorpasso
con una doppietta, inutile il gol del 3-2 di Campagnacci
nel finale. Marchegiani perde l'imbattibilità
in casa dopo 520 minuti. Tre gol in un solo colpo,
quando finora in casa ne erano stati subiti solo
due. Si tratta della prima sconfitta casalinga stagionale:
l'ultima risaliva all'11 marzo 2018 (sconfitta con
la Feralpisalò). Il trainer Giuseppe Galderisi
analizza la debacle interna: "Non contento
del risultato. E pensare che eravamo partiti bene.
Ma loro sono stati bravi a gestirla bene. Troppi
però certi errori individuali: dal presunto
mani del primo gol, dall'errore di Malaccari e il
terzo gol incassato ci ha fatto abbassare la testa.
Ci è mancata la profondità, poca padronanza
nel palleggio e l'Imolese ci ha tenuto lontanti
dalla loro area. Inoltre gli attaccanti temporeggiavano
troppo. Grandi rimpianti. Non siamo stati bravi
ad incendiare questa partita come è avvenuto
altre volte. Perchè Plescia dall'inizio?
Ho dovuto centellinare Chinellato, in settimana
aveva avuto qualche problemino". Allarga
le braccia il capitano Matteo Piccinni: "Siamo
stati dei polli. Due gol evitabili. Nel primo un
rimpallo a sorpresa e poi nel secondo gol non possono
capitare certe sbavature. Peccato perchè
ce l'abbiamo messa tutta per poterla riaddrizzare.
Diciamo però che dopo il gol del nostro vantaggio
ci siamo troppo adagiati. Tra le linee l'Imolese
ci ha fatto male e ci siamo abbassati troppo. Inoltre
abbiamo lasciato troppo campo aperto".
Sulla stessa lunghezza d'onda il centrocampista
Guido Davì: "Eravamo nervosi? Probabile,
ma forse perchè veramente eravamo in difficoltà.
L'Imolese ha saputo giocare bene la palla, merito
loro che hanno offerto davvero un bel calcio. Dovevamo
essere più aggressivi e non c'è stata
la giusta reazione". Sull'altra sponda
parla il tecnico Alessio Dionisi: "Nulla
da dire. Partita vinta già nel primo tempo.
Risultato più che meritato. Dopo un avvio
incolore condizionato pure dall'infortunio fulmineo
di Belcastro (problema all'adduttore) e da un inizio
spregiudicato del Gubbio che ha trovato i giusti
varchi in ampiezza, ci siamo rimessi in carreggiata
perchè il Gubbio ci ha concesso tanto e abbiamo
preso consapevolezza sfruttando gli spazi che si
aprivano tra le linee. Nella ripresa poi abbiamo
gestito il match, anche se dovevamo fare meglio
negli ultimi venti minuti". Intanto ecco
le foto (20 immagini) di Gubbio e Imolese. Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 09
FEBBRAIO 2019 Gubbio
apre, Imolese sorpassa: è 2-3. De Silvestro
illude, poi Lanini mattatore è dilagante
Gubbio
contro Imolese. Il trainer Galderisi opta per il
4-2-3-1. Marchegiani in porta. In difesa il quartetto con
Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli.
A centrocampo il duo Malaccari e Davì. Sulla
trequarti con l'asse De Silvestro, Casiraghi
e Cattaneo. Di punta il centravanti Plescia.
La cronaca. In avvio, al 5', una percussione da
destra di Casiraghi con tiro di destro radente,
para a terra Rossi. Preludio al gol che arriva al
9': nasce tutto da Casiraghi che serve sulla sinistra
Cattaneo che prontamente pennella in area, perentorio
colpo di testa di De Silvestro con la palla che
passa sopra le mani del portiere e si insacca sotto
la traversa. All 11' prima risposta ospite con cross
da sinistra di Valentini e tiro al volo radente
dal limite di Giovinco che mette i brividi: palla
che attraversa tutto lo specchio della porta e fa
la barba al palo. Al 14' invece è Saber che
costringe con un tiro velenoso Marchegiani a salvarsi
in tuffo. Al 18' arriva il pareggio degli emiliani
con un fendente di destro a girare dal limite di
Mosti e la palla si insacca a fil di palo. Termina
il record personale casalingo di Marchegiani che
si ferma a 520 minuti. Al 23' grandi proteste degli ospiti
quando Saber in velocità cade in area dopo
un impatto con Espeche, ma l'arbitro
fa proseguire. Al 25' mette scompiglio Lanini con
un tiro di destro dal limite che costringe Marchegiani
a volare sotto la traversa. Al 41' di nuovo un brivido quando Giovinco fa partire un missile
terra-aria dal limite con la palla che si stampa
clamorosamente sulla traversa con il portiere ormai
battuto. Al 43' però c'è il sorpasso ospite: erroraccio
sulla trequarti di Malaccari, così Lanini
si invola verso la porta, salta il portiere in uscita
in area e di piatto destro insacca la sfera in rete
a porta sguarnita. Al 45' si rischia il tris quando
Valentini lancia in profondità sempre Lanini
che tira in porta, ma per fortuna questa volta la
palla termina a lato. Ripresa. Al 6' c'è
Cattaneo che da posizione assai decentrata cerca
il tiro di sinistro da calcio piazzato verso il
sette, Rossi con la punta delle dita devia in angolo.
Al 10' arriva il tris ospite: lancio in profondità
di Carraro con Lanini che carica il destro e non
perdona, con la palla che trafigge Marchegiani in
maniera inesorabile. Al 25' sponda di Chinellato
con Cattaneo che cerca di sinistro la porta da posizione
favorevole, palla che sorvola sopra
la traversa. Al 45' accorcia Campagnacci, in mezza
rovesciata, palla sotto la traversa, su corner di
Casiraghi. Tabellino:
Gubbio - Imolese (2-3): Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari (15' st Benedetti), Espeche, Piccinni,
Pedrelli (15' st Lo Porto); Malaccari, Davì
(31' st Campagnacci); De Silvestro,
Casiraghi, Cattaneo (42' st Tavernelli); Plescia
(15' st Chinellato). A disp.: Battaiola,
Maini, Nuti, Schiaroli, Conti, Ricci.
All.: Galderisi. Imolese (4-3-1-2): Rossi;
Sciacca, Boccardi, Carini, Fiore (15' st Varutti); Saber
(33' st Gargiulo), Carraro,
Valentini; Mosti (33' st Bensaja); Belcastro (7' pt Giovinco), Lanini
(15' st De Marchi). A disp.:
Turrin, Tissone, Cappelluzzo,
Giannini, Zucchetti, Ranieri, Rossetti. All.: Dionisi. Arbitro:
Pascarella di Nocera Inferiore (D'Apice di Castellammare
di Stabia e De Angelis di Roma 2). Reti:
9' pt De Silvestro (G), 18' pt Mosti (I), 43' pt
Lanini (I), 10' st Lanini (I), 45' st Campagnacci
(G). Ammoniti: Mosti (I), Davì
(G), Valentini (I).
Angoli: 7-3. Recupero: 1' pt; 5' st.
Spettatori: 777 (di cui 442 abbonati). Risultati:
Venticinquesima Giornata - Serie C- Girone B: Feralpisalò
- Albinoleffe 1-0 75'
Maiorino (F) Giana
Erminio - Fano 1-0 57'
Magli (F) aut. Gubbio - Imolese 2-3 9' De Silvestro (G), 18' Mosti (I), 43' Lanini
(I), 55' Lanini (I), 90' Campagnacci
(G) Sambenedettese - Ravenna 0-1 67'
Galuppini (R) Sudtirol
- Fermana 2-0 55'
Morosini (S), 84' Mazzocchi (S) Teramo - Rimini
1-0 45'
Fiordaliso (T) Ternana
- Virtus Verona 2-2 27'
Grandolfo (V), 47' Fazio (T) aut., 57' Pobega (T),
90' Pobega (T) Triestina - Monza 3-1 50'
Granoche (T) rig., 59' Granoche (T) rig., 69' Steffè
(T), 87' D'Errico (M) rig. Vicenza
- Pordenone 1-1 70'
Candellone (P), 85' Maistrello (V) Vis
Pesaro - Renate 0-1 52'
Saporetti (R)
• 08
FEBBRAIO 2019 Con
la sorprendente Imolese, out Battista e Paolelli.
Galderisi lapidario: "Paura o coraggio"
Out
Battista per motivi familiari e Paolelli infortunato.
A disposizione invece il terzino Adorni, transfert
permettendo, che ha ricevuto un certo ritardo ma
è in via di definizione. Il trainer Giuseppe
Galderisi non vuole rilassamenti dei suoi e prima
del match vuole la massima concentrazione: "Può
venire fuori una bella partita per l'entusiasmo
e la qualità del gioco che sa offrire l'Imolese,
una squadra che gioca per vincere ovunque. Anche
noi vogliamo fare la nostra parte. Perciò
sarà una partita che si giocherà in
bilico su un filo sottile, pertanto da parte nostra
ci vorrà tanto coraggio per andare a fare
gol. Dico questo perchè noi abbiamo delle
qualità per potergli fare male. Il record
di pochi gol subiti in casa? Non ci penso, anche
perchè si pensa a non prendere gol sempre
attaccando. Se penso pure ai playoff adesso? Non
sono autolesionista. Penso solo partita per partita.
Penso solo a fare migliorare questa squadra, abbiamo
un potenziale con il quale si può raccogliere
di più. Tra la paura e il coraggio, io tutta
la vita cerco il coraggio. Bisogna dare forza a
quegli investimenti che ha fatto il presidente Notari.
Non per ultimo Cattaneo che a mio avviso deve fare
la differenza per questa squadra". Pertanto
si va verso la conferma del 4-2-3-1. Cioè
Marchegiani in porta. In difesa il quartetto con
Adorni (o Tofanari), Espeche, Piccinni e Pedrelli.
A centrocampo il duo Davì e Malaccari. Sulla
trequarti invece l'asse De Silvestro, Casiraghi
e Cattaneo. Di punta il centravanti Chinellato.
Questo potrebbe essere il probabile undici iniziale.
Per il resto sono stati convocati 23 calciatori
per sabato: Adorni, Battaiola, Benedetti, Campagnacci,
Casiraghi, Cattaneo, Chinellato, Conti, Davì,
De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Maini, Malaccari,
Marchegiani, Nuti, Pedrelli, Piccinni, Plescia,
Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari.
• 07
FEBBRAIO 2019 Curiosità:
Paramatti, nuova avventura con il Poli Timisoara.
Prove di 4-2-3-1 per il Gubbio
Rescissione
che era avvenuta lo scorso 13 dicembre 2018. Dopo
una breve e non fortunata esperienza a Gubbio. Era
arrivato precisamente nell'estate 2017 con l'avvento
del duo Cornacchini e Tasso sulla panchina dei rossoblù:
dettagliatamente il 22 agosto 2017 aveva firmato
un biennale che lo legava al Gubbio. Stiamo parlando
di Lorenzo Paramatti, classe 1995, figlio d'arte,
difensore centrale. Poi però l'avventura
non è stata gratificante. Infatti a gennaio
2018 venne girato al Pro Piacenza di Fulvio Pea
dove registrò 11 presenze ed un gol. Ritornato
alla base la scorsa estate, non ha trovato però
il giusto spazio e nel dicembre scorso (come dicevamo)
l'epilogo finale con la chiusura del rapporto in
maniera anticipata. Una situazione che creò
anche degli attriti e strascichi polemici, poco
prima dell'addio: il calciatore (nativo di Faenza)
fu messo addirittura ai margini del gruppo. Adesso
però Paramatti ha trovato squadra. Iniziata
già una nuova esperienza all'estero. In pratica
si è trasferito in Romania. E precisamente
ha firmato con la squadra del Poli Timisoara, una
formazione che milita nel campionato di serie B.
É gia sceso in campo con la nuova squadra
contro l'Okzhetpes Koksheta (che milita nella Premier
League del Kazakistan). Un match amichevole che
è terrminato a favore di quest'ultima per
3-2. Proprio Lorenzo Paramatti ha giocato subito
titolare (indossando addirittura la fascia di capitano)
ed è stato schierato come difensore centrale
nel 4-2-3-1 disegnato dall'allenatore Valeriu Rachita.
Per dovere di cronaca è andato subito in
gol, realizzando la rete del momentaneo vantaggio
della squadra rumena, che in questo momento si trova
in ritiro in Turchia perchè il campionato
riprende il prossimo 23 febbraio. Come si può
leggere del resto sul sito web ufficiale.
Intanto il Gubbio sabato affronta l'Imolese che
è reduce dalla bruciante sconfitta di Pordenone.
Probabile la conferma del 4-2-3-1 con Marchegiani
in porta. Possibile il quartetto di difesa formato
da Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. A centrocampo
probabile il duo Davì e Malaccari. La linea
di trequarti con ogni probabilità sarà
formata sull'asse De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo.
Di punta il centravanti Chinellato.
• 06
FEBBRAIO 2019 Gubbio,
l'analisi della tattica. Su misura per Galderisi.
In gol al 46% su azioni in ampiezza
Questa
volta facciamo un discorso diverso dal solito. Parliamo
di tattica. Perciò qual è il credo
di Nanu Galderisi (che si è notato dal suo
avvento). In pratica l'allenatore rossoblù
ha sempre usato il modulo 4-2-3-1. Che talvolta
diventa un 4-4-2 mascherato, a seconda dei movimenti
e dalle esigenze della partita. In pratica la squadra
di Galderisi cerca sempre di avere un atteggiamento
aggressivo, quando gli riesce. D'altronde il calcio
non è matematica o scienza, ma è arte,
un'entità che sfugge al calcolo. La squadra
cerca di sfruttare il meglio possibile la superiorità
numerica sulle fasce. Con una struttura offensiva
che è ben definita: il collettivo occupa
l'ampiezza con quattro calciatori sull'esterno,
con l'intento ben preciso di allargare il campo
per avere una efficace e fluida circolazione della
palla. Tutto ciò avviene con la catena di
destra: ad esempio a Fano è avvenuto con
Tofanari e De Silvestro (poi a partita in corso
con Cattaneo). Ma a sua volta si sfrutta anche la
catena di sinistra, cioè da Pedrelli a Battista
(poi sfruttata durante la gara da Campagnacci).
Il Gubbio si snoda dalle retrovie cercando di avanzare
in zona centrale, partendo da Espeche a Davì
da un lato, oppure usando la corsia partendo da Piccinni
a Malaccari. Tuttavia l'obiettivo resta sempre quello
di liberare spazio sulle fasce (con i quattro calciatori
chiamati in causa prima), per creare superiorità
numerica e scambiando coi relativi compagni nel
fraseggio, sia con dei tagli verso il centro (dove
si provano a sfruttare le peculiarità di
Casiraghi, sulla parte nevralgica della trequarti),
sia cercando dei cross in mezzo (per fornire palloni
giocabili per il centravanti Chinellato). Analiticamente
parlando, queste sono situazioni che si sono verificate
nei due gol finora segnati da Chinellato, sia
a Bergamo contro l'Albinoleffe e prima in casa contro
la Vis Pesaro: il centravanti patavino ha
sfruttato appieno gli assist filtranti con sfondamento
dalla destra di Davì e di
Casiraghi. Lo stesso discorso dicasi per il gol
di Battista a Ravenna che ha capitalizzato un passaggio
filtrante dalla sinistra di Casoli. Curiosamente
fu ancora determinante una percussione di Casoli dalla
destra a Trieste per il gol di testa di Plescia.
Altra circostanza di assist dalla fascia: il
gol di Casiraghi a Verona, dopo una azione di
Campagnacci da sinistra. Oltre a ciò, non
sono mancate pure delle verticalizzazioni verso gli attaccanti:
il gol di Fano è l'emblema del gioco in verticale
quando Malaccari ha servito Casiraghi che a sua
volta ha innescato Chinellato con un lancio morbido
(e al volo) in profondità e da lì
è nata la prodezza di De Silvestro. Situazione
analoga è avvenuta a Bergamo con Chinellato
che ha fornito l'assist vincente verso il solito
De Silvestro. Proprio quest'ultimo è
andato a segno già per tre volte con Nanu
Galderisi: in gol pure contro il Vicenza con un
fendente insistito per vie centrali. Malgrado ciò,
in via generale ci sono state pure delle prodezze
personali balistiche: vedi il gol da calcio piazzato
di Casiraghi a Trieste, il missile terra-aria di
Casoli a Ravenna e in mezzo un rigore realizzato
da Marchi. In pratica sono stati segnati 11 gol
con questa spartizione di provenienza: 5 reti dal
gioco in ampiezza (pari al 46%), 3 reti per vie
centrali (pari al 27%) e 3 reti da calcio piazzato
(al 27%). Tutto ciò spiega che Galderisi
cerca soluzioni alternative a partita in corso cambiando
gli elementi di fascia (per lo più offensivi), per
affidarsi a duelli individuali sugli esterni
con più brillantezza e dinamicità,
nell'intento di rivitalizzare i compagni
di squadra nella fase dormiente o calante di un
match. Ogni allenatore ha il suo stile. Per la coesione
di squadra e per la gestione del gruppo.
• 05
FEBBRAIO 2019 Stangata
con multa. La società va giù duro:
"Grave danno per una società che
fa sacrifici..."
Come
un fulmine a ciel sereno. Una stangata che di certo
non è piacevole. Infatti la Gubbio Calcio
ha subito una onerosa multa dopo la trasferta di
Fano. Il referto del Giudice Sportivo è piuttosto
pesante quando si guardano nello specifico le motivazioni:
«Perchè propri sostenitori in campo
avverso al termine della gara rivolgevano ad alcuni
calciatori di colore della squadra avversaria insulti
razzisti e cori di scherno». Di conseguenza
arriva la mano pesante come provvedimento disciplinare,
con la società eugubina che dovrà
adesso sborsare 5000 mila euro di multa. Ne è
conseguita un presa di posizione molto netta della
società con un comunicato stampa che riporta
quanto segue: «L'A.s. Gubbio 1910 accoglie con profondo rammarico e
con amarezza la
decisione assunta dall'organo di Giustizia Sportiva di sanzionare
la società rossoblù di una ammenda di 5000 euro per alcuni episodi di
discriminazione razziale avvenuti al termine della partita Fano-Gubbio.
Tali episodi vanno a ledere l'immagine di una società che da sempre
lotta a favore di un tifo sano e del fair play sportivo, capace di
coinvolgere tifosi e le famiglie, con l'assoluta certezza che il calcio
debba offrire possibilità di conoscenza e socializzazione tra culture
diverse.
La società nel ribadire con assoluta fermezza la condanna di ogni
episodio di discriminazione razziale, invita inoltre i propri sostenitori a
mantenere un comportamento volto esclusivamente al caloroso incitamento
della squadra, evitando gesti che arrecano un gravissimo danno, sia
d'immagine che economico, ad una società intenta a garantire con enormi
sacrifici il calcio professionistico nella nostra città.
Occorre altresì ricordare che l'eventuale reiterazione di tali
comportamenti porta a provvedimenti ancora più pesanti con conseguenze
che andrebbero a danneggiare ulteriormente la società e la squadra».
Chiaro che è una mazzata che non ci voleva,
soprattutto in considerazione degli ultimi episodi
che sono avvenuti in serie A. Vedi il caso Koulibaly
del Napoli contro l'Inter che ha alzato un grande
polverone dove c'è stata addirittura una
presa di posizione chiara anche dell'Uefa e della
Fifa, senonchè della Federazione Internazionale
dei calciatori professionisti. Perciò finire
nell'occhio del ciclone è un attimo. In certe
situazioni i provvedimenti potrebbero diventare
più seri: la norma prevede anche la chiusura
della curva in uno stadio, oltre che aggravare la
pena a livello pecuniario per recidività.
Perciò serve molta attenzione. Tutto questo avviene
in previsione di un trittico di gare che si giocheranno
nel giro sette giorni. Sabato 9 febbraio
in casa con l'Imolese, poi in trasferta martedì
prossimo (il 12 febbraio) con la Fermana,
e di nuovo fuori casa sabato 16 febbraio con il Sudtirol.
• 04
FEBBRAIO 2019 Notari:
"Mercato mirato, ora si guarda avanti più
tranquilli. Cessioni Marchi e Casoli, dico..."
A
ruota libera con il presidente del Gubbio parlando
di mercato (appena concluso) e prospettive. Perciò
abbiamo fatto alcune domande al patron rossoblù
Sauro Notari. Partendo dal primo quesito. Un suo
giudizio sul mercato di gennaio? "Abbiamo
cercato di sistemare alcuni reparti, in funzione
anche delle uscite. Compresa l'ultima partenza di
Casoli. Pertanto noi abbiamo pensato di procedere
con questi cinque inserimenti, da Davì a
Chinellato, e via dicendo. Adesso la squadra sta
fornendo un bel gioco, un gioco che fa divertire.
A parte gli ultimi due risultati, ma penso che ora
siamo sulla strada giusta. Anche in funzione del
fatto che con la nuova riforma di serie B nel girone
si giocherà solo un playout, con due retrocessioni
anzichè tre. Perciò abbiamo guadagnato
due posti in classifica per la salvezza, di conseguenza
camminiamo con più tranquillità. Al
di là di ciò possiamo guardare più
avanti, e poi si vedrà". Giustamente
adesso la zona rossa dei playout è distante
di otto lunghezze, mentre a dire la verità
la zona playoff si è avvicinata di tre lunghezze.
Ritiene logico dire che si può fare anche
qualche altro pensierino? "In effetti è
così, playoff a soli tre punti. Diciamo che
ce la metteremo tutta. Cioè, da adesso in
poi cercheremo di guardare avanti e non più
guardare indietro. Ma aggiungo che bisogna stare
sempre con i piedi per terra e fare molta attenzione.
Questo è un campionato molto livellato, con
tante squadre raggruppate in pochi punti, compresa
la Ternana che ce la troviamo vicino a noi. Siamo
tutte lì. Se si riesce ad inallenare alcuni
risultati buoni di fila si possono agganciare i
playoff". Tuttavia prima parlavamo di mercato.
Partendo dalle cessioni. L'operazione Marchi è
stata importante, oltre per il calciatore, perchè
nelle casse societarie è arrivata una linfa
salutare. Un'operazione notevole che non si registrava
ormai da tanti anni. É d'accordo? "Giusto.
Ritengo infatti che sia stata una operazione importante.
Di sicuro ha avuto un certo valore. Quando faccio
alcune cose, le faccio sempre per il bene della
nostra società. Questo voglio che si dica
in maniera chiara. Perciò ho ritenuto opportuno
procedere per questa cessione. Ma non solo perchè
è arrivato questo surplus per le casse societarie.
Diciamo che abbiamo analizzato altri aspetti: il
calciatore ormai aveva anche 33 anni, ma nonostante
è un bravissimo calciatore, ho pensato anche
a questo. Onestamente una operazione così
non capita tutti i giorni. Soprattutto sapendo che
dall'altra parte c'era una società del Monza
così di rilevante importanza (di Berlusconi
e Galliani ndr). Perciò, grazie anche a Ettore
(Marchi ndr), abbiamo portato in porto questa trattativa
importante". La cessione Casoli, un po'
diversa. All'inizio lo avevate ritenuto incedibile,
poi è stato praticamente impossibile trattenerlo.
Ma è così? "Dico la verità.
Casoli per me è stato un ragazzo che fino
agli ultimi giorni è stato incedibile e importante
per il Gubbio. Devo però aggiungere che ho
sempre ritenuto opportuno che, qualsiasi persona
indossi la maglia rossoblù, deve farlo con
la grinta e le motivazioni giuste. Una persona deve
formare un gruppo, saperlo unire e non disunirlo.
Pertanto ho preso in considerazione tante cause
e alla fine ho preferito mandarlo via. Dico questo
perchè ritengo che se uno vuole restare nel
Gubbio deve farlo perchè indossa una maglia
rara, una maglia che ha una storia, una maglia che
ha dei valori fondamentali. Diciamo che Casoli alla
fine ha preferito di trasferirsi a Catanzaro ed è
stato accontentato". Tuttavia come sostituto
è arrivato Luca Cattaneo, che almeno sulla
carta è un lusso per la categoria, non è
così? "Senz'altro. Diciamo che una
volta individuato questo calciatore, anche questa
situazione ha fatto traboccare il vaso per cedere
Casoli. Diciamo che sono dell'avviso che Cattaneo
può sostituire alla grande il partente Casoli.
E poi aggiungo...". Prego, dica? "Sono
dell'idea che questa squadra ci può fare
divertire. Innanzitutto penso alla salvezza il prima
possibile. Ma poi sarà il campo in definitiva
a darci il reale responso".
• 02
FEBBRAIO 2019 De
Silvestro: "Lesto sul gol, ora competitivi".
Galderisi: "Serve mira". Le foto
di Fano-Gubbio
Il
Gubbio pareggia a Fano e si porta a +8 dai playout.
Visto il nuovo regolamento dei playout che è
stato emesso venerdì: nel girone infatti
si disputerà solo un playout (anzichè
due) tra la terzultima e la penultima. Una perla
di De Silvestro a palombella da fuori area ha illuso
perchè Vitturini ha risposto subito con un
fendente in diagonale radente chirurgico dal limite.
Parla proprio l'autore del gol, Elio De Silvestro,
che dice: "Diciamo che sul gol sono stato
bravo a calciare subito di prima intenzione. Mi
sono ritrovato la palla lì e non ho esitato.
Ho cercato di sfruttare l'occasione senza perdere
tempo. Ma alla fine dispiace perchè potevamo
fare di più e portare a casa l'intera posta
in palio. Nel secondo tempo è stato tutto
a nostro favore. Tuttavia abbiamo trovato un Fano
fastidioso e Vitturini ha colto il pareggio con
un bel gol veramente. Adesso? Mi trovo molto bene.
Mi adatto a quello che mi dice il mister. Forniamo
belle trame di gioco. Questa adesso è una
squadra molto competitiva". Parla allora
il tecnico Giuseppe Galderisi: "Partita
complicata e particolare. Siamo stati efficaci a
sfruttare quella occasione per cambiare l'inerzia
della partita, ma poi non siamo stati in grado di
gestirla. C'era stato un buon approccio, gioco propositivo
e voglia di vincere. Ma loro hanno fatto un grande
gol. Mentre nella ripresa dovevamo fare più
cross e più tiri in porta, diciamo che negli
ultimi venti metri non siamo stati concreti e le
palle vanno mirate". Sull'altra sponda
parla l'allenatore Massimo Epifani: "É
la prima volta che quando andiamo sotto riusciamo
a recuperare una partita. Per questo motivo sono
contento perchè la squadra ha reagito egregiamente.
Su un campo pesante, tra l'altro, dove non si poteva
del resto esprimere uan certa frizzantezza. Abbiamo
avuto diverse occasioni per poter segnare, con Ferrante
e con Scardina, ma alla fine va bene così
perchè è un campionato terribile ed
è importante muovere la classifica. Il Gubbio?
Squadra con attaccanti forti, credo che d'ora in
avanti può creare dei problemi a chiunque.
Infatti temevo questa partita, ma devo dire che
siamo stati bravi perchè siamo riusciti a
limitarlo". Ecco le immagini (20 foto)
della partita di Fano e Gubbio. Fotoservizio di
Simone Grilli. A seguire in carrellata nel link.
• 02
FEBBRAIO 2019 Fano
e Gubbio finisce 1-1. Perla di De Silvestro ma risponde
Vitturini con diagonale preciso
Fano
contro Gubbio. Il trainer Galderisi opta per il
4-2-3-1. Marchegiani in porta. Difesa a quattro
con Tofanari, Espeche, Piccinni e Pedrelli. Centrocampo
con Malaccari e Davì. Trio di trequartisti
con De Silvestro, Casiraghi e Battista. Di punta
Chinellato. La cronaca. Pronti e via. Al 4' è
il Fano che reclama subito un rigore dopo un presunto
contatto in area tra Tofanari e Scardina, però
l'attaccante granata viene ammonito per simulazione.
Una gara maschia, giocata su un terreno allentato
dalla pioggia e il Fano cerca di più a spingere.
Ma non si registrano azioni fino al 25' quando De
Silvestro cerca il sinistro a girare dal limite,
la palla termina di un metro a lato. Al 29' all'improvviso
si sblocca il risultato: tutto nasce da un lancio
smarcante in profondità di Casiraghi verso
Chinellato lanciato a rete, Voltolini è in
anticipo in uscita, ma in agguato c'è De
Silvestro che inventa un pallonetto di sinistro
dai trenta metri e la palombella scavalca tutti
con la palla che termina in fondo al sacco. Ma il
vantaggio dura poco perchè al 33' pareggiano
i granata: tutto nasce da un cross pennellato in
area da sinistra da Liviero, sponda di Scardina
di testa verso il limite dove sopraggiunge di gran
carriera Vitturini che carica il destro e al volo
fa partire un diagonale radente chirurgico che fredda
Marchegiani, con la palla che si insacca a fil di
palo. Al 37' invece è Scardina che smarca
Vitturini sulla trequarti che cerca il bis con una
palombella dal limite, la palla esce di un metro
a lato. Al 39' si incunea lo stesso Scardina: cerca
il destro vincente dal limite, para a terra Marchegiani.
Al 41', su corner di Lazzari in area, sponda di
Celli verso Ferrante che cerca il piattone vincente
a due passi dalla porta, miracolo di Marchegiani
che salva tutto respingendo in tuffo. Al 44' è
Battista che protesta per una presunta spinta in
area di Sosa, ma pure in questa oaccasione l'arbitro
fa proseguire. Ripresa. Fase di stanca in avvio.
Si arriva al 25' per vedere un'azione degna di nota:
su un corner di Lazzari pennellato in area, c'è
solo Scardina che calcia da posizione favorevole
ma lo fa in maniera goffa e la palla termina a lato. Al
32' è Acquadro che serve al limite Liviero
che fa partire un tiro velenoso di sinistro che
costringe Marchegiani a salvarsi in due tempi a
terra. Al
37' espulso Scardina (doppia ammonizione)
dopo un fallo a braccio alzato su Tofanari. Pressing
finale dei rossoblù che non porta esito,
nonostante la superiorità numerica. Con un
ultimo tentativo: al 49' tocco di Campagnacci deviato
in angolo da Voltolini in uscita. Tabellino:
Fano - Gubbio (1-1): Fano
(3-5-2): Voltolini; Sosa, Celli, Magli; Vitturini,
Ndiaye (15' st Tascone), Lazzari, Selasi (15' st
Acquadro), Liviero; Ferrante, Scardina.
A disp.: Sarr, Konate, Diallo, Filippini, Mancini,
Da Silva, Cernaz, Morselli, Setola, Clemente. All.: Epifani. Gubbio
(4-2-3-1): Marchegiani; Tofanari, Espeche, Piccinni,
Pedrelli; Malaccari (34' st Benedetti), Davì; De Silvestro
(34' st Campagnacci),
Casiraghi (28' st Plescia), Battista (13' st Cattaneo); Chinellato. A disp.: Battaiola,
Montanari, Lo Porto, Maini, Schiaroli, Conti, Ricci, Tavernelli.
All.: Galderisi. Arbitro: Perenzoni di
Rovereto (Baldelli di Reggio Emilia e Pascali di
Bologna). Reti: 29' pt De Silvestro (G),
33' pt Vitturini (F). Espulso: 37' st
Scardina (F) per doppia ammonizione per gioco scorretto.
Ammoniti: Malaccari (G). Angoli: 4-3
per il Gubbio. Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori:
764 (di cui 122 da Gubbio). Risultati:
Ventiquattresima Giornata - Serie C - Girone B: Albinoleffe
- Sudtirol 2-4 43'
Della Giovanna (S), 65' Romizi (A), 70' Romero (S),
74' Cori (A), 77' Mazzocchi (S), 87' Mazzocchi (S) Fano
- Gubbio 1-1 29'
De Silvestro (G), 33' Vitturini (F) Monza
- Sambenedettese 3-2 15'
Brighenti (M), 18' Calderini (S) rig., 52' Marchi
(M), 72' Stanco (S), 95' Anastasio (M) Pordenone
- Imolese 2-0 44'
Ciurria (P), 64' De Agostini (P) Ravenna -
Fermana 1-0 15'
Galuppini (R) Renate
- Ternana 1-1 40'
Defendi (T), 74' Gomez (R) Rimini - Giana
Erminio 0-0 Teramo
- Feralpisalò 1-2 7'
Infantino (T) rig., 49' Caracciolo (F), 55' Caracciolo
(F) Virtus Verona - Triestina 3-4 25'
Danti (V) rig., 29' Malomo (T), 32' Grbac (V), 35' Danti
(V), 47' Maracchi (T), 92' Maracchi (T), 95' Granoche
(T) rig. Vis Pesaro - Vicenza 1-2 7'
Guerra (Vi), 37' Arma (Vi), 72' Petrucci (Vp)
• 01
FEBBRAIO 2019 Cattaneo:
"Gubbio è stato concreto".
Adorni: "Sono pronto". Il Ds Pannacci:
"C'era un gap..."
Presentati
i nuovi arrivi, Cattaneo e Adorni, e hanno parlato
pure il Ds Pannacci e il tecnico Galderisi. Le immagini
della presentazione nel link.
Parla così Luca Cattaneo: "C'era
stato pure un interesse nei miei confronti del Vicenza.
Ma è stato un pour parler. Invece il Gubbio
mi ha chiamato con il Ds Pannacci, il mister Galderisi
e il presidente Notari. La società del Gubbio
è stata concreta. Mi hanno voluto a tutti
i costi e mi ha dato fiducia il rapporto umano.
Questa è stata una grande cosa".
É un calciatore polivalente che può
svariare su tutto il fronte avanzato? "Sì,
davanti ho giocato sia a destra che a sinistra.
Ho giostrato pure come trequartista con Tedino al
Pordenone. Perciò nel 4-2-3-1 posso giocare
sia ai lati che in fase centrale sulla trequarti".
L'esperienza di Novara, un giudizio? "A
dire la verità all'inizio avevo fatto bene.
Poi ha preso il sopravvento una scelta tecnica e
il mister Viali doveva scegliere tra dieci calciatori
per due ruoli a disposizione. Ma non discuto certe
scelte". Tocca al difensore Lorenzo Adorni
che dice: "É stata una trattativa
veloce. Sono contento della scelta. Come ruolo ho
fatto sempre il terzino destro, ma mi è capitato
di fare pure il centrale difensivo destro in una
difesa a tre. Mi metto a disposizione del mister,
sono pronto". E il diesse Giuseppe
Pannacci dice: "Contenti degli acquisti
tenendo conto delle esigenze del mister. Una strategia
per colmare il gap che avevamo. Operazioni che ci
soddisfano anche se sono andate un po' alla lunga,
ma soprattutto con Cattaneo non è stato semplice
e abbiamo concluso con la massima segretezza
perchè c'erano in ballo altre opzioni. Con
Casoli invece ormai la situazione era diventata
ingestibile e quindi siamo stati costretti ad interrompere
i rapporti. La società ha deciso così,
era opportuno.
C'è stata la volontà del
calciatore di andarsene e alla fine c'è stata
anche la volontà del Catanzaro di volerlo
acquistare". Per concludere parla in trainer
Giuseppe Galderisi: "Mercato lungo ma fatto
con attenzione. Sono partiti dei calciatori importanti.
Mi riferisco a Marchi e poi a Casoli, una situazione
quest'ultima che ho dovuto gestire dopo Ravenna. Credo che
la società ha lavorato bene perchè
sono arrivati calciatori in gamba. Tutti sono in
grado di inserirsi bene perchè qui c'è
un gruppo solido e volenteroso. Ora ci aspetta
una partita complicata contro il Fano dove servirà
sacrificio e saper duellare in campo".
Verso la conferma del modulo 4-2-3-1. Marchegiani
in porta. Possibile linea difensiva a quattro con
Tofanari, Espeche, Piccinni e Lo Porto. A centrocampo
il duo Davì e Benedetti (in ballottaggio
con Malaccari). Sulla linea della trequarti probabile l'asse formato
da De Silvestro, Casiraghi e Cattaneo. Di punta
il centravanti Chinellato. Convocati 23 calciatori: Adorni, Battaiola, Battista, Benedetti,
Campagnacci, Casiraghi, Cattaneo, Chinellato, Conti,
Davì, De Silvestro, Espeche, Lo Porto, Maini,
Malaccari, Marchegiani, Pedrelli, Piccinni, Plescia,
Ricci, Schiaroli, Tavernelli e Tofanari. Altre news. Il Fano tessera
il terzino sinistro Matteo Liviero ('93) dal Pescara
(ex Perugia). L'ex terzino dei rossoblù Sedrick
Kalombo approda al Rimini, in prestito dalla Salernitana.
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