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news]
• 27
febbraio 2011
Gubbio e Como, che partita vibrante
(1-1)! E tre espulsi! Torrente: "Non siamo
il Barcellona..."
Gubbio
e Como danno vita ad una partita accesa e bella.
Ecco i commenti. Mister Torrente: "Reputo che il risultato sia positivo.
Abbiamo incontrato un Como in salute e siamo andati
in difficoltà. Nella ripresa però ho visto una grande
reazione. Ma ricordiamoci tutti quanti che non siamo
mica il Barcellona! Non possiamo vincerle tutte".
Il tecnico Brunner del Como ha detto: "L'abbiamo
giocata a viso aperto e con un po' di fortuna potevamo
anche vincere. Ma alla fine sono soddisfatto del
risultato". Nel Gubbio sono tutti presenti tranne Perelli. Il Como è
senza Bossa, Fortunato e Lacarra. Mister Torrente schiera il consueto
4-3-3. Il trainer dei lombardi Brunner (Garavaglia e Brevi non sono in
panchina, squalificati) opta per lo schieramento 4-2-3-1. Pronti e via.
Al 1' Franco serve in area Semenzato che calcia di piatto destro in
porta, Lamanna si salva in tuffo. Al 2' il Gubbio protesta per un fallo
di mani in area ospite di Franco su punizione calciata in porta da
Sandreani, ma l'arbitro preferisce far proseguire. Colpo di scena al
9': Maah si libera sulla trequarti e serve in area Germinale che cade a
terra dopo un intervento in uscita di Lamanna: per l'arbitro è rigore,
anche se l'azione era scaturita con un fallo non fischiato a
centrocampo su Donnarumma. Dal
dischetto tuttavia calcia Franco di sinistro: tiro angolato e radente
ma Lamanna in tuffo è strepitoso e intercetta la sfera. Al 12' Raggio
Garibaldi in contropiede serve al limite Galano che carica il sinistro,
Castelli si salva in tuffo in corner. Su angolo di Galano, Bartolucci
di testa gira a rete, Castelli vola e si salva di nuovo in corner.
Galano calcia di nuovo in mezzo dove Boisfer tira alto, però c'è una
trattenuta per la maglia di Semenzato su Borghese che l'arbitro pare
non vedere. Al 27' è Franco protagonista perchè con un fallo sul volto (gomitata)
ai
danni di Donnarumma a centrocampo si becca il cartellino rosso diretto.
Il Como non demorde, gioca bene e al 37' trova il gol del vantaggio:
Bardelloni serve al limite Maah che fa partire un tiro al volo di
destro radente che si insacca a fil di palo. Al 40' parità numerica in
campo quando Gomez Taleb si vede sventolare il cartellino rosso per
un presunto fallo a gioco fermo su Magli: l'argentino fa solo
il cenno della testata ma il difensore comasco cade al suolo ingannando il
guardalinee che segnala all'arbitro l'infrazione. La partita si
innervosisce
con qualche brutta sceneggiata di troppo in campo di qualche calciatore e la
partita viene pure sospesa per un minuto perchè cede un cancello della curva
locale (ma poi si riprende). Ripresa. Mister Torrente cala la quarta
punta (Daud). Al 63' il Gubbio
sfiora il pari con una punizione dal limite di Daud che calcia di
sinistro e la palla fa la barba al palo a portiere ormai battuto. Al
67' ecco il gol: corner di Daud in area ospite, la palla arriva sui
piedi di Bartolucci che si fa spazio e da pochi passi calcia forte di destro:
la sfera si insacca sotto la traversa. I rossoblù al 70' divorano il raddoppio
quando Daud lancia in porta Bazzoffia che fa tutto bene fino davanti al
portiere Castelli che però chiude in uscita. Al 77' Villar crea scompiglio
in area locale in slalom e calcia un fendente di destro con la palla
che sfiora la traversa. Al 79' gran tiro su punizione di Daud con
Castelli che si salva in angolo come può (pare con i piedi). Al
minuto 85 Magli prende per la maglia (scusate il gioco di parole)
Bazzoffia lanciato in porta e si prende il secondo cartellino giallo (espulso). É
1 a 1. Tabellino:
Gubbio - Como 1-1 Gubbio:
Lamanna, Bartolucci (88' Suciu), Farina, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano,
Sandreani, Gomez Taleb, Raggio Garibaldi (52' Daud), Donnarumma (46' Bazzoffia). All. Torrente. Como:
Castelli, Semenzato, Franco, Conti, Magli, Gomes Filipe, Filippini,
Ardito (51' Riva), Germinale (68' Villar Rodriguez), Maah, Bardelloni (46' Fautario). All. Garavaglia-Brevi
(squalificati, in panchina Brunner). Reti: 37' Maah (C), 67' Bartolucci (G). Arbitro:
Monaco di Tivoli (Gava di Conegliano e De Franco
di Udine). Espulsi: 27' Franco (C); 40' Gomez Taleb (G); 85' Magli (C). Ammoniti: Borghese, Lamanna,
Farina, Sandreani e Daud (G); Castelli e Magli (C).
Spettatori: 2354 (di cui 752
abbonati; 150 da Como nel settore ospiti); incasso
18066 euro. Risultati:
Venticinquesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone A - Stagione 2010-2011: Gubbio
- Como 1-1 37' Maah (C), 67' Bartolucci (G) Lumezzane
- Bassano Rinviata per neve Paganese
- Reggiana 2-0 54' Urbano (P), 70' Tortori (P) Pavia
- Monza 1-0 28' Eusepi (P) Pergocrema
- Spezia 2-2 12' Marchini (S), 50' Galli (P), 72' Casoli (S), 78' Scotto (P) Salernitana
- Spal 3-0 33' Carrus (Sa), 64' Fabinho (Sa), 76' Fabinho (Sa) Sorrento
- Alessandria 4-3 21' Scappini (A), 33' Martini (A), 42' Paulinho (S), 44' Damonte (A), 70' Terra (S), 72' Corsetti (S), 90' Paulinho (S) Sud
Tirol - Cremonese 1-1 21' Coda (C), 60' Odibe (S) Verona
- Ravenna 4-2 5' Rossetti (R), 10' Ferrari (V), 18' Berrettoni (V), 83' Rosso (R), 85' Ferrari (V) rig.,
92' Esposito (V)
• 26
febbraio 2011
Gubbio, match significativo
contro i lariani. Como senza allenatori: in panchina
c'è Brunner
Il
Gubbio affronta in casa un Como in grande forma
che proviene da due vittorie consecutive con Spezia
e per ultima il Sorrento. Formazione al completo.
Per i lariani invece mancheranno Fortunato e Bossa.
La formazione lombarda si presenta a Gubbio senza
il duo degli allenatori, ovvero Carlo Garavaglia
e Oscar Brevi, entrambi squalificati rispettivamente
fino al 24 maggio e fino al 10 aprile. Al loro posto
sarà in panchina Alex Brunner, preparatore dei portieri,
che ha ricevuto la deroga per ricoprire questo ruolo.
Domenica a Gubbio si terrà ancora il "Terzo
Tempo".
• 25
febbraio 2011
Penalizzazioni. Gubbio:
accolto il ricorso a metà! Pergocrema: si riprende
il punto sottratto...
La
Corte di Giustizia Federale ha valutato i ricorsi
delle società della Lega Pro. L'A.S. Gubbio 1910
era stata penalizzata di un punto in classifica
e doveva pagare un'ammenda di 20000 euro per questioni sulla sicurezza
dello stadio. Solo in parte è stato accolto il ricorso
della società eugubina che così annulla la sanzione
della ammenda mentre il punto di penalità rimane.
Respinti nel girone anche i ricorsi di Alessandria,
Como (società entrambe penalizzate di un punto) e dello
Spezia (penalità di -2). La società del Pergocrema
invece si è vista restituire il punto sottratto:
infatti è stato accolto il ricorso in toto; pertanto è stata
annullata la delibera impugnata. I dettagli nel
sito web Figc.it.
Intanto però lo stesso Pergocrema deve fare i conti
con il risultato di positività alla Benzoilecgonina
del difensore Giulio Daleno in occasione della partita
Salernitana-Pergocrema. E la società lombarda sospende
momentaneamente il calciatore come riporta il sito
ufficiale Uspergocrema.it.
Infine il sito del Vasto (Vastocalcio.jimdo.com)
parla di noi nelle news.
La squadra abruzzese è stata avversaria del Gubbio
nel 2009-2010.
• 24
febbraio 2011
L'indagine. Ristrutturazione
dello stadio nel prossimo futuro. Tutto quello che
c'è da sapere
Adesso
è tutto su carta: il progetto per ristrutturare
lo stadio "Pietro Barbetti" in vista di
una probabile serie B e per essere in regola per
il campionato cadetto. Approfondendo la questione
abbiamo parlato con l'architetto Davide Coccia dell'Exup
Engineering di Gubbio che ci illustra tutte le varianti
che sono previste per l'impianto citato: "Viene
fatto un adeguamento minimo per la categoria. Si
tratta di portare la capienza dello stadio a 7500
posti. Saranno installate due curve mobili nuove
dietro le porte in tubi innocenti da duemila posti
l'una per adeguare la capienza. Per adeguare gli
spogliatoi, che devono essere minimo di 30 metri
quadrati, sarà costruita una palazzina nuova dove
saranno collocati non solo gli spogliatoi ma anche
una sala stampa come minimo di 60 metri quadrati che però verrà
realizzata sul piano superiore. Ovviamente ci sarà
anche una sala ospitale. Di conseguenza saranno
così modificate le recinzioni e dovranno essere
inseriti dei tornelli elettronici. Oltretutto va
aumentato pure l'impianto di illuminazione che va
portato a 800 lux". Bene. Però si farà
in tempo per fare tutto ciò per fine agosto 2011?
"Dal punto di vista burocratico per i permessi
ci si sta già muovendo perchè ci vogliono circa
due mesi, in modo tale che i lavori vengano iniziati
praticamente al fischio finale dell'ultima partita
in casa della stagione corrente. I tempi sono stretti,
probabilmente si arriverà all'ultimo minuto, ma
ci si proverà. Ovviamente ci vogliono molti soldi
(circa 600-700 mila euro ndr). In tutto questo investimento
parteciperà la Gubbio calcio e il Comune che ha
fatto presente che in parte parteciperà".
Risulta al vero che la tribuna attuale diventerebbe
una nuova gradinata coperta mentre per l'attuale
gradinata è prevista la destinazione dei Vip e degli
ospiti d'onore (oltre la sala stampa che verrà ampliata)?
"C'è questa proposta del presidente (Fioriti
ndr). Dal punto di vista logistico a mio avviso
è la destinazione ideale perchè proprio accanto
ci sarà l'area hospitality. E anche dal punto di
vista scenografico sarà bello vedere di fronte la
tribuna che sarà piena di tifosi grazie all'inquadratura
delle telecamere". In pratica sono questi
i punti focali per essere in regola per la serie
B. La gradinata conterrà 1177 posti, la tribuna
1523 posti, la curva locale 2000 posti mentre la
curva ospite 2791 posti. Tutto per un totale di
7491 posti. Gli unici dubbi riguardano la tempistica.
Si deve procedere spediti e in tempi brevi. Non
è proprio sicuro al 100% che le prime giornate si
possa giocare al "Barbetti". Ma a quanto
pare c'è la volontà di procedere nei tempi più brevi
possibili. Questo è quello che conta. E vi terremo
aggiornati. Intanto però, grazie allo studio Exup
Engineering Srl, ecco a voi il progetto.
• 23
febbraio 2011
Torrente: "Questa
squadra assomiglia a me. Non molla proprio mai".
E sul ponte di Brooklyn...
Conferenza
stampa del martedì. Mister Vincenzo Torrente è sereno
e racconta in primis a freddo la partita vinta a Monza:
"É stata una vittoria diversa dal solito.
Un primo tempo equilibrato anche se abbiamo sbagliato
una occasione con Raggio Garibaldi ma poi Galano
ha realizzato un bel gol sotto gli occhi di Ciro
Ferrara
(Ct under 21) che tra l'altro nemmeno sapevo che
si trovava in tribuna. Diciamo che abbiamo avuto
un buon approccio anche se ho notato che il Monza
ha provato da subito ad attaccarci molto alti. Si nota
un atteggiamento diverso nelle avversarie per affrontarci.
E nella ripresa ci sono stati cinque minuti di vero
black out: sono state commesse delle ingenuità che
non fanno parte del nostro modo di essere. Però
poi mi è piaciuta molto la reazione e il carattere
per ribaltare la situazione. É stato bello e gratificante".
Si sofferma sui singoli e dice: "Quando
Bazzoffia comincerà
a finalizzare può essere determinante perchè crea
scompiglio alle formazioni avversarie. Di Borghese
mi è piaciuta la grande rabbia: nel primo gol ha
tirato una sassata e nel secondo gol è stato bravo
a girarsi e trovare la porta. É un calciatore che
ha fame e grande determinazione. É un difensore alla Materazzi
e ha tutti i mezzi per ritrovarsi nel calcio che
conta, a patto che mantenga sempre la stessa umiltà.
Galano è stato sostituito perchè ha avuto il problema
della pubalgia e rischiava di bloccarsi: mi è dispiaciuto
farlo uscire perchè stava disputando un bell'incontro".
Sull'atteggiamento della squadra afferma: "Chi
subentra si fa trovare sempre pronto. Adesso c'è
senz'altro più scelta. Ma soprattutto ho notato
con soddisfazione
come i ragazzi assimilano ogni adattamento tattico
a partita in corso. Siamo passati dal 4-3-3 al 4-2-4
per poi ritornare al 4-3-3 senza grandi problemi.
Ho provato queste soluzioni prima per pareggiare
e poi per vincere la partita. Sapete, io non mi accontento
mai". E poi aggiunge in maniera sincera:
"Questa squadra assomiglia tanto a me quando ero
calciatore: non molla mai e vuole sempre vincere".
E sul prossimo futuro mister Torrente dice: "Non
dobbiamo fare calcoli. Sarebbe proprio un grave
errore. Ci sono
ancora in gioco 30 punti in dieci partite. Voglio
che la mia squadra giochi sempre con spensieratezza
e determinazione come è avvenuto finora. E
domenica arriva il Como: è in gran forma, ha battuto
il Sorrento ed è una squadra che va presa con le
molle". Intanto un tifoso eugubino ha voluto
dimostrare tutta la sua fede anche oltreoceano. Gabriele
ci ha mandato tramite e-mail una foto che lo ritrae
sul famoso ponte di Brooklyn di New York e mostra
la sciarpa rossoblù.
• 22
febbraio 2011
L'editoriale. Non c'è
due senza tre. L'atto della controffensiva. E c'è
anche una prima volta...
Chi
alla vigilia considerava l'impegno di Monza insidioso
oppure un incontro trappola aveva proprio ragione. Il
tecnico rossoblù Torrente aveva avvertito: "Sono
proprio curioso di vedere come reagirà la mia squadra.
Questa partita va giocata con la testa".
Una frase premonitrice che si è poi avverata sul
campo. E in Brianza il test è stato davvero probante
con la capolista che faceva visita ad una formazione
che era pericolante. Ma poi in campo questo Monza
ha dimostrato veramente di non meritare assolutamente
la classifica che occupa giocandosi la partita a
viso aperto e creando qualche grattacapo in più
del solito agli uomini di mister Torrente. I brianzoli
hanno cercato subito di fare la partita provando
a scardinare la ferrea difesa rossoblù con i guizzanti
Masini e Ferrario e un redivivo Iacopino (ex blucerchiato).
Tanto per incominciare diciamo che è stata una partita
strana, una partita a più facce. Primo tempo molto
equilibrato ma poi ci ha pensato Galano a spostare
l'angolo della bilancia verso gli eugubini quando
ha indovinato l'angolino da fuori con un sinistro
radente e calibrato che ha sorpreso un incerto Westerveld.
La piccola ala rossoblù ha voluto fare vedere di
che pasta è fatto davanti agli occhi del Ct Ciro
Ferrara (Nazionale Under 21) che era presente in
tribuna a visionare proprio il gioiellino che è
di proprietà del Bari. Sembrava (quasi) fatta visti
i precedenti. Il Gubbio quando segna un gol, poi
è difficile rimontare. Infatti poco prima dell'intervallo,
durante la radiocronaca di Enrico Varrecchione per
Rgm, avevo così commentato: "Primo tempo
equilibrato, squadre che giocano entrambe per vincere
ma il Gubbio è in vantaggio e la differenza tra le
due squadre si vede nel reparto arretrato: rossoblù
granitici mentre i biancorossi sembrano più molli".
Invece ad inizio ripresa è accaduto l'imponderabile.
Ed ecco una frittata generale nel giro di tre minuti
con due gol lampo, prima con l'esperto Iacopino
che ha ribadito in rete un lungo spiovente in area
ospite e poi con Ferrario che ha insaccato di rapina
su assist da destra di Gambadori. Mister Torrente
poi a fine partita ha cercato di spiegare questo
black out all'apparenza inspiegabile oltre che inusuale:
"Ci siamo come spaventati. Queste cose non
devono succedere. E infatti in quel momento ero
arrabbiato". Ma questo Gubbio ha sette
vite e da questo momento in poi ha incominciato
a macinare gioco e occasioni per agguantare quanto
meno il pareggio. E Torrente non ha badato a calcoli:
dentro la quarta punta! Prima è arrivata l'espulsione
di Tuia che riceve il secondo giallo per aver fermato
alla disperata un Bazzoffia lanciato a grande velocità
in porta. E poi è arrivato l'eurogol di Borghese:
il granitico difensore rossoblù si è trasformato
in un vero bomber: raccoglie la palla poco dentro
l'area di rigore e fa partire un destro fulminante
terra-aria con la palla che parte come un missile
e si infila sotto la traversa. A questo punto tutti
pensano: "Adesso ci si può accontentare".
Ma non è costume di questo Gubbio: accontentarsi
mai! E qui si vede la mano ancora di Torrente che
vuole vincere la partita e riporta l'assetto sul
4-3-3. La squadra macina occasioni con Daud con
un sinistro che meritava maggiore fortuna e con
il guizzante Bazzoffia che però si divora due reti
già fatte. Alla fine arriva quella vittoria che
non ti aspetti. Il gigante Borghese non è sazio
e da vero attaccante si gira in area e piazza la
sfera in fondo al sacco con un destro felino. Scene
di delirio tra i tifosi giunti fino in terra brianzola
che gioiscono per una vittoria in una gara che ad
un certo punto sembrava persa. Il gruppo è solido
e crede in quello che fa. Ha vestito i panni di
una grande squadra con la rabbia, la voglia, il
carattere e il cuore. Ma soprattutto è saltato agli
occhi di tutti l'atto della controffensiva: cioè
c'è stata una reazione veemente per portare a casa
il risultato a tutti i costi. Apriamo una parentesi.
Si è parlato molto dell'episodio decisivo finale
che sancisce la vittoria della formazione rossoblù.
Infatti i brianzoli hanno protestato vivacemente per la rete determinante
di Borghese: si è parlato prima di un presunto fuorigioco
che però le immagini televisive smentiscono e poi
si è parlato di un presunto fallo di mani (anche
in questo caso le immagini non chiariscono). Torrente
soffermandosi sull'episodio ha detto: "Il
fuorigioco
è inesistente e per quanto riguarda il fallo
di mani Borghese mi ha riferito che non c'è stata
per niente una irregolarità". E chiariamo
subito un equivoco: il gol non è stato assolutamente
prima annullato e poi concesso al Gubbio. Dalla
tribuna stampa si è visto chiaramente che l'arbitro ha
concesso il gol e pure il guardalinee si stava dirigendo
a metà campo quando è stato avvicinato da alcuni
calciatori monzesi. Solo in questa occasione si
è notato che il direttore di gara si è avvicinato
al suo assistente che però gli ha fatto cenno che
era tutto regolare. Chiuso il capitolo. Concludiamo
con i numeri. Non c'è due senza tre: è la terza
vittoria raccolta in Lombardia dopo quelle di Lumezzane
e di Como. É la vittoria numero 12 nelle ultime
13 partite. E c'è sempre una prima volta. Per la
prima volta nella stagione il Gubbio ha preso 2
gol nel giro di tre minuti. Per la prima volta Galano
ha trovato il bersaglio in trasferta. Per la prima
volta Borghese ha realizzato una doppietta personale.
Per la prima volta gli eugubini sono riusciti a
vincere in rimonta in trasferta. Per la prima volta
il Gubbio si trova a +10 (punti) di distanza dalla
seconda classificata a dieci giornate dal termine.
Ma per finire siamo lieti di pubblicare alcune e-mail.
Dalla Francia, Fabrice Vagnarelli ha scritto: "É
finita 3 a 2. Forza Gubbio. Dalla Francia".
Da New York, Gaetano ha scritto: "Non ci
sono più parole per decantare questo gruppo di combattenti.
Quasi quasi oscurano i Legionari del grande Giulio
Cesare (Gaius Iulius Caesar). Da sempre un carissimo
saluto da West Babylon di New York. Sempre forza
Gubbio. Mi sogno la B". Ma ci è piaciuta
molto anche un'e-mail di Daniele Poggi che ha scritto:
"Questi punti valgono doppio. Dopo un uno-due
di questo tipo solo le grandi squadre si rialzono
e vincono. Finalmente ho rivisto il Gubbio dopo
un po' di tempo e sono contento di aver ritrovato
una squadra e un gruppo incredibili! Il pubblico
di Gubbio è encomiabile per dedizione e attaccamento
alla maglia. Al Brianteo è stato bello vedere oltre
agli amici di Gubbio anche quelli che per lavoro
vivono a Milano da molti anni, oppure che sono nati
a Milano come me, ma sempre per il Gubbio e con
il Gubbio nel cuore". Queste frasi valgono
più di un altro commento. É motivo di orgoglio e
di fierezza per la città. (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 20
febbraio 2011
Monza e Gubbio, a suon di gol (2-3). Gara
decisa al fotofinish. Torrente: "Vittoria
del cuore..."
Partita
che regala cinque gol. I commenti. Mister Torrente: "Primo tempo equilibrato
con il bel gol di Galano. Ad inizio ripresa c'è
stato un black out e abbiamo preso due gol nel giro
di tre minuti. Ma poi c'è stata una grande reazione.
Si è vista una bella prova di carattere e abbiamo
raggiunto la vittoria con il cuore. Borghese è stato
bravissimo segnando reti da vero attaccante. Il Monza
ha protestato per il gol vittoria? Borghese non
era in fuorigioco e mi ha assicurato che non c'è
stato nessun fallo di mani. Infatti l'arbitro consultandosi
con il guardalinee non ha rettificato la sua decisione.
Capisco la rabbia del Monza: perdere all'ultimo
minuto non fa piacere a nessuno". Il Gubbio deve fare a meno di Perelli. Nel
Monza sono
assenti Uggè, Bugno, Alberti, Esposito. Mister Torrente opta per il
consueto 4-3-3. Il trainer dei locali Verdelli invece schiera il
4-3-1-2. Pronti e via. All' 8' cross radente da sinistra di Masini in
area dove si catapulta Gambadori che calcia a rete di destro: la palla
sfila sul fondo. Al 15' punizione di Briganti in area brianzola, si
libera Donnarumma che calcia a rete con un pallonetto ma l'arbitro
ferma tutto per fuorigioco. Un minuto dopo cross da destra di Galano
per la testa di Donnarumma ma salva in extremis Cudini. Al 17' però è
clamorosa l'occasione mancata dal Gubbio: Westerveld svirgola il
pallone nel rilancio, riprende la palla tutto solo in area Raggio
Garibaldi che calcia al volo di sinistro, ma il tiro va incredibilmente
fuori (sfera che fa la barba al palo). Al 23' un tiro cross su
punizione di Gambadori si trasforma in un tiro in porta, ma Lamanna in
tuffo c'è e devia in angolo. Al 31' Gomez Taleb al limite cade giù
lanciato a rete dopo un presunto contatto con Cudini: l'arbitro è
vicino e fa proseguire l'azione. Al 35' Gomez Taleb cerca il tiro di
sinistro da fuori area, Westerveld è pronto e para. Al 37' il Gubbio
trova il varco per sbloccare il risultato: punizione di Sandreani
calciata a rete e il capitano protesta per un presunto fallo di mani in
area biancorossa di Vignaroli; però la palla viene raccolta da Galano
che fa partire un tiro al volo radente di sinistro che sorprende
Westerveld e si insacca in rete (sfera nell'angolino). Al 43' Galano
pennella una punizione in area dove sta svettando Donnarumma che gira di testa
in porta: palla che sfiora la traversa. Ripresa. In avvio il Monza
pareggia: Gambadori pennella in area una punizione dove si fa trovare
pronto Iacopino che al volo di destro infila la palla sotto la
traversa. Il Gubbio va in bambola e al 49' i brianzoli vanno
addirittura in vantaggio: Gambadori mette in area una palla radente da
destra dove sopraggiunge Ferrario che di piatto destro sorprende
Lamanna. Al 57' lombardi in dieci per l'espulsione di Tuia che effettua
un fallo su Bazzoffia lanciato a rete (doppia ammonizione). Al 59'
Sandreani calcia in porta da fuori area, Westerveld non trattiene, si
avventa in velocità sulla palla Bazzoffia che però calcia in bocca al
portiere che si salva. Il Gubbio spinge e trova il pari al 63':
Sandreani mette in area una palla dove perviene sui piedi di Borghese
dopo un rimpallo: il difensore rossoblù di destro fa partire un
fendente con la sfera che si insacca sotto la traversa. Clamorosa palla
gol per Bazzoffia all' 86' che dopo aver bruciato in velocità un
diretto avversario si trova solo davanti alla porta ma calcia addosso
al portiere con Westerveld che smorza la palla diretta in porta, ma
proprio sulla linea sbroglia tutto Barije. Però il Gubbio coglie la
vittoria proprio al 90' quando Borghese raccoglie una palla in area, si
gira e di destro insacca la sfera in rete tra la gioia degli oltre 150 tifosi eugubini che sono giunti fino in terra lombarda. Il Monza
però protesta per un presunto fallo di Borghese (di mani?) o per un
presunto fuorigioco: non sembra chiaro il motivo. Ma l'arbitro dopo aver
consultato il suo assistente concede il gol. Quindi nessuna irregolarità. Tabellino:
Monza - Gubbio 2-3 Monza:
Westerveld, Tuia, Campinoti (60' Barije), Gambadori, Cudini, Fiuzzi, Iacopino,
Prato, Ferrario, Vignaroli (46' Campisi), Masini (64' Oualembo). All. Verdelli. Gubbio:
Lamanna, Bartolucci, Farina, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (46' Bazzoffia),
Sandreani, Gomez Taleb, Raggio Garibaldi (54' Daud), Donnarumma (70' Suciu). All. Torrente. Reti: 37' Galano (G), 46' Iacopino (M), 49' Ferrario (M), 63' Borghese (G), 90' Borghese (G). Arbitro:
Borriello di Mantova (Pennacchio di Faenza e Drago
di Agrigento). Espulso: 57' Tuia (M). Ammoniti: Gambadori, Vignaroli, Iacopino e Oualembo (M); Sandreani, Borghese e Farina (G).
Spettatori: 800 circa (di cui 150
circa da Gubbio). Risultati:
Ventiquattresima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone A - Stagione 2010-2011: Alessandria
- Sud Tirol 0-0 Bassano
- Pavia 0-0 Como
- Sorrento 3-2 4' Terra (S) aut., 31' De Giosa (S), 57' Maah (C), 77' Riva (C), 80' Bonvissuto (S) Cremonese
- Verona 1-2 44' Stefani (C) rig., 52' Russo (V), 58' Le Noci (V) Monza
- Gubbio 2-3 37' Galano (G), 46' Iacopino (M), 49' Ferrario (M), 63' Borghese (G), 90' Borghese (G) Ravenna
- Paganese 1-0 57' Rossi (R) Reggiana
- Lumezzane 0-2 9' Volpato (L), 57' Volpato (L) Spal
- Pergocrema 0-1 7' Caccavallo (P) Spezia
- Salernitana 2-1
(lunedi
ore 20,45) 39'
Basso (S), 47' Ragusa (S), 57' Comazzi (S)
• 19
febbraio 2011
Nella tana del "Brianteo"
è un match verità. E su Rgm intanto parte "Terzo
tempo rossoblù"
Il
Gubbio è ospite del Monza di Verdelli che ha bisogno
di punti salvezza. Un match verità per la formazione
di Torrente che dovrà fare a meno solamente di Perelli
per un problema alla schiena. Parte una nuova rubrica radiofonica dedicata al Gubbio calcio, in questo appassionante
rush finale del torneo:
“Terzo tempo rossoblù” è il titolo del nuovo appuntamento radiofonico in onda la
domenica, subito dopo la radiocronaca della partita del Gubbio, su Rgm (pure
in streaming su Trgmedia.it). Dalle ore 16,45 Angelica Menghini conduce la
finestra dei commenti, dei numeri e delle interviste sulla giornata di
campionato di Lega Pro girone A, con i microfoni accesi sulla partita del
Gubbio, e poi collegamenti con la tribuna stampa per il dopo-gara e la voce dei
protagonisti.
• 18
febbraio 2011
Operazione simpatia.
La formazione di Torrente raccoglie interesse. Un
orgoglio per la città
Questa
piccola città che è balzata improvvisamente agli
onori della cronaca calcistica nazionale crea amabilità.
Contiamo giornalmente diverse e-mail che giungono
alla nostra casella postale elettronica del sito. Per ultimo
un simpatizzante di Monza che domenica non mancherà
di vedere il Gubbio nella sua città ed era rimasto
legato a questi colori assistendo ad una gara a
Gubbio con il Montevarchi nel 2006. Ci hanno scritto
da tutta Italia, per ultimo da Genova, Verona, Grosseto,
Alghero, Torino, ed altre città. E non sono mancate
le curiosità - come avevamo raccontato tempo fa
- che un ragazzino di Perugia, con la famiglia che
tifa Perugia, si è così affezionato al Gubbio a
tal punto che lo segue attraverso il nostro sito
web. Una storia analoga ci è pervenuta da Gualdo
Tadino. Senza poi dimenticare quel ragazzo che è di
Umbertide: da quando ha vissuto i playoff del Gubbio
nella passata stagione, ora non manca più una partita
casalinga della formazione di Torrente. E pure da
fuori regione arrivano tanti estimatori: come ad
esempio ci hanno scritto gente delle Marche, più
precisamente
di Fabriano e di Senigallia, che non fanno a meno
(quando possono) di seguire da più vicino le sorti dei
rossoblù. Anche dalla carta stampata è nata una
grande ammirazione. Vi raccontiamo un episodio che
abbiamo toccato proprio con mano. Mentre ci trovavamo
in tribuna stampa al "Bentegodi" di Verona
vicino a noi era seduto (insieme ad un collega della
carta stampata che è di Gubbio, Marco Bellini) un giornalista
proveniente da Bergamo che scrive per il quotidiano
molto letto in Lombardia denominato "Eco di
Bergamo". Lo stesso giornalista ha esordito
così: "Sono venuto a vedere questo fenomento
chiamato Gubbio". Dopo aver chiesto informazioni
su questa emergente realtà calcistica ha proseguito
dicendo: "Questa squadra sta facendo notizia.
Al nord si sta parlando molto di questo Gubbio.
Una squadra che ha un'età media piuttosto bassa
ed è costruita con un budget limitato, e fa dei
risultati ottimi, vale la pena andarla a vedere
da vicino e così ne ho approfittato. Sono abituato
a vedere il campionato di serie B seguendo le squadre
della mia città, ovvero Albinoleffe e l'Atalanta".
Prima del fischio finale ha espresso un commento
che la dice lunga sul valore di questo Gubbio. Ha
affermato: "Questa squadra mi ha impressionato.
Offre un bel calcio e senza dubbio ha delle qualità
tecniche rilevanti. Niente da dire. Ho visto proprio
una bella partita tra due squadre di valore".
E ci ha chiesto pure informazioni sulla città, sulla
tifoseria eugubina e sullo stadio. É di sicuro un
motivo di orgoglio per tutta la città. Il calcio
crea interesse ed è un modo per farsi pubblicità.
Il Gubbio fa notizia pure per la passionalità e
per la semplicità: è questa la vera essenza del calcio
e di tutti gli sport in genere.
• 17
febbraio 2011
Dibattito. Una e-mail
calzante giunta in redazione apre un dilemma. Gubbio:
meteora o no?
Il
dibattito è aperto. Prendiamo spunto da una e-mail
giunta alla nostra casella postale elettronica che
riportiamo di seguito: "Sono Roberto da Roma, ma napoletano di nascita e di cuore di tifoso. Volevo dire
che questo Gubbio non perde un colpo. Ma se venite in serie B, mi chiedo,
reggerete? Ad iniziare dallo stadio, tutto esaurito, 2600 spettatori? Certo,
la vostra è una bella favola, come fu quella del Castel di Sangro, poi della
Fermana, fino ad arrivare al Portogruaro dei giorni nostri. Insomma, poi si sa
che fine hanno fatto. Vero che il Chievo è un'eccezione, come può esserlo un
Cittadella, ma non so se il Gubbio possa inserirsi nel panorama del calcio che
conta e poi rimanerci a lungo. Anche perchè l'Umbria non ha squadre al momento di
primo piano, il Perugia in serie D, la Ternana in Lega Pro; il
Gubbio porta in alto la Vostra regione. Ma siamo sicuri che non sia una
meteora? Lo vedremo, ad iniziare dalla promozione in serie B!".
Intanto rispondiamo noi come redazione come abbiamo
già fatto con il diretto interessato. Innanzitutto
lo stadio domenica scorsa non era totalmente esaurito.
Adesso tiene 4100 posti a sedere. Domenica scorsa
il settore ospiti era vuoto (e pure parte della
curva che è scoperta) anche se invece di 2600 persone
c'erano sicuramente 3000 persone se si considerano
pure gli accreditati e i ragazzi sotto i 12 anni
che entrano gratis. Giustamente Roberto fa una domanda:
il Gubbio reggerà alla serie B? Intanto, per prima
cosa, il campionato non è ancora finito. "Prima
di tutto bisogna andarci in serie B e adesso ci
si gode il momento" riprendendo lo slogan
dei tifosi eugubini. Da considerare che a livello
economico la Gubbio calcio può contare su due importanti
sponsor, cioè le cementerie Barbetti e Colacem,
oltre ad una dirigenza ormai collaudata. A livello
storico il Gubbio è già stato in serie B nella stagione
1947-1948. Erano altri tempi, ma c'è pur sempre
stato. Per quanto riguarda lo stadio il discorso
è diverso. L'impianto per legge deve essere ampliato
fino a 7500 posti a sedere (con una deroga), altrimenti
servono 10000 posti. In tal senso si sta pensando
di costruire due curve provvisorie dietro le porte,
oltre gli altri lavori necessari come l'installazione
dei tornelli, l'adeguato impianto di illuminazione,
eccetera. Ovviamente il lavoro andrebbe fatto nel
tempo più breve possibile altrimenti si rischia
davvero che il Gubbio giochi le prime gare di campionato
altrove. Questo è un dato di fatto e non è pura
fantasia. Serve decisione e determinazione programmatica
fin da subito (in serie B non si fanno sconti) e
non bisogna cullarsi sugli allori. Per concludere:
il Gubbio può essere solo una meteora? Questo non
lo può sapere nessuno. Solo il campo potrà dare
un sicuro responso. Detto ciò la discussione è aperta.
Qualsiasi opinione può essere scritta ne "La
Voce dei Tifosi" nel sito web.
• 16
febbraio 2011
Torrente: "Un
passo indietro. Ma il destino ha voluto che...".
Ecco la statistica per il rush finale
Conferenza
stampa del martedì con Vincenzo Torrente che parla
innanzitutto della sfida vinta con l'Alessandria:
"Abbiamo fatto un passo indietro sul piano
del gioco. Ma non è stato solo demerito nostro.
L'Alessandria è stata molto aggressiva e ha tenuto
il nostro ritmo fino alla fine: in questo mi ha
sorpreso. Per sostituire Gomez Taleb sulla palle
lunghe ho spostato più avanti Borghese; e nel primo
tempo ci siamo espressi in maniera accettabile.
Nella ripresa invece abbiamo cercato di sfruttare
i lanci lunghi per sfruttare la velocità di Bazzoffia.
Abbiamo subito il fraseggio degli ospiti ma è anche
vero che siamo rimasti compatti e non abbiamo concesso
quasi nulla all'avversaria. La partita è stata spigolosa
però non mi è piaciuta per niente la distribuzione
dei cartellini gialli. E in definitiva mi reputo
pure soddisfatto per il risultato perchè ci siamo
ripresi quello che avevamo perso all'andata".
Il gol di Daud? "Bellissimo gol. La palla
ha preso una traiettoria strana e ha sorpreso il
portiere: un tiro alla Branco per intenderci, mio
compagno di squadra nel Genoa. Ma soprattutto di
Daud mi è piaciuta la sicurezza. Ai compagni ha
detto: «Questa punizione ora la batto io». Così
bisogna comportarsi e avere sempre la determinazione".
E nel momento in cui Lamanna ha parato il rigore
ad Artico cosa ha pensato? "Che esiste la
giustizia divina. É giusto così. Si è vissuta una
scena come se fosse un film". E sul pubblico
dice: "É stato determinante. La gente trascina
la squadra. Si sente un calore continuo. E i calciatori
lo percepiscono in campo". Alla domanda
con riferimento ad alcuni calciatori della formazione
ospite che hanno fatto dei gesti caustici verso
il pubblico alla chiusura del match e con il capitano
Artico che si è avvicinato addirittura alla gradinata
della tifoseria locale rivolgendosi poi con degli
enigmatici applausi, Torrente risponde così: "Preferisco
glissare. Si sono fatti troppi discorsi anche in
questi ultimi giorni. Quello che contava era vincere e
si è vinto. E il destino ha fatto il resto".
E adesso? "Ci sono undici partite tutte
da giocare. Ora tutte le partite sono difficili.
Dobbiamo mantenere sempre la mentalità giusta altrimenti
sono guai. Ma confido in questo gruppo che è unito
e non esiste invidia. Basta citare un episodio:
al momento del gol di Daud si è fiondato ad abbracciarlo
pure Donnarumma che lo avevo relegato in panchina".
Secondo una statistica (se si mantiene il trend
delle ultime 11 partite rispetto al Sorrento) al
Gubbio basterebbero 13 punti per chiudere primo
in classifica, cioè basterebbe che faccia il 39,4%
dei punti rimanenti a disposizione che sono 33.
Intanto lo stewart di aereo Enrico Mischianti ha
festeggiato di nuovo la vittoria del Gubbio con
la maglia portafortuna di Gomez Taleb: era ad Accra
in Ghana.
Altre notizie nel girone. Cambio di allenatore alla
Spal: via Egidio Notaristefano (esonerato); così
arriva Gianmarco Remondina (ex trainer del Verona
e Sassuolo).
• 15
febbraio 2011
L'editoriale. Anche
gli Orsi diventano mansueti. Un test di sofferenza.
E il dolce siparietto...
Questa
volta la ruota della fortuna ha determinato che
fosse il numero 11 a diventare padrone. Infatti contro
l'Alessandria è uscita la vittoria numero 11 per
il Gubbio (nelle ultime 12 partite). Un ruolino
superlativo. E dopo il Verona che non perdeva da
9 giornate (e poi ha perso con i rossoblù) pure
gli Orsi grigi (è il simbolo della formazione
alessandrina) hanno dovuto alzare bandiera bianca
dopo una lunga serie di risultati positivi, ovvero
da ben 11 giornate. Ma la partita è stata tutt'altro
che semplice. Il Gubbio ha dovuto subire un vero
test di sofferenza contro una signora squadra ben
messa in campo da mister Sarri contro un organico
con elementi di spicco e vecchi volponi del calcio
per la categoria. Ma prima di addentrarci in ulteriori
commenti, riportiamo le parole di un collega giornalista,
Enrico Varrecchione, piemontese, che ha seguito
in passato il Gubbio facendo alcune radiocronache,
e per questo match domenicale è stato l'inviato
di Radio Gold di Alessandria. Ha detto: "Era
la prima volta che venivo a Gubbio e devo dire che
ho visto proprio una bella città, un bello stadio
in un ambiente con della gente calorosa e mi sono gustato
davvero una bella partita". E sulla partita
stessa ha espresso il suo onesto commento: "L'Alessandria
ha sbagliato diversi palloni buoni, ma al contempo
il Gubbio si è dimostrato capace di sapere soffrire
e chiudere tutti gli spazi quando si è trovato in
vantaggio. Ovviamente il risultato è stato condizionato
dagli episodi ma è anche vero che tutto sommato
alla fine il Gubbio ha meritato di vincere".
Diciamo che confermando questa tesi, il Gubbio ha
dovuto sudare sette camicie per domare una compagine
compatta ed ostica come quella piemontese. Ma nel
calcio, chi sbaglia, poi si paga dazio. Gli episodi
nelle partite clou sono decisivi. I rossoblù infatti
hanno trovato il gol della domenica: il tiro dalla
lunga distanza su punizione di Daud è stato di una
precisione e di una potenza inaudita: il suo sinistro
al fulmicotone ha piegato letteralmente le mani
al portiere Servili che è rimasto attonito. I grigi
hanno avuto l'occasione di pareggiare dopo che l'arbitro
gli ha concesso un rigore, ma il navigato Artico
si è fatto ipnotizzare: tiro angolato ma Lamanna
ha colto l'attimo giusto e si è buttato dalla parte
giusta fermando la palla poco prima che entrasse
in rete. In quel preciso istante si è sentito un
boato assordante che riecheggiava sugli spalti.
E il popolo eugubino ha incominciato a intonare
a grande voce il suo nome: "Eugenio, Eugenio,
Eugenio". Quella cicatrice sul volto gli
ha fatto passare dei momenti tormentati da incubi.
Ma dopo il rigore è come se tutto fosse svanito:
una vera gioia che ha lasciato alle spalle tanto dolore.
La partita poi è stata maschia e combattuta al punto
giusto. Nella ripresa la formazione di Sarri ha
spinto ma non è stata quasi mai pericolosa; il Gubbio
ha retto l'urto (nonostante le assenze pesanti di
Sandreani e Gomez Taleb) con grande intelligenza
tattica e ha saputo soffrire con il coltello tra
i denti come sanno fare solo le grandi squadre.
Insomma si è vista una grande bella partita di calcio,
corretta sia in campo che sugli spalti. Unica nota
dolente l'arbitraggio che in talune circostanze
ha fatto correre troppo e non c'è stata un'equanime
distribuzione dei falli e dei cartellini. Ma ormai
questo Gubbio è abituato a tutto e sa battersi con
ardore anche contro delle situazioni controverse
e ostili. Tempo fa proprio il capitano Sandreani
disse: "Questo gruppo è più forte di tutto.
Più ce ne fanno e più entriamo in campo rabbiosi".
In quanto alle polemiche che sono seguite anche
dopo il match di domenica... diciamo in maniera
categorica che non servono a nessuno. Non è un buon esempio
da esportare. Non è una bella immagine per gli addetti
ai lavori ma neanche per chi ha un ruolo predominante
nell'informare tramite i mass media di ogni genere.
Mi è stato insegnato che quando si utilizza un mezzo
di stampa "il giornalista deve fare il giornalista
e non l'ultras". Inoltre, mio padre quando era ancora vivo
diceva sempre:
"Chi ha un po' di coscienza l'adoperi".
Ma per stemperare tutto, perchè sempre di una partita
di calcio si parla, raccontiamo questo retroscena.
Dopo il match di domenica un tifoso del Gubbio con tanto di
sciarpa rossoblù al collo si è avvicinato a Sarri,
trainer dell'Alessandria, con un vassoio contenente
dei piatti con delle penne all'arrabbiata. E gli
ha detto:
"Mister ne vuole una porzione?".
Sarri è rimasto abbastanza sorpreso e gli ha risposto:
"Beh, adesso su due piedi, a quest'ora, non
so se ce la farei a mangiarle". E il siparietto
si è chiuso con il tifoso che ha esclamato: "Scusi
mister per l'invadenza, ma qui da noi funziona così. C'è da mangiare
per tutti dopo la partita". É il cosiddetto
terzo tempo che aggrega tutti nello sport. Queste sono le cose belle che vale la pena raccontare. Mai
dare spazio alla farneticazioni. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 13
febbraio 2011
Gubbio inarrestabile: piegato un tosto Alessandria (1-0). Torrente:
"Vittoria molto sofferta..."
Partita
tosta contro l'Alessandria ma i rossoblù fanno loro la partita davanti ad
un folto pubblico (2600 persone sugli spalti). I commenti. L'allenatore Torrente:
"Non ci siamo espressi come al solito: ho
visto troppi lanci lunghi. L'Alessandria ha giocato
meglio. Ma sono contento per Lamanna che ha riscattato
quanto è successo all'andata parando un rigore sul
campo. E sono contento per Daud che ha fatto un
grande gol. Vittoria molto sofferta ma il nostro
pubblico ci ha dato una grande mano". Il
trainer dei grigi Sarri ha detto: "All'andata
non meritava di perdere il Gubbio e adesso non meritava
di perdere la nostra squadra. Due episodi ci hanno
condannato: la punizione di Daud e il rigore parato
grazie alla bravura di Lamanna". La partita.
Il Gubbio deve fare a meno di capitan Sandreani e
del
bomber Gomez Taleb. Invece l'Alessandria può contare su tutti gli
effettivi. Mister Torrente opta per il consueto 4-3-3. Il trainer dei
grigi Sarri schiera il 4-2-3-1. Pronti e via. Al 3' cross da destra di
Pucino in area dove si trova Martini: l'attaccante protesta per un
presunto fallo di mani, ma l'arbitro fa
proseguire. Al 10' Borghese cade a terra a palla lontana toccandosi il
volto dopo uno scontro con Croce, ma l'arbitro non vede nulla tra le
proteste veementi del pubblico eugubino. Al 15' il Gubbio passa in
vantaggio con un eurogol: calcio di punizione dai venti metri, calcia
direttamente in porta Daud con una fucilata di piede sinistro che piega
così letteralmente le mani a Servili e la palla si insacca sotto
all'incrocio. Che gol! Al 17' reagiscono gli ospiti con Bondi che mette
da destra una palla d'oro in area per Artico che di destro però calcia
a lato. Al 24' assist di Martini verso Croce che cade a terra in area
dopo un contatto con Briganti, l'arbitro decreta il rigore tra le
proteste dei rossoblù (ma ci poteva stare): sul dischetto si presenta Artico, calcia
angolato ma Lamanna si fa trovare pronto e para in due tempi tra
l'ovazione del pubblico. Al 29' Galano calcia bene una punizione dal
limite che aggira la barriera e viene indirizzata verso il sette, ma
Servili questa volta compie il miracolo in volo. Al 40' ci
prova Martini dalla distanza, ma Lamanna c'è e para. Si vede il primo
giallo per gli ospiti solo al 44': Damonte ammonito. Ripresa. Al 58' l'arbitro commette un altro errore
assai evidente quando Bazzoffia lanciato in area viene messo giù da
Damonte (fallo da ultimo uomo), ma nemmeno viene ammonito! Al 59' ci
prova dal limite Daud con un sinistro radente, Servili si fa trovare
pronto e intercetta la sfera. Al 67' Bondi serve in area Artico che
calcia a rete in sforbiciata, ma Lamanna c'è e para. All' 81' Briganti
calcia dal limite una punizione, la palla sibila vicino all'incrocio.
La partita finisce con il "Miserere" dei tifosi eugubini verso gli
ospiti e sul campo invece c'è tensione: sfiorata la rissa. Alla fine
Artico mentre esce dal campo si avvicina al pubblico della gradinata applaudendo
a mani alzate prima di entrare negli spogliatoi. Poi il capitano dei grigi in sala stampa ha motivato questo insolito
gesto per rispondere ai tifosi che lo avevano insultato. Tabellino:
Gubbio - Alessandria 1-0 Gubbio:
Lamanna, Bartolucci, Farina, Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (78' Caracciolo),
Suciu (55' Gaggiotti), Bazzoffia, Raggio Garibaldi, Daud (68' Donnarumma). All. Torrente. Alessandria:
Servili, Pucino, Romeo, Cammaroto, Damonte (81' Segarelli), Bonomi,
Bondi (81' Negrini), Camillucci, Martini (74' Scappini), Artico, Croce.
All. Sarri. Rete: 15' Daud (G). Arbitro:
Santonocito di Abbiategrasso (Fiorito di Salerno
e Petangelo di Nocera Inferiore). Ammoniti: Briganti, Daud e Gaggiotti (G); Damonte (A). Spettatori:
2595 (752 abbonati); incasso di 18570 euro. Risultati:
Ventitreesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone A - Stagione 2010-2011: Como
- Spezia 2-1 41' Bardelloni (C), 71' Buzzegoli (S) rig., 77' Franco (C) rig. Gubbio
- Alessandria 1-0 15' Daud (G) Lumezzane
- Cremonese 2-2 12' Volpato (L), 40' Scaglia (C), 48' Ferrari (L), 69' Scaglia (C) Paganese
- Spal 1-0 50' Ferraro (P) Pavia
- Salernitana 1-2 42' Montalto (S), 54' Montalto (S), 90' Veronese (P) Pergocrema
- Bassano 1-2 19' Longobardi (B), 31' Longobardi (B), 62' Marconi (P) Sorrento
- Monza 1-0 45' De Giosa (S) Sud
Tirol - Ravenna 1-2 19' Marchi (S), 42' Tagliani (R), 81' Rosso (R) Verona
- Reggiana 1-0
(lunedi ore 20,45) 57'
Ferrari (V)
• 12
febbraio 2011
Verso il pienone: attesi
tanti tifosi al "Barbetti". Intanto ci
scrivono da Alghero e Grosseto...
La
partita tra Gubbio e Alessandria sta mobilitando
la città con la prevendita dei biglietti che va
a gonfie vele. Presso la Tabaccheria 2000 sono stati
venduti già 700 biglietti in prevendita alle ore
10 di sabato (che vanno aggiunti ai 752 abbonati);
ancora c'è tempo tutto il sabato pomeriggio e pure
la domenica mattina per acquistare i tagliandi nel
medesimo punto vendita, senza dimenticare che
i botteghini saranno aperti (e i cancelli verranno
aperti alle ore 13 di domenica). Si prevedono tra
i 2500 e le 3000 persone nello stadio eugubino.
Il Gubbio dovrà fare a meno di due pezzi da novanta come
Gomez Taleb e Sandreani mentre l'Alessandria sarà
al completo. Intanto ci giungono due e-mail alla
nostra casella postale che pubblichiamo volentieri
dopo il consenso degli interessati. Giuseppe
da Alghero ci ha scritto: "Forza
Gubbio! Siete eccezionali. Rappresentate la cosa più bella che il calcio,
nell’era delle Pay-tv, possa darci ora. Vi seguo da quando Borghese ha lasciato la
terra sarda, e precisamente Alghero, per approdare da voi. Voi siete quello che
tutti i tifosi amanti del calcio vorrebbero sostenere: un
sogno! Una saluto da Alghero, l'isola nella isola".
Mentre da Grosseto, Massimiliano ha scritto: "Un in bocca al lupo per il Vostro proseguo di campionato che sembrerebbe di
ottimo auspicio. Vi avevo visto a Grosseto in coppa Italia e come
matricola c'era da preoccuparsi! Il prossimo anno chissà, ci possiamo ritrovare
nella stessa categoria. Buon weekend".
• 11
febbraio 2011
Statistiche, caso Lamanna e la genialità dei
tifosi (con il terzo tempo). Altre foto da Verona...
Gubbio
e Alessandria è una sfida importante perchè si affrontano
due squadre in forma e lo dicono i numeri. Il Gubbio
ha ottenuto 18 punti dei 21 disponibili nelle ultime
7 giornate (pari all' 85,7%), contro i 13 punti
che sono stati accumulati dall'Alessandria (pari
al 61,9%). Tabella completa.
E la Gubbio calcistica si appresta a partecipare
a questo evento in modo originale. I botteghini dello stadio verranno aperti alle
ore 13. E dopo la fine del match ci sarà il cosiddetto "Terzo
Tempo" a base di penne all'arrabbiata. Un modo
diverso di vivere il calcio. Un modo genuino per
vivere una giornata di sport. É una questione di
mentalità oltre che di cultura e aggregazione (...e
il popolo eugubino si sa distinguere rispetto a
tutti gli altri in questo). Uno "spot da
esportare" come disse tempo fa mister Vincenzo
Torrente. Ma allo stesso tempo la tifoseria eugubina
sta vivendo una seconda giovinezza. Ormai sono settimane
che in città si vive un'atmosfera diversa. Pure
nei giorni feriali si notano sfilare le auto con
la sciarpa rosso e blù messa sul cruscotto, si notano
ragazzi con il cappello rosso e blù, e in ogni bar
e in ogni angolo si parla solo... del Gubbio! Niente
da dire. Il calcio è terapeutico. Si vede la gente
più felice e qualcuno si emoziona, un po' come avvenne
nel lontano 1987 quando il Gubbio vinse lo spareggio
al "Curi" di Perugia contro il Poggibonsi
davanti a 15000 cuori rossoblù pulsanti. Questo
accostamento
non è casuale perchè l'aria che si respira in città
(per chi ha avuto la fortuna di viverla a quel tempo)
è simile: un'unità e un coinvolgimento che solo
la gente di Gubbio sa dare. Portare quasi 800 persone
per tifare la propria squadra fino a Verona è stata
un'impresa che ha fatto il giro di tutta la penisola.
Udite, udite proprio bene. Domenica scorsa quella del
Gubbio è stata la seconda tifoseria in tutta Italia
che ha spostato in trasferta più pubblico. Solo
i romanisti a Milano hanno portato più gente al
seguito (circa 1000 unità). Una piccola città che
nelle occasioni importanti si comporta da grande.
Nessuno dimentica le 1000 persone che si recarono
al "Franchi" di Firenze contro la Fiorentina
nel 2003 fino ad arrivare quasi ai giorni nostri,
cioè con 3000 sostenitori eugubini presenti a San
Marino nei playoff nel giugno 2010. Ricordiamoci
bene: si parla di una città di appena 30000 abitanti.
Intanto per domenica il Cams ha preso la decisione
di vietare la trasferta di Gubbio a tutti coloro
che abitano ad Alessandria e in Piemonte. Solo coloro
che sono in possesso della tessera del tifoso potranno
recarsi in terra umbra. Chiudiamo con la vicenda
Lamanna. La città intera dopo quell'episodio si
è stretta vicina al ragazzo, mostrando affetto e
simpatia verso una persona umile e dedita al lavoro
di calciatore professionista. Sono passati da allora
quattro mesi e 23 giorni e non si sa ancora nulla:
è un silenzio assoluto. Su questa vicenda il grande
saggio del calcio italiano, il Dt Gigi Simoni, ha
espresso un parere in un'intervista ad un quotidiano
regionale il 23 gennaio 2011. Ha affermato: "Esiste una reale
manchevolezza nei tempi di chi deve giudicare su
un fatto che a tutti è sembrato grave e invece
viene così incredibilmente trascurato. Come dire: il fatto può ripetersi
senza problemi". Come andrà a finire? Intanto
siamo lieti di pubblicare altre foto di Verona che
ci ha spedito via e-mail Maurizio Borghetto, un
tifoso veronese, riguardanti la curva nord occupata
dai tifosi eugubini presenti al Bentegodi.
Foto che abbiamo aggiunto a quelle di domenica.
• 10
febbraio 2011
Questione stadio. Il
punto con il Dg Pannacci: "Per l'illuminazione
nessuna penalizzazione..."
Si
parla tanto dello stadio e del suo adeguamento per
una eventuale serie B. Ma soprattutto si parla dell'illuminazione
che deve essere adeguata per il torneo corrente
quando finirà la deroga a fine febbraio. La tifoseria
chiede chiarezza come è giusto che sia. E proprio
in questi giorni c'è stato un incontro tra le parti,
cioè tra alcuni esponenti della società e alcuni
componenti dell'amministrazione comunale eugubina.
Presente anche il Direttore generale del Gubbio
Giuseppe Pannacci. Prima domanda. Di che cosa si
è parlato in questo incontro? "Il discorso
dell'illuminazione in questa riunione è stato affrontato
in maniera marginale. In particolar modo si è parlato
della sistemazione dello stadio per la prossima
stagione. Bisogna mettere a punto in tempi brevissimi
certe tematiche per non trovarsi poi impreparati.
Da ambo le parti, nonostante l'incontro sia durato
oltre tre ore, ci siamo promessi di rivederci mercoledì
16 febbraio e ci sarà l'incontro definitivo. Tuttavia
sembra che ci sia un'apertura per sistemare tutte
le situazioni pendenti". Sui quotidiani
regionali si è parlato di costruire due curve nuove
e la pista verrà spostata a Fontanelle. É così?
"La pista di atletica ci tocca marginalmente
e se ne occuperà il Comune. Per il resto sono previste
l'installazione di due nuove curve provvisorie (non
coperte ndr) in entrambi i lati dello stadio distanti
cinque metri dalla porta, una conseguente nuova
recinzione e la costruzione dei tornelli. E servirà
anche un nuovo impianto di illuminazione pari a
800 lux. Al momento sarà una situazione transitoria.
Il progetto definitivo con la composizione della
curva vera e propria (tutta coperta ndr) con i negozi
sotto non si può fare subito perchè non ci sono
i tempi materiali per approvare il tutto anche perchè
sono imminenti le elezioni. Tuttavia c'è disponibilità
per un'eventuale costruzione di una nuova curva
fissa". Questo significa che prima di tutto
saranno fatte due curve mobili? "Sì, è così.
Per la nuova curva ci vorrà una concessione e prima
del prossimo anno (giugno 2012 ndr) non potrà essere pronta". C'è
il rischio che in caso di serie B il Gubbio deve
giocare qualche partita fuori Gubbio? "No,
questo lo vogliamo scongiurare. Da parte di tutti
c'è la volontà di non far giocare neanche una partita
fuori città. Per la B ci sono delle norme
e delle clausole abbastanza restrittive. Perciò
faremo in modo di essere veloci e di avere nei tempi
prescritti l'omologazione dello stadio. Le curve
mobili saranno subito posizionate a fine campionato".
E sulla deroga che riguarda l'illuminazione
che scade a febbraio cosa ci può dire? "Ieri
mattina (mercoledì) il responsabile della sicurezza
(Vispi ndr) insieme con me e l'avvocato Antonioli
abbiamo proprio interpellato l'ufficio legale della
Lega per avere delucidazioni sulla norma. Lo abbiamo
fatto per essere sicuri al 100%. Ebbene, non sono
previsti punti di penalizzazione per la squadra.
Però potrebbe scattare subito una sanzione amministrativa
che si aggira dai 5000 ai 10000 euro. Ma vogliamo
evitare anche questa multa. Perciò non è detta l'ultima
parola e probabilmente l'impianto di illuminazione
si farà lo stesso. La società insieme a dei privati
si sta adoperando per rendere l'impianto omologato
già da febbraio. Per saperne di più in maniera definitiva
bisognerà aspettare come già detto mercoledì 16".
In pratica la società potrebbe già adeguare l'impianto
di illuminazione di 500 lux come previsto in Lega
Pro e poi aggiungere una fila di cinque nuovi fari
per ogni colonna per arrivare alla potenza di 800
lux che serve per essere omologato per la serie
B. Per quanto riguarda lo stadio "Pietro Barbetti",
l'adeguamento - a nostro avviso - deve essere fatto
in tempi rapidi. Giocare fuori Gubbio alcune gare
il prossimo anno sarebbe inaccettabile oltre che
ingiustificabile, visto che è tramontato subito
il "progetto del nuovo stadio" per scongiurare
che questo avvenisse. Ognuno si prenda le proprie
responsabilità. Lo pretendono i tifosi.
• 09
febbraio 2011
Torrente: "Verona:
una vittoria storica, si ricorderà". Tanti
video di Verona. E dall'Argentina...
Si
rivede un mister Vincenzo Torrente sorridente. La
lunga squalifica (di cinque giornate) è giunta
alla fine in vista dell'importante sfida con l'Alessandria.
Ma prima di tutto è giusto parlare della grande
vittoria a Verona: "Un'impresa che entra
a far parte nella storia della Gubbio calcio. Vincere
poi al Bentegodi con personalità e con un ottimo
calcio sciorinato per almeno un'ora è stata una
soddisfazione. Alla fine siamo calati a livello
di intensità di gioco e di aggressività complice
la forza del Verona e della sua fisicità. Ma abbiamo
rischiato poco, e potevamo addirittura fare il tris
con il nuovo entrato Bazzoffia. Insomma è una vittoria
che si ricorderà per sempre. E mi ha fatto molto
piacere ricevere complimenti in tribuna da parte dei
veronesi: detto da loro che sono
stati abituati ad un calcio ad alto livello rende
la nostra vittoria ancora più gratificante. La partita
inoltre è stata corretta ma decisa. L'unico neo
l'ammonizione a Gomez Taleb che sinceramente non
l'ho proprio capita. Lui e Sandreani dovranno saltare
il match di domenica e così perdo due calciatori
di qualità ed esperienza". E sui gol dice:
"Il primo gol di Gomez Taleb è stato bellissimo.
É nato da una catena di passaggi. La seconda rete
su
punizione di Sandreani è stata altrettanto molto
bella". Non può mancare un elogio al pubblico:
"La tifoseria ha un calore tutto particolare,
genuino. Domenica ho visto gente che piangeva. Qui
a Gubbio si vive un calcio passionale e non finirò
mai di dirlo. É un calcio d'altri tempi. E con la
squadra c'è un connubio incredibile. Viene spontaneo
da parte dei calciatori rivolgersi verso il pubblico
e applaudire come è avvenuto anche a Verona".
Finalmente la squalifica è finita. Torrente taglia
corto e dice: "Sono contento di ritornare
a contatto con i calciatori in campo. É importante.
Ho pagato con una lunga squalifica, ma mi hanno
punito piuttosto eccessivamente". Domenica
arriverà a Gubbio un arduo avversario che porta il nome
di Alessandria. La città aspetta con ansia questa
sfida. Ci sono diversi sassolini da togliere
dalle scarpe. Torrente a riguardo afferma: "Sarà
una partita difficile. I grigi si sono rinforzati
con Bondi. É una squadra quadrata e in attacco può
contare sull'esperienza e la qualità con elementi
del calibro di Artico e Martini. Inoltre è una squadra
che non molla mai fino all'ultimo minuto. Ma è anche
vero che all'andata abbiamo proprio dominato e abbiamo
perso. Un risultato più ingiusto (2-0 ndr) non ci
poteva essere". Qualche tifoso ha suggerito:
visto che manca il capitano Sandreani proprio per
questa occasione la fascia di capitano potrebbe
essere consegnata al portiere Lamanna. Torrente esprime
la sua opinione: "Molto bella la proposta
fatta dai tifosi. É da valutare. Anche se il destinatario
naturale è un altro calciatore (Briganti ndr). E
per domenica faccio un appello. Tifosi del Gubbio:
venite molto numerosi allo stadio! Noi dobbiamo
essere superiori a quello che è accaduto all'andata.
Non dobbiamo dimostrare nulla a nessuno. Pertanto mi aspetto
quel tifo passionale che contraddistingue questa
città. Voglio proprio sentire il grido: «Mister
Torrente guarda che gente!» come è avvenuto in altre
occasioni importanti. Perchè questo pubblico adesso
si è fatto il nome in tutta Italia per passionalità
e spontaneità come quando organizza il terzo tempo".
Intanto girano tanti video nel web della partita
di Verona tutti da vedere. Dal sito web della Raitv.it;
dal sito di Gubbio Trgmedia.it;
dal sito veronese Tggialloblu.it.
Mentre in Argentina si è festeggiata la vittoria
sul Verona con il tifoso Enrico Mischianti (professione
stewart di aereo) che con la maglia rossoblù abbraccia
Norberto Gomez Taleb, il padre di Juan Inacio
Gomez Taleb.
• 08
febbraio 2011
L'editoriale. Pure i
mastini si devono arrendere! Sagacia tecnico-tattica
e poi... tanto cuore!
Un
sogno che si realizza (per davvero). Una visita alla
bellissima città di Verona. Vittoria in uno stadio
da serie A contro una tifoseria da serie A (nel
vero senso della parola) e contro una squadra come
l'Hellas scudettata. Una città che merita di essere
visitata non solo per la sua attrattiva ma soprattutto
per come è tenuta (a parte i segnali stradali che
creano un caos infinito). L'Arena è uno spettacolo
della natura, o meglio dell'uomo: è un anfiteatro
costruito dagli antichi romani che ancora è incredibilmente
intatto (pure all'interno) che fa una bella figura
di impatto quando si entra nella maestosa e accogliente
Piazza Bra. Per gli amanti dell'amore non si può
mancare la visita alla casa di Giulietta: ne sa
qualcosa un uomo altolocato, William Shakespeare,
il più grande drammaturgo della storia: con Romeo
e Giulietta ha raccontato una delle storie d'amore
più popolari e famose di ogni tempo. Ovviamente
c'è molto altro da vedere, ma non siamo qui per
fare da guida turistica, perciò passiamo a parlare
di altro.
É stata una strana ma bella sensazione passeggiare
tra le vie della città scaligera e incontrare centinaia
di persone che provenivano da Gubbio. Nelle occasioni importanti il popolo eugubino non
manca mai: una città piccola come Gubbio nel momento
di aggregarsi sa essere davvero unica. Si è visto poi al
maestoso stadio del "Bentegodi" tenuto a lucido.
Dal ragazzino al più anziano hanno cantato tutti
a squarciagola
con la sciarpa al collo. Ovviamente davanti ad una
curva sud colma di tifosi gialloblù sembravano una
sparuta presenza, ma la loro bella figura (come
avviene spesso) l'hanno fatta: un calore autentico,
schietto e puro. Eravamo in tribuna stampa e non
sono mancati i complimenti dei veronesi tipo:
"Mai vista così tanta gente nel settore
ospiti quest'anno"; "Ma è venuta tutta
Gubbio fino a Verona? Per la piccola città che è
sono tanti". E non a caso sono arrivati
gli elogi dopo il novantesimo degli addetti ai lavori.
Il Ds Giammarioli ha definito così la tifoseria
eugubina: "Ormai non trovo più le parole
per definire i nostri tifosi. Tempo fa sono andato
su una tv perugina e sono stato criticato quando
ho detto che un tifoso eugubino vale più di 100
tifosi delle altre zone. Ebbene, ora lo ripeto
e lo ribadisco: è così". Idem Sandreani:
"Dopo il gol ho fatto tutto il campo per
esultare? Ma avete visto questa gente cosa riesce
a fare facendosi tra l'altro tutti questi chilometri?
Era solo mio dovere. Abbiamo fatto un qualcosa di
storico vincere sul campo del Bentegodi".
In effetti fare 790 chilometri tra andata e ritorno
non sono mica pochi! Sulla stessa lunghezza d'onda
Farina: "Il pubblico è stato trascinante.
Ci hanno incitato già dal riscaldamento. Siamo scesi
in campo così vogliosi per portare a casa il risultato
e realizzare un sogno". Il Dt Gigi Simoni
alla vigilia del grande match a Verona si era espresso
così: "Noi abbiamo un rapporto bellissimo
con il nostro pubblico, è un rapporto di fiducia,
e anche per questo spesso riusciamo a giocare con
tranquillità. C'è sempre incitamento, mai una contestazione
come invece avviene da altre parti. Mi auguro che
si prosegua". E la partita? É stata un'impresa
di quelle che non si scordano in fretta. Un primo
tempo giocato in maniera esemplare per una partita
preparata in maniera perfetta a livello tecnico-tattico.
Gubbio accorto in difesa e allo stesso tempo veloce
e ficcante nelle ripartenze come è solito fare.
Doveva essere in soggezione la formazione rossoblù
contro il baluardo Hellas Verona e in uno stadio
maestoso davanti ad oltre diecimila spettatori,
e invece... a lunghi tratti ad essere in soggezione
è sembrata essere proprio la formazione di casa.
Manovra abbastanza lenta, macchinosa e il Gubbio
che ha conquistato subito terreno. Il primo gol
è da cineteca con un'azione di sei tocchi: Lamanna
per Raggio Garibaldi che serve Donnarumma; assist
di quest'ultimo per Gomez Taleb che serve di nuovo
il compagno di prima; quindi ancora Donnarumma che
serve all'indietro sulla fascia sinistra Farina
che prontamente crossa in area dove il settimo tocco
decisivo è di Gomez Taleb che si fa trovare pronto
e piazza di testa la palla nell'angolino. Il Verona
ha risposto con un altro bel gol di Ferrari che
si è coordinato alla perfezione e in mezza rovesciata
ha segnato una rete degna della platea veronese.
Un gol che avrebbe buttato giù moralmente chiunque.
Ma il Gubbio non muore mai ed è ripartito a testa
bassa collezionando la punizione decisiva scaturita
da un'altra azione penetrante: Sandreani ha fatto
il resto con il suo destro vellutato e la palla
si è infilata all'incrocio. Diciamo anche che la
partita è stata bella e vibrante. Negli ultimi venti
minuti c'è stata la pressione degli scaligeri, ma
il Gubbio ha saputo resistere contro la robustezza
dei veneti, mettendo in campo il coraggio ma in
particolar modo il cuore! C'erano giocatori stanchi,
alcuni con i crampi, ma nonostante ciò nessuno ha
ritirato la gamba. Tutti hanno giocato fino allo
spasimo. Un fattore che ha galvanizzato tutto il
popolo eugubino che ha incitato soprattutto nella
fase finale della partita in maniera calorosa e
incessante i propri beniamini in campo. É al 90'
è esplosa la gioia, giustificata. Così hanno dovuto
deporre le armi anche i mastini (sono i simboli
dell'Hellas Verona, in riferimento al Mastino della
Scala che governò la città tra il tredicesimo e
il quattordicesimo secolo). Questa squadra non finisce
mai di stupire. I numeri parlano da soli: 10 vittorie
negli ultimi 11 incontri disputati, roba da fantascienza!
E questa volta la squadra ha compiuto un'impresa
storica per il calcio eugubino. Quanti tifosi avranno
strompicciato gli occhi quando hanno letto sul tabellone
luminoso del Bentegodi: Hellas Verona 1, Gubbio
2, è da non crederci! E parlando del Bentegodi chiudiamo
con una curiosità. La rivista ufficiale presente allo
stadio con il nome "Hellas Verona Magazine"
riportava in prima pagina il progetto del nuovo
stadio (cioè il New Arena Stadium) con 840000 mq.
di sport, musica, servizi, spazi museali, commercio,
accogliente e raccolto nel verde, integrato in un
complesso polifunzionale a servizio della città
di Verona. Un tifoso eugubino si è lasciato andare
ad una battuta: "A Verona fanno lo stadio
nuovo? A noi ci basterebbe avere il Bentegodi usato".
Pensiamo di avere detto abbastanza. É stata una
giornata indimenticabile per tutta Gubbio. Era giusto
raccontarla a dovere. Alla prossima. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 06
febbraio 2011
Impresa Gubbio: espugnato il campo dell'Hellas Verona (1-2). Il
Ds Giammarioli: "Siamo forti"
Gubbio,
che impresa! Vince sul campo del glorioso Hellas
Verona dopo una partita di sostanza e di cuore.
I commenti finali. Il Ds Giammarioli: "Abbiamo
giocato contro una grande squadra. Ma noi abbiamo
dimostrato di essere davvero forti. E del pubblico
non ho più parole. É fantastico". Capitan
Sandreani: "Partita e risultato storico
per tutta Gubbio calcistica. La corsa verso i
tifosi? Era dovuta: sono stati immensi".
Chiude Farina: "Espugnare il Bentegodi è
un sogno che si è realizzato. Il pubblico è stato
trainante: ci ha incitato già dal riscaldamento".
Spettacolare
colpo d'occhio al "Bentegodi" con la curva dei tifosi dell'Hellas
Verona che spinge con dei cori possenti la propria squadra. Nel settore
ospiti invece sono presenti un nutrito gruppo di tifosi: sono circa 700 i supporters
eugubini giunti in terra veneta. Il Gubbio è al completo. Il Verona invece deve fare a meno di
Paghera, Cangi e Selva. Mister Torrente (squalificato, lo sostituisce
in panchina Mengoni) opta per il consueto 4-3-3. Il trainer dei
veronesi Mandorlini schiera il 4-3-1-2. In avvio Le Noci si porta in
area di rigore e cade a terra, ma l'arbitro fa proseguire. Al 5' Gomez
Taleb si libera sulla trequarti e serve in profondità Donnarumma, ma
Rafael riesce a salvarsi in uscita protetto da Vergini. Al 10' è ancora
Gomez Taleb che libera in area all'altezza del dischetto Donnarumma, ma
il suo pallonetto di destro termina a lato. Al 15' il Gubbio passa in
vantaggio: Farina pennella un cross millimetrico da sinistra in area
dove svetta Gomez Taleb che di testa indovina l'angolino mentre
Rafael guarda la palla mentre si insacca in rete. Al 17' però il Verona
trova il pareggio: Pichlmann si libera di forza sulla destra e crossa
in mezzo dove si fa trovare pronto Ferrari che in mezza rovesciata
fulmina Lamanna: palla nell'angolo. Ma il Gubbio reagisce in maniera
immediata e si riporta in vantaggio al 20': punizione dal limite
calciata magistralmente di destro da Sandreani che aggira la barriera e
si insacca sotto all'incrocio: Rafael tocca la palla ma non riesce a
respingerla. Al 27' Gomez Taleb cade a terra in area, ma l'arbitro è a
due passi: fa proseguire. Al 42' su corner di Hallfredsson, Pichlmann
colpisce deciso di testa in porta ma la palla va alta sopra la
traversa. Ripresa. Al 47' si libera al limite dell'area Le Noci e con
un destro velenoso in diagonale calcia la palla che termina di poco a
lato. Al 52' Galano parte in grande in velocità sulla fascia palla al
piede partendo da centrocampo fino in area di rigore locale, ma viene
anticipato in extremis da Ceccarelli. Al 68' Le Noci tenta la
conclusione a rete da dentro l'area di rigore sul filo del fuorigioco,
ma calcia a lato. Al 76' ci prova allo stesso modo Napoli con un tiro
da fuori area: palla che va a lato. Al 77' penetra in area
pericolosamente Esposito e da posizione defilata spara forte a rete:
Lamanna in tuffo si salva in calcio d'angolo. All' 82' Gomez Taleb
lancia a rete Bazzoffia che supera in velocità Vergini ma solo davanti
alla porta spara incredibilmente a lato. All' 87' è Sandreani lanciare
in profondità lo stesso Bazzoffia che calcia a rete: palla
che sfiora la traversa. Al 90': vittoria a Verona! Tabellino:
Verona - Gubbio 1-2 Verona:
Rafael, Abbate, Scaglia, Esposito, Vergini, Ceccarelli, Le Noci (72'
Tiboni), Russo (57' Mancini), Ferrari, Hallfredsson, Pichlmann (57'
Napoli). All. Mandorlini. Gubbio:
Lamanna, Bartolucci, Farina (74' Caracciolo), Boisfer, Borghese, Briganti, Galano (76' Alcibiade),
Sandreani, Gomez Taleb, Raggio Garibaldi, Donnarumma (59' Bazzoffia). All. Torrente
(squalificato, in panchina il vice Mengoni). Reti: 15' Gomez Taleb (G), 17' Ferrari (V), 20' Sandreani (G). Arbitro:
Di Paolo di Avezzano (Carmignani di Pisa e Orlandi
di Arezzo). Ammoniti: Esposito, Ferrari, Hallfredsson e Mancini (V); Sandreani e Gomez Taleb (G).
Spettatori: 11491 (di cui 678
da Gubbio). Risultati:
Ventunesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone A - Stagione 2010-2011: Alessandria
- Paganese 1-0 91' artico (A) Bassano
- Monza 2-1 33' Masini (M), 76' Porchia (B), 90' Porchia (B) Cremonese
- Pavia 2-1 24' Scaglia (C), 43' Eusepi (P), 70' Scaglia (C) Ravenna
- Sorrento 2-2 4' Lo Monaco (S) aut., 22' Rossetti (R), 55' Paulinho (S) rig., 71' Paulinho (S) Reggiana
- Como 1-1 69' Franco (C), 72' Temelin (R) rig. Salernitana
- Pergocrema 0-0 51' Fava (S) Spal
- Lumezzane 0-2 41' Ferrari F. (L), 86' Pisacane (S) Spezia
- Sud Tirol
0-0 56' Saudati (Sp) Verona
- Gubbio 1-2 15' Gomez Taleb (G), 17' Ferrari N. (V), 20' Sandreani (G)
• 05
febbraio 2011
Tifosi del Gubbio a
Verona: venduti con esattezza 678 biglietti. E
un tifoso di Verona scrive...
La
prevendita per Verona terminata alle ore 19 si è
conclusa con 678 biglietti acquistati dai tifosi
del Gubbio.
Mercato: sospeso
il trasferimento di Emanuele Testardi al Foligno.
Secondo le norme federali un calciatore può essere
tesserato per tre società diverse ma può giocare
solo con due squadre. La punta sampdoriana prima
di venire a Gubbio era a Pescara: pertanto è ritornato alla Sampdoria. Intanto riceviamo
e pubblichiamo un e-mail (dopo il consenso dell'interessato)
alla nostra casella postale elettronica. Scrive
Francesco detto Chicco: "Sono Chicco, un tifoso dell’Hellas. Da quando Gomez Taleb
gioca nel Gubbio, per
seguire la sua crescita calcistica, ho iniziato settimanalmente a seguire il
Gubbio e di conseguenza questo portale. Desidero fare i miei complimenti al
Gubbio per lo splendido campionato che sta disputando; faccio gli elogi alla
redazione di Gubbiofans per il sito e tesso le lodi al direttore per l’editoriale del lunedì che
reputo sempre molto piacevole e genuino. Inoltre, mi auspico che domenica
sia una giornata dello sport e che queste due stesse compagini raggiungano alla fine
del campionato la serie B. In bocca al lupo Hellas e in bocca al lupo
Gubbio. Un abbraccio a tutti".
Partita che avrà inizio alle ore 14,30.
• 04
febbraio 2011
Mandorlini: "Il
Gubbio non è più una sorpresa. Il Verona è in crescita,
ma buttati punti decisivi"
Intervista
ad ampio raggio con il tecnico dei gialloblù Andrea Mandorlini
(nella foto da Hellasverona.it grazie a Simone Puliafito),
50 anni, ex calciatore di Torino, Atalanta, Ascoli,
Udinese e Inter (dove ha vinto uno scudetto). Ma
anche da allenatore ha trovato il giusto spazio
allenando finora in carriera la Triestina, Spezia,
Vicenza, Atalanta, Padova, Bologna, Siena, Sassuolo
e per ultimo il Cluj (Romania) prima di approdare
a Verona. Allora mister, prima domanda. Gubbio primo
in classifica in un girone di ferro. Che idea si
è fatto? Andrea Mandorlini ci risponde così: "Il Gubbio è davanti a tutti perchè
ha raccolto
tanti punti: nel calcio i punti non vengono mai
a caso. Credo che la squadra e all'allenatore
meritano i complimenti. Per la città sicuramente
sarà una sorpresa ma ormai dopo ventuno giornate
non si può più parlare di sorpresa. Ormai il Gubbio
è una certezza del campionato". Anche
il Verona con Andrea Mandorlini ha cambiato marcia,
ma in particolar modo non perde più: "I
numeri vogliono sempre dire qualcosa. Il mio rammarico
è che sarei potuto venire prima però mi trovavo
in Champions
League con il Cluj (squadra rumena di cui era allenatore
ndr). Sono arrivato con un leggero ritardo perchè
credo che questa squadra abbia dei valori diversi.
Tuttavia ora abbiamo trovato un certo tipo di equilibrio,
soprattutto a livello difensivo, mentre in attacco
abbiamo commesso qualche errore sbagliando anche
dei rigori incredibili (3 su 3 ndr). Però la squadra
è cresciuta, anche se ci manca qualche punto decisivo.
Speriamo di recuperarli". Nel mercato di
gennaio intanto sono arrivati dei rinforzi proprio in attacco...
"Tiboni è già stato a Verona ma proviene
da un periodo di inattività e non ha giocato con
continuità. Pure Napoli ha giocato poco. Quindi
ancora dobbiamo verificarne la reale condizione".
Del Gubbio cosa conosce? "Ho
visto tante videocassette. Diciamo che le favole
non nascono dal nulla. Torrente ha dato continuità
al lavoro intrapreso l'anno scorso e c'è un gruppo
consolidato. Come ripeto, i risultati non vengono
mai a caso. E c'è l'esperienza di Simoni. Se
si lavora in una certa maniera pure in una piccola
città con una piccola società si può fare molto
bene". Per la prima volta in questa stagione
il Gubbio affronta una squadra in uno stadio imponente
davanti ad una tifoseria che porta diecimila spettatori
sugli spalti. Secondo lei può incidere? "Credo
che conti relativamente. Poi il Gubbio ha fatto
finora tanti punti: questo significa che c'è un
gruppo consolidato e ha conquistato la giusta sicurezza.
Credo che sia consapevole di essere una squadra
importante". Anche Gubbio nel suo piccolo
porterà un nutrito di tifosi al seguito... "Beh,
questo ci fa piacere. La passione e il tifo sono importanti
nel calcio". Parliamo del passato.
Il personaggio che ricorda più volentieri? "Due
maestri come allenatori: Mazzone e Trapattoni. Di
compagni di squadra ho avuto tanti amici come ad
esempio Beppe Baresi, Bergomi, Zenga e Riccardo
Ferri. Da calciatore ricordo volentieri lo scudetto
con l'Inter. Da allenatore la gioia più bella è
stata portare in serie A l'Atalanta". Torniamo
a noi. Verona e Gubbio sarà un gran bel match. É d'accordo? "Il Gubbio non ha pressioni,
ha un suo modo di giocare e bisogna stare attenti
nelle ripartenze. Vedremo come finirà...".
• 04
febbraio 2011
Gubbio e Verona: squadre
a confronto. La potenzialità scaligera contro la
gioventù eugubina
Quella
gialloblù, una squadra costruita per il vertice
ma che ha trovato difficoltà estreme in un girone
arduo come la Prima Divisione. Quella
rossoblù, una squadra costruita almeno per salvarsi
e in maniera graduale si è ritrovata a conquistare
posizioni su posizioni e finire in testa alla classifica.
Il calcio è proprio strano e imprevedibile. E forse
proprio per questo motivo il calcio è bello. Poche
tempo fa facemmo un quesito. Chi si sarebbe mai
immaginato un anno fa che il Gubbio si trovasse
in Prima Divisione a lottare per il vertice? Nessuno.
E adesso sorge spontanea una domanda. Chi si sarebbe
mai immaginato tre mesi fa che il Gubbio si trovasse
allo stadio "Bentegodi" da capolista?
Nessuno. Ed ora una piccola città di appena 32000
abitanti sogna per un qualcosa che sembra incredibile.
Squadra giovane costruita con la "testa"
che vive sull'entusiasmo e dovunque si è recata
ha offerto sempre un calcio propositivo, bello da
vedere. Merito senz'altro di tutti, dallo staff
alla triade (Simoni, Giammarioli e Torrente), dalla
società e ai tifosi che nel loro piccolo hanno sempre
contribuito a tenere stretta con affetto la propria
squadra (pure nelle sconfitte). L'Hellas Verona
non ha bisogno di presentazioni: una formazione
di grande valore (che si è rinforzata ulteriormente
a gennaio), una grande società seria e lungimirante.
Ora la squadra è in mano ad Andrea Mandorlini (con
una esperienza calcistica di tutto rispetto) che
è subentrato a Giuseppe Giannini. Se guardiamo i
numeri sono dalla parte del tecnico ravennate (ex
Inter): è arrivato il 9 novembre 2010 e con lui
i gialloblù non hanno più perso. Negli ultimi nove
incontri sono arrivate 2 vittorie e 7 pareggi per
un totale di 13 punti. Una media playoff, cioè quel
traguardo che si cercherà a tutti i costi di conquistare
perchè la piazza li chiede oltre che se li merita
ampiamente. Ma soprattutto la formazione scaligera
ha trovato una difesa di ferro: ultimi nove incontri
dove ha incassato solo 4 gol; e nelle ultime cinque
gare ha subito solo una rete! Dall'altra parte c'è
un Gubbio che in quanto a numeri non scherza affatto:
negli ultimi nove incontri ha collezionato 24 punti
con 8 vittorie e una sola sconfitta; e il reparto
arretrato è stato perforato 4 volte (come l'Hellas
Verona). Pertanto domenica si prevede un grande
match. Intanto continua la prevendita dei biglietti
presso la Tabaccheria 2000: alle ore 20 del giovedì
sera sono stati venduti 429 biglietti per il settore
ospiti. Tutti i pullman che seguiranno la trasferta
di Verona dovranno ritrovarsi domenica mattina alle
ore 8 al bivio della Contessa: tutta la carovana rossoblù dovrà partire
con la scorta.
• 03
febbraio 2011
A Verona un passaggio
storico: uno stadio e tifoseria da serie A. Parte
la prevendita biglietti
Gubbio
nella storia. I rossoblù domenica andranno in scena
- niente popo' di meno che - allo stadio di Verona,
ovvero al "Marcantonio Bentegodi", a pianta
ellittica e contiene 39200 posti. Lo stadio è dotato
dal 2009 sul tetto di un impianto fotovoltaico più
grande d'Italia su una struttura sportiva (installati
oltre 13000 pannelli fotovoltaici). Questo impianto
ha ospitato ben quattro incontri del Mondiale di
Calcio del 1990 (il Belgio contro Uruguay e Corea
del Sud, e la Spagna contro lo stesso Belgio e la
Jugoslavia). Senza dimenticare che ha ospitato la
Coppa Campioni quando nel 1985 l'Hellas Verona conquistò
lo scudetto (precedendo il Torino distanziato di
quattro punti) con il trainer Osvaldo Bagnoli e con tanti
campioni indimenticati come ad esempio Briegel,
Elkjaer, Fanna, Di Gennaro, Fontolan, Marangon,
Tricella, Garella e Galderisi (ex tecnico del Gubbio
nel 2004). Pure la tifoseria gialloblù è molto conosciuta
non solo per la particolarità che è passionale e
sempre numerosa (pure in Prima Divisione vanta 7958
abbonati per una media spettatori di 9830 spettatori
a partita), ma perchè il tifo organizzato veronese
(sponda Hellas) si sa contraddistinguere per i cori
di incitamento fuori dall'ordinario (a Gubbio c'è
stato solo un piccolo assaggio) diventando così
una delle più importanti tifoserie d'Italia. Nel
frattempo a
Gubbio la vendita dei biglietti per la trasferta di Verona
si effettua presso la Tabaccheria 2000 (vicino Bar
della Stazione). Fino a mercoledì sera alle ore
20 sono stati acquistati 230 biglietti per il settore
ospiti. In allestimento tre pullman presso Bar Santa
Lucia, Bar San Martino e Bar Madonna del Ponte.
Intanto è stato programmato il
Vejone Rossoblù: si terra al Crico's di Cipolletto
con inizio alle ore 21 mercoledì 16 marzo (il giorno
dopo è festa nazionale per celebrare il 150esimo
anniversario dell'Unità d'Italia). Questione stadio.
Mentre a Gubbio è tramontato il progetto nuovo stadio
(si parla di una nuova curva soltanto, anche se non
c'è niente di scritto ancora), altrove si stanno
muovendo diversamente. Dopo aver raccontato dell'ampliamento
effettuato al "Riviera delle Palme" di
San Benedetto del Tronto (ora è tutto coperto e
tetto basato su pannelli fotovoltaici), e dopo aver
citato tempo fa che a Verona è stato presentato
un progetto futuristico di un nuovo impianto (New
Arena Stadium) che il presidente Martinelli lo considera
"un'opportunità per tutta la collettività"
(basta scrutare il sito Hellasverona.it), oltre
che la società della Spal si finanzierà con l'installazione
di pannelli fotovoltaici,
ora anche a Lucca si stanno muovendo in questa direzione.
Da altre parti si prendono iniziative lungimiranti.
Ma noi siamo in Umbria. Certi progetti o innovazioni
restano pura fantascienza...
• 02
febbraio 2011
Torrente: "Ora
è un altro torneo". Alcibiade e Suciu:
"Siamo pronti". E Foto Rosa aggiornata...
Conferenza
stampa con i nuovi arrivati, Suciu e Alcibiade (assente
Daud per un giorno di permesso), in compagnia di
mister Torrente e il vice presidente Brugnoni. Proprio
quest'ultimo ha iniziato il discorso dicendo: "Nella
campagna acquisti-cessioni di gennaio siamo usciti
con un attivo di 35 mila euro". In pratica
sono partiti due calciatori (Testardi e Capogrosso)
e ne sono arrivati tre (due dalla Juventus e uno
dal Torino) con il bilancio in attivo. Non è cosa da tutti. E pensare che la società poteva
avere più quattrini. Una sontuosa offerta è arrivata
per Borghese: in primis il Cagliari e poi il Chievo
Verona si sono fatte avanti, ma il Gubbio ha preferito
tenere ben stretti i suoi gioielli fino a giugno.
Infatti anche Gomez Taleb era finito nel mirino
di società importanti. A questo punto il Gubbio
punta davvero al rush finale con i migliori intenti.
E mister Torrente dice: "Si è mantenuto
il budget di spesa prefissato, ma allo stesso tempo
ringrazio la società perchè Borghese e Gomez Taleb
sono rimasti con noi. I nuovi arrivati sono ragazzi
di qualità perchè provengono da settori giovanili
importanti e mi permetteranno di avere più scelta.
Ora devono entrare nei nostri meccanismi. E mi affido
sempre sul fatto che da parte nostra dobbiamo giocare
sempre a calcio come abbiamo fatto finora".
E aggiunge: "In questi ultimi mesi sarà
tutto un altro campionato. Le squadre di testa classifica
si sono tutte rafforzate con ottimi calciatori.
E noi non potevamo essere da meno anche se siamo
gli unici che abbiamo puntato solo sui giovani".
L'ultimo arrivato Alcibiade (scuola Juventus) è
schietto quando dice: "Mi trovavo in serie
B a Pescara ma non ci ho pensato un attimo a scendere
di categoria. Ho saputo che in questo ambiente si
lavora bene e non nego che ho temuto di non poter
più venire a Gubbio. Sono stato dipinto come un
jolly difensivo? Beh, diciamo che il mio ruolo naturale
è fare il centrale ma posso giocare sulle fasce
e pure a centrocampo davanti alla difesa".
A riguardo mister Torrente puntualizza: "A
tutti gli effetti può essere il sostituto naturale
di Boisfer". Infine ha preso la parola
Suciu (scuola Torino) che già da più di due settimane
è nel gruppo: "Dico subito che ho trovato
un gruppo stupendo. Contro lo Spezia poi questo
Gubbio mi ha davvero impressionato: nel primo tempo ha giocato
con un'intensità agonistica notevole e ha offerto
un ottimo calcio. L'ambiente? Diciamo che lo stadio
è piccolo". Gli risponde Torrente: "Si
vede che è abituato bene a giocare a Torino".
Ma poi il calciatore rumeno ha aggiunto: "Ma
capisco che la città è piccola. Tuttavia ho trovato
un pubblico molto caldo e questo non può fare altro che
darci la giusta carica". A chiudere il
colloquio ci ha pensato mister Torrente che ha detto:
"Domenica affrontiamo una grande squadra
come l'Hellas Verona che tra l'altro si è rinforzata
con ottimi calciatori. In più giocheremo in uno
stadio come il Bentegodi che solo a pensarci fa
venire i brividi davanti tra l'altro ad un pubblico
meritevole di altre platee". Chiudiamo
con un e-mail giunta alla nostra casella elettronica
firmata
da Renzo Rughi: "Abito a Roma ho 63 anni, tifo Gubbio dall'eta di
11 anni. Ricordo con affetto
la squadra del 1959-60: Ciardi, Coletti,
Regni, Salimbeni, Palma, Nicchi, Coppari, Salvini, Minelli, Nofri, Benigni.
Ma la
squadra di quest'anno, é meravigliosa! Ho un piccolo rammarico,
aver portato sfortuna nella partita persa con il Pergocrema, l'unica che ho
visto quest'anno, pero' quella domenica ho capito che i tifosi del Gubbio
non lo abbandonano mai, anche nelle sconfitte. Ciao e sempre Forza Gubbio".
(Nota: tutte le e-mail che decidiamo di volta in
volta di pubblicare sono messe on line solo dopo
il consenso dei diretti interessati. Siamo a disposizione
anche per coloro che ci contattano in maniera riservata
o per info). Intanto
abbiamo aggiornato la Rosa 2010-2011 nella sezione "Immagini".
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