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• 28
FEBBRAIO 2017 Magi:
"Non siamo più la sorpresa: capire
la nostra dimensione. Le mie scelte in settimana..."
Ad
ampio raggio con il tecnico Giuseppe Magi. Nell'intervista
partiamo dall'ultima sfida a Forlì, dove
restano molti dubbi sul rigore concesso ma poi revocato
al Gubbio: "Nello specifico l'episodio ci
ha penalizzato: il rigore era netto mentre il fuorigioco
è stato successivo; poi non era un passaggio
in quanto la palla è finita ad un nostro
calciatore dopo un dribbling. Si è creata
confusione. Purtroppo può succedere che un
arbitro sbaglia, come può succedere ad un
allenatore o un calciatore. Mi è dispiaciuto
soprattutto perchè poi c'è stato un
altro episodio netto nella ripresa per il rigore
che non è stato concesso su Marini, con un
guardalinee che aveva la visuale libera però
in questo caso non ha aiutato l'arbitro. Errori
che ci fanno pensare cose strane. Ma non abbiamo
perso esclusivamente per questo. Ma se vogliamo
diventare una squadra forte (perchè ancora
non lo siamo ma stiamo lavorando per diventarci),
deve essere più forte di certi episodi".
Tra andata e ritorno un -4 di punti in classifica,
ma è cambiato il trend del campionato dopo
il mercato di gennaio. Ma è così?
"Il mercato di gennaio ha sancito un grandissimo
cambiamento. Nella prima parte di campionato non
si era vista tutta questa differenza: Samb, Gubbio
e Bassano si sono ritrovate a ridosso del vertice;
il Pordenone ha dettato legge per un certo periodo
dell'andata; pure le formazioni emergenti hanno
tenuto testa alle corazzate. Adesso c'è una
differenza abissale. Le prime quattro in classifica
hanno preso calciatori di categoria superiore, ma
ci aggiungerei anche il Pordenone che si è
rinforzato con calciatori di categoria. Quindi c'è
stato uno spostamento di un certo equilibrio verso
l'alto: Venezia e Parma stanno conducendo un passo
considerevole. Ma pure nella parte bassa vediamo
un Mantova che ha preso Guazzo davanti, il Modena
ha rivoluzionato la rosa, e lo stesso Teramo ha
fatto di tutto in sede di mercato. É un torneo
diverso. Il Gubbio sta mantenendo fede alle premesse,
a parità di armi nel mercato, nel senso che
a gennaio non siamo riusciti a colmare quel gap
in attacco. É successo per vari motivi, ma
noi alla fine siamo contenti di come siamo. Tuttavia
è chiaro che per mantenere un certo cammino
sarebbe servito un qualcosa in più. Nella
nostra situazione quindi, dove non ci siamo posti
ulteriori obiettivi se non quello della salvezza,
ci siamo creati una bella classifica e vogliamo
fare sempre qualcosa in più. Ma spremere
troppo questa squadra a livello nervoso potrebbe
diventare pure controproducente. Si cresce un po'
alla volta. Il Gubbio adesso deve saper vivere meglio
la propria dimensione. Ma non siamo più quella
squadra spettacolare dell'andata perchè sono
gli stessi calciatori che scendono in campo e le
fatiche si sentono. Dobbiamo perciò giocare
al massimo delle nostre possibilità, ma talvolta
non può avvenire come è successo a
Forlì. Noi abbiamo dei limiti strutturali
che vanno sempre considerati. E adesso non siamo
più la sorpresa: le avversarie ci concedono
meno spazi e hanno un atteggiamento conservativo".
Ha accennato di polemiche fuorvianti sabato, a cosa
si riferiva? "Alcune sono sane. Ma non siamo
delle macchine programmate, non si può giocare
sempre bene. Lo spogliatoio ha un'anima, vive di
sentimenti e di emozioni. Il giudizio dell'opinione
pubblica per noi è oro: ci può mandare
sulla luna ma ci può anche affossare. Questo
spogliatoio ha bisogno di affetto e non di critiche
perchè non ha una personalità forte:
c'è chi ha il pelo sullo stomaco, ma c'è
anche gente giovane. Perciò tutta la squadra
va aiutata in questo periodo di impasse".
Diciamo che adesso è diventato uno sport
essere tutti allenatori: c'è chi suggerisce
la formazione, il modulo, chi deve giocare o meno.
Dal suo punto di vista? "Chi decide di fare
l'allenatore è consapevole che deve convivere
con certe cose. Ma noi stiamo insieme con i ragazzi
tutta la settimana: non solo nelle due ore al campo,
ma si parla anche di cose extracalcistiche, si diventa
un po' psicologi e nelle scelte che si fanno la
domenica si considera anche lo stato emozionale.
Non ho mai visto un allenatore tirarsi la zappa
sui piedi e tenere fuori quello più forte:
più forte non solo a livello tecnico-tattico,
ma si intende anche l'aspetto psicologico".
Una ultima domanda. Domenica a Macerata, come ex,
ma con tanti ex. Un suo commento? "Un passato
che si ricorda volentieri con un campionato straordinario
vinto da imbattuti: un traguardo che rimane nella
storia e ti rende orgoglioso. Purtroppo stanno vivendo
un momento particolare con questo sisma che non
li sta lasciando sereni: sono in contatto con amici
e sono vicino a loro per questo. Ma oggi è
più forte il mio amore nei confronti del
Gubbio: ho voglia di fare e di portare avanti questo
progetto. Perciò scenderemo in campo come
sempre per vincere, il nostro atteggiamento non
cambia".
• 27
FEBBRAIO 2017 Focus.
Questione di numeri (tra andata e ritorno), il duello
(al vertice) e gli errori arbitrali...
Numeri
a confronto. Un'analisi a partire tra andata e ritorno.
Dopo otto giornate del girone di ritorno, il Gubbio
ha conquistato 12 punti. Sono frutto di tre vittorie
(Pordenone, Feralpisalò e Lumezzane), tre
pareggi (Sudtirol, Padova e Albinoleffe) e due sconfitte
(Sambenedettese e Forlì). Nel girone di andata
nello stesso arco di partite (le prime otto di campionato),
la formazione rossoblù aveva conquistato
16 punti (è un +4 rispetto dal giro di boa).
Furono ottenuti grazie a cinque vittorie (Sudtirol,
Lumezzane, Feralpisalò, Albinoleffe e Forlì),
un pareggio (a Pordenone) e poi due sconfitte (Sambenedettese
e con Padova). Per quanto riguarda l'attacco invece
i numeri sono rimasti invariati: 8 gol fatti all'andata,
idem nel ritorno. Reti subite: 6 all'andata dopo
otto partite; 7 in questo scorcio di girone di ritorno.
Si denota una marcata differenza nel trend fuori
casa. All'andata infatti furono ottenuti 10 punti
in quattro partite con tre vittorie esterne e un
solo pareggio (a Pordenone). Nel ritorno invece
si registrano fuori dalle mura amiche solo 2 punti
racimolati in quattro partite: due pareggi e due
sconfitte. In casa il bottino è più
che soddisfacente: 10 punti conquistati frutto di
tre vittorie ed un solo pareggio (con l'Albinoleffe).
Un neo proviene dalle ultime due partite perchè
il Gubbio non è riuscito a segnare nemmeno
un gol: l'ultima rete segnata risale a Padova con
il gol di Romano al fotofinish. Soprattutto nelle
ultime due uscite il Gubbio è con le polveri
bagnate: si è notato proprio sul fronte avanzato
poca brillantezza, poca cattiveria, qualche calciatore
appare demotivato e sicuramente qualche calciatore
deve ricaricare le pile. Chiaro che poi ci sono
anche gli avversari. Dopo il mercato di gennaio
molte pretendenti hanno cambiato volto. Ormai si
è creato un "duello" a sè
tra Venezia e Parma. Lo dicono proprio i numeri.
Il Venezia di Inzaghi nel girone di ritorno ha conquistato
19 punti frutto di 6 vittorie, un pareggio ed una
sola sconfitta. Ancora meglio ha fatto il Parma
di D'Aversa che ha ottenuto ben 22 punti in otto
gare: 7 vittorie, un solo pareggio e nessuna sconfitta.
Tant'è che le due squadre sono distanziate
di appena tre punti in classfica e nelle ultime
quattro entrambe hanno intrapreso un cammino incredibile:
provengono da quattro vittorie consecutive, dopo
il big match a Venezia che finì in parità
con i ducali (2-2). Duello che, salvo clamorosi
colpi di scena, durerà fino alla fine del
campionato. Tuttavia dietro il Padova non scherza
proprio: 19 punti conquistati (come il Venezia nel
girone di ritorno), frutto di 6 vittorie, un solo
pareggio (quello contro il Gubbio all'Euganeo) ed
una sconfitta. La Reggiana si trova al quarto posto:
14 punti nelle ultime otto partite, con 4 vittorie, due pareggi e due sconfitte. Sopra il Gubbio
invece ci si trova il Pordenone (quinto in classifica)
che ha racimolato 10 punti nel girone di ritorno
(-2 degli uomini di Magi): tre vittorie, un pareggio
e quattro sconfitte. Ultimo capitolo, gli arbitri.
Fa discutere l'episodio avvenuto sabato scorso a
Forlì quando è stato concesso e poi
"revocato" un rigore in favore del Gubbio
sul punteggio ancora fermo sullo 0-0. L'arbitro
Lorenzin aveva decretato il rigore in favore di Casiraghi
che aveva subito un fallo da Adobati (oltretutto
ammonito). Poi però ha cambiato idea su segnalazione
del guardalinee Carovigno che ha evidenziato un
fuorigioco di Candellone (palla arrivata all'attaccante
torinese dopo però che Casiraghi aveva già subito
il fallo in area). Un episodio controverso. Però
ci
"consoliamo" perchè in serie
A è successo di peggio. Usiamo un po' di
ironia. Infatti nella partita tra Sassuolo e Milan è
andata in scena "la fiera degli orrori di Calvarese"
(così scrive Milanlive.it): tanti episodi
contestati tra cui pure una "irregolarità"
sul gol decisivo di Bacca dagli undici metri. A
Gubbio ne sanno qualcosa: prima contro
la Viterbese (2004) e poi in serie B al Marassi
contro la Sampdoria (2011), i rossoblù hanno dovuto subire tante
decisioni incomprensibili dal fischietto teramano.
• 25
FEBBRAIO 2017 Magi:
"Ora ci hanno preso le misure".
Gadda: "Vittoria con il cuore".
Le foto di Forlì-Gubbio
Gubbio,
sconfitta a Forlì. Si tratta della quarta
sconfitta in trasferta nelle ultime sei uscite fuori
dalle mura amiche. L'ultima vittoria lontano da
Gubbio risale al 26 novembre 2016 a Mantova (venne
fuori uno 0-3). Decide tutto un tiro al volo da
posizione molto decentrata da parte di Sereni che
trova l'angolino giusto. Ma è giallo per
un episodio che ha visto prima concedere e poi revocato
un rigore assegnato in favore di Casiraghi sul punteggio
ancora bloccato sullo 0-0. Il tecnico Giuseppe Magi
sull'episodio però taglia corto: "L'arbitro?
Non vorrei soffermarmi sulle decisioni arbitrali.
Bisognerebbe rivederlo, molto probabile che l'episodio
non è stato letto nella maniera giusta. Ma
da parte nostra non bisogna adesso soffermarci sull'episodio. Dico questo perchè se
ci soffermiamo sul possibile rigore e sulla rete
della
giornata che abbiamo subito, non riusciamo a portare avanti
il nostro
credo. Ma soprattutto si deve guardare avanti, alzare
l'asticella se si vuole pensare in grande e adesso
non bisogna perdere tempo su queste questioni simili".
Sulla partita infatti dice: "Una gara giocata
a viso aperto da entrambe le squadre. Ci dispiace
perchè credo che non meritavamo la sconfitta.
Fa parte del gioco e dobbiamo crescere. Ora le squadre
riescono a chiuderci gli spazi, ma in particolar
si
stanno adeguando per poter fermare le nostre caratteristiche.
Tuttavia c'è stato impegno, ardore, ma non
siamo riusciti a portare a casa il risultato. Abbiamo
passato una settimana dove ci sono state polemiche
che sarebbe meglio evitare perchè poi non
fanno bene alla squadra". Sull'altra sponda
invece parla l'allenatore dei forlivesi Massimo Gadda:
"Direi che abbiamo affrontato un Gubbio
molto forte, ma noi per vincere abbiamo messo in
campo cuore e carattere. Una partita equilibrata,
ma questi sono tre punti importanti oltre
che meritati. Anche se ci sono degli episodi che
ci hanno aiutato come il rigore prima concesso e
poi negato al Gubbio, e il gol forse fortunoso.
Ma il nostro credo è stato quello di non
aver mai perso la testa, infatti in questo campionato
ci siamo rialzati grazie alla fiducia che ho riposto
in questi ragazzi e infatti penso che abbiamo
fatto una vera impresa. Il Gubbio? Gioca un buon
calcio, è organizzato, può fare i
playoff e penso che per il Gubbio possono essere
una grande conquista". Intanto ecco le
foto tra Forlì e Gubbio (18 immagini) che
si trovano nel link sotto la foto in homepage e
nella sezione "fotogallery". Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 25
FEBBRAIO 2017 Gubbio,
ko a Forlì (1-0). Gol dal fondo di Sereni.
Ma è giallo su rigore revocato su Casiraghi
Gubbio
a Forlì nell'anticipo di sabato. Il trainer
Magi torna al modulo 4-3-1-2: in attacco Candellone
in coppia con Ferretti; Ferri Marini va in panchina.
Il tecnico dei biancorossi Gadda opta anch'egli
per il 4-3-1-2. Al 4' ci prova Sereni su punizione
dal limite, con una deviazione in barriera la palla
finisce però a lato di poco (è corner).
Nel giro di tre minuti si recrimina in una area
per parte: prima al 6' Alimi cade in area eugubina
dopo un presunto contatto con Rinaldi; al 9' Casiraghi
va a terra dopo un contrasto con Alimi. Ma è
nulla di fatto. Al 12' Marini lancia in profondità
Candellone che va via sulla trequarti, entra in
area e calcia in diagonale di destro: palla radente
che sibila vicino al palo. Al 14' però è
giallo: Casiraghi cade a terra in area dopo un contatto
con Adobati e l'arbitro concede il rigore. Mentre
ci si appresta per prepararsi per il penalty, il
guardalinee Carovigno richiama l'attenzione del
direttore di gara che cambia idea e concede un fallo
contro il Gubbio. Non mancano le proteste da parte
degli eugubini. Al 22' ci prova Ferretti direttamente
su punizione dal limite: tiro di destro secco che
costringe Turrin a salvarsi in tuffo, respingendo
a terra sul primo palo all'altezza della linea di
porta. Al 34' il Forlì trova il vantaggio:
Capellupo dal centro apre sulla sinistra, da posizione
pressochè impossibile (quasi dal fondo, in
posizione molto decentrata) Sereni si coordina e
fa partire un tiro forte di sinistro al volo che
sorprende il portiere Volpe e la palla si insacca
a mezz'altezza a fil di palo. Ripresa. Al 6' ci
prova dal limite con un tiro di destro fulmineo
Marini, Turrin si salva in tuffo con i pugni. All'
11' Casiraghi pennella in area un assist per Ferretti
che si porta la palla sul sinistro e calcia a rete,
Turrin si accartoccia e para a terra. Al 25' assist
di Succi per Capellini al limite che tenta al volo
la conclusione a rete a giro di destro, la palla
sibila vicino al palo. Poi due tiri telefonati nel
giro di tre minuti da parte prima di Ferretti e
poi da Casiraghi, Turrin in entrambi i casi abbranca
la sfera. Al 36' tiro secco di destro dal limite
di Giacomarro, Turrin è prodigioso perchè
in tuffo riesce a deviare la sfera pronta ad insaccarsi
sul primo palo. Ma il risultato non cambia e il
Gubbio torna sconfitto da Forlì (1-0). Tabellino:
Forlì - Gubbio (1-0): Forlì
(4-3-1-2): Turrin; Adobati, Cammaroto, Conson, Sereni; Alimi,
Capellupo, Martina Rini (15' st Piccoli); Capellini
(33' st Spinosa); Succi, Bardelloni (39' st Ponsat). A disp.:
Semprini, Baschirotto, Carini, Franchetti, Vesi,
Ferretti L., Parigi. All: Gadda. Gubbio (4-3-1-2):
Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni, Zanchi (41' st
Otin Lafuente); Valagussa,
Romano, Giacomarro; Casiraghi; Ferretti D., Candellone
(14'
st Ferri Marini).
A disp.: Zandrini, Burzigotti, Marghi, Petti, Stefanelli,
Bergamini, Conti, Lunetta.
All.: Magi. Arbitro: Lorenzin di Castelfranco
Veneto (Lacalamita di Bari e Carovigno di Potenza). Rete:
34' pt Sereni (F). Ammoniti: Adobati (F),
Ferretti D. (G), Capellini (F), Martina Rini (F),
Rinaldi (G), Cammaroto (F).
Angoli: 8-1 per il Gubbio. Recupero:
1' pt; 4' st. Spettatori: 920 (di cui una
cinquantina da Gubbio). Risultati:
Ventisettesima Giornata - Lega Pro - Girone B: Albinoleffe
- Ancona 2-0 24'
Scrosta (Al), 37' Mastroianni (Al) Fano -
Reggiana 0-2 7'
Guidone (R), 70' Bovo (R) Feralpisalò
- Parma
0-1 9'
Calaiò (P) Forlì - Gubbio 1-0 34'
Sereni (F) Lumezzane - Santarcangelo 0-0 Mantova
- Maceratese
3-1 18'
Guazzo (Mn), 69' Vinetot (Mn), 71' Smith (Mn), 80'
Colombi (Ma) Padova
- Teramo 1-0 72'
Dettori (P) Pordenone - Bassano 6-0 23'
Berrettoni (P), 60' Bulevardi (P), 62' Berrettoni
(P), 73' Arma (P), 84' Cattaneo (P), 90' Cattaneo
(P) Sambenedettese
- Venezia 1-3 52'
Geijo (V), 57' Marsura (V), 90' Moreo (V), 93' Mancuso
(S) rig. Sudtirol - Modena 1-0 62'
Gliozzi (S)
• 23
FEBBRAIO 2017 Pannacci:
"La squadra incarna lo spirito eugubino.
Coinvolgimento a 360 gradi, e il futuro..."
A
ruota libera con il direttore sportivo Giuseppe
Pannacci. Un giudizio intanto su questo campionato
fino ad ora? "Nel 2016 abbiamo avuto molte
soddisfazioni perchè i risultati sono sotto
l'occhio di tutti. Vediamo che il 2017 è
iniziato bene per consolidare quanto fatto e considerando
il sesto posto nella classifica è un qualcosa
di importante. Perciò i complimenti vanno
alla società, al mister, ai ragazzi che strada
facendo ci stanno regalando quel fascino e quelle
emozioni che fanno parte del mondo del calcio. Dico
questo perchè la squadra gioca bene e sa
incarnare in se stessa qual è lo spirito
di ogni eugubino". Entriamo nello specifico
sul mercato. L'acquisto più gratificante
e il rammarico più grande? "Il rammarico
sotto questo punto di vista non esiste. Tutto ciò
è stato fatto con il coinvolgimento a 360 gradi,
con gli input della società (quindi del presidente
Notari) e delle relazioni dell'area tecnica (del
mister Magi). Perciò sono soddisfatto di
tutto il gruppo. Poi è chiaro che tutte le
ciambelle non sono venute con il buco, ovvero ci
sono state delle situazioni in cui qualcuno non
ha reso come ci tutti ci aspettavamo. D'altronde
quando abbiamo a che fare con una squadra giovane
come la nostra, ci può stare che quando si
esce da piazze importanti nel primo anno è
sempre difficile ritrovare una giusta dimensione.
Non tutti possono essere come Candellone: è
quella eccezione che non conferma poi la regola.
Sta facendo un campionato importante, è un
giovane interessante, siamo contenti di averlo preso:
ringraziamo lui per la sua scelta, il Torino e
il suo procuratore. Gubbio fuori da queste mura
è una società presa come modello,
dove dei calciatori vengono sempre volentieri".
Diciamo innanzitutto che un acquisto di rilievo
è stato quello di Piccinni in difesa. Che
ne pensa? "Ma lo cercavamo da un anno e
mezzo, non è stata una situazione facile,
ma va particolarmente ringraziato perchè
come lo volevamo noi anche lui ha voluto fortemente
il Gubbio. É stata una operazione veramente
dura e solo la tenacia del presidente Notari ci
ha permesso di portare in porto la situazione".
Intanto nel recupero l'ex Narciso con il Teramo
(contro il Pordenone) si è riscattato da
diverse delusioni: "Antonio con noi è
stato sei mesi: l'ho conosciuto come persona e come
calciatore. Gli altri o la gente possono dire tutto
e l'incontrario di tutto. Di sicuro si è
rivelata una persona speciale che al gruppo ha dato
tanto. É pure vero che ci sono stati degli
alti e bassi sul campo che poi non hanno gratificato
quella persona che è veramente. Nel calcio
purtroppo esistono anche queste cose. Ma ora pensiamo
di mettere da parte questa storia. Guardiamo cosa
sta regalando questa squadra ai tifosi. Chiediamo
in modo particolare di stringersi intorno a questa
squadra e ci servirà il calore della piazza.
Non servono situazioni mirate solo a destabilizzare,
perchè sono convinto che ci possiamo togliere
delle belle soddisfazioni". Certo che dopo
quella retrocessione traumatica (nel 2015) il vostro
stato d'animo era a terra e non è stato facile
lavorare. Adesso, invece, come è l'umore?
"C'è uno stato d'animo sereno. Ma
quando uno è con la coscienza a posto soprattutto
nella propria piazza, per forza di cose devo essere
sereno. Stiamo vivendo un momento bellissimo perchè
parlano i risultati. Ma in fin dei conti restiamo
sempre con i piedi per terra perchè bisogna
restare sempre umili: il mondo del calcio non lo
scopriamo noi". Ultima domanda. In versione
futura. Si sta già lavorando per confermare
Casiraghi e per sondare altri possibili acquisti
di mercato per la prossima stagione? "Questo
gruppo è importante in quanto è formato
da calciatori importanti. Dietro le indicazioni
della società e del mister, cercheremo di
consolidarlo. Se consolidare significa passare attraverso
il rinnovo di alcuni contratti di calciatori che
stanno mostrando di stare alla grande in questa
categoria, ben vengano. Ma ci guardiamo pure intorno
per quello che può essere una programmazione
anticipata in ottica futura. La
linea guida è sempre il presidente".
• 22
FEBBRAIO 2017 Prove
verso Forlì: Magi testa il 4-3-1-2. Dal girone:
è record di spettatori a Parma (in 19.432)
Contro
il Forlì nell'anticipo di sabato ci saranno
due squalificati: infatti sono stati appiedati per
un turno il terzino Kalombo e il centrocampista
Croce. Pertanto non è escluso che ci
sia un cambiamento di modulo nel prossimo match
e si potrebbe tornare all'antico. Questo è
quanto emerso dagli ultimi giorni di allenamento.
Infatti è stato testato il 4-3-1-2. Ovviamente
il tecnico Magi ha mischiato un po' le carte durante
le prove. Ma la formazione titolare potrebbe essere
in questa maniera. Volpe in porta. In difesa il
quartetto Marini, Rinaldi, Piccinni e Zanchi. A
centrocampo invece il trio Valagussa, Romano e Giacomarro.
Davanti Casiraghi schierato tra linee a supporto
del duo Ferretti e Ferri Marini (che è in
ballottaggio con Candellone). Ma può essere
anche confermato il 3-5-2. In tal caso la linea
a tre di difesa sarebbe formata da Burzigotti, Rinaldi
e Piccinni. Un centrocampo formato dal quintetto
Marini, Valagussa, Romano, Casiraghi e Zanchi. Di
punta il duo Ferretti e Ferri Marini. Ma viste le
assenze, molto più probabile il ritorno allo
schieramento con una difesa a quattro. Intanto è
stata giocata l'ultima partita che doveva essere
recuperata nel girone. Il Teramo si è imposto
per 2-0 contro il Pordenone. In rete l'acquisto
di gennaio Barbuti (dal Lumezzane) con un tiro di
destro in mischia; nel finale invece c'è
stato un autogol di testa di Semenzato che ha bucato
la propria porta con un pallonetto fortuito. E in
campo protagonisti due ex rossoblù: il portiere
Antonio Narciso che ha effettuato alcuni interventi
che hanno evitato il gol ai friuliani; il centrocampista
Pietro Baccolo schierato titolare nel 5-3-2 di Ugolotti
come interno destro sulla mediana. Il Teramo così
aggancia al quintultimo posto l'Ancona, mentre il
Pordenone resta ancorato al quinto posto, sopra
il Gubbio distante due lunghezze. News in pillole.
Un volto nuovo nel Santarcangelo: preso dalla Virtus
Entella il centrocampista Abderrazak Jadid (classe
'83). Domenica il Parma giocherà a Salò
e sono andati a ruba i biglietti per i tifosi ducali
in prevendita: erano stati messi a disposizione
520 tagliandi, ora per i supporters crociati saranno
aggiunti altri 235 biglietti. Tra l'altro il Parma
può vantarsi di aver fatto il record di spettatori
nel girone in una sola partita (domenica scorsa
contro la Sambenedettese): 10.239 paganti che vanno
sommati ai 9.193 abbonati per un incasso di 56.525
euro (in totale 19.432 persone sugli spalti). Battuto
il precedente record registrato il 5 febbraio: Parma-Pordenone
con 18.860 spettatori. Nel 2016 il record si era
registrato a Reggio Emilia nel derby Reggiana-Parma
del 18 dicembre: c'erano 17.380 spettatori. Storia
di ex. Il tecnico Cornacchini insieme al vice allenatore
Tasso sono stati richiamati alla Viterbese: esonerato
Dino Pagliari. La Cremonese, nel big match del posticipo
serale di lunedì del girone A, ha battuto
in casa la capolista Alessandria per 1-0: rete decisiva
di Brighenti per la formazione guidata a Tesser;
in campo da titolare Ivan Marconi (nel Gubbio nel
2009-2010); il direttore sportivo è Stefano
Giammarioli, anch'egli ex rossoblù. I grigiorossi
ora si sono piazzati al secondo posto (scavalcando
in classifica il Livorno) a sei punti dall'Alessandria.
• 21
FEBBRAIO 2017 L'editoriale.
Contano i numeri, il resto è solo aria fritta.
E il saggio dice: un giocattolo...
Per
non dimenticare. Partiamo da una data precisa. Un
anno esatto fa, il 21 febbraio 2016 si doveva giocare
il derby tra Gubbio e Gualdocasacastalda. Era il
campionato Dilettanti. Quella partita fu poi rinviata
al 13 marzo: quel recupero poi venne vinto dagli
eugubini allenati da Magi per 2-1 al fotofinish
davanti a 1.721 spettatori sugli spalti e da quel
momento trovarono il primo posto che di seguito
gli ha garantito la promozione in Lega Pro. Bene
ricordare da dove siamo venuti. Ora dopo un anno
esatto il Gubbio si trova al sesto posto in classifica
nel girone B di Lega Pro: davanti ai rossoblù
si trovano solo Venezia, Parma, Padova, Reggiana
e Pordenone. L'anno scorso di questi tempi ci si
confrontava in un girone dilettantistico dove nulla
era scontato come non era scontato vincere il campionato.
Tenendo conto il fatto che all'andata il Gubbio
si trovava a -7 dal Montecatini (che occupava il
primo posto in classifica) e nel ritorno lo stesso
Gubbio ha chiuso con +11 dalla seconda classificata.
Questi sono numeri. Come lo sono i 43 punti conquistati
in questo campionato in 26 partite disputate. Alla
fine del girone di andata ha ottenuto 31 punti in
19 partite, grazie a dieci vittorie (solo Venezia,
Pordenone e Reggiana avevano fatto meglio). Nel
girone di ritorno sono stati ottenuti 12 punti in
sette partite, frutto di tre vittorie, tre pareggi
ed una sola sconfitta. Questi sono i numeri. Questa
è la statistica. Il resto sono solo chiacchiere
(da bar). Ma nonostante tutto ciò, si fa
la caccia alle streghe. Usiamo questo termine in
senso metaforico per indicare la ricerca di un nemico
percepito, con implicazioni di isteria e pregiudizio.
O qui ci si dimentica facilmente cosa è accaduto
in passato. Oppure la cosa è più grave:
è tutta colpa dell'iridio e allora in tal
caso non c'è proprio nulla da fare. Ma visto
che a noi ci piacciono i numeri e non le dicerie
(da bar), ne elenchiamo altri. Prima delle ultime
due stagioni c'è stata una retrocessione
traumatica. Un campionato finito nel peggior modo
possibile, quando in una stagione (2014-2015), nell'intero
girone di ritorno il Gubbio aveva racimolato appena
16 punti in 19 partite con ben 9 sconfitte (pari
al 47%). E la retrocessione è arrivata dopo
i playout con prestazioni deludenti. La stagione
prima il Gubbio si era salvato, però non aveva brillato
(2013-2014). Un sestultimo posto in classifica,
con un cambio in panchina a stagione in corso. A
ritroso, idem. Stagione 2012-2013, dopo la retrocessione
dalla serie B: era stata costruita una squadra per
ritornare nella cadetteria, con un organico di valore
(in squadra c'erano calciatori che avevano appena
giocato in serie B e in più c'era un Galabinov
che poi è finito al Novara). Pure in quella
stagione solo delusioni: una compagine costruita
quantomeno per fare i playoff, che si era salvata
solo nelle ultime giornate di campionato chiudendo
a quota 40 punti. Per ritrovare dei numeri di un
certo rilievo bisogna tornare addirittura all'era
magica di Torrente (sono passati ben sei anni).
E all'epoca poi si riuscì a distruggere pure
quel giocattolo. Alcune settimane fa siamo stati
buoni profeti. Avevamo intimato: fare molta attenzione,
non distruggiamo di nuovo il giocattolo perchè
poi si fa presto a piangere lacrime amare. Ma la
caccia alle streghe sembra essere tornata. Forse
ci si prende gusto a rompere i giocattoli. Ma non lo
fanno nemmeno i bambini. Contano i numeri
e non un pretesto per le interpretazioni di comodo
(o del tutto fantasiose). Nel calcio contano solo
i fatti e le vittorie. Il resto è solo aria
fritta. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 20
FEBBRAIO 2017 Focus.
La sintonia tra gironi: esiste un filo logico. Gubbio,
tre pareggi dopo il giro di boa
Statistica
dopo 26 giornate. E ne mancano 12 di giornate per
la fine del torneo. Lente di ingrandimento su tutti
i tre gironi di Lega Pro. Mai come quest'anno si
sta delineando una certa omogeneità tra tutti
i campionati di terza serie. Basta confrontare le
tre classifiche.
Infatti le squadre di testa hanno pressochè
lo stesso cammino. Venezia e Lecce guidano i propri
gironi con gli stessi punti (55), entrambe con 16
vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte. Un punto in più
invece ha la squadra dell'Alessandria nel girone A
(56), che viaggia con 17 vittorie, 5 pareggi e
4 sconfitte. Lecce e Alessandria in rete alla stessa
maniera (47 gol). Il Venezia invece ha realizzato
39 reti. L'Alessandria dal canto suo invece possiede
la migliore difesa (20 gol subiti). Pure dietro
il cammino è pressappoco uniforme. Dal Parma
(che è secondo a 52 punti) all'Albinoleffe
(è decimo a 34 punti) si viaggia con una
forbice nei playoff di 18 punti. Un solo punto di
differenza nel girone C: dal Foggia (è
secondo a 53 punti) alla Casertana (al decimo posto con
36 punti) la forbice nei playoff si posiziona ai
17 punti. Un po' diversa nel girone A dove tra Cremonese
(secondo a 50 punti) e Piacenza (decimo a 37 punti)
la forbice si restringe a 13 punti. Ma pure nei
playout la situazione è più o meno
eterogenea. Al quintultimo posto infatti si trova l'Ancona
a quota 24 punti, idem nel girone C il Catanzaro
con gli stessi punti (24). Nel girone A il
Pontedera è a +4 (ovvero 28 punti). Al penultimo
posto invece è questa la situazione: Teramo
(21 punti nel girone B), il Prato (20 punti nel
girone C) e Vibonese (19 punti nel girone C).
L'ultimo posto invece è uguale in due gironi
(B e A) rispettivamente con Fano e Racing Roma che
si collocano entrambe a 20 punti. Nel girone C invece
il fanalino di coda Melfi si trova a -3 (ovvero
ha racimolato finora 17 punti). Ecco infine la forbice
che esiste tra playoff e playout nei tre raggruppamenti:
12 punti nel girone C, 10 punti nel girone B e 9
punti nel girone A. Alcune curiosità. Il
Matera possiede il miglior attacco della terza serie:
54 reti segnate in 26 partite (per una media di
2,08 gol a partita). Come si diceva la miglior difesa
è dell'Alessandria: 20 reti subite per una
media di 0,8 incassati a partita. Alessandria e
Arezzo sono le uniche squadre ancora imbattute tra
le mura amiche. Il Lecce è la compagine che
ha vinto di più fuori dalle mura amiche:
9 partite vinte su 14 gare disputate (per una media
del 64%). L'Alessandria invece la fa da padrone
in casa con 11 vittorie ed un solo pareggio (una
media del 92%). La statistica però non finisce
qui. Si entra nello specifico per il Gubbio. La
squadra di Magi sembrava esente dai pareggi. Solo
uno ottenuto in tutto il girone di andata, quello raccolto nella prima giornata a Pordenone:
finì 1-1 il 27 agosto 2016. In pratica è
stato l'unico pareggio in 19 partite disputate nella
prima frazione di questo campionato. Un trend che
è mutato al giro di boa: 3 pareggi su 7 gare
disputate (a Bolzano, a Padova e per ultimo contro
l'Albinoleffe in casa a reti bianche). In pratica
è cambiato l'atteggiamento: prima si rischiava
di più, ora quando non si trovano sbocchi
per vincere, la squadra cerca di portare a casa
pure un pareggio che muove la classifica. Qualcuno
però dice che questo è dovuto dal fatto che è
stato mutato modulo: in effetti nelle ultime due
gare è stato adottato un inedito 3-5-2
e sono arrivati altrettanti pareggi. Ma questa analisi
per adesso lascia il tempo che trova. Bisognerà
aspettare altri test probanti per dimostrare la
veridicità di certe esternazioni. Altre curiosità
nel girone di ritorno: 8 gol fatti e 6 subiti in
sette partite disputate da parte del Gubbio. Altro
fatto curioso: nessun rigore a favore per la formazione
di Magi e nemmeno contro nel girone di ritorno.
Questo dicono i numeri.
• 19
FEBBRAIO 2017 Magi:
"Pochi spazi". Volpe: "Io,
sereno: guerra creata da altri". Le foto
di Gubbio-Albinoleffe
Primo
pareggio casalingo, quarto pareggio stagionale.
Ed è la prima volta che il Gubbio gioca in
casa con la maglia bianca: è stata presa
questa decisione perchè la prima maglia (cioè
quella rossoblù) si sarebbe confusa con quella
ospite. Inoltre è la prima volta stagionale
che una partita giocata dal team di Magi finisca
senza reti. Lo stesso tecnico è soddisfatto
a metà. Ecco infatti cosa dice Giuseppe Magi
dopo il match: "Una partita difficile come
immaginavo perchè abbiamo incontrato un avversario
organizzato. Non siamo riusciti a spostare l'inerzia
della partita. A Padova avevamo creato di più,
in questa partita invece abbiamo avuto meno spazi.
Merito di un Albinoleffe che ci ha chiuso tutti
gli spazi. Tuttavia ho visto una buona prova in
personalità nei ragazzi e abbiamo saputo
chiuderci bene. Ma ci è mancata la qualità
che di solito sappiamo esprimere, ovvero ci è
mancata la lucidità negli ultimi metri. Infatti
mi aspettavo di più in fase di fraseggio
in avanti da Casiraghi, Ferretti e Ferri Marini.
Con questo dico che qualcosa in più potevamo
fare, perciò ci dovremo lavorare, ma fa parte
del nostro percorso. Concludo dicendo che il risultato
è giusto. In questo girone tutte le partite
vanno affrontate al massimo". Il difensore
Alex Marini è laconico: "Ci abbiamo
provato fino alla fine. Su palle inattive abbiamo
tentato di fare il colpaccio, ma con ci è
riuscito. Pure in una sforbiciata che mi è
capitata negli ultimi minuti, ho provato di calciare
al volo ma sono rimasto fregato dal sole negli occhi.
In ogni caso siamo stati sempre compatti in campo,
abbiamo avuto il piglio giusto, ma non si può
sempre vincere. Il 3-5-2? Sì, mi trovo bene,
ma in questa squadra c'è grande spirito di
adattamento e il modulo alla fine cambia poco per
noi". Tocca al portiere Giacomo Volpe.
All'andata ci fu la sua ultima partita da titolare
proprio con l'Albinoleffe, poi adesso è ritornato
in pianta stabile a difendere i pali rossoblù.
L'estremo difensore rossoblù risponde in
maniera netta e schietta: "Dal canto mio
vorrei precisare che sono stato sempre sereno. La
guerra la faccio fare agli altri. La guerra infatti
è stata creata fuori. Da chi? Dai giornali.
Io non ho mai detto una parola. Mai mi sono espresso
sulla vicenda. Ci sono state situazioni fuori luogo
che hanno incrinato il mio rapporto con Narciso
perchè pensava che fossi stato io a dire
o fare scrivere
certe cose. Ribadisco: io sono stato sempre
in silenzio, non ho mai aperto bocca
e mi sono sempre allenato al 100% con la massima
serenità". Il trainer degli ospiti
Max Alvini dice: "Partita bloccata a livello
tattico. Non bella esteticamente. Ma per noi è
un punto d'oro, il motivo è perchè
lo abbiamo ottenuto contro un Gubbio che sa offrire
forse il miglior calcio del girone: ci sono idee,
squadra che si adatta a qualsiasi modulo, ci sono
dei valori importanti. Credo che il Gubbio sia la
sorpresa del girone, organizzata alla perfezione
dal suo staff. Per questo motivo per noi questo
è un buon risultato". Chiude il
capitano dell'Albinoleffe, Fabio Gavazzi: "Un
pareggio giusto. Ottimo risultato contro un Gubbio
che sa giocare benissimo". Intanto ecco
le foto di Gubbio e Albinoleffe (18 immagini) che
sono nel link sotto la foto in homepage e
nella sezione "fotogallery". Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 19
FEBBRAIO 2017 Gubbio-Albinoleffe
a reti bianche (0-0). Ma con due traverse colpite,
da Ferretti e Montella
Gubbio
contro l'Albinoleffe. Il tecnico Magi conferma il
3-5-2 con un cambio di interpreti a centrocampo
rispetto a Padova: Croce gioca playmaker, interno
destro Valagussa e interno sinistro Casiraghi, con
Romano che va in panchina. L'allenatore dei lombardi
Alvini conferma il 3-5-2. Al 6' ci prova Casiraghi
con un tiro a girare di destro dal limite, la palla
si perde di poco sopra la traversa. Al 26' sugli
sviluppi di un corner di Anastasio, Gonzi carica
un diagonale verso la porta, Volpe in tuffo sventa
il pericolo. Al 28' proteste in area ospite sugli
sviluppi di un corner di Casiraghi, con Valagussa
che mostra la maglia strappata all'arbitro, ma è
niente di fatto. Al 33' cross da sinistra di Anastasio,
Gonzi è in area e si coordina calciando al
volo di destro, palla che sibila di poco sopra il
montante. Al 35' l'ex Loviso perde palla sulla trequarti
della propria area, Croce ne approfitta e lancia
in profondità Ferretti che calibra il destro:
sfera che parte come una saetta ma la palla scheggia
la traversa. Sfortunato nell'occasione. Al 39' Casiraghi
cerca l'incrocio su punizione, ma la palla va fuori
bersaglio. Poi al 45' Giorgione entra in area in
slalom da sinistra e calcia in diagonale destro
rasoterra, Volpe è reattivo e respinge in
tuffo con i piedi. Capovolgimento di fronte: Casiraghi
parte in profondità, poi da sinistra mette
una palla d'oro in mezzo per Ferri Marini che calcia
al volo di destro, palla che fa la barba al palo
radente con il portiere ormai fuori causa. Ripresa.
Al 3' cross da sinistra di Zanchi, Valagussa schiaccia
di testa in area e la palla sfiora il palo.
Al 5' risposta dei bergamaschi: cross da destra
di Gonzi, Montella in area incorna a rete, la palla
scheggia la traversa. Al 43' su corner di Casiraghi
in area, Marini cerca la sforbiciata, ma l'esecuzione
è imprecisa e la palla finisce a lato. Finisce
così, con un blando 0-0. Tabellino:
Gubbio - Albinoleffe (0-0): Gubbio
(3-5-2): Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni; Kalombo
(41' st Conti),
Valagussa, Croce, Casiraghi, Zanchi; Ferretti (35'
st Candellone), Ferri
Marini (15' st Giacomarro). A disp.: Zandrini, Burzigotti, Marghi, Petti,
Stefanelli, Bergamini, Romano,
Lunetta, Otin Lafuente. All.: Magi.. Albinoleffe
(3-5-2): Nordi; Zaffagnini, Gavazzi, Scrosta; Gonzi
(15' st Guerriera),
Agnello, Loviso (27' st Di Ceglie), Giorgione, Anastasio; Mastroianni
(38' st Cortellini),
Montella. A disp.: Cortinovis, Mondonico, Magli,
Moreo, Nichetti, Minelli. All.: Alvini. Arbitro: Andreini
da Forlì (Garzelli di Livorno e Nuzzi di
Valdarno). Ammoniti: Zaffagnini (A), Kalombo
(G), Croce (G), Nordi (A).
Angoli: 6-3 per il Gubbio. Recupero:
0' pt; 4' st. Spettatori: 1068 (di cui 675
abbonati). Risultati:
Ventiseiesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Ancona
- Santarcangelo 0-0 Bassano
- Modena 0-2 40'
Popescu (M), 88' Nolè (M) Forlì
- Feralpisalò 0-2 77'
Luche (Fe), 79' Settembrini (Fe) Gubbio -
Albinoleffe 0-0 Mantova
- Padova 0-1 91'
Alfageme (P) Maceratese - Fano 1-1 13'
Gabbianelli (F), 67' Gattari (M) Parma
- Sambenedettese 4-2 18'
Bernardo (S), 21' Sorrentino (S), 26' Baraye (P),
33' Calaiò (P), 47' Munari (P), 64' Munari
(P) Reggiana - Lumezzane 2-0 44'
Cesarini (R), 88' Contessa (R) Teramo
- Sudtirol 0-0 Venezia
- Pordenone 1-0 2'
Geijo (V)
• 18
FEBBRAIO 2017 Rientra
Valagussa. Alcuni rebus per trainer Magi. La lista
dei convocati contro l'Albinoleffe
Gubbio
contro l'Albinoleffe. Il tecnico dei lombardi Max
Alvini presenta così la partita sul portale
web Albinoleffe.com: "All'andata con il
Gubbio e il Santarcangelo sono state le uniche due
partite in cui la squadra non si è espressa
sui suoi livelli. In particolare contro gli eugubini
avevamo fatto una grande fatica, non eravamo ancora
la squadra che siamo ora. Ci troviamo di fronte
una squadra forte e pure organizzata, non a caso
il Gubbio si trova al sesto posto in classifica:
è una squadra esperta e si è ulteriormente
rinforzata a gennaio. Perciò ci aspetta una
partita complicatissima. Però noi da quella
partita siamo diversi, sia a livello di mentalità
che di costruzione del gruppo". L'allenatore
rossoblù Giuseppe Magi risponde così
alle dichiarazioni del trainer bluceleste: "Condivido
le affermazioni di Alvini: infatti l'Albinoleffe
rispetto all'andata ha trovato consapevolezza nei
propri mezzi, in più ha aggiunto nel mercato
di gennaio un calciatore forte e di categoria come
Montella. Anche i lombardi schierano il 3-5-2 come
il Padova, ma sono due squadre diverse: a livello
qualitativo forse sono meno attrezzati dei patavini,
ma è squadra muscolare, fisica e mestierante
per la categoria. Oltretutto nella gara contro il
Parma non meritavano di perdere. Perciò per
noi sarà una partita completamente diversa
rispetto a quella di domenica scorsa. Questa partita
per noi può rivelarsi complicata e difficile.
Tuttavia noi percorriamo il nostro cammino, mi aspetto
sempre un atteggiamento propositivo dalla mia squadra
in quanto il nostro atteggiamento non cambia. Con
il rientro di Valagussa ora c'è ampia scelta?
Ma sì, meglio scegliere che fare scelte forzate.
Ho alcune idee, cerco di mettere in campo i migliori
undici possibili. Un giudizio sul 3-5-2 adottato
a Padova? Qualcosa mi è piaciuto, qualcosa
meno, infatti durante gli allenamenti ci abbiamo
lavorato sù. Ma ci sta perchè è
stata la prima volta. Ma per essere stata la prima
volta, questo modulo mi ha dato delle risposte positive.
Infatti contro l'Albinoleffe sarà riproposto
nel segno della continuità perchè
il gruppo sta bene. Ma è un 3-5-2 che può
diventare un 3-4-1-2? Sì, a Padova nella
ripresa ho spostato Casiraghi a supporto maggiore
delle due punte perchè eravamo sotto di un
gol e ci serviva maggiore coraggio in avanti: con
l'uomo in più in fase offensiva siamo riusciti
a trovare il pareggio giocando sempre con la palla
bassa quando i veneti si erano messi quasi tutti
dietro la linea della palla". Il trainer
rossoblù Magi ha convocato 23 calciatori:
out per scelta tecnica Monti, Costantino e Tavernelli.
La lista dei convocati: Volpe, Zandrini, Marini,
Zanchi, Rinaldi, Piccinni, Petti, Burzigotti, Kalombo,
Marghi, Stefanelli, Croce, Romano, Conti, Bergamini,
Giacomarro, Ferretti, Casiraghi, Valagussa, Candellone,
Ferri Marini, Lunetta e Otin Lafuente. Probabile
pertanto la conferma del 3-5-2. Volpe in porta.
Trio di difesa con Marini, Rinaldi e Piccinni. Poi
a centrocampo il quintetto Kalombo, Croce (o Valagussa),
Romano, Casiraghi e Zanchi. E il duo Ferretti e
Ferri Marini.
• 17
FEBBRAIO 2017 Definito
l'orario del calendario fino alla fine del campionato.
Resoconto completo e date
Sono
usciti gli orari del calendario fino alla fine del
campionato. Curiosamente ci saranno molti impegni
in notturna, un posticipo serale e altre partite
nel pomeggio. Dal 5 marzo tre partite serali: a
Macerata contro la Maceratese (ore 20:30), stessi
orari per le gare in casa con l'Ancona (12 marzo)
e poi nella trasferta a Teramo (19 marzo). Contro
il Parma (26 marzo), sempre di domenica, ma si gioca
durante il pomeriggio (ore 16:30). Stesso orario
la domenica successiva a Santarcangelo di Romagna
(2 aprile). Gubbio-Fano di mercoledì (5 aprile)
alle ore 20:30. Seguente partita sempre in casa
contro il Mantova domenica 9 aprile (ore 16:30).
Lunedì 17 aprile invece è previsto
il posticipo a Reggio Emilia contro la Reggiana:
gara che sarà trasmessa in diretta su Rai
Sport alle ore 20:45. Domenica 23 aprile il big
match a Gubbio con il Venezia (ore 16:30). Ultima
trasferta di campionato a Bassano del Grappa il
30 aprile (ore 17:30). Si chiude domenica 7 maggio
in casa contro il Modena, fischio d'inizio alle
ore 14:30.
Per i playoff invece si inizia domenica 14 maggio
con la prima fase (gara unica), si prosegue con
la seconda fase con gare di andata e ritorno (cioè
il 21 maggio e mercoledì 24 maggio), poi
la final eight (il 28 maggio e giovedì 1
giugno). Definita anche le sede della final four
che si disputerà in un solo luogo, allo stadio
"Artemio Franchi" di Firenze.
• 16
FEBBRAIO 2017 Verso
l'Albinoleffe. All'andata vittoria in rimonta. Prove
di Magi con la conferma del 3-5-2
Gubbio
contro l'Albinoleffe. Si torna in casa dove il Gubbio
proviene da quattro match dove ha ottenuto il bottino
pieno. La formazione lombarda proviene dalla sconfitta
interna contro il Parma, per mezzo di un rigore
segnato da Calaiò. Al di là di questo
risultato però i blu-celesti nel girone di
ritorno hanno ottenuto due vittorie, due pareggi
ed una sola sconfitta. Il tecnico è Alvini
e predilige sempre il 3-5-2. In porta Nordi. Una
difesa a tre con Zaffagnini, Gavazzi e Scrosta.
A centrocampo il quintetto con Gonzi, Agnello, Loviso,
Giorgione e Anastasio. Di punta il duo Mastroianni
e Montella. Lombardi a quota 33 punti. All'andata
ci fu la clamorosa rimonta: vantaggio fulmineo di
Loviso (dalla lunga distanza), poi nella ripresa
nel giro di cinque minuti Valagussa e Rinaldi ribaltarono
il risultato. In casa Gubbio il tecnico Magi ha
riprovato in questa settimana il 3-5-2 adoperato
per la prima volta a Padova. Quindi la formazione
probabile potrebbe essere con Volpe tra i pali.
Trio di difesa con Marini, Rinaldi e Piccinni. A
centrocampo i maggiori dubbi con il rientro dalla
squalifica di Valagussa e con Giacomarro o Conti
che scalpitano. Ma non è escluso che venga
confermato il quintetto di domenica basato su Kalombo,
Croce, Romano, Casiraghi e Zanchi. Di punta vanno
verso la conferma Ferretti e Ferri Marini, anche
se in questa settimana non hanno lavorato a pieno
regime. L'allenatore Magi tra l'altro in allenamento
ha cercato di lavorare soprattutto sull'ampiezza
per sfruttare al massimo il nuovo schieramento basato
su tre centrocampisti allineati da due esterni,
visto che la squadra spesso gioca sulle verticalità.
Poi è da vedere dove si posizionerà
Casiraghi: in partenza a Padova era partito giocando
sulla linea degli altri centrocampisti, nella ripresa
invece ha giostrato tra le linee a supporto delle
due punte. Pertanto può essere la variante
del 3-5-2 che può diventare un 3-4-1-2. Curiosità,
un ex per parte: Loviso gioca con i lombardi, Piccinni
con gli umbri. Intanto ci sono dei dati che ci fornisce
in maniera diretta l'A.S. Gubbio 1910. Il Gubbio,
secondo quanto riporta un comunicato, si trova al
quinto nel girone nella classifica dei contributi
federali. Graduatoria che riguarda i minutaggi relativi
ai giovani utilizzati. E la formazione di Magi occupa
il quinto posto nell'utilizzo degli under. Rossoblù
che sono preceduti da Forlì, Modena, Maceratese
e Santarcangelo. Breve news. Cambio di programma
per la prossima trasferta. La gara di Forlì
con il Gubbio è stata anticipata a sabato
25 febbraio: si giocherà al Morgagni (ore
14:30).
• 15
FEBBRAIO 2017 Terza
serie, novità nel cassetto: nel dettaglio.
Trainer, si cambia: ecco Ugolotti e Pagliari
Cosa
cambia nella Lega Pro. A quanto pare ci saranno
delle novità. Basta scrutare il sito ufficiale
della Lega (Lega-pro.com) proprio nella giornata
di mercoledì 15 febbraio e si delinea una
nuova parentesi. Infatti proprio giovedì
ci sarà un incontro con un assemblea a Firenze
e saranno toccati alcuni temi principali. Dallo
stesso portale web parla il presidente Gabriele
Gravina che dice: "Si parte da due basi
imprenscindibili come la sostenibilità e
la formazione. In particolare per il primo elemento
(che tutti noi consideriamo un valore) abbiamo presentato
il «sistema di rating Lega Pro» per
attribuire un rating ai club, premiare i più
virtuosi e spingere i meno virtuosi a cambiare".
Ma cosa significa tutto ciò? In altre parole
lo stesso Gravina lo spiega così: "Il
progetto parte dalla consapevolezza delle difficoltà
del sistema calcio a livello organizzativo e finanziario.
Hanno un peso specifico e sono da considerare le
aree economiche, societarie e di governance, ma
anche le politiche per i settori giovanili e la
relazione con il territorio". L'articolo
completo nel sito della Lega.
Ma detto così è poco chiaro. E allora
si fa un approfondimento. Eccolo nello specifico
cosa cambierà: "Standard minimi e buone pratiche per attribuire un rating ai club, premiare i più virtuosi e spingere i meno virtuosi a cambiare, riformando il calcio professionistico".
Una iniziativa portata avanti dal presidente Gabriele Gravina con l’obiettivo di adottarla nella sua Lega.
Come si legge: "Di non minore rilevanza sociale e culturale, altre questioni come la valorizzazione dell’attività giovanile, la commercializzazione dei diritti televisivi, ma
oltretutto l'inadeguatezza dell’impiantistica sportiva, la distanza dei club dal territorio di riferimento e il rapporto con gli altri operatori del sistema sociale ed educativo, in primis la scuola, il numero delle società professionistiche e il relativo costo-sistema.
La Lega Pro istituirà un'apposita Commissione
chiamata a verificare ogni anno (successivamente
alla trasmissione dei bilanci) i dati forniti dai
singoli club per poi determinare dei singoli punteggi
e attribuendo un conseguente rating". Esiste
una tabella specifica con i crediti. Ma non è
tutto. Per l'assegnazione del punteggio e quindi
dei crediti ci saranno quattro aree di di assegnazione:
"il settore «Economico-Finanziario,
Societario e di Governance» peserà quindi per il 30%
del totale dei crediti conseguiti; l’ «Infrastrutturale»
per il 20%; le due aree «Politiche del Settore
Giovanile» e «Relazione con il Territorio
e aspetti Sociali» incideranno ognuno per la quota del 25%".
Ma ecco l'articolo completo.
Non si sa adesso cosa comporterà nel concreto
tutta questa riforma che a tutti gli effetti sembra
una rivoluzione per la terza serie calcistica italiana.
Da capire se il tutto sarà un vantaggio per
le società. Oppure potrebbe diventare una
nuova complicanza a discapito forse delle città
(o delle società) più piccole, con
un area economica e strutturale più esigua
e con meno blasone. Ma è solo l'inizio. Più
avanti ne capiremo di più. Brevi dal girone.
Fioccano i cambi di panchina. La scorsa settimana
sono stati sollevati dall'incarico il tecnico Asta
e l'allenatore De Paola: a loro volta sono stati
sostituiti rispettivamente dai trainer Michele Serena
nella Feralpisalò (si tratta del resto di
un ritorno) e Mauro Bertoni nel Lumezzane (proveniente
dal settore giovanile della società valgobbina).
Due cambi anche in questa settimana. Costa cara
al tecnico Zauli la partita persa dal Teramo nel
posticipo serale contro il Fano (del neo allenatore
Cuttone) per 2-0 ed è stato cambiato tutto
lo staff: è arrivato in terra abruzzese il
trainer Guido Ugolotti, in passato alla guida di
Casertana, Benevento, Grosseto, Foggia e Arezzo;
è un ex attaccante della Roma, Pisa e Avellino.
Idem è successo ad Ancona dopo la sconfitta
di Modena: esonerato Brini, arriva Giovanni Pagliari.
• 14
FEBBRAIO 2017 Notari:
"Basi in ottica futura. Questo Gubbio
mi diverte. Nel calcio non è tutto rose e
fiori..."
A
ruota libera con il presidente rossoblù Sauro
Notari che ci concede questa intervista. Partiamo
dalla partita di Padova. A nostro avviso c'è
stata una partita da categoria superiore. Un suo
parere? "Infatti nel primo tempo mi sono
veramente divertito. Ho visto il bel gioco. Quando
abbiamo preso il gol alla fine del primo tempo mi
è caduto il mondo addosso: non me lo sarei
aspettato, dopo il gioco che avevamo espresso. Siamo
stati all'altezza contro una grande squadra che
ha speso molto più di noi: ce la siamo giocata
alla pari. Di tutte le avversarie che ho visto,
finora nessuno ci ha messo poi così sotto.
Ad esempio a Venezia avevamo perso, ma lo abbiamo
fatto in maniera immeritata". Ormai si
può parlare di cambio di obiettivo. Ma è
plausibile parlare adesso di playoff? "Prima
raggiungiamo la matematica salvezza. Sicuramente
adesso scendiamo in campo con la mente più
sgombra, senza l'assillo di vincere per forza. Andiamo
avanti e poi se verranno fuori i playoff ne saremo
lieti. Chiaro che poi sarà tutto un rebus
perchè ci saranno 27 squadre in palio, ti
può capitare una squadra del sud o del nord,
ci saranno compagini costruite per vincere, perciò
sarà difficile". Parliamo di mercato.
Ci sono state delle piccole operazioni a gennaio,
come del resto avevate preventivato, senza smembrare
la squadra, visto che Ferretti ha ricevuto molte
offerte. In più è arrivato Piccinni
in difesa che in effetti si sta rivelando un valore
aggiunto: questo acquisto è stato fatto anche
in ottica futura per la prossima stagione? "Sì,
è stato preso proprio per questo. Tuttavia
è da parecchio che io stò dietro al
calciatore perchè ho ritenuto che potesse
fare al caso nostro. É capitata questa occasione
perciò è stato preso non solo per
finire questo campionato, ma per avere delle basi
già dal prossimo anno. D'altronde ci troviamo
già con un pacchetto calciatori che hanno
già un contratto biennale con noi. Di conseguenza
vedremo al momento opportuno quali saranno i prossimi
tasselli per l'anno venturo. Ma sta di fatto
che già partiamo da una base in visione futura,
diciamo". Quest'anno c'è stata una
stagione dove è andato tutto liscio, l'unico
neo forse quella vicenda portieri che per un periodo ha
un po' scosso l'ambiente. A riguardo il presidente
cosa ci può dire? "Nel calcio si
sa, di certo non c'è nulla. Ci sono dei percorsi
anche negativi. Possono avvenire pure delle situazioni
che poi non corrispondono a quello che doveva essere.
Ma abbiamo risolto a metà stagione".
Focus sullo stato d'animo di Sauro Notari: un anno
e mezzo fa dalle ceneri della retrocessione, ora
in Lega Pro ai vertici della classifica. Cosa prova?
"Ora il mio stato d'animo è alla
stelle. Però bisogna andare sempre cauti.
Come dico sempre è facile tornare dalle stelle
alle stalle. Adesso godiamoci questo momento. Nel
calcio ci sono situazioni negative e quelle positive.
Bisogna sapere affrontare quelle negative. Quando
infatti sono divenuto presidente già sapevo
che non sarebbe stato tutto rose e fiori. Nelle rose
ci sono anche le spine. L'importante è che
le spine vanno individuate e tolte. Con il mio carattere
battagliero cerco sempre di portare positività
in tutto l'ambiente". Un messaggio ai tifosi?
"Per me sono importanti. Quando li sento
vicini, mi sento più sollevato. Dico a loro
e alla città: se mi staranno vicino, a noi,
a questa società, a questa squadra, sono
convinto che passeremo dei momenti importanti e
belli nel calcio eugubino. Ci sono pure quelle persone
che criticano, ma questo ci sta. Sono abituato a
prendere le critiche sia quelle positive che quelle
negative. Sono abituato ad accettarle. Ma io vado
avanti, sempre per la mia strada".
• 13
FEBBRAIO 2017 L'editoriale.
Cambio tattico, zona Cesarini, coast to coast (stile
Weah) e ironia della sorte...
La
partita finisce quando arbitro fischia. Frase di
Vujadin Boskov. Una delle tante frasi celebri che
lo hanno reso indimenticabile. Era serbo, ma all'Italia
è sempre stato legato in modo particolare.
Infatti ha allenato Ascoli, Sampdoria, Roma, Napoli
e Perugia; è scomparso nel 2014. Una frase
che calza a pennello pure nel calcio d'oggi. Il
Gubbio a Padova ha raggiunto il pareggio in zona
Cesarini, con il guizzo in area di Romano che ha
capitalizzato una palla vagante dopo un tiro in
porta di Ferretti. La stessa cosa era successa sempre
in trasferta, a Bolzano, quando il Gubbio raggiunse
il pareggio nei minuti finali con una mezza rovesciata
volante di Rinaldi: anche in quella occasione arrivò
il pari al fotofinish (2-2). Come dire, non mollare
mai. Nel calcio bisogna giocarsela fino all'ultimo.
E la squadra di Magi ha interpretato alla perfezione
questa mentalità perchè soprattutto
nell'ultimo quarto d'ora, dove il Padova pensava
solo alle ripartenze, ha pressato e ci ha creduto
fino alla fine. Mai darsi per vinti. Fino a quando
l'arbitro decreta il triplice fischio. Ma nella
partita dell'Euganeo si è notata una novità
importante. Cambio tattico di Magi che ha utilizzato
per la prima volta il 3-5-2, a differenza dei già
collaudati 4-3-3 o 4-3-1-2. E il Gubbio ha offerto
una grande prestazione, mettendo alle corde nella
prima frazione di gioco la più blasonata
avversaria. Un primo tempo emozionante, pieno di
occasioni da ambo le parti, una partita giocata
a viso aperto. Una partita sicuramente da categoria
superiore. Con giocate da categoria superiore. Un
esempio su tutti. L'autentico coast su coast di
Casiraghi che si è fatto 70 metri con la
palla al piede e in area ha trovato la lucidità
di scaricare un destro potente in porta. Bastavano
alcuni centimetri più in basso e si poteva
parlare di un eurogol, e invece la palla si è
stampata sulla traversa. Un gol che avrebbe riportato
alla mente la prodezza di Weah del Milan contro
l'Hellas Verona
nel settembre 1996. Unica pecca il gol subito: Favalli
è stato lasciato troppo solo sulla fascia
nell'azione del cross, idem Altinier in area nel
momento del colpo di testa (poteva essere marcato
meglio). Ma nel complesso un errore ci sta, soprattutto
perchè questo schieramento è stato
schierato per la prima volta. Nella ripresa è
mutato in un 3-4-1-2 con Casiraghi dirottato dietro
alle due punte: una mossa più offensiva perchè
il Gubbio era sotto di un gol e il cambio ha dato
i suoi frutti. Perciò, modulo promosso. Questa
squadra si sta dimostrando pure camaleontica sotto
la guida del trainer Magi. Segno inequivocabile
che il gruppo segue il mister nelle sue direttive.
Un altro neo, se vogliamo evidenziarlo, è
che il Gubbio non sa capitalizzare tutto ciò
che crea. Però quando vengono fuori queste
prestazioni da matricola, c'è poco da aggiungere.
E il tutto condito da una prestazione super di Volpe
che in due occasioni è stato prodigioso,
prima su un tiro ravvicinato di Neto Pereira e poi
su tiro volante di Alfageme ad una manciata di secondi
dalla fine. Un'ultima curiosità che in qualche
maniera ha un legame con Gubbio. Ci riferiamo nello
specifico a Cristian Bucchi. Alla guida del Perugia
ha vinto il derby contro la Ternana domenica scorsa:
al rientro nel capoluogo umbro il diretto interessato
e tutta la squadra grifone è stata festeggiata
dai tifosi biancorossi. Un derby per amico. Ironia
della sorte: in passato non fu proprio amico. Era
il 12 gennaio 2014: il Gubbio subì in casa
un 5-0 dal Perugia. In quell'occasione l'allenatore
dei rossoblù era proprio Bucchi: dopo il
match fu il primo a presentarsi davanti ai tifosi
eugubini in contestazione davanti la tribuna e poi
fu esonerato (arrivò Roselli sulla panchina).
Il calcio è anche questo. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 12
FEBBRAIO 2017 Magi:
"Gioia doppia, che coraggio". Romano:
"Che personalità". Le foto di Padova-Gubbio
Gubbio,
un pareggio a Padova nei minuti finali. Un colpo
di testa di Altinier aveva aperto le marcature,
anche se in precedenza c'era stata una traversa
colpita da Casiraghi. Ma il pressing finale rossoblù
viene premiato con il guizzo in area di Romano.
Una partita piacevole, un primo tempo da categoria
superiore per gioco e qualità da parte di
entrambe le squadre. Il tecnico Giuseppe Magi è
soddisfatto: "Credo che sia stata una gioia
doppia. Abbiamo offerto un buon volume di gioco.
Il risultato è di sicuro meritato. Diciamo
che alla fine abbiamo spaventato il Padova. Abbiamo
giocato infatti sempre la palla bassa, giocando
in maniera lineare e in velocità, contro
un Padova che si era messo dietro la linea della
palla. D'altronde siamo una squadra giovane, dovevamo
recuperare il risultato e anche questa è
stata un'altra tappa per la nostra crescita. Ma
quello che conta alla fine è il fatto che
la squadra cerca di sfruttare le proprie caratteristiche
attraverso il gioco. É stata una partita
bella, importante e da parte nostra abbiamo tirato
fuori il coraggio: per questo motivo tutto ciò
mi rende orgoglioso. Direi che è stato un
esame di maturità. Stiamo facendo un campionato
sopra ogni aspettativa. Ma ora siamo ai vertici
e cercheremo di fare la nostra parte. E lo abbiamo
fatto rispondendo presente proprio contro un Padova
forte e di personalità". Gli fa
eco il capitano Alfredo Romano, autore del gol risolutore:
"Ma noi ci abbiamo creduto fino alla fine.
Abbiamo fatto una buona gara contro un Padova di
qualità. E non ci siamo disuniti dopo lo
svantaggio. La nostra forza è stata la personalità.
Quindi credo che sia stato un pareggio giusto anche
se raggiunto alla fine". Mastica amaro
invece il tecnico dei patavini Oscar Brevi: "Rammarico
per la beffa finale. Ottimo il secondo tempo e tante
occasioni create. Un peccato perchè dovevamo
mettere la partita in sicurezza. Purtroppo abbiamo
preso un gol stupidamente, da una palla sporca dopo
una deviazione di traiettoria. E alla fine è
stato bravo il portiere Volpe su tiro di Alfageme.
Tuttavia ho visto un Gubbio di qualità con
dei calciatori bravi che sanno ripartire e allo
stesso tempo sanno chiudersi". Su Padovacalcio.it
invece hanno parlato anche due calciatori biancoscudati.
L'autore del vantaggio, Cristian Altinier, dice:
"Dispiace aver perso questi tre punti negli
ultimi minuti, ma è il calcio questo. Comunque
il Gubbio ha fatto la sua partita senza poi rubare
nulla, da ottima squadra qual'è. Il mio gol
è il frutto della prestazione che c'è
stata e infatti abbiamo creato molto".
Sulla stessa lunghezza d'onda Nicola Madonna: "Siamo
delusi. Tuttavia complimenti al Gubbio che sta facendo
un grande campionato. Eravamo riusciti ad andare
in vantaggio e abbiamo preso un gol su un rimpallo
a venti secondi dalla fine. Ci è girato male,
peccato". Di seguito alcune immagini di
Padova e Gubbio che si trovano nel link sotto la
foto in homepage. Foto di Nicola Piran per Padovacalcio.it,
con la collaborazione di Massimo Candotti. Ecco
di seguito le immagini.
• 12
FEBBRAIO 2017 Gubbio,
un pareggio a Padova al fotofinish (1-1). Apre Altinier,
ma al 92' Romano rimedia
Gubbio
in trasferta a Padova. Il trainer Magi schiera un
inedito 3-5-2 con un trio difensivo nuovo, ai lati
a centrocampo Kalombo e Zanchi, Casiraghi posizionato
come mezzala sinistra, poi di punta il duo Ferretti
e Ferri Marini. Il tecnico dei patavini Brevi opra
invece per il consueto 3-5-2. Pertanto le due squadre
giocano a specchio. Padova in maglia biancoscudata,
Gubbio in maglia rossoblù. Pronti e via e
si fa subito pericoloso Neto Pereira (al 1') che
entra in area in velocità, Marini è
lesto ad anticipare di testa il brasiliano, poi
sventa il pericolo Volpe in uscita. Risposta dei
rossoblù al 3': sugli sviluppi di un corner
di Casiraghi, la palla arriva in area, Rinaldi si
gira e calcia al volo di sinistro, salva a pochi
passi dalla porta Russo con un intervento di respinta.
Al 13' ghiotta occasione per il Gubbio: Zanchi va
via bene sulla sinistra e cross in area dove c'è
tutto solo Ferri Marini che calcia di sinistro solo
davanti al portiere: il suo tiro però è
sbilenco, il portiere Bindi non trattiene, ma sulla
linea di porta sbroglia la matassa Russo. Al 22'
altra clamorosa occasione per il Gubbio: un autentico
coast to coast di un Casiraghi in grande spolvero
che parte in velocità dall'area eugubina,
supera il centrocampo e poi entra in area nonostante
la carica di Berardocco: tiro secco di destro che
centra la traversa con il portiere ormai battuto.
Stavolta rossoblù non fortunati. Ma nel giro
di pochi minuti le emozioni si susseguono. Al 23'
Neto Pereira entra in area e si porta a tu per tu
con il portiere calciando di sinistro, miracolo
di Volpe in uscita che salva con i piedi. Subito
dopo Altinier cerca il bersaglio dal limite, palla
di poco alta. Al 24' Ferretti entra in area pericolosamente
da destra, a pochi passi dalla porta salva in extremis
in angolo Russo in scivolata. Poi al 35' Altinier
schiaccia di testa a rete in area, palla di poco
a lato. Proprio allo scadere del primo tempo il
Padova va in vantaggio: questa volta Favalli sguscia
via sulla sinistra e crossa in area, dove Altinier
è in agguato e di testa schiaccia la sfera
a rete, che si insacca a fil di palo alla sinistra
del portiere. Ripresa. Parte subito forte il Padova
con Madonna che da destra crossa in area, Altinier
gira di testa in porta, Volpe vola e salva in tuffo
in angolo. Cambio tattico nel Gubbio: Casiraghi
si porta tra le linee e così diventa un 3-4-1-2.
Al 4' il neo entrato Mazzocco calcia in girata di
sinistro in area, palla che sibila vicino al primo
palo. Al 21' rischio in area patavina, quando un
retropassaggio di Russo diventa preda di Ferretti,
ma Bindi in uscita sventa il pericolo. Al 26' Kalombo
serve in area da destra Casiraghi che calcia in
porta al volo di destro, salva in extremis Emerson.
Al 34' Mazzocco da posizione favorevole calcia in
porta, Piccinni in scivolata riesce a salvarsi in
corner con la palla che sibila sopra il montante.
Ma il Gubbio ci crede fino alla fine e al 47' arriva
il pareggio: Ferretti calcia dal limite, palla smorzata
da Russo, Romano spunta da dietro in area anticipando
in risalita Madonna e di destro fredda Bindi in
uscita. Al 48' poi ci pensa Volpe con una prodezza
perchè in volo devia la sfera sopra la traversa
su tiro secco dal limite di Alfageme. Tabellino:
Padova - Gubbio (1-1): Padova
(3-5-2): Bindi; Cappelletti, Emerson, Russo; Madonna,
Mandorlini, Berardocco (1' st Mazzocco), Dettori, Favalli
(39' st Tentardini); Neto Pereira (31' st Alfageme),
Altinier. A disp.: Favaro, Sbraga, Monteleone,
Boniotti, De Risio, Bobb, Gaiola, De Cenco. All.: Brevi. Gubbio (3-5-2):
Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni; Kalombo (42' st
Otin Lafuente), Croce, Romano, Casiraghi, Zanchi; Ferri Marini
(27' st Candellone), Ferretti.
A disp.: Zandrini, Burzigotti, Marghi, Petti, Stefanelli,
Bergamini, Conti, Giacomarro, Lunetta. All.: Magi. Arbitro: Luciano
di Lamezia Terme (Zingrillo di Seregno e Ruggeri
di Palermo). Reti: 45' pt Altinier (P),
47' st Romano (G). Ammoniti: Dettori (P),
Kalombo (G), Mazzocco (P). Angoli: 4-3 per
il Gubbio.
Recupero: 0' pt; 4' st. Spettatori:
3726. Risultati:
Venticinquesima Giornata - Girone B - Lega Pro: Albinoleffe
- Parma 0-1 48'
pt Calaiò (P) rig. Fano
- Teramo lunedì
ore 18:30 Feralpisalò
- Mantova 0-1 32'
Guazzo (M) Lumezzane
- Venezia 1-2 21'
Garofalo (V); 52' Zampano (V), 87' Bacio Terracino
(L) Modena - Ancona 2-1 19'
Momentè (A) rig., 45' Nolè (M), 49'
Laner (M) Padova - Gubbio 1-1 45'
Altinier (P), 92' Romano (G) Pordenone - Maceratese
2-1 15'
Semenzato (P), 57' Quadri (M) rig., 79' De Agostini
(P) Santarcangelo - Bassano 3-0 42'
Cori (S), 61' Carlini (S), 92' Cesaretti (S) Sambenedettese
- Forlì 1-2 67'
Ponsat (F), 91' Mancuso (S), 94' Spinosa (F) Sudtirol
- Reggiana 1-1 60'
Cesarini (R), 74' Gliozzi (S)
• 11
FEBBRAIO 2017 A
Padova senza Valagussa. Test di 3-5-2. Magi: "Cambio
tattico? Può essere un'arma nuova"
Terzo
incontro ravvicinato nel giro di sette giorni. Infatti
il Gubbio si appresta a giocare nella trasferta
insidiosa di Padova. I biancoscudati sono in grande
forma e nel girone di ritorno hanno vinto quattro
incontri su cinque disputati. Nell'ultima partita
sono usciti vittoriosi dalla trasferta di Macerata.
Un terzo posto in classifica dietro alle corazzate
Venezia e Parma: in casa i patavini hanno ottenuto
sette vittorie, tre pareggi ed una sola sconfitta.
Il Padova inoltre vanta la migliore difesa del torneo
(20 reti subite), come la capolista Venezia. Il
trainer Oscar Brevi dovrebbe schierare il modulo
3-5-2. Quindi Bindi in porta. Trio di difesa con
Cappelletti, Emerson e Russo. Quintetto di centrocampo
basato sull'asse Madonna, Mandorlini, Berardocco,
Dettori e Favalli. Di punta il duo Neto Pereira
e Altinier. Il tecnico Brevi dichiara questo come
cita Padovacalcio.it: "All'andata a Gubbio
ci fu l'unica vittoria che non abbiamo meritato.
Il Gubbio non si tratta di una squadra che fa gioco
e che si scopre, anzi di solito aspetta e si chiude
dietro la linea della palla. Chiaro che noi siamo
in casa e dobbiamo provare a fare la partita, ma
di solito vorrei sottolineare che non ho mai visto
il Gubbio scoprirsi". Invece nel Gubbio
sono stati convocati 22 calciatori. In settimana
il trainer Magi ha provato l'inedito 3-5-2. Ovvero
Volpe in porta. Trio di difesa con Marini, Rinaldi
e Piccinni. A centrocampo un quintetto con Kalombo,
Romano, Croce, Casiraghi e Zanchi. Di punta il duo
Ferretti e Ferri Marini. Da stabilire però
se poi Casiraghi potrebbe salire tra le linee e
in tal caso allora si potrebbe verificare un 3-4-1-2.
Tutte ipotesi come probabile formazione iniziale,
ma non è escluso che il tecnico pesarese
possa optare con il consueto 4-3-1-2. Assente lo
squalificato Valagussa. Ma è questa la lista
dei convocati: Bergamini, Burzigotti, Candellone,
Casiraghi, Conti, Croce, Ferretti, Ferri Marini,
Giacomarro, Kalombo, Lunetta, Marghi, Marini, Otin
Lafuente, Petti, Piccinni, Rinaldi, Romano, Stefanelli,
Volpe, Zanchi e Zandrini. L'allenatore Magi parla
così con noi alla vigilia del match: "Troveremo
un Padova diverso dall'andata, venne fuori una sconfitta
per noi nonostante una prestazione tutto sommato
positiva. Il Padova dal canto suo proveniva da un
periodo negativo, era in crisi di identità.
Ma hanno saputo tenere duro e nel tempo sono venuti
fuori i veri valori: ora sono consapevoli delle
loro forze e si sono pure rinforzati nel mercato
di gennaio. Credo che per noi sia una meravigliosa
partita. Ci piace confrontarci con avversari forti.
L'ipotesi 3-5-2? Può essere una soluzione.
Con l'arrivo di Piccinni e Stefanelli in difesa
abbiamo a disposizione un maggiore pacchetto di
centrali. Per noi deve essere un'arma in più.
A breve termine
potrebbe diventare una nostra variante a livello
tattico".
• 09
FEBBRAIO 2017 Focus.
Turn over, la matricola (terribile) e la maturazione
del numero 7. Il calcio insegna...
C'è
stato il turn over. Con il Lumezzane. Ma il Gubbio
ha vinto lo stesso. Con merito. Significa molto.
Significa tanto. É imprescindibile a questo
punto che ci sia la mano dell'allenatore. Un allenatore
che è arrivato dalle ceneri di una retrocessione,
che ha saputo ricostruire gradualmente pezzo per
pezzo un gruppo che ha saputo prima vincere una
serie D (che non è mai facile come sembra)
e poi in Lega Pro ha plasmato una squadra in grado
di offrire un bel calcio (bisogna rimarcarlo). La
classifica d'altronde parla chiaro. Sesto posto
in classifica, dietro delle avversarie blasonate
costruite per il vertice, con un budget di una certa
levatura. Ma basta scalare le squadre dal primo
al quinto posto: Venezia, Parma, Padova, Reggiana
e Pordenone. Basta considerare che quattro di queste
società (su cinque) hanno avuto anche l'onore
in passato di disputare il campionato di serie A.
E poi c'è il Gubbio. Questo è un vanto
e un motivo di orgoglio. Adesso a tutti gli effetti
si può considerare una matricola terribile.
Una matricola che ha saputo farsi notare in questo
campionato. Ma il calcio insegna che non è
poi così scontato. Chiaro che va fatto un
riferimento a chi ha lavorato anche dietro le quinte.
Il merito va anche a coloro che hanno operato sulle
scelte per il mercato (in primis il direttore sportivo)
e di chi è seduto nella cabina dei comandi
(in primis il presidente). C'è stata una
sana programmazione, senza strafare (ossia senza
fare spese folli), con acquisti mirati in una squadra
con un gruppo già rodato. Si parlava delle
ceneri della retrocessione. Quella retrocessione
è servita. Ha riportato con i piedi ben saldi
per terra un po' tutti. É servita da lezione.
Una lezione nel calcio come ogni lezione poi è
utile nella vita. Chiaro che va considerato il lavoro
fatto anche dagli addetti ai lavori dell'area tecnica
e dai calciatori perchè altrimenti tutto
questo non sarebbe stato possibile. Si è
formato un gruppo coeso e con la stessa unità
di intenti. Ma non era scontato. Chi conosce bene
il calcio, è consapevole che basta poco per
minare la tranquillità e la compatezza di
uno spogliatoio. Quando si rema dalla stessa parte
certe volte pure delle cose impossibili diventano
possibili. Basta ricordare la magica cavalcata verso
la serie B nell'era Torrente: un momento straordinario
che ancora oggi resta un evento straordinario agli
occhi di tutti coloro che hanno a cuore i colori
rossoblù. E il rammarico resta ancora grande
perchè poi quel gruppo fu smantellato e i
fatti hanno di seguito dimostrato che fu un errore
imperdonabile. Ora che il giocattolo è stato
ricostruito con sacrificio e dedizione, non va distrutto.
Anzi, va consolidato. Che sia da lezione anche questo.
Il calcio insegna che nulla poi viene perdonato.
E che dire di quel numero sette in campo? Prendiamo
come esempio Daniele Ferretti. É stato uno
dei trascinatori del ritorno tra i professionisti.
In molti dicevano: è un calciatore valido,
ma non per la Lega Pro. Nulla di tutto ciò.
Anzi. Ferretti ha dimostrato di aver raggiunto la
piena maturazione: è determinante con le
sue giocate, ha già fatto il suo record di
gol (9), con giocate imprevedibili e di qualità.
Ma va preso da esempio anche per il suo attaccamento
alla maglia: ha rifiutato diverse offerte nel mercato
di gennaio per poter restare a Gubbio. Segnale esplicito
che c'è un gruppo vero. In caso di una chiamata
verso la serie B, chiaro che il discorso cambierà.
Ma se ne riparlerà più avanti. C'è
ancora un campionato da giocare.
• 08
FEBBRAIO 2017 Magi:
"Solco profondo, si cambia". Pannacci:
"Prima pietra". Le foto di Gubbio-Lumezzane
Gubbio,
il Barbetti per amico. Due vittorie di seguito in
casa nel giro di quattro giorni. Quattro vittorie
di seguito in casa. Ci pensa il solito Ferretti
a decidere la partita con una prodezza da posizione
molto decentrata in area e inventa un pallonetto
di destro chirurgico. Il tecnico Giuseppe Magi gongola:
"Una vittoria che sancisce un cambio di
programma". In altre parole? "Nel
senso che ormai si è formato un solco profondo
dai bassifondi della classifica. Perciò adesso
c'è la possibilità di confrontarci
con l'alta classifica, senza mai perdere di vista
però l'umiltà. Con il turn over questa
squadra ha dimostrato di avere dei valori importanti:
questo è un gruppo compatto che sta remando
nella stessa direzione. In particolare voglio fare
notare che siamo scesi in campo con sei under. Un
peccato solo per non aver chiuso la partita prima
con le occasioni ghiotte fallite da Ferri Marini
e Valagussa". E il capitano Alex Marini
ha spiegato: "Vittoria cercata e voluta.
In campo abbiamo messo determinazione, attenzione
e carattere contro un'avversaria arcigna".
Sintetico Sedrick Kalombo: "Quando si vince...
da gusto. Ora i playoff? Prima dobbiamo ottenere
la matematica certezza della salvezza".
Il Ds Giuseppe Pannacci è soddisfatto: "Playoff?
Ancora è presto per dirlo, ma sognare è
lecito. Sono questi tre punti importanti e dico
che abbiamo messo una prima pietra. Ma andiamo avanti
sempre con il profilo basso, lavorare in silenzio
e poche chiacchiere". Sull'altra sponda,
l'allenatore del Lumezzane, Luciano De Paola, non
digerisce la sconfitta ma spiega i precisi motivi:
"Abbiamo una squadra nuova. Nel mercato
di gennaio abbiamo perso quattro calciatori importanti
che erano inamovibili e sono arrivati otto nuovi
volti. Come togliere ad una Ferrari il motore e
le gomme, e poi ricominciare. Siamo un cantiere
aperto e stiamo pagando questa situazione. Mentre
il Gubbio ha fatto un mercato oculato e intelligente,
in una squadra che già forniva un buon calcio.
Ho visto un Gubbio agile, veloce, con tre attaccanti
di rilievo e poi in difesa Piccinni è di
grande spessore. L'arrivo di Musto? Beh, noi abbiamo
perso Barbuti che è finito al Teramo, pedina
importante che sapeva fare salire la squadra; Musto
è ancora acerbo e deve crescere per essere
utile a questa squadra per salvarsi". Mentre
Marcillo Varas afferma: "Abbiamo trovato
un Gubbio offensivo che in avanti con quei tre non
dà punti di riferimento, proprio una bella
squadra. Noi abbiamo fatto fatica negli ultimi metri".
Intanto ecco le foto di Gubbio e Lumezzane (18 immagini)
che si trovano nel link sotto la foto in homegape
e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 08
FEBBRAIO 2017 Gubbio,
vittoria nel recupero contro il Lumezzane (1-0).
Decide tutto una prodezza di Ferretti
Gubbio
contro Lumezzane, si gioca il recupero di mercoledì.
Il tecnico Magi adopera il turn over ed usa il 4-3-3:
gioca dall'inizio Kalombo, Marini centrale con Rinaldi
e Petti a sinistra in difesa, mentre nel centrocampo
si rivede Croce e in attacco c'è l'esordio
di Lafuente; partono dalla panchina Rinaldi, Romano,
Zanchi e Casiraghi. L'allenatore De Paola degli
ospiti schiera anch'egli il 4-3-3. Prima azione
degna di nota al 4': corner di Croce in area, Marini
svetta di testa e incorna a rete, la palla sfiora
di poco il montante. Al 16' cambio di posizione
in attacco per il Gubbio: Lafuente va a sinistra
mentre Candellone si porta nel ruolo di centravanti.
Al 29' il Gubbio trova il vantaggio: Croce lancia
in area Candellone che libera sulla destra Ferretti
che trova il gol con un pallonetto da posizione decentrata
e palla nell'angolino sul secondo palo. Una prodezza.
Al 31' risposta degli ospiti con Russini che entra
in area da destra e calcia deciso in porta, in tuffo
salva Volpe, con la complicità di Piccinni
che poi riesce a sbrogliare la matassa. Al 40' occasione
per Ferretti che calcia al volo di sinistro in area,
su cross di Candellone dalla sinistra: conclusione
che finisce sul palo e poi la palla ritorna tra
le braccia di Pasotti. Ripresa. Al 7' sugli sviluppi
di un corner in area, si accende una mischia, Piccinni
da pochi passi cerca la porta di destro, ma Pasotti
riesce a salvare. Al 17' su svarione difensivo dei
bresciani,
Ferri Marini si trova in agguato e calcia a botta
sicura di destro davanti la porta, ma il tiro è
centrale e Pasotti si salva con un intervento con
la palla che va sopra la traversa in corner. Al
20' risposta dei lombardi con un tiro dal limite,
palla che sfiora il montante. Al 26' tiro dal limite
radente di Gentile, para a terra Volpe in due tempi.
Al 30' Gentile lancia in area Varas che calcia al
volo di destro da distanza ravvicinata, miracolo
di Volpe che in uscita in volo devia la sfera in
angolo. Finisce così, 2-0 per il Gubbio. Tabellino:
Gubbio - Lumezzane (1-0): Gubbio
(4-3-3): Volpe; Kalombo, Marini, Piccinni, Petti;
Valagussa (32' st Bergamini), Croce, Giacomarro; Ferretti
(44' st Rinaldi),
Otin Lafuente (6' st Ferri Marini), Candellone. A disp.: Zandrini, Romano, Zanchi, Marghi, Conti, Burzigotti, Lunetta, Casiraghi. All.: Magi. Lumezzane
(4-3-3): Pasotti; Allegra (37' pt Varas), Tagliani, Sorbo,
Bonomo; Arrigoni, Quinto, Gentile; Bacio Terracino
(26' st Speziale), Lella (11' st Musto),
Russini. A disp.: Carboni, Bagatini Marotti, Marra, Rizzi, Leonetti, Padulano, Zappacosta,
Oggiano. All.: De Paola. Arbitro: Guida
di Salerno (Ruggieri e MIcaroni di Pescara). Rete:
29' pt Ferretti (G). Ammoniti: Arrigoni
(L), Valagussa (G), Varas (L).
Angoli: 6-4 per il Gubbio. Recupero: 2' pt; 3' st. Spettatori:
940 (di cui 675 abbonati).
• 07
FEBBRAIO 2017 Verso
il recupero contro il Lumezzane. All'andata segnò
Musto, nel 2011 apoteosi con Daud
Gubbio
contro Lumezzane, torna subito in mente la partita
del 23 aprile 2011 quando al Barbetti, la squadra
allora allenata da Torrente si impose per 1-0 contro
i lombardi con rete decisiva ad undici minuti dal
termine da parte di Daud: sugli spalti c'erano 3.542
spettatori (per la precisione) e da quel momento
in poi si iniziò a parlare concretamente
di serie B, poi ottenuta matematicamente due
domeniche dopo (contro la Paganese per 3-1 domenica
8 maggio 2011 davanti ai 4.200 paganti del Barbetti).
Ai giorni nostri invece torna in mente la vittoria
dell'andata, per 1-0, con rete decisiva di Musto
a sette minuti dal termine. Curioso ma vero, ora
Musto si trova sulla sponda opposta visto che gioca
con il Lumezzane e quindi mercoledì arriverà
a Gubbio da avversario. Ci sarà di fronte
tuttavia un'avversaria bisognosa di punti perchè
proviene da tre sconfitte consecutive, infatti nel
girone di ritorno ha ottenuto solo un punto (su
quattro partite disputate) e si trova impelagata
nella zona playout. Per questo motivo il tecnico
Giuseppe Magi non si fida e presenta così
questa gara: "A tutti gli effetti si tratta
di una partita difficile, credo più difficile
di quella di domenica scorsa. Dico questo perchè
è una partita diversa, con un avversario
diverso che sa chiudersi bene e ci concederà
poco o nulla. Di solito noi ci esprimiamo meglio
con squadre che si aprono e poi ti permettono di
giocare. Perciò chiedo alla mia squadra di
avere tanta pazienza in campo per fare risultato".
Non sono stati convocati Costantino, Monti, Tavernelli
e Stefanelli. Magi spiega così le sue scelte:
"Questa volta ho fatto scelte puramente
a livello tecnico-tattico. Infatti sono tornati
tutti disponibili, compresi Zanchi, Burzigotti e
Kalombo che domenica con la Feralpisalò non
erano al meglio della condizione". Insomma,
il trainer rossoblù ha la rosa al completo
e potrebbe riproporre lo stesso modulo vincente
come con la Feralpisalò (4-3-1-2). Quindi è
probabile la conferma di Volpe tra i pali. Quartetto
difensivo basato su Marini, Rinaldi, Piccinni e
il rientrante Zanchi. A centrocampo Conti, Romano
e Giacomarro. In avanti Casiraghi tra le linee,
con il duo di attacco Ferretti e Ferri Marini. Possibile
quindi a grandi linee la conferma della formazione
che ha ben figurato contro la Feralpisalò.
Se invece ci sarà turn-over, probabile l'inserimento
in difesa di Kalombo (terzino), Burzigotti (difensore
centrale), Valagussa e Croce a centrocampo, in avanti
invece l'utilizzo dal primo minuto di Candellone.
Sono tutte ipotesi al vaglio, però i nodi
saranno sciolti solo all'ultimo istante. La lista
dei 22 convocati: Bergamini, Burzigotti, Candellone,
Casiraghi, Conti, Croce, Ferretti, Ferri Marini,
Giacomarro, Kalombo, Lunetta, Marghi, Marini, Otin
Lafuente, Petti, Piccinni, Rinaldi, Romano, Valagussa,
Volpe, Zanchi e Zandrini. Dal girone, notizia a
sorpresa: dopo la sconfitta di Gubbio, è
stato esonerato il tecnico della Feralpisalò,
Antonino Asta.
• 06
FEBBRAIO 2017 Focus:
il gioco, la metamorfosi, gli attaccanti e le curiosità.
Con un trend che si è modificato
L'analisi.
Partiamo dal gioco. Ebbene sì, perchè
contro il Feralpisalò si è rivisto
quel Gubbio che tutti conoscevamo. Ritmi alti, giocate
studiate in allenamento con tocchi di prima, una
squadra che non concede punti di riferimento agli
avversari e che vince con merito. Poi nel secondo
tempo c'è stato un calo: diciamo che il campo
era pesante e i ritmi forsennati del primo tempo
sono difficili da tenere per tutto l'arco dei novanta
minuti, ma poi bisogna tenere conto che ci sono
anche gli avversari che nel secondo tempo hanno
messo in campo tutti i granatieri (compreso il gladiatore
Gerardi) che ha messo in difficoltà la squadra
di Magi. Ma la risposta sul campo c'è stata,
con la coesione e quella forza nel gruppo che aveva
contraddistinto questo Gubbio nella prima parte
di questo campionato. Un'altra nota lieta, lo stato
di forma degli attaccanti. Dalla scorsa estate si
parla che serve un attaccante di peso, di categoria,
esperto e con la barba. Ma intanto domenica sono
andati a segno tutti e tre gli attaccanti (Ferretti,
Ferri Marini e Candellone entrato nella ripresa).
Tutti gol di pregevole fattura tra l'altro. Per
non parlare del secondo gol che è stato da
cineteca del calcio: tutti tocchi di prima, con
un'azione partita da Casiraghi, proseguita da Ferretti,
cross immediato tagliato di Conti verso sinistra, e
tiro al volo con coordinazione perfetta di sinistro
di Ferri Marini. Tutto bello, da rivedere e rivedere:
da manuale del vero calcio. Tuttavia esce fuori
una stranezza. Una trasformazione che non ti aspetti.
Nella prima parte di stagione il Gubbio andava meglio
fuori casa che in casa. Alcuni numeri? Nelle prime
sedici giornate di campionato la squadra rossoblù
aveva raccolto sei vittorie, un solo pareggio ed
una sola sconfitta in trasferta totalizzando 19
punti; in casa inveca aveva ottenuto tre vittorie
e ben cinque sconfitte, che poi hanno fruttato solo
9 punti. Dagli inizi di dicembre in poi il trend
è praticamete mutato. Basta guardare proprio
la statistica. Nelle ultime sette partite giocate
il Gubbio fuori casa ha incassato tre sconfitte
ed uno solo pareggio, racimolando solo un punto
in quattro partite disputate. In casa invece è
arrivato il bottino pieno tre volte su tre volte:
en plein al Barbetti con nove punti conquistati.
Curioso ma vero. Ma andiamo a guardare anche alcune
curiosità nel girone. Capitolo calciatori
ceduti a gennaio. Antonio Narciso ha esordito con
il Teramo tra i pali giocando subito titolare contro
il Santarcangelo: la partita è finita 1-1
e alla fine delle ostilità la squadra di
Zauli è stata contestata (abruzzesi al penultimo
posto e per ora non riescono a risalire). L'attaccante
Lorenzo Musto è entrato nella ripresa nel
Lumezzane (al posto di Oggiano), in una gara in
cui i lombardi sono usciti sconfitti per 2-0 dal
campo di Bassano. Nel girone A invece il terzino
destro Gianluca Pollace è rimasto in panchina
nella sfida di sabato scorso tra il Racing Roma
e Pontedera finita 0-0. Mentre per i nuovi acquisti
nel Gubbio, Piccinni è stato subito schierato
da titolare, per il resto ci sarà tempo.
A partire da mercoledì dove il Gubbio recupera
la gara con il Lumezzane (fischio d'inizio alle
ore 14:30). Intanto c'è una notizia di mercato.
Altro rinforzo per il Parma: è stato ingaggiato
l'attaccante Davide Sinigaglia, classe '81, ex Ternana,
Cesena, Genoa e Atalanta. Ultimo flash. La firma
del Direttore di Gubbiofans.it in un quotidiano
nazionale: sul "Corriere dello Sport - Stadio",
edizione di lunedì 6 febbraio, a pagina 22,
il resoconto della gara tra Gubbio e Feralpisalò
di domenica al Barbetti.
• 05
FEBBRAIO 2017 Magi:
"Spettacolare: gioco e secondo gol".
Ferretti: "Il gol...". Le foto
di Gubbio-Feralpisalò
Gubbio,
ritorno alla vittoria dal 23 dicembre (fu 1-0 sul
Pordenone). Adesso un 3-1 al Feralpisalò
con il vantaggio di Ferretti di testa (ottavo sigillo,
record personale), raddoppio di Ferri Marini dopo
un'azione corale, Guerra ha accorciato le distanze,
ma Candellone nel finale ha chiuso i conti di giustezza.
Non può che essere soddisfatto il trainer
Giuseppe Magi, con la curva che a fine partita ha
rivolto un coro verso l'allenatore: «Salta
con noi Giuseppe Magi». Il tecnico rossoblù
ringrazia e dice: "Che bello quel coro dei
tifosi: ho molto apprezzato, mi ha fatto piacere.
Se loro elogiano me, io devo ringraziare tutti i
miei calciatori per la prestazione. In questa partita
ha vinto proprio la squadra. Abbiamo fatto proprio
un primo tempo spettacolare. E il secondo gol di
Ferri Marini è stata una chicca del calcio.
Una grande partita con spirito di squadra e grande
qualità di gioco. Poi nella ripresa abbiamo
sofferto, abbiamo subito la struttura fisica degli
avversari e l'entrata di Gerardi ci ha creato qualche
grattacapo. Ma noi in questo preciso momento abbiamo
tirato fuori la grinta eugubina: squadra compatta
che ha lottato su tutti i palloni onorando questa
maglia. Tutti bene. L'esordio di Piccinni? Direi
un impatto positivo: sa comandare la difesa e trasmette
tranquillità al reparto. Ma vanno elogiati
tutti, come ad esempio Conti o Giacomarro. Pure
in attacco Ferretti e Ferri Marini sono stati fondamentali
non solo per i gol, perchè si sono sacrificati
molto anche in fase di non possesso palla".
Daniele Ferretti è contento: "Non
nego che sono soddisfatto del mio record di gol,
tra l'altro ottenuto con un gol inusuale per me
di testa. Ma questa è stata la vittoria del
gruppo: tutti si sono sacrificati, abbiamo fatto
molto bene tutta la fase difensiva oltre che quella
offensiva. Nel mercato? Sì, ho ricevuto diverse
offerte dalla categoria, ma io sono rimasto a Gubbio
perchè credo fortemente in questo gruppo
e ci sto bene". Telegrafico Leonardo Candellone:
"Non era facile segnare, ma sono stato lucido.
Siamo tutti contenti per la vittoria voluta e cercata".
Il capitano Alfredo Romano: "Grande intelligenza
tattita. Efficaci in fase di non possesso e nelle
ripartenze. Grande spirito di gruppo in squadra
e c'è stata compattezza". Tocca
al trainer della Feralpisalò, Antonino Asta:
"Un tempo a testa. Ma il risultato di 3-1
è incredibile se si guardano le occasioni
clamorose che abbiamo fallito. D'altronde quando
si perde bisogna stare zitti e tornare a casa. Ho
visto tuttavia un Gubbio efficace: si è chiuso
bene e nelle ripartenze era spesso pericoloso. Però
ribadisco: abbiamno fallito sei palle nitide da
gol, il pareggio ci è mancato per un non
nulla". E il centrocampista Lorenzo Staiti:
"Noi passivi nel primo tempo e Gubbio brillante,
nella ripresa abbiamo reagito molto bene e il nostro
portiere non è stato mai impegnato. Ma questo
campionato è una B2 ed ogni piccola disattenzione
ti può costare cara". Ma ecco le
foto (18 immagini) di Gubbio e Feralpisalò
che si trovano nel link sotto la foto in homepage
e nella sezione "fotogallery". Fotoservizio
di Simone Grilli.
• 05
FEBBRAIO 2017 Gubbio,
3-1 al Feralpisalò. Ferretti apre, Ferri
Marini raddoppia e Candellone chiude i conti
Gubbio
contro la Feralpisalò. Il trainer Magi schiera
il 4-3-1-2 con un po' di turnover: Petti gioca terzino
(Zanchi è febbricitante), a centrocampo Conti
e Giacomarro titolari con Croce e Valagussa che
vanno in panchina; in avanti Casiraghi giostra tra
le linee e Candellone va in panca. Il tecnico degli
ospiti Asta opta per il 4-3-2-1. Pronti e via. Al
primo affondo il Gubbio va in vantaggio (13'): Casiraghi
si libera sulla trequarti, si porta sulla sinistra
e pennella in area un cross dove sopraggiunge Ferretti
che sceglie il tempo giusto e di testa insacca la
sfera radente sul secondo palo. Al 25' Ferretti
lancia Guerra che penetra in area da sinistra, si
porta solo davanti al portiere, ma Volpe in uscita
è prodigioso e salva in angolo. Al 30' va
via in velocità sulla destra Ferretti, si
accentra e calcia forte dal limite: palla che sfiora
di poco la traversa. Al 31' il Gubbio raddoppia
grazie ad
una azione tutta in velocità: triangolazione
volante sulla destra tra Ferretti, Casiraghi, Conti,
con quest'ultimo che crossa in area al volo; Ferri
Marini si trova in agguato e di sinistro al volo
calcia radente sul primo palo: palla in fondo al
sacco. Al 41' c'è Casiraghi che cerca il
gol direttamente su punizione, palla che sorvola
di poco sopra il montante. Al 45' fa tutto Guerra
che salta alcuni avversari in dribbling, entra in
area e con il portiere in uscita calcia in porta
con un pallonetto, ma la palla sfiora la traversa.
Ripresa. Al 3' Guerra penetra in area da sinistra
e calcia in diagonale, palla che fa la barba al
palo radente. Al 6' punizione diretta calciata in
porta da Gerardi dal limite, Volpe para a terra
in due tempi. Al 17' lombardi che accorciano: sugli
sviluppi di un corner di Surraco in area, in mischia
Guerra con il piede destro da pochi passi insacca
la sfera lemme lemme in rete. Al 41' il Gubbio sfiora
il tris quando Candellone lancia in porta Valagussa
ma Livieri in uscita salva arpionando la sfera.
Al 44' da pochi passi Staiti calcia in porta in
mischia a portiere battuto, ma una deviazione di
Rinaldi salva il Gubbio: palla che si impenna e
finisce in corner. Al 45' però chiude i conti
Candellone che da pochi passi infila Livieri, dopo
un assist in area di Ferri Marini. Allo scadere (48')
salva sulla linea di porta Romano, su colpo di testa
di Ranellucci. E i tifosi cantano: "Magi salta
con noi". Tabellino:
Gubbio - Feralpisalò (3-1): Gubbio
(4-3-1-2): Volpe; Marini, Rinaldi, Piccinni, Petti;
Conti (15' st Valagussa), Romano, Giacomarro; Casiraghi
(32' st Candellone); D. Ferretti, Ferri Marini. A disp.: Zandrini, Kalombo, Marghi,
Stefanelli, Bergamini, Croce, Lunetta, Otin Lafuente, Tavernelli. All.: Magi. Feralpisalò
9 (4-3-2-1): Livieri; Gambaretti, Aquilanti, Ranellucci,
Ruffini; Staiti, Davì, Settembrini (1' st
Bracaletti); Surraco (30' st Luche),
Guerra; A. Ferretti (1' st Gerardi). A disp.: Benedetti, Codromaz,
Liotti, Gamarra, Parodi, Tassi. All.: Asta. Arbitro: Capone
di Palermo (D'Elia di Ozieri e Catucci di Pesaro). Reti:
13' pt Ferretti (G), 31' pt Ferri Marini, 17' st
Guerra (F), 45' st Candellone (G). Ammoniti:
Petti (G), Guerra (F), Settembrini (F), Gambaretti.
Angoli: 5-1 per il Feralpisalò. Recupero: 0' pt; 3' st.
Spettatori: 965 (di cui 675 abbonati). Risultati:
Ventiquattresima Giornata - Girone B - Lega Pro: Bassano
- Lumezzane
2-0 26'
Pasini (B), 65' Grandolfo (B) Fano
- Sambenedettese 1-2 11'
Mancuso (S), 14' Agodirin (S), 29' Germinale (F)
rig. Forlì - Sudtirol 1-3 2'
Tulli (S), 12' Fink (S), 28' Tentoni (F), 85' Cia
(S) Gubbio - Feralpisalò 3-1 13' Ferretti (G), 31' Ferri Marini, 62' Guerra (F), 90' Candellone (G) Maceratese
- Padova 0-1 50'
Russo (P) rig. Mantova - Albinoleffe 1-2 19'
Donnarumma (M) aut., 55' Di Santantonio (M), 64'
Gonzi (A) Parma - Pordenone 3-2 10'
Scavone (Pa), 29' Frattali (Pa) aut., 42' Misuraca
(Po), 89' Munari (Pa), 92' Calaiò (Pa) Reggiana
- Modena 1-0 48'
Carlini (R) Teramo - Santarcangelo 1-1 16'
Cori (S) rig., 90' Sansovini (T) rig. Venezia
- Ancona 2-1 2'
Del Sante (A), 50' Moreo (V), 89' Marsura (V)
• 04
FEBBRAIO 2017 Piccinni:
"Un parto lungo, ma ho apprezzato l'interesse".
Zandrini: "Ho sofferto, ora in
gioco"
Presentati
ufficialmente i nuovi acquisti di gennaio.
Ma ad aprire le danze è stato il diesse Giuseppe
Pannacci che ha spiegato: "Siamo molto contenti
delle operazioni concluse. Siamo partiti da una
regola ferrea della condivisione di intenti tra
società e area tecnica. Poi in talune circostanze
ci sono state delle dinamiche problematiche su qualche
trattativa, ma questo è il mercato. Diciamo
che la trattativa più dura è stata
con Piccinni, ma alla fine è andata in porto.
Zandrini e Lafuente già li volevamo da tempo,
mentre Stefanelli è un calciatore di valore.
L'unica amarezza non aver portato a Gubbio l'attaccante
Regolanti durante le ultime ore, ma ci sono state
intrusioni altrui (Parma ndr) e non c'è stato
nulla da fare. Piccinni? Un acquisto mirato anche
in linea futura, su precise indicazioni tecniche".
Tocca allora in primis proprio a Matteo Piccinni
che dice: "É stato un parto lungo,
ma alla fine sono a Gubbio. Già due stagioni
fa il Gubbio mi aveva cercato, c'è stato
sempre un interesse per me e questo l'ho apprezzato.
A Matera giocavo poco e forse è anche per
questo motivo che ho deciso di andare via: tra l'altro
ero anche in scadenza di contratto, perciò
ho fatto questa scelta anche grazie alle parole
di Casoli (eugubino che gioca nel Matera ndr) che
mi ha pubblicizzato la città. So giocare in tutti
i ruoli difensivi anche se principalmente sono un
difensore centrale di sinistra. Ho trovato fin da
subito uno spogliatoio ottimo, vedo umiltà
e tanta voglia di fare". Tocca al portiere
Giovanni Zandrini che afferma: "É
stato un periodo sofferto perchè non giocavo,
anche se mi sono sempre allenato bene senza lasciare
nulla al caso. Sono contento di questa fumata bianca
perchè da tempo c'era questo tira e molla.
Infatti mi volevano da un paio d'anni, finalmente
la questione è andata in porto".
Parla poi lo spagnolo Hector Otin Lafuente: "A
Reggio è stato un momento difficile, anche
se il mo spazio me lo sono ritagliato nonostante
la concorrenza in attacco. Poi con il cambio di
modulo (dal 4-3-3 al 4-3-1-2) non c'è stato
più spazio. Adesso sono a Gubbio voglioso
di fare bene anche perchè penso di avere
delle qualità per fare bene in questo campionato.
Differenze con il calcio spagnolo? Là si
ride sempre, anche dopo una sconfitta, quà
no. Dalla Spagna all'Italia cambia tutto".
Così si conclude con Nicola Stefanelli: "Al
Renate ho passato mesi difficili, ma ho avuto anche
un brutto infortunio (con rottura del quinto metatarso),
perciò sono a Gubbio per il mio rilancio.
Ruolo? Sono un difensore centrale che mi posso adattare
anche ad una difesa a tre". Intanto per
la sfida contro il Feralpisalò sono stati
convocati 23 calciatoti. Non convocati Burzigotti
(acciaccato), Costantino e Monti, ma anche Kalombo
non è al meglio. Il trainer Magi potrebbe
schierare un 4-3-3. Quindi Volpe in porta. Quartetto
difensivo basato su Marini, Rinaldi, Piccinni e
Zanchi. A centrocampo il trio Valagussa, Romano
e Casiraghi. Di punta il tridente Ferretti, Candellone
e Ferri Marini. La lista dei convocati: Bergamini,
Candellone, Casiraghi, Conti, Croce, Ferretti, Ferri
Marini, Giacomarro, Kalombo, Lunetta, Marghi, Marini,
Otin Lafuente, Petti, Piccinni, Rinaldi, Romano,
Stefanelli, Tavarnelli, Valagussa, Volpe, Zanchi,
e Zandrini.
• 03
FEBBRAIO 2017 Ufficiale,
arriva un nuovo portiere: tesserato Zandrini. Adesso
la rosa sale a 26 calciatori
Gubbio,
altra pedina nello scacchiere. Arriva il portiere
Giovanni Zandrini, classe 1989, di Umbertide. La
notizia è ufficiale. L'estremo difensore
umbro è stato preso perchè è
svincolato (il mercato infatti si è concluso
martedì scorso) e in pratica non gioca una
partita ufficiale
dalla scorsa estate quando aveva rescisso con L'Aquila.
Nella passata stagione ha collezionato 15 presenze con gli
abruzzesi, nella stagione precedente (2014-2015)
invece 36 presenze. Alcuni gettoni pure in serie B con
la Reggina; con il Foligno ha militato sia in C1
che in C2 e ha vestito pure la casacca del Venezia
in serie C2. Cresciuto nella sua città natale
nell'Umbertide Tiberis, poi
ha giocato in serie D con il Deruta, prima di approdare
in pianta stabile nei professionisti. É stato
avversario dei rossoblù con L'Aquila nel
2015 nella partita pareggiata con gli abruzzesi
a Gubbio (0-0) e poi ha difeso la porta della Reggina
(in serie B) nella partiva vinta al Granillo dai
calabresi sul Gubbio per 3-1 a gennaio 2012. Adesso Zandrini rappresenta
a tutti gli effetti l'alternativa a Giacomo Volpe
in porta e si tratta del naturale sostituto di Antonio
Narciso che si è trasferito al fotofinish
del mercato invernale in prestito (dal Foggia) al
Teramo. La rosa a disposizione del trainer
Magi sale a 26 elementi. Ma ecco di seguito la lista completa.
In porta sono in tre: Volpe
('96), Zandrini ('89) e Monti ('99). In difesa invece
sono in nove: Marini
('83), Zanchi ('91), Rinaldi ('87), Burzigotti ('87),
Piccinni ('86), Stefanelli ('97), Petti ('91), Kalombo
('95) e Marghi ('97). A centrocampo sono in otto:
Croce ('87), Romano ('81), Valagussa ('93), Conti
('98), Costantino ('97), Bergamini ('94), Giacomarro
('95) e Casiraghi ('93). In attacco sono
in sei: Ferretti ('86), Candellone ('97), Ferri
Marini ('90), Lafuente ('96), Lunetta ('96) e Tavernelli
('99).
• 02
FEBBRAIO 2017 Contro
una Feralpisalò rinnovata. All'andata segnò
Valagussa e poi Volpe parò un rigore
Si
torna a giocare al Barbetti dopo quaranta giorni.
L'ultimo incontro risale al 23 dicembre quando il
Gubbio si è imposto per 1-0 sul Pordenone
con rete di Conti al terzo minuto di recupero. Si
troverà di fronte adesso la Feralpisalò
che è una squadra diversa rispetto quella
dell'andata, considerando tutti i movimenti di mercato
invernale. Nella partita di andata il trainer Asta
aveva adoperato il 4-3-3, ma ora non ci sono più
l'attaccante Romero (finito al Piacenza), il terzino
Allievi (alla Juve Stabia) e Maracchi (centrocampista,
al Trapani). Ci sono invece diversi volti nuovi
come il forte esterno offensivo Surraco proveniente
dalla Ternana (ex Torino, è andato a segno
nel derby di domenica contro il Lumezzane), l'attaccante
Ferretti (arrivato dal Trapani), mentre in settimana
sono stati tesserati il centrocampista Tassi dall'Inter
(si trovava ad Avellino) e il terzino sinistro Liotti
dalla Juve Stabia. D'altronde il tecnico Asta nell'ultima
partita ha utilizzato il modulo 4-3-2-1 con Ferretti
punta centrale supportato dal duo Surraco e Guerra
ai lati. Il Feralpisalò proviene da due vittorie
consecutive. Fuori casa i verde-azzurri hanno ottenuto
5 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte (16 reti fatte
e 9 subite). In classifica i gardesani si trovano
a pari merito con il Gubbio (a quota 35 punti dove
c'è anche la Samb): hanno ottenuto dieci
vittorie, cinque pareggi e otto sconfitte con 29
reti fatte (+2 del Gubbio) e 25 gol subiti (idem
il team rossoblù). La squadra di Magi all'andata
si impose per 1-0 con rete decisiva di Valagussa
al 36esimo minuto del primo tempo. Nel finale (all'
89esimo minuto) ci fu un rigore per i locali, ma
Volpe in tuffo salvò il risultato parando
il penalty calciato da Romero. Intanto in casa Gubbio
si è aggregato nel gruppo il nuovo difensore
Piccinni che prenderà di maglia il numero
30. Il trainer rossoblù Magi ha testato il
modulo 4-3-1-2 con l'inserimento nel probabile scacchiere
titolare del nuovo arrivato. Possibile quindi Volpe
in porta. Quartetto difensivo basato su Marini,
Piccinni, Rinaldi e Zanchi. A centrocampo il trio
Valagussa (o Giacomarro), Romano e Croce. In avanti
Casiraghi tra le linee a supporto del duo di attacco
Ferretti e Ferri Marini. Un Gubbio che attualmente
è formato da una rosa di 25 calciatori, ma
non è escluso che possa arrivare una nuova
pedina. Si pensa agli svincolati e si sta seguendo
la pista che porta al portiere Giovanni Zandrini,
classe 1989, di Umbertide, un ex L'Aquila: era già
stato seguito in passato dal Gubbio. Intanto il direttore sportivo del Parma,
Daniele Faggiano, dice come è saltato il
trasferimento di Regolanti.
Spiega su Parmalive.com: "Non volevamo un
erede di Evacuo. Avevo chiuso per un giovane di
prospettiva come Regolanti, ma alle ore 22:40 l'affare
è saltato perchè il Latina non è
riuscito ad ottenere Tounkara dalla Lazio".
• 01
FEBBRAIO 2017 Transfer
market, the day after. L'idea Regolanti che è
sfumata. E l'idea di un cambio tattico
Tempo
di curiosità, retroscena e bilancio. Appunto:
"transfer market" (che in italiano significa
alla lettera calciomercato), "the day after"
(il giorno dopo) della chiusura ufficiale della
sessione invernale. Si parte dal retroscena. Come
avevamo scritto nell'ultimo articolo, c'è
stato un tentativo al fotofinish di mercato di riportare
a Gubbio l'attaccante Giuliano Regolanti, che è
in
forza al Latina. In tarda serata si era creata questa
possibilità ma ad un certo punto è
intervenuto il Parma che ha fatto un sondaggio sul
calciatore di Anzio. Tutto fatto con i ducali? Assolutamente
no! La società crociata ha tesserato un calciatore
del Latina, ma non Regolanti, bensì il centrocampista
Schiavi. Morale della favola, Giuliano Regolanti
è rimasto al Latina perchè tutto è
sfumato e quindi resterà alla corte del tecnico
Vivarini fino a fine stagione. Tutta questa fase
convulsa di trattative è partita agli sgoccioli,
prima della chiusura del calciomercato e
Parmalive.com ne ha dato notizia in un orario preciso
(ore 22:38), ma poi si è visto che è
stato un nulla di fatto. Pensare che il giorno prima
(il 30 gennaio) l'attaccante Regolanti aveva esordito
dal primo minuto con il Latina nella partita poi
persa in trasferta con lo Spezia (per 3-2). Per
dovere di cronaca bisogna dire che Regolanti ha
già giocato a Gubbio nella stagione 2014-2015
(in Lega Pro), nell'annata che però ha coinciso
con la retrocessione nei dilettanti: 34 presenze
e 8 gol con la maglia rossoblù. Per il Parma
non si è concretizzato nemmeno il trasferimento
di Christian Galano dal Vicenza, nonostante un'offerta
sostanziosa. L'ala destra pugliese infatti ha preferito
restare in serie B ed è stato tesserato dal
Bari (insieme al centravanti Raicevic). Per Galano
si tratta di un ritorno visto che già ci
ha giocato dal 2011 al 2015, dopo l'esperienza di
Gubbio con vittoria del campionato. Si è
conclusa con una fumata bianca la vicenda Antonio
Narciso. Infatti il portiere pugliese alla fine
è stato tesserato dal Teramo e già
ha espresso le sue prime parole con la sua nuova
squadra. Questo quanto ha detto a Teramocalcio.net
: «Quando una società ti chiama vuol dire che c’è qualcosa da dare.
A me piacciono le sfide e lottare fino all’ultimo. Teramo è una piazza ambita, importante in Lega Pro, anche se la classifica non sorride al momento, ma vengo per dare il mio contributo. In situazioni del genere, oltre alla volontà ed alla cattiveria, è necessario metterci il cuore e lo spirito giusto. L’organico è senza dubbio di primo livello, per questo mi sorprende la posizione attuale di classifica, ma occorre essere positivi».
In entrata invece non è entrato nessuno per
sostituirlo. Si punta su Volpe e Monti, ma non è
poi escluso che si vada a cercare qualche portiere
svincolato. Per quanto riguarda la difesa invece
è arrivato il rinforzo d'esperienza che porta
il nome di Matteo Piccinni. Un calciatore di spessore
che si va ad integrare in una difesa già
assortita. Diciamo la verità, è stato
un colpo a sorpresa visto che il Gubbio ha già
nel suo organico quattro difensori centrali come
Burzigotti, Rinaldi, Marini (anche se talvolta è
stato impiegato come terzino destro) e all'occorrenza
Petti. Quindi qualcuno dovrà cedergli il
posto. Ma non è escluso che il tecnico Magi
possa adottare un cambio tattico da questo momento
in poi. Un segnale già c'è stato.
La scorsa settimana è stato provato in allenamento
un inedito 3-4-3. In poche parole ci potrebbe essere
questa variante con una difesa a tre formata da
Rinaldi, Marini (o Burzigotti) e Piccinni. In quell'occasione
come centrali erano stati provati Rinaldi, Burzigotti
e Petti. Ai lati a centrocampo Marini e Zanchi,
che in fase di non possesso formavano una difesa
a cinque. In poche parole un 3-4-3 che in fase di
copertura si trasformava in un 5-2-3 (davanti il
tridente Ferretti, Candellone e Ferri Marini). Chissà
che Magi stia pensando di cambiare modulo. Ultima
curiosità di mercato: l'ex terzino sinistro
rossoblù Alessandro Degrassi si è
svincolato dal Siracusa.
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