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news]
• 30
GENNAIO 2021 Giammarioli:
"Il presidente parli solamente con me".
Torrente: "Troppi errori". Le foto
di Gubbio-Samb
Non è stata
una giornata felice. Eppure era iniziata con i migliori
auspici. Cioè con Pasquato che fredda su
punizione un portiere Nobile piuttosto incerto.
Poi c'è pure l'espulsione di De Ciancio. Ma
nonostante l'inferiorità numerica la Samb
macina occasioni trascinata da un lodevole Botta:
così trova il pari con un fortuito autogol
di Formiconi e con un colpo di testa di D'Angelo
complice una difesa completamente disattenta.
L'amarezza del trainer Vincenzo Torrente: "Peccato
perchè nel primo tempo non avevamo concesso spazi
e potevamo sfruttare meglio le nostre ripartenze
con l'ultimo passaggio, soprattutto con la chance
di De Silvestro. Anche nel secondo tempo abbiamo
commesso degli errori di valutazione nella finalizzazione.
Quando incontri poi una Samb così alla fine
ti può castigare. Vero che Formiconi è
stato sfortunato con l'autogol, ma diciamo anche
che nell'uno contro uno siamo stati flebili soprattutto
sul gol di D'Angelo. Prendiamo spesso delle reti
su cui c'è molto da riflettere perchè
poi le partite si complicano. Devo trovare una soluzione.
Brava la Samb che ha sfruttato appieno il gioco
in ampiezza e l'infortunio di Signorini (per un
problema muscolare) ci ha penalizzato in centimetri. Perchè è subentrato Cinaglia? Il
suo utilizzo serviva per rinforzare la copertura
perchè Botta aveva troppi spazi e perciò
cercavo maggiori equilibri. Perchè Pasquato
è uscito? Per cercare più profondità,
eravamo troppo bassi e così ho inserito Fedato.
Hamlili? Volevo farlo entrare, ma è arrivato
due giorni fa e quindi non è facile. Megelaitis?
Sta meglio, ma ancora non bene". Il diesse Stefano Giammarioli
è tagliente: "Sembra
che il mercato sia il problema più grande
che abbia il Gubbio. Quando non c'è serenità
è difficile. I ragazzi hanno bisogno di protezione:
serve più attenzione sul campo e la testa
non deve andare sulle voci di mercato. La gestione
è basilare. La squadra si è come sciolta,
qualcosa non funziona in questo periodo e perciò
andrò fino in fondo. In che senso? Parlerò
con il presidente, con l'allenatore e con i calciatori.
Chi non sa affrontare questi problemi di petto non
può fare calcio. Non servono scuse. Dirò
al presidente che non si deve fidare di nessuno
altrimenti diventa matto: parli solo con
il sottoscritto e non deve ascoltare chi ha vicino. Se
si fida bene, altrimenti amici come prima. Io sono
il responsabile perchè d'altronde sono io
l'operatore di mercato, ma poi tra dieci anni saprete
tutte le verità. Ho visto che il presidente
Notari stando vicino a me è migliorato tanto
a livello di organizzazione. E alla fine, a me e Torrente,
ci ha accontentato prendendo Fedato e Hamlili. Ma
manca un jolly difensivo. Torrente sta facendo un
grande lavoro. Ma l'obiettivo è una salvezza
tranquilla, non i playoff. Questo non è fantacalcio".
Il trainer degli ospiti Mauro Zironelli dice: "La
partita è stata come una tempesta. Ci siamo
comportati come i marinai davanti al mare grosso.
Grande prova di spirito di squadra". Ma
ecco le immagini (20 foto) di Gubbio e Samb. Fotoservizio
di Gianfranco Gavirati.
• 30
GENNAIO 2021 Gubbio,
ko in rimonta: passa la Samb (1-2). Pasquato illude,
Formiconi fa autogol e bis di D'Angelo
Gubbio contro la
Samb nell'anticipo di sabato. Il trainer ritorna
al 4-3-1-2 con Sainz Maza mezzala e il duo di attacco
Gomez e De Silvestro. Fase di studio ad inizio gara
quando si vede la prima vera azione degna di nota
al 15': corner pennellato in area da Botta dove
svetta sopra tutti Cristini che schiaccia a rete
di testa, Cucchietti fa buona guardia e abbranca
la sfera a terra. Al 17' il Gubbio passa in vantaggio
su un calcio piazzato: carica il destro Pasquato
su punizione poco fuori dall'area, un tiro forte
ma centrale che buca la barriera e trova impreparato
il portiere Nobile che ci va con i pugni ma la palla
gli sfugge dalle mani come fosse una saponetta e
si insacca in rete. Reazione degli adriatici con
Botta che diventa il fulcro delle trame di gioco
degli ospiti e al 30' serve Trillò che prova
il tiro dal limite, però Cucchietti è
pronto e para a terra. Al 35' è lo stesso
Botta che va via per vie centrali lasciando sul
posto due avversari e prova il tiro volante di sinistro
dal limite, la palla sfila di poco a lato. Al 40'
pericolo, quando Fazzi crossa in area da destra
per la testa di Nocciolini che da buona posizione
incorna a lato. Al 41' arriva la chance per il Gubbio
quando c'è Pasquato che va via sul filo del
fuorigioco e serve una palla filtrante invitante
in area per De Silvestro che però cicca la
palla di sinistro calciando abbondantemente a lato.
La ripresa. Al 13' è ancora Botta che va
via sulla trequarti e innesca Nocciolini servito
al limite dell'area: l'attaccante dei marchigiani
si gira e prova il tiro di destro a palombella che
sfiora la traversa. Al 15' De Ciancio mette giù
Sainz Maza lanciato sulla trequarti e viene ammonito
per la seconda volta (espulso). Al 20' però
il Gubbio rischia quando sulla catena di sinistra
Trillò lancia in area Angiulli che calcia
di sinistro un tiro radente che costringe Cucchietti
a salvarsi in tuffo in angolo. Al 24' arriva il
pareggio della Samb: tutto nasce sulla sinistra
da Fazzi che lancia in profondità Botta che
porta a spasso Sainz Maza ed elude la chiusura di
Malaccari, poi rimette in area una
palla velenosa che sbatte sulle gambe di Formiconi
che fortuitamente deposita la sfera nella propria
porta che comporta un autentico autogol. Ma non
è finita. Al 39'
è Bacio Terracino che entra in area da sinistra
e impegna in angolo Cucchietti che si salva in tuffo.
Dal corner stesso il sorpasso ospite. Al 40' infatti
arriva la doccia gelata: su corner calciato corto
da Botta è Fazzi che scaraventa da destra
un cross in area dove svetta D'Angelo che di testa
insacca la sfera a fil di palo sotto lo sguardo
impietrito di Cucchietti. Tabellino:
Gubbio - Sambenedettese (1-2): Gubbio
(4-3-1-2): Cucchietti; Formiconi, Uggè,
Signorini (6' st Munoz), Ferrini; Oukhadda, Malaccari, Sainz Maza
(32' st Fedato); Pasquato (32' st Pellegrini);
De Silvestro (24' st Cinaglia), Gomez. A disp.: Zamarion, Elisei,
Migliorelli, Hamlili, Serena. All.: Torrente. Sambenedettese (3-4-1-2):
Nobile; Cristini, D'Ambrosio, Enrici (20' Di Pasquale); Fazzi
(47' st Biondi), De Ciancio,
Angiulli, Trillò (20 'st D'Angelo); Botta
(44' st Chacon); Lescano, Nocciolini (20' st Bacio
Terracino).
A disp.: Fusco, Laborda, Liporace, De Goicoechea, Mehmetaj, Serafino. All.: Zironelli. Arbitro:
Pascarella di Nocera Inferiore (Donato di Milano
e Valente di Roma 2); quarto uomo: Vergaro di Bari. Reti:
17' pt Pasquato (G), 24' st Formiconi (G) autogol,
40' st D'Angelo (S). Espulso: 15' st De
Cianco (S) per somma di ammonizioni. Ammoniti:
Ferrini (G), Formiconi (G), D'Ambrosio (S), Malaccari
(G), Cinaglia (G), Mehmetaj (S).
Angoli: 4-6. Recupero: 0' pt; 5' st. Note: gara
a porte chiuse. Risultati:
Ventunesima Giornata - Serie B - Serie C: Carpi
- Mantova 2-0 44'
Eleuteri (C), 46' De Sena (C) Feralpisalò
- Matelica 2-1 27'
Morosini (F), 55' Leonetti (M), 92' Scarsella (F) Fermana
- Sudtirol 1-1 10'
Vinetot (S), 72' Neglia (F) Gubbio - Sambenedettese
1-2 17'
Pasquato (G), 69' Formiconi (G) aut., 85' D'Angelo
(S) Padova - Fano 1-1 45'
Barbuti (F), 64' Santini (P) Perugia
- Arezzo 3-0 12'
Elia (P), 14' Falzerano (P), 87' Kouan (P) Ravenna
- Legnago Salus 1-1 22'
Bulevardi (L), 62' Mokulu (R) Triestina -
Cesena 2-1 32'
Gomez (T) rig., 61' Petrella (T), 92' Collocolo
(C) Virtus Verona - Imolese 3-1 23'
Pittarello (V), 34' Polidori (I) rig., 37' Danti
(V), 89' Arma (V) Vis Pesaro - Modena 1-0 72'
Di Paola (V)
• 29
GENNAIO 2021 Ufficiali
Hamlili e Fedato: "Pronti per la causa".
Torrente: "Bene, il discorso era rimasto
incompleto..."
Ora è tutto
ufficiale. Firmano l'attaccante Fedato (contratto
fino a giugno 2022) e il playmaker Hamlili (un prestito
secco dal Bari) mentre la punta Gerardi si trasferisce
alla Cavese. Entrambi i nuovi acquisti sono stati
convocati per la sfida con la Sambenedettese. Le
prime parole di Francesco Fedato: "Già
dovevo venire la scorsa estate. Torrente mi lanciò
a Bari in serie B da giovane e gli devo tanto. Adesso
penso solamente di fare il meglio possibile a Gubbio.
Come caratteristiche principali sono un esterno
di attacco, purtroppo provengo da qualche problema
fisico e spero di trovare la forma il prima possibile".
Le parole di Zakaria Hamlili: "Trattativa
semplice perchè il Gubbio mi ha voluto fortemente
e così ho accettato per dare una mano a questa
squadra. Per caratteristiche sono una mezzala, ma
mi sono adattato nel tempo anche come playmaker.
Già in passato dovevo venire a Gubbio, ma
non si fece nulla per diversi motivi. Ma ora non
vedo l'ora di iniziare. Mi ha messo una parolina
buona Casiraghi (ora al Sudtirol ndr), dico che
mi ha parlato molto bene di Gubbio". Tocca
allora al trainer Vincenzo Torrente, prima del match
contro la Samb, parlare innanzitutto di questi due
nuovi acquisti: "Ringrazio il presidente
(Notari ndr) per gli acquisti. Sono delle pedine
importanti che servono per cominciare un percorso
per completare quella rosa che era scarna e insoddisfacente
la scorsa estate. Ora però
bisogna fare recuperare ad entrambi i calciatori
la condizione, soprattutto Fedato ha avuto un problema
fisico che per fortuna ha risolto ultimamente. Sono
motivati ma hanno bisogno di minuti in campo. Tuttavia
ora occhio alla Samb, formata da elementi molto
importanti". Una domanda nasce spontanea:
con Fedato in prospettiva può essere utilizzato
il modulo 4-3-3 che piace al mister? "Fedato
può giocare sia da esterno che da seconda
punta. Calciatore duttile, con qualità tecniche
e che ha gamba. Sì, potrei usare anche il
4-3-3 in futuro, oltre ai moduli già collaudati
come il 4-3-1-2 o il 4-3-2-1". Ma adesso
con la Samb potrebbe essere rispolverato il 4-3-1-2.
Probabile Cucchietti in porta. Difesa con Formiconi,
Signorini, Uggè e Ferrini. Centrocampo a
tre con Oukhadda, Malaccari e Sainz Maza. In avanti
Pasquato tra le linee a supporto di De Silvestro
e Gomez. Questa la lista dei venti convocati: Cucchietti,
Zamarion, Elisei, Cinaglia, Ferrini, Formiconi,
Migliorelli, Munoz, Signorini, Uggè, Hamlili,
Malaccari, Oukhadda, Sainz Maza, Serena, Pasquato,
De Silvestro, Fedato, Gomez e Pellegrini.
• 28
GENNAIO 2021 L'attenzione
si sposta su Hamlili. Arriva insieme a Fedato. Gerardi
alla Cavese. La storia di Fagioli
Un mercato che all'improvviso
muta e regala sorprese. Dopo una calma piatta irreale,
sta succedendo tutto in questi ultimi giorni di
gennaio. Non solo Fedato che è pronto alla
firma per sostituire il partente Gerardi che si
è accordato con la Cavese. Adesso il Gubbio
sta pensando di sferrare un altro colpo, ma a centrocampo.
Come un blitz. Il nome è quello di Zakaria
Hamlili, classe 1991, in forza al Bari. Una pedina
di esperienza che però quest'anno ha trovato
poco spazio con Auteri in panchina: infatti era
stato a tutti gli effetti reintegrato ad ottobre
però poi aveva racimolato solo venti minuti
di gioco con due gettoni. Una novità per
il calciatore italo-marocchino perchè negli
anni precedenti con i galletti era stato un calciatore
fondamentale, tenuto con la massima considerazione.
D'altronde parla il suo curriculum con la Virtus
Entella dove ha iniziato a vedere il calcio vero
a livello professionistico,
per poi transitare da Cuneo, Forlì, Ancona
ed infine alla Pistoiese prima di approdare nel
capoluogo pugliese. Ma non è un nome nuovo
per il Gubbio. Infatti nell'estate 2017 (basta scrutare
le nostre news, per l'esattezza in data 20 luglio,
nel giorno in cui aveva rassegnato le dimissioni
dalla dirigenza eugubina l'imprenditore Filippo
Barbetti), la priorità era prendere un playmaker
e il nome primo nella lista era quello di Hamlili:
lo volevano a tutti i costi il duo Giovanni Cornacchini
e Renzo Tasso che lo avevano avuto già ad
Ancona, però poi non si fece nulla perchè
il calciatore si accordò con la Pistoiese.
Non è un caso che poi lo stesso Cornacchini
se lo portò a Bari nell'anno della promozione
in serie C dopo un anno di purgatorio nei dilettanti.
In questa sessione di mercato in verità Hamlili
è stato accostato ad altre realtà
di C del sud: si era parlato di un sondaggio di
Viterbese, Cavese e Monopoli. Oltretutto si è
parlato di un interesse della Fermana dove appunto
ora c'è il trainer Cornacchini. Ora questa sorpresa.
D'altronde il Gubbio stava cercando un playmaker
e a questo punto la decisione è ricaduta
su un calciatore più esperto rispetto ad
un giovane più acerbo. La decisione potrebbe
essere stata presa in virtù del fatto che
Linas Megelaitis
è ancora out: soffre di una sindrome retto-adduttoria
e quindi serve un sostituto di peso. Hamlili potrebbe
essere un elemento considerato di prospettiva perchè
Megelaitis è corteggiato nel mercato (è
nel mirino del Cittadella) e c'è il rischio
che a giugno (è in scadenza) il playmaker
lituano potrebbe lasciare Gubbio. Perciò
Hamlili potrebbe essere l'uomo giusto per prendersi
le chiavi del centrocampo dei rossoblù e
non è escluso che potrebbe definirsi un accordo
per un anno e mezzo, cioè con la stessa dinamica
che si sta concretizzando con la punta Fedato. Si
attendono quindi solamente gli sviluppi. Intanto
mercoledì sera a sorpresa il trainer Andrea
Pirlo in Coppa Italia ha buttato nella mischia da
titolare nella Juventus contro la Spal il giovane
Nicolò Fagioli (classe 2001). Una curiosità
riguarda Gubbio. Il talentuoso centrocampista Fagioli
fu ceduto alla Juventus dalla Cremonese quando con
i grigiorossi c'era come direttore sportivo Stefano
Giammarioli: trattativa che fu condotta proprio
dal manager eugubino e all'epoca (nel 2015) fruttò
un bel gruzzolo per la società lombarda.
• 27
GENNAIO 2021 Su
Fedato mancano solo i dettagli. Parla Serena: "A
Modena poco concreti, adesso serve il riscatto"
Niente paura. Non
è arrivata ancora l'ufficializzazione, ma
è questioni di dettagli. Salvo clamorosi
colpi di scena l'attaccante Francesco Fedato metterà
la firma sul contratto nelle prossime ore. La punta
che è di origine veneta è pronto a
vestire la casacca rossoblù per rinforzare
il fronte avanzato. Va chiarito subito però
che non è un vero centravanti, ma un esterno
di attacco e talvolta con caratteristiche che può
fare la seconda punta. Ma è un uomo già
conosciuto al trainer Torrente, pertanto conosce
pregi e difetti di un calciatore che tutto sommato
ha un curriculum di rilievo perchè vanta
120 presenze in serie B: l'annata nella quale ha
reso maggiormente a livello realizzativo è
stato proprio nel Bari di Torrente nella stagione
2012-2013 (6 gol in 26 presenze). Una curiosità
su Fedato che non può essere non citata. Girando
nel web si scopre che la sua dolce metà è
Sara Affi Fella, nota al pubblico televisivo perchè
ha partecipato sulle reti Mediaset nel reality 'Temptation
Island' e poi è stata tronista di 'Uomini
e Donne', nel 2014 è stata anche a Miss Italia
dove vince la fascia di Miss Curvy. Recentemente
è stata intervistata dal magazine 'Nuovo
Tv', come riporta nel web Caserta News.
Mentre è pronto a lasciare Gubbio e quindi
a firmare con la Cavese l'attaccante Federico Gerardi:
si parla di un contratto fino a giugno 2022 con
i bluoncè. In casa Gubbio intanto ha parlato
tramite il canale social ufficiale il centrocampista
Filippo Serena che in sintesi ha detto: "É
andata male a Modena, ma non abbiamo fatto una brutta
prestazione. Buona gara ma ci è mancata la
finalizzazione. Nel primo tempo siamo partiti bene
ma nel nostro migliore momento abbiamo preso il
primo gol di Spagnoli. Ma con la Sambenedettese
vogliamo riscattare subito questa sconfitta e vogliamo
i tre punti. Essere figlio d'arte? Sì, mio
padre mi ha detto che è stato contento del
mio esordio ma non ha fatto giudizi per come ho giocato,
però ha aggiunto che siamo una buona squadra
e bisogna continuare su questa strada".
Mentre da Mantova giunge una voce di mercato. Il
Gubbio ha messo gli occhi sul centrocampista Francesco
Urso, classe '94, ora in forza al Catanzaro. Lo
dice il diesse della squadra calabrese Massimo Cerri
ad una tv locale, specificando che il calciatore
piace al Mantova e al Gubbio. Lo scrive il
quotidiano 'la Voce di Mantova' e per la cronaca
il calciatore è nativo di Fano: in passato
ha vestito le casacche di Virtus Entella, Matera,
Vicenza (in B), Fano e Cesena (dove è cresciuto
nelle giovanili). Quando si trovava a Vicenza ha trovato
Torrente in panchina nella breve parentesi
nel 2017.
• 26
GENNAIO 2021 Il
Gubbio è pronto a sferrare il colpo Fedato.
Idea Onisa. Mentre Gerardi è molto vicino
alla Cavese
Cambiare ancora
o lasciare le cose come stanno? In
casa Gubbio l'interrogativo tiene banco. Però
in queste ultime ore si stanno profilando dei risvolti
clamorosi. Infatti sembra imminente l'arrivo di
un nuovo attaccante: si tratta di Francesco Fedato,
classe 1992, fondamentalmente un esterno offensivo.
Lo ha avuto Torrente a Bari in serie B quando sfruttava
il modulo 4-3-3, perciò è elemento
molto gradito al tecnico di Cetara. L'anno scorso
è stato compagno di squadra di Uggè
al Gozzano. In B una lunga carriera con le casacche
del Foggia, Carpi, Livorno e Modena, in A con Sampdoria
e Catania. Il calciatore veneto si trova adesso
alla Casertana dove ha totalizzato nove presenze
ed un gol, e in questa fase di mercato era stato
considerato in procinto a trasferirsi all'Avellino
di Braglia. Sul piatto viene proposto un contratto
di un anno e mezzo (fino a giugno 2022). A questo punto è sul piede di
partenza l'attaccante Federico Gerardi (era arrivato
appena lo scorso ottobre in rossoblù): si
parla di un probabile passaggio incombente alla Cavese,
anche se c'è stato un sondaggio sia del Carpi
che della Virtus Francavilla, ma la squadra campana
sembra in vantaggio per accaparrarsi il puntero
friuliano. Insomma, un attaccante che viene, uno
ne va via. In partenza c'è un altro elemento
in mediana come Sdaigui (che è rientrato
già alla Roma e potrebbe finire in prestito
al Mantova) e per sostituirlo si sta pensando ad
un calciatore scuola Torino: si tratta di Mihael
Onisa, classe 2000, fino a questo momento in prestito
alla Cavese dove non si è ritagliato troppo
spazio (finora quattro presenze e 165' giocati
con la maglia dei metelliani). La società
granata vorrebbe girarlo altrove e
si sta pensando proprio al Gubbio. Il calciatore rumeno
è un centrocampista con caratteristiche da
playmaker ma può essere utilizzato in più
ruoli sulla mediana. Onisa fino ad un anno fa veniva
considerato un autentico talento: in maglia granata
con la Primavera allenata da Coppitelli si è
messo in grande evidenza per caratteristiche
tecniche, fisiche e caratteriali. Calciatore
che può essere utile alla causa, soprattutto
in questa fase molto delicata dove Linas Megelaitis è fuori
causa per una pubalgia e non si capiscono quali
sono i tempi di recupero: il playmaker lituano si
sta curando fuori sede. Inoltre a livello di programmazione
si presenta il nodo di quei tanti calciatori che
andranno in scadenza a giugno. A partire dal già
citato Megelaitis (sul quale ha messo gli occhi
però il Cittadella), per arrivare al fantasista che è
ricercato sul mercato come Pasquato, ma figurano
anche Gomez, Malaccari, Ferrini, Uggè, per citarne alcuni. Senza dimenticare che lo stesso
allenatore Torrente andrà in scadenza proprio
a giugno.
• 25
GENNAIO 2021 Focus.
A corto di soluzioni e un mercato strano. Gubbio
è Gomez-dipendente. La falla: le sostituzioni
Non c'è stato
verso di fermare il controllo del campo della formazione
di casa, dopo un avvio in verità (nei primi
dieci minuti) promettente. Modena forte e di qualità
che dimostra la classifica che occupa. Le due azioni
dei due gol meritano una menzione a parte: slalom
e assist di Gerli con finalizzazione perfetta di
Spagnoli; azione tutta di prima con lob di Sodinha
per Prezioso che non ha lasciato scampo in diagonale.
Ma c'è da fare una riflessione: Gomez Taleb
è rimasto troppo solo, è mancato il
supporto per lui. Poche palle realmente giocabili
durante la partita, difatti non è presente
nel tabellino dei marcatori e non è una casualità.
Il Gubbio ci ha provato per almeno due volte nel
primo tempo senza passare da quello che dovrebbe
essere il suo terminale: difatti le occasioni le
ha avute Sainz Maza ma non hanno sortito i frutti
sperati. Diciamo che Sainz Maza ma soprattutto Pasquato
è restato lontano da Gomez, come se non fosse
al centro dei pensieri dei compagni. Non è
per forza una cattiva notizia: a volte cambiare
lo spartito (passando dal 4-3-1-2 al 4-3-2-1) e
spaziare su tutto l'orizzonte è cosa buona
e giusta. Tuttavia è un po' strano e un po'
indicativo quanto successo a Modena. Solo un tiro
in porta da parte dell'argentino nella ripresa,
con palla che è terminata di poco fuori.
É stato l'unico momento nel quale Pasquato
lo ha servito a dovere nell'arco dei novanta minuti:
troppo poco. Finora il Gubbio è stato spesso
Juanito-dipendente: il 32% delle finalizzazioni
portano la sua firma. Diciamo inoltre che spesso
l'argentino ha tolto le castagne dal fuoco e per
questo motivo va messo nelle condizioni di essere
sfruttato per le sue qualità. Finora l'unico
che ha mostrato un certo peso specifico in attacco
(dietro, cioè, al sudamericano) a livello
di realizzazione è stato Gerardi, ma da dopo
Carpi (dove fece un gol da vero ariete d'area di
rigore) non si è più visto e ultimamente
viene utilizzato con il contagocce. Si parla pure
di mercato. Infatti su Gerardi ci sono voci che
lo vogliono come possibile partente in questa sessione
di mercato e ci sarebbe addirittura un interesse
del Carpi. Voci che potrebbero creare un disturbo
a livello di rendimento. Come del resto sta avvenendo
con Pasquato che da due partite a questa parte sembra
più appannato del solito, visto che non è
un mistero che è finito sotto la lente di
ingrandimento di Sudtirol e Cosenza: il calciatore
ha qualità indiscusse, ma è altrettanto
vero che ultimamente sembra meno brillante e incisivo.
Però non sono gli unici. Anche a centrocampo
qualcuno comincia a rifiatare. Ma non è un
problema di condizione atletica. Purtroppo viene
a galla un altro problema che la scorsa estate fu
evidenziato come un allarme. Diciamo che la squadra
è a corto di cambi e nuove soluzioni. La
differenza nella fase della partita tra Mignani
e Torrente è stata quando si sono girati
verso la panchina e hanno cercato l'uomo per cambiarla.
Il Modena aveva in panchina Costantino, Tulissi
o Monachello in attacco, in campo Sodinha, Scappini
e Spagnoli. Mentre al Gubbio manca un vero centravanti
di aiuto a Gomez. Solo De Silvestro e Pellegrini
non bastano, inoltre hanno caratteristiche diverse.
E purtroppo non è una novità. Lo dice
un dato statistico. Il Gubbio non è
mai riuscito a portare punti a casa grazie ad una
sostituzione. Il dato impietoso recita zero. Lapalissiano.
• 24
GENNAIO 2021 Sainz
Maza: "Guardare avanti". Torrente:
"Abbiamo fatto poco stavolta".
Le foto di Modena-Gubbio
Gubbio, si apre
il ritorno con una sconfitta. Con la novità
di Torrente che cambia il modulo utilizzando lo
schema dell'albero di Natale. Ma il Modena si dimostra
più forte e concreto, e porta a casa l'intera
posta con due gol pregevoli di Spagnoli (di potenza)
e di Prezioso (in diagonale). Rossoblù imbrigliati
da una formazione modenese quadrata e compatta.
Il trainer Vincenzo Torrente non cerca scuse e analizza
con piena lucidità il match: "Eravamo
partiti bene con un avvio promettente e con la bella
occasione di Sainz Maza resa vana da una bella parata.
Abbiamo preso gol e lì abbiamo commesso un
errore: serviva infatti più pressione al
portatore di palla. Ma il Modena nella ripresa ha
trovato un altro bel gol. Da parte nostra c'è
stata una reazione ma abbiamo fatto poco. Diciamo
che i canarini si sono dimostrati concreti e si
sanno difendere bene con ordine, molto bravi in
fase difensiva e in attacco sono molto cinici. L'esordio
di Serena? Positivo, visto che non giocava da diverso
tempo ma ha bisogno di continuità. Sainz
Maza con Pasquato sulla trequarti? Nel primo tempo
questo nuovo atteggiamento ha funzionato, entrambi
si sono scambiati le posizioni e siamo andati al
tiro. Però poi il Modena è stato efficace
a portare la partita dalla sua parte".
Tocca allo spagnolo Miguel Sainz Maza: "Abbiamo
creato delle situazioni contro un Modena da primato.
Ci abbiamo provato, perciò dobbiamo guardare
avanti. Io schierato sulla trequarti? Mi metto dove
mi mette il mister, ma spesso ho giocato in passato
sulla trequarti e mi trovai bene. L'occasione più
bella per me il colpo di testa parato da Gagno,
ma sono stato sbilanciato e credo che c'erano gli
estremi per un rigore". Non soddisfatto
il tecnico dei canarini Michele Mignani nonostante
la vittoria: "Sapete che cerco la perfezione,
ma non è possibile. Nel primo tempo ci siamo
allungati troppo e abbiamo rischiato qualcosa. Meglio
senz'altro nella ripresa, pure a livello di palleggio
e gol di pregevole fattura. Pretendo più
personalità e una gestione migliore a livello
tecnico-tattico. Ma merito al Gubbio per il primo
tempo che ha disputato". L'autore del secondo
gol, Mario Prezioso: "Sul mio gol un ottimo
lavoro di squadra. Tuttavia abbiamo trovato un Gubbio
in salute. Ma dopo averla sbloccata l'abbiamo gestita
da grande squadra e si poteva segnare ancora". Mentre
Luca Castiglia infine è
succinto: "Una grande prestazione di sostanza
contro un Gubbio ostico". Ecco le immagini
di Modena e Gubbio. Fotoservizio di Andrea Vignoli.
• 24
GENNAIO 2021 Modena
di qualità, uno-due di Spagnoli e Prezioso
(2-0). Gubbio, cambio modulo ad albero di Natale
Si è giocato
il lunch match tra Modena e Gubbio. A sorpresa il
trainer Torrente cambia modulo con lo schieramento
a forma di albero di Natale (4-3-2-1). A centrocampo
come mezzala esordio dal primo minuto per Serena.
Sul fronte
avanzato invece il duo di trequartisti è
formato da Pasquato e Sainz
Maza a supporto dell'unica punta centrale Gomez.
La cronaca. Al 6' il Gubbio approfitta di un contropiede
veloce dopo un avvio di palleggio costante del Modena:
spiovente da destra a sinistra di Munoz per Oukhadda,
apertura sulla fascia per Formiconi che rimette
in mezzo in area, Sainz Maza in scivolata di destro
sfiora il palo alla sinistra del portiere. All'
8' su spiovente da destra di Serena in area, Sainz
Maza anticipa il suo diretto controllore e in tuffo
di testa cerca l'angolino, ma Gagno di slancio salva
tutto e respinge la sfera. Al 12' il Gubbio chiede
un rigore quando Sainz Maza mette una palla in area
da destra: la sfera colpisce il gomito destro attaccato
al corpo di Pergreffi e l'arbitro fa proseguire
tra le proteste dei rossoblù. Al 13' prima
conclusione da fuori dei canarini, con Castiglia
che cerca la botta centrale ma Cucchietti fa buona
guardia. Al 19' pericolo quando Varutti da sinistra
inventa uno spiovente in area e Cucchietti va a
vuoto in uscita, ma Scappini in agguato non sfrutta
la clamorosa chance. Al 25' va in vantaggio il Modena
con un gol davvero bello: fa tutto Gerli che dalla
trequarti porta a spasso Malaccari con un dribbling
personale e poi serve un passaggio filtrante per
Spagnoli che carica il destro sul breve (ma con
Signorini che non tampona in area) e fa partire
una saetta che si insacca sotto il sette alla destra
del portiere. Al 33' una azione veloce con triangolazione
Gomez, Formiconi, Sainz Maza: lo spagnolo fa partire
un destro radente angolato, però viene smorzato
in angolo da Zaro. Al 40' su lancio di Castiglia
scatta sul filo del fuorigioco Spagnoli che serve
un pallone invitante verso Scappini in area, ma
il suo tiro sorvola di poco il montante. La ripresa. Al 12' il raddoppio
del Modena: azione tutta in velocità con
scambio tra Scappini e Sodinha che porge un assist
filtrante per Prezioso che entra da destra in area
e insacca di destro in diagonale la sfera nell'angolino
basso.
Al 17' proteste del Gubbio su una punizione calciata
in area da Pasquato e si reclama per un presunto
fallo di braccio di Sodinha in barriera. Al 19'
è Pasquato che danza in area e serve Gomez
che fa partire un diagonale di destro al volo con
la palla che sfila di poco a lato. Al 30' l'occasione del tris dei locali quando Monachello
serve in area solo davanti al portiere Davì,
ma manca il tap in vincente. Al 40' è
Cucchietti che con un balzo felino devia in corner
da sotto la traversa un lob preciso di Castiglia
da fuori area. Tabellino:
Modena - Gubbio (2-0): Modena
(4-3-1-2): Gagno; Bearzotti, Zaro, Pergreffi, Varutti
(28' st Mattioli);
Prezioso (19' st Muroni), Gerli, Castiglia; Sodinha
(28' st Davi); Scappini (19' st Monachello),
Spagnoli. A disp.: Narciso, Chiossi, De Santis,
Ingegneri, Corradi, Abiuso,
Tulissi, Costantino. All.: Mignani. Gubbio
(4-3-2-1): Cucchietti; Munoz (19' st De Silvestro), Uggè,
Signorini, Formiconi; Serena (35' st Migliorelli), Malaccari, Oukhadda; Pasquato
(35' st Pellegrini),
Sainz Maza; Gomez. A disp.: Zamarion, Elisei, Cinaglia,
Ferrini, Gaia, Gerardi. All.: Torrente. Arbitro: Emmanuele
di Pisa (Bertelli di Busto Arsizio e Ravera di Lodi);
quarto uomo: Zufferli di Udine. Reti:
25' pt Spagnoli (M), 12' st Prezioso (M). Ammoniti:
Formiconi (G), Prezioso (M), Gomez (G), Uggè
(G).
Angoli: 2-2. Recupero: 0' pt; 4' st. Note: gara
a porte chiuse. Risultati:
Ventesima Giornata - Serie C- Girone B: Arezzo
- Feralpisalò 2-3 28'
Piu (A), 40' Guerra (F), 44' Ceccarelli (F), 47'
Arini (A), 79' Miracoli (F) Cesena - Virtus
Verona 1-3 20'
Bortolussi (C), 39' Pittarello (V), 41' Arma (V),
92' Delcarro (V) Fano
- Perugia 0-0 Imolese
- Padova 1-1 32'
Della Latta (P), 67' Torrasi (I) Legnago Salus
- Vis Pesaro 2-1 20'
Luppi (L) rig., 64' Grandolfo (L), 79' Marchi (V)
rig. Mantova - Fermana 1-0 62'
Guccione (M) Matelica - Triestina 3-2 25'
Leonetti (M), 35' Magri (M), 46' Gomez (T), 67'
Moretti (M), 87' Granoche (T) rig. Modena
- Gubbio 2-0 25'
Spagnoli (M), 57' Prezioso (M) Sambenedettese
- Carpi 5-1 10'
Mastour (C), 34' Cristini (S), 43' Lescano (S),
54' Angiulli (S), 64' Lescano (S), 87' Masini (S) Sudtirol
- Ravenna 2-1 15'
Malomo (S), 45' Mokulu (R) rig., 60' Beccaro (S)
• 23
GENNAIO 2021 A
Modena il lunch match. Torrente e futuro:
"Un rinnovo? Piena disponibilità,
ma non s'è ne parlato..."
Partita inedita
a Modena perchè si gioca all'ora di pranzo.
Il trainer Vincenzo Torrente alla vigilia del 'lunch
match' si divide tra presente e futuro. Dice: "Ci
aspetta una gara contro un Modena che lotta per
vincere il campionato: avversaria di qualità,
organizzata, che sa subire poco. Ma noi andremo
a giocarcela con il rispetto ma senza paura. All'andata perdemmo ma
ancora non eravamo una squadra commettendo delle ingenuità, adesso abbiamo una nostra
identità. Diversi acciacchi, valuterò
anche il rientro di De Silvestro e perciò
deciderò all'ultimo". Questo
è il presente. Ma visto che siamo a gennaio,
già è tempo volendo di parlare di
una programmazione a lungo termine. Quindi: Torrente
ha già ricevuto una proposta di rinnovo? "No, per ora no. Con il presidente non
ne abbiamo parlato. Ma da parte mia c'è la piena
disponibilità. Poi vedremo cosa deciderà
il presidente. Ora io sono concentrato sul campionato
e sulle partite". Assente sicuro Megelaitis
per un problema di pubalgia e infatti si sta curando fuori
regione. É rientrato in gruppo l'attaccante
De Silvestro venerdì scorso, difficilmente
partirà dall'inizio. Mentre torna a piena disposizione il difensore Uggè, pertanto
si rivedrà in coppia con Signorini come duo
centrale. Perciò sono diversi i punti interrogativi. Soprattutto
a centrocampo è probabile l'esordio
dal primo minuto del nuovo acquisto Serena, che
potrebbe fungere da mezzala destra in un trio composto
con Malaccari playmaker (che è pronto a sostituire Megelaitis) e Oukhadda
mezzala sinistra. Tutti i nodi tuttavia saranno sciolti
solo all'ultimo. Convocati in venti per
Modena: Cucchietti, Zamarion, Elisei, Cinaglia,
Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz, Signorini,
Uggè, Gaia, Malaccari, Oukhadda, Serena,
Sainz Maza, Pasquato, De Silvestro, Gerardi, Gomez,
e Pellegrini. Mentre risponde per le rime il tecnico
dei canarini Michele Mignani, una breve dichiarazione
piuttosto esplicita: "Il Gubbio è vero che
era diverso, ma anche noi rispetto all'andata lo
siamo perchè
adesso siamo consapevoli nei nostri mezzi. Loro sono
cresciuti molto con il lavoro e quindi bisogna stare attenti,
ma noi abbiamo tutte le carte in regola per portare
la gara dalla nostra parte". Ricordo
speciale: l'indimenticabile Gigi Simoni che, insieme
a Torrente e Giammarioli, fecero l'impresa a Gubbio
a cavallo tra il 2009 e il 2011: il 22 gennaio avrebbe
compiuto 82 anni, è recentemente scomparso
(il 22 maggio 2020) e ha lasciato un vuoto incolmabile,
tra la commozione di chi ha avuto modo di conoscerlo
e di chi lo vide da vicino.
• 21
GENNAIO 2021 Lunardini:
"Quel gol al Modena, il più bello.
La rosa era forte ma inesperta. La piazza era da
serie B"
In serie B quando
si giocò Modena contro Gubbio terminò
1-1. A segno Lunardini e poi pareggiò il
figlio d'arte De Vitis. Allora parliamo proprio
con Francesco Lunardini che ci dice: "Ancora
gioco a calcio a 36 anni nel campionato interno
di San Marino, l'estate scorsa ho giocato un preliminare
di Champions contro il Linfield (squadra nordirlandese
con sede a Belfast). Al di là del calcio
giocato, avendo acquisito una formazione da allenatore,
ho aperto una scuola di tecnica individuale giovanile
a Rimini per calciatori di cui ne vado fiero".
Una scuola di tecnica denominata 'Lunardini Skills'
presente sui social (su facebook, instagram
e youtube), compreso un sito web ufficiale (www.lunardiniskills.it).
Ma torniamo a quella partita datata 17 settembre
2011 e ci racconta: "Senz'altro bei ricordi.
Feci un grande gol, di sicuro il più bello
della mia carriera perchè non sono abituato
ad andare a segno. Ricordo bene perchè conquistammo
il primo punto in serie B dopo un avvio con quattro
sconfitte di seguito. Facemmo una gara gagliarda
con una squadra molto giovane". Purtroppo
fu una stagione particolare in cadetteria: la squadra
si era pure ripresa, poi però arrivò
la retrocessione. L'ex centrocampista dei rossoblù
commenta così: "Ancora oggi provo
dispiacere. Ma dico questo perchè come piazza,
come tifoseria e come società c'erano tutte
le potenzialità per reggere la serie B. Abbiamo
pagato alcuni errori di inesperienza. La rosa era
di qualità perchè negli anni diversi
calciatori hanno dimostrato di fare una bella carriera,
però in quel momento in parecchi erano ancora
acerbi. Poi quando abbiamo cambiato pagina con Apolloni
come allenatore, ormai era un po' troppo tardi".
Appunto vedere oggi Mario Rui giocarsi la finale
di Supercoppa nel Napoli con la Juve, ma che
effetto le fa? "Sicuramente il portoghese
non mi stupisce affatto a livello tecnico perchè
aveva già una qualità eccelsa, difettava
solo per la sua statura fisica: diciamo che vederlo
in serie A non me lo sarei aspettato, però
negli anni si è meritato tutto alla grande.
Per altri invece non mi stupisco: mi riferisco a
Buchel con qualità enormi e lo stesso discorso
vale per Ragatzu". A Gubbio è tornato
il diesse Giammarioli, lei lo ha avuto in rossoblù.
Un giudizio? "Personaggio importante per
il Gubbio. Oltretutto in questi anni ha avuto delle
esperienze lavorative fuori da Gubbio in palcoscenici
importanti e credo che sia cresciuto ancora di molto
come professionista. Perciò adesso credo
che Giammarioli sia uno dei migliori direttori sportivi
della categoria. Può solo fare del bene al
Gubbio squadra". Curiosamente è
tornato pure Torrente, quindi? "Certi amori
non finiscono mai. Torrente fece una vera e propria
impresa stratosferica portando il Gubbio in serie
B dalla serie C2. É l'uomo giusto per la
piazza e con l'ausilio di Giammarioli si può
avere una rosa all'altezza per gli obiettivi prefissati".
Domenica come finirà? "Il Modena
è costruito per l'alta classifica, il Gubbio
per stare tranquillo. Ma Torrente è efficace
nel toccare le corde giuste per motivare questa
squadra". Breve news. Una notizia di mercato.
Gira voce di un interessamento verso la punta Claudio
Santini del Padova. Dal Veneto ci dicono che in
effetti l'attaccante fiorentino è in scadenza
di contratto, ma la società patavina sarebbe
pronta a vendere prima Jefferson (ma il brasiliano
vorrebbe restare). Aggiungono che Santini
sicuramente è stato sondato. Non è
una novità che Torrente ha chiesto in questa
finestra di mercato un difensore, un centrocampista
e una punta. Notizie
dal campo. Il lituano Linas Megelaitis va verso
il forfait perchè si sta curando per una
fastidiosa pubalgia: si sta riabilitando fuori regione. Verso
il rientro probabile invece per l'attaccante De Silvestro e
lo stesso discorso per il difensore Uggè.
• 20
GENNAIO 2021 Pasquato:
"Ora gli altri ci guardano con occhi diversi.
Felice per le lusinghe, per il futuro non ho idea..."
Parla il fantasista
Cristian Pasquato oggetto del desiderio in questa
finestra di mercato invernale. Ecco cosa dice: "Andata
positiva con 23 punti ma abbiamo pagato una partenza
molto lenta. Non cerco alibi ma la squadra è
quasi tutta nuova. C'erano meccanismi da oleare.
Potevamo avere qualche punto in più, per
fortuna negli ultimi periodi la squadra si è
ripresa e ha proposto qualcosa di importante. Però
è chiaro che adesso dobbiamo migliorare di
più sulle due fasi, in fase difensiva e offensiva.
Dobbiamo restare sempre sul pezzo. Il girone di
ritorno è un campionato a sè: le partite
diminuiscono e i punti diventano sempre più
pesanti. Pertanto ci aspettano sfide sempre più
ardue. Oltretutto credo che ora le avversarie affrontano
il Gubbio con un occhio diverso. Da parte mia mi
sono calato in questa categoria in maniera umile,
con la mentalità giusta, non ho mai pensato
di essere il più forte mentre invece ho avuto
sempre l'idea di dare una mano alla squadra. Questo
girone direi è molto equilibrato, ci sono
corazzate molto più favorite di noi per la
promozione, però abbiamo visto che nell'ultimo
periodo anche noi con la giusta mentalità
possiamo ritagliarci un qualcosa che magari all'inizio
anno sembrava inimmaginabile. Adesso contro il Modena:
una partitona contro un'avversaria che si sta giocando
il primo posto e se si ritrovano lì vuol
dire che se lo meritano. Da ex canarino non posso
che dire bene del Modena perchè quando fui
con loro come società mi ha dato tanto e
venne fuori una stagione fantastica raggiungendo
una salvezza insperata. Ora sono a Gubbio, perciò
andremo lì a giocarcela per vincere. Noi
dobbiamo pensare sempre a noi stessi e non agli
altri". Inevitabile una domanda sul mercato
per le lusinghe di Sudtirol e Cosenza, e se sta
pensando di rinnovare con il Gubbio visto che andrà
in scadenza il prossimo giugno. Ecco cosa risponde a riguardo
il trequartista patavino: "Non nascondo
che quando si parla di un calciatore fa sempre piacere.
Perciò mi fa piacere che si parla di me.
Personalmente non ho ricevuto nessuna telefonata.
Però ho un agente e sicuramente se ne sta
occupando lui di tutte queste cose, di mercato o
di rinnovi. Il mio futuro passa dal presente, dagli
allenamenti alle partite. La mia testa è
fare bene a Gubbio. Se poi ci sarà un trasferimento
o meno non ho idea. Nel calcio non si può
mai dire nulla. Si vedrà in futuro cosa succederà".
In poche parole Cristian Pasquato non esclude niente
sul mercato. Il tempo è spesso puntuale a
farci capire molte cose.
• 19
GENNAIO 2021 Coda:
"Riparto da Agliana e Vitale scherzo del
destino. Gubbio, ci sono rimasto male a livello
umano"
Notizia di queste
ultime 24 ore: un ex calciatore dei rossoblù
dell'anno scorso si è accasato in serie D
con l'Aglianese prima in classifica. Fa notizia
perchè con un passato con 268 presenze in
serie A (tra Empoli, Udinese e Sampdoria), adesso
in pratica è sceso nei dilettanti. Stiamo
parlando del difensore centrale Andrea Coda. Ci
scusi, ma come si è concretizzata questa
opzione? "Ve lo dico, ma vorrei prima fare
una premessa". Ok, allora ci dica? "Sarei
rimasto volentieri a Gubbio. Trovai una squadra
agli ultimi posti in classifica quando aveva racimolato
appena 6 punti senza vittorie. Credo di avere portato
il mio bagaglio di esperienza sotto tutti i punti
di vista. Chiaro che quando sono arrivato non ero
allenato a dovere perchè ero stato fermo.
A 35 anni è normale e credo sia fisiologico
che ci voglia del tempo per essere in forma. Servono
per questo le preparazioni estive. Però poi
si è visto che siamo cresciuti tutti insieme,
anche la squadra ha cominciato a fare bene. É
cambiata completamente la filosofia e l'impostazione
di squadra. Fino al lockdown abbiamo fatto grandi
cose e secondo me potevamo agganciare anche i playoff
nelle restanti partite, nonostante quel gap iniziale
come dicevo prima. Infatti non perdemmo con le squadre
più titolate come Padova, Reggiana e Vicenza
(con palo di Tavernelli che ora guarda caso è
in serie B). Perciò credo che c'erano tutti
i presupposti perchè Andrea (il sottoscritto
ndr) rimanesse a Gubbio con il nuovo progetto anche
perchè arrivammo tutti insieme con il diesse
(Giammarioli ndr) e Juanito. Per questo dico che
quando a giugno mi è stato detto che dovevo
guardarmi intorno, fondamentalmente ad Andrea sotto
il punto di vista umano non gli è andata
giù. Ci sono rimasto veramente male. Credo
di avere dato tanto per questa maglia. Tanti ragazzi
poi mi hanno scritto messaggi di conforto e anche
di apprezzamenti nei miei confronti: ne vado fiero
di questo. Quando arrivai avevo trovato una squadra
molto impaurita. Diedi una grossa mano a tutto
l'ambiente e credo che potevo fare comodo anche
quest'anno. Ho dato tanto ma con i fatti: la carta
canta perchè eravamo dentro i playout e siamo
venuti fuori con grande consapevolezza. Ho sempre
parlato bene di Gubbio perchè ci stavo bene.
Anzi, mi auguro che quest'anno centri veramente
almeno il decimo posto. Ma non mi è andata
giù questa scelta decisionale, una scelta
tecnica che non ho condiviso: mi sono sacrificato
per questi colori anche più del dovuto mettendomi
a totale disposizione togliendo tante castagne dal
fuoco con continui colloqui con tutti, comprese
delle problematiche che si crearono a livello gestionale.
Ci ho messo sempre la faccia e con me c'è
stato un salto di qualità sia a livello di
gioco, sia di risultati e di concetti di spogliatoio:
è innegabile. Oltretutto ho avuto rapporti
ottimi con tutti. Avrei messo la tenda a Gubbio.
Perciò dico che è stato un fulmine
a ciel sereno. Il calcio è una vetrina più
importante della vita e quindi è ancora più
spietato. Ne faccio tesoro. Con questa pandemia
mi sono trovato in difficoltà a trovare squadra
e mi sono fatto una ragione. Pertanto prima
di Natale sono andato ad allenarmi vicino casa
mia a Forte dei Marmi nel Real Forte dei Marmi Querceta
e poi eccoci qua". Appunto, l'Aglianese,
la fumata bianca, ci dica di più? "Uno strano scherzo del destino. Quando
iniziai la mia carriera trovai il diesse Pino Vitale
ad Empoli. Adesso ritrovo ad Agliana il figlio Lorenzo
Vitale ancora come diesse. Ho trovato una realtà
molto organizzata, ci sono delle idee molto chiare
sia da parte societaria che a livello strutturale.
Sono primi in classifica e non potevo dire di no,
con l'opportunità di tornare in C".
Risulta al vero che in questo inizio di campionato
ci fu un sondaggio per un suo possibile ritorno
a Gubbio? "Vero, più voci.
Però poi leggendo alcune dichiarazioni del
diesse alla stampa ho capito che l'allenatore aveva in
mente altro".
• 18
GENNAIO 2021 Giro
di boa: +8 rispetto all'anno scorso e l'escalation
con grafico. Megelaitis: pubalgia. E Nocciolini...
Tempo di statistica
al giro di boa. Diciannove partite giocate dove
la squadra del trainer Torrente ha finora ottenuto
23 punti con 5 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte.
Una media di 1,21 punti a partita. Senz'altro meglio della
passata stagione quando i rossoblù chiusero
il girone di andata a 15 punti nelle medesime partite
(media di 0,79 punti a partita). Oggi siamo a +8
rispetto all'anno scorso. Chiaro però che
il cammino della passata stagione fu influenzato
dall'avvio rovinoso con la quale il Gubbio aveva
racimolato appena 6 punti nelle prime nove partite
(nessuna vittoria) con Guidi alla guida, con una
media punti tra le peggiori degli ultimi anni (0,67
punti a match); poi la media si alzò
con Torrente (0,90 punti a partita) grazie però
alle prime due vittorie in campionato. Il miglior
trend nel girone di andata da quando il Gubbio è
sceso dalla serie B (perciò da 9 anni a questa
parte) resta quello di Magi nel 2016-2017
con 31 punti in 19 gare con una media notevole (1,63
punti a match). Ma c'è un però.
Nelle ultime undici gare di questo torneo la
formazione di mister Torrente ha ottenuto 20 punti
con 5 vittorie, 5 pareggi ed una sola sconfitta,
con una media che lievita e supera quella di Magi:
parliamo di un valore intermedio di 1,82 punti a partita nelle ultime
undici partite. A dimostrazione che questo
Gubbio è cresciuto molto rispetto un avvio
più timoroso. Ma per vedere la tabella completa
basta scrutare il nostro grafico approfondito.
Arriviamo al notiziario e le ultime notizie non sono rassicuranti.
Si è visto un leggero calo di rendimento
nella parte nevralgica del campo nelle ultime due
partite, dove gli interpreti sembrano essere meno
brillanti del solito. Ma ecco spiegato il motivo.
Principalmente riguarda Linas Megelaitis: il playmaker
rossoblù infatti si sta portando dietro un fastidio
non indifferente. Si parla di un dolore continuo
al pube per una infiammazione che interessa i muscoli
che si inseriscono nella sinfisi pubica tra i muscoli
adduttori della coscia e il retto addominale. Pertanto
si sta pensando che si tratta di pubalgia. Il calciatore
lituano sta stringendo i denti, ma fino a questo
momento per il trainer Torrente è insostituibile.
La sua situazione viene monitorata con molta
attenzione e non è escluso che si possa guardare
a questa finestra di mercato per trovare un vice
Megelatis, in caso di eventualità. Appunto,
il mercato. Si parla di un interessamento verso
un attaccante di peso. In queste ultime ore è
uscito il nome di Manuel Nocciolini, in forza alla
Sambenedettese, peraltro titolare nell'ultima sfida
giocata dalla squadra allenata da Zironelli contro
il Padova. La punta centrale di Piombino piace molto
al tecnico Torrente, però Nocciolini viaggia
con un ingaggio assai esorbitante per le casse rossoblù
e oltretutto per ora viene considerato incedibile
dalla Samb. Una settimana fa infatti c'era stato
un sondaggio del Fano per accaparrarsi l'attaccante
della Samb, ma da subito l'operazione è parsa
di difficile attuazione.
• 16
GENNAIO 2021 Cucchietti:
"Forse siamo stanchi". Torrente:
"Prestazione non soddisfacente".
Le foto di Fano-Gubbio
Gubbio, pareggio
a Fano. Senza infamia e senza lode una gara fino
al minuto 80 quando Oukhadda trova il varco giusto
(imbeccato da Malaccari) e in diagonale insacca
la sfera a fil di palo. Resta un'illusione in quanto
dopo appena 120 secondi arriva il pareggio su rigore
trasformato da Barbuti dopo che l'arbitro ha rilevato
un fallo di braccio in area di Formiconi. Ma il
tecnico Vincenzo Torrente è contrariato:
"Non sono contento per la prestazione. Sul
piano del gioco un passo indietro, ma abbiamo trovato
un Fano molto aggressivo che ci ha messo in difficoltà
chiudendoci a centrocampo e abbiamo sofferto in
fisicità. Di positivo è che non abbiamo
mollato mai. Ottenuto il gol potevamo gestirlo meglio,
con più attenzione si poteva pure vincere
ma credo che il risultato sia giusto. L'episodio
del rigore mi lascia perplesso perchè l'arbitro
è stato richiamato dal guardalinee. Tuttavia
quando non si può vincere l'importante è
non perdere per dare una certa continuità.
Cucchietti al rientro? Bravissimo, nel primo tempo
è stato decisivo in due interventi. Un bilancio
di fine di andata? Poteva essere migliore perchè
ce la siamo giocata con tutti e nessuno finora ci
ha messo veramente sotto. Sono capitati solo errori
nostri e penso che potevamo avere quei cinque o
sei punti in più". Tocca al portiere
Tommaso Cucchietti al rientro che dice: "Partita
tosta e noi forse eravamo affaticati dopo il match
precedente con l'Imolese. Probabilmente più
stanchi. Pertanto non considero questo pareggio
come un mezzo passo falso. Un punto sempre guadagnato
in classifica. Bisogna restare sereni. Io decisivo?
Di sicuro l'occasione più difficile nel primo
tiro del match di Ferrara. Sono contento perchè
certe parate sono state importanti per la squadra.
E il rigore? Dice che c'è stato un tocco
di mano, ma io non l'ho visto e nella confusione
ci può stare: non credo però che c'è
stata la volontà da parte di Giovanni (Formiconi
ndr) di toccare la palla con la mano, perciò
non è un tocco volontario". Deluso
il presidente fanese Enrico Fattò Offidani:
"Una partita dominata da occasioni da gol
(almeno cinque), peccato perchè si poteva
vincere, ma la squadra è stata tosta e cattiva
contro un Gubbio ben organizzato, fisicamente molto
preparato e coeso. Ma non gli abbiamo permesso di
produrre nulla, però ci siamo castigati da
soli". Ecco le immagini di Fano e Gubbio.
Fotoservizio di Mauro Pucci.
• 16
GENNAIO 2021 Fano
e Gubbio, tutto in 120 secondi. Oukhadda illude
con un diagonale, Barbuti fa pari dal dischetto
Gubbio a Fano. Il
trainer Torrente schiera il solito schieramento
ma a sorpresa in attacco fa partire dal primo minuto
Pellegrini al fianco di Gomez, al posto
di Gerardi relegato in panchina. In avvio (2') è
una
imbucata filtrante dalla trequarti di Gomez che
cerca
di portare verso la porta proprio Pellegrini, tuttavia
Viscovo si salva in uscita chiudendo lo specchio
in tuffo. All' 11' su spiovente dalla sinistra di
Monti in area, Barbuti calibra il destro al volo
ma la palla si infrange sull'esterno della rete.
Al 13' il Gubbio rischia: Ferrara entra a gran carriera
in area da destra e calcia a botta sicura a rete
di destro, ma Cucchietti riesce nell'impresa di
respingere con il corpo e salvarsi in angolo. Due
minuti più tardi stesso copione (15'): lo
stesso Ferrara cerca l'angolino basso con un tiro
all'altezza del dischetto di rigore, ma Cucchietti
è ancora prodigioso e in tuffo con la punta
delle dita si salva di nuovo in corner. Poi il primo
tempo scorre senza dei particolari sussulti. Salvo
una protesta per parte per presunti falli in area
su Ferrara prima e su Pellegrini poi, ma l'arbitro
in entrambe le occasioni ha fatto proseguire l'azione.
La ripresa (3') si apre con una punizione velleitaria
di Pasquato che calcia dal limite con un tiro a
girare, ma la conclusione è centrale e Viscovo
para senza problemi. All' 8' pericolo: palla filtrante
da destra di Marino che lancia solo davanti al portiere
Barbuti, ma l'attaccante granata manca clamorosamente
la zampata vincente da pochi passi. Al 31' su una
percussione in area da destra di Pellegrini, la
palla arriva sui piedi di Signorini che prova il
tiro di destro ma Viscovo c'è e para. Poi
due fiammate e due gol. Al 35' il Gubbio passa in
vantaggio: danza al limite Malaccari che serve sulla
destra Oukhadda, penetra in area e trova il diagonale
con un sinistro chirurgico: la palla si insacca
a fil di palo radente. Passano appena 120 secondi
(è il 37') e il Fano ottiene un calcio di
rigore per fallo in area di mani di Formiconi in
caduta con il braccio largo su tiro in area di Carpani:
dal dischetto Barbuti è glaciale e insacca
la sfera angolata a mezz'altezza alla sinistra del
portiere. Al 45' infine strepitoso è Cucchietti
che devia sopra la traversa con la punta delle dita
un tiro fulmineo di Nepi dal limite. Tabellino:
Fano - Gubbio (1-1): Fano
(3-5-2): Viscovo; Brero, Gentile (29' st Cargnelutti),
Bruno; Paolini,
Carpani, Amadio, Marino, Monti (45' st Scimia); Barbuti, Ferrara
(29' st Nepi).
A disp.: Santarelli, Meli, Isacco, Mainardi, Martella,
Busini, Longo. All.: Destro. Gubbio
(4-3-1-2): Cucchietti; Munoz (22' st Cinaglia), Signorini, Ferrini,
Formiconi; Oukhadda, Megelaitis, Malaccari; Pasquato
(38' st Sainz Maza);
Gomez, Pellegrini (38' st Gerardi). A disp.: Zamarion, Elisei, Migliorelli, Sorbelli, Gaia, Serena. All.: Torrente. Arbitro: Fiero
di Pistoia (Boggiani di Monza e Zanellati di Seregno);
quarto uomo: Panettella di Gallarate. Reti: 35'
st Oukhadda (G), 37' st Barbuti (F) rigore. Ammoniti:
Ferrara (F), Signorini (G), Gentile (F), Pellegrini
(G), Bruno (F).
Angoli: 5-1. Recupero: 0' pt; 4' st. Note: gara
a porte chiuse. Risultati:
Ventesima Giornata - Serie C - Girone B: Arezzo
- Cesena 0-2 11'
Favale (C), 39' Bortolussi (C) Carpi - Ravenna
4-2 31'
Mokulu (R), 61' De Cenco (C), 67' Ferretti (C),
70' De Cenco (C), 81' Ferretti (C), 94' Sereni (R) Fano
- Gubbio 1-1 80'
Oukhadda (G), 82' Barbuti (F) rig. Fermana
- Legnago Salus 2-1 3'
Antonelli (L), 15' Neglia (F) rig., 48' Boateng
(F) Imolese - Matelica 2-0 50'
Torrasi (I), 92' Piovanello (I) Mantova -
Triestina 0-0 Modena
- Virtus Verona
0-1 57'
Pellacani (V) Perugia - Feralpisalò
3-2 24'
Ceccarelli (F), 37' Minesso (P), 57' Falzerano (P),
61' Burrai (P) rig., 94' Guerra (F) Sambenedettese
- Padova 0-1 18'
Jelenic (P) Sudtirol - Vis Pesaro 1-0 54'
Fink (S)
• 15
GENNAIO 2021 Gubbio
con diverse incognite. Out Uggè, De Silvestro
e Sdaigui. La prima convocazione per Serena
Gubbio a Fano nell'ultima
gara del girone di andata con diverse incognite
tra acciacchi vari e le scelte tecniche. Il trainer
Vincenzo Torrente alla vigilia del match è
stringato e ficcante: "Inutile dire che
c'è un Fano che ha delle qualità e
perciò ci aspetta di nuovo una partita difficile.
Il nuovo arrivato Serena mi ha fatto un'impressione
positiva perchè ha caratteristiche diverse
rispetto agli altri centrocampisti, con un gioco
lineare ma efficace negli inserimenti. Purtroppo
adesso abbiamo alcuni problemi fisici (De Silvestro
e Uggè ndr), poi c'è qualcun'altro
che ha la testa sul mercato (Sdaigui ndr), perciò
voglio gente motivata in campo. Chi non avrà
la testa pronta da qui alla fine del mercato, con
me di certo non giocherà". Pertanto
tante incognite. Dal breve faccia a faccia interlocutorio
con il trainer Torrente non è emerso neppure
il dilemma di chi giocherà in porta, visto
che c'è il reintegro totale del portiere
Cucchietti che a questo punto potrebbe tornare titolare
al posto di Zamarion. Questo punto interrogativo
si risolverà solo al momento della consegna
delle formazioni. Assenti sicuri quindi De Silvestro,
Uggè e Sdaigui. L'unica certezza sarà
il modulo improntato sul 4-3-1-2. In porta favorito
Cucchietti su Zamarion. In difesa probabile asse
con Munoz, Signorini, Ferrini e Formiconi. A centrocampo
si pensa invece alla conferma del trio Oukhadda,
Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato tra le
linee a supporto di Gerardi (o Pellegrini) e Gomez.
Sono venti convocati, in lizza pure il nuovo arrivato
Serena. Ma ecco tutta la lista: Cucchietti, Zamarion,
Elisei, Cinaglia, Ferrini, Formiconi, Migliorelli,
Munoz, Signorini, Sorbelli, Serena, Gaia, Malaccari,
Megelaitis, Oukhadda, Sainz Maza, Pasquato, Gerardi,
Gomez e Pellegrini.
• 14
GENNAIO 2021 Megelaitis
osservato in serie B: occhi del Cittadella sul playmaker
lituano. Il Gubbio pensa al rinnovo
Quando un calciatore
da quasi sconosciuto diventa oggetto del desiderio.
Fu prelevato proprio un anno fa dalla Sicula Leonzio
sotto indicazione del trainer Torrente e sotto la
maestria nella contrattazione da parte del diesse
Giammarioli. In campo ha subito dimostrato delle
qualità innate, è cresciuto in maniera
esponenziale. Stiamo parlando del playmaker Linas
Megelaitis che è arrivato veramente in punta
di piedi a Gubbio, senza clamori e senza presentazioni
in pompa magna. La scorsa estate fu confermato con
un contratto annuale che lo lega al Gubbio fino
a giugno 2021. Maturazione costante che lo ha portato
anche ad esordire nella nazionale maggiore del suo
paese, la Lituania. In pratica a giugno andrà
in scadenza di contratto. Proprio sulle nostre colonne,
il diesse Giammarioli, aveva dichiarato in un'intervista
lo scorso dicembre (precisamente il 28 dicembre,
vedere archivio news) che per Megelaitis era previsto
proprio per questo mese un approccio per un accordo
per un prolungamento del legame con i rossoblù.
Chiaro però che il centrocampista baltico
comincia ad essere visionato con insistenza da altre
società di categoria superiore. Ormai non
è un mistero. Ebbene. Secondo le ultime indiscrezioni
ci sarebbe un interesse del Cittadella, società
veneta che spesso punta su calciatori emergenti
per farli valorizzare nella cadetteria. Basta ricordare
l'operazione avvenuta la scorsa estate che riguardava
proprio un calciatore del Gubbio, ovvero Camillo
Tavernelli, classe 1999: la società granata
lo ha ingaggiato e adesso l'attaccante tifernate
ha collezionato già dieci presenze e due
gol. Il Cittadella guarda spesso alla serie C ed
ora sta puntando il centrocampista lituano classe
1998. Adesso bisognerà vedere se l'operazione
prenderà il sopravvento oppure rimarrà
solo un sondaggio. Vediamo chi la spunterà.
Ogni cosa ha il suo tempo. Il tempo scopre ogni
cosa. Il mercato delle altre. Il prossimo avversario
del Gubbio, ovvero il Fano, ha ingaggiato l'esperto
centrocampista Federico Gentile ('85) e proviene
dal Foggia. Arezzo scatenato: arriva la firma (biennale)
dell'attaccante Leonardo Perez ('89) dalla Virtus
Francavilla (è stato nel Gubbio di Torrente
ai tempi della Seconda Divisione). Ecco pure l'attaccante
De Grazia e il terzino Ventola dal Pescara. Due
prestiti in terra emiliana: il Modena ottiene dalla
Virtus Entella il difensore De Santis mentre il
Carpi prende dalla Reggina il trequartista Mastour.
Uno scambio di attaccanti tra Feralpi e Carpi: Guerra
torna a Salò mentre De Cenco va con i biancorossi.
Alla Vis Pesaro ecco il difensore Ferrani dalla
Viterbese e il centrocampista Tassi (ex Arezzo),
mentre dall'Atalanta arriva il portiere Ndiaye.
Con i vissini pure il difensore Di Sabatino dal
Fano. La Samb tenta il colpo gobbo: ad un passo
dall'ex centrocampista di Inter e Atalanta, Ezequiel
Schelotto.
• 13
GENNAIO 2021 L'inchiesta:
il gol dalla distanza al 15%. Non più di
moda gli specialisti. Oukhadda: "Playoff,
perchè no"
Una inchiesta interessante.
Il calcio come cambia. Oggi tutte le squadre cercano
di giocare palla a terra anche negli ultimi venti
metri, magari cercando l'imbucata o un fraseggio.
La conclusione dalla distanza diventa l'ultima alternativa.
Probabilmente una volta c'era più iniziativa
individuale, ora si arriva più in porta con
il collettivo. Forse sono aumentate le difficoltà
perchè l'organizzazione difensiva dei centrocampisti
è migliorata, pertanto c'è meno tempo
e meno spazio per preparare il tiro da fuori area.
Cominciano anche a scarseggiare gli specialisti.
Una indagine approfondita fatta da 'La Gazzetta
dello Sport' nella giornata di mercoledì.
Eppure essere efficaci con i tiri dalla distanza
possono spostare l'inerzia della gara quando non
si sblocca. Senza scomodare i vari campioni del
passato come Baggio, Zico, Platini e Maradona o
Branco, Totti e Roberto Carlos per citarne alcuni.
Ma il Gubbio di oggi come è messo? Ecco la
statistica. Su 19 reti segnate dalla truppa di Torrente,
solo in tre occasioni sono arrivati dei gol con
un tiro da fuori area. Per la precisione ci sono
riusciti in successione Sainz Maza a Ravenna, Pasquato
contro la Feralpi e per ultimo Oukhadda a Matelica.
La maggior parte delle reti sono avvenute in area
di piede (8): Gerardi 3 gol, Gomez due, poi ad un
gol De Silvestro, Ferrini e Munoz. Al secondo posto
il gol
con un colpo di testa (6): la corona della incornata
spetta a Gomez (quattro gol), poi con una rete Signorini e Malaccari. Nel conteggio
un rigore segnato da Sainz Maza e un autogol di
Maracchi contro la Triestina. In poche parole la
formazione eugubina ha segnato con la conclusione
da fuori area solo nel 15% delle circostanze. Ma
in passato il Gubbio ha avuto degli specialisti
che sfruttavano al meglio i calci piazzati o l'alternativa
con il bolide dalla distanza. Anno scorso l'esecutore
delle punizioni è stato Filippini mentre
in passato lo era stato Casiraghi e si ricorda la
data 22 aprile 2018: un gol con una punizione arcuata
a pochi minuti dal termine di Bergamini a Bassano
del Grappa ha regalato una vittoria insperata e
una salvezza strappata al fotofinish. Si ricordano
anche la specialità sui calci piazzati di
un difensore: Alessandro Radi. Mentre ai tempi di
Torrente del doppio balzo verso la serie B si sfruttavano
spesso le conclusioni da fuori. Alcuni esecuzioni
che fanno storia: la punizione calibrata di Sandreani
a Verona contro l'Hellas, il bolide di Daud contro
l'Alessandria e il tiro chirurgico di Galano a Monza
(reti che diedero 9 punti pesanti). E in passato
si ricordano i vari specialisti come Parisi, Di
Felice oppure Di Renzo (veniva sempre incitato con
il coro "Meo tira la bomba"). Infine breve
accenno alle parole dette nel soliloquio della sala
stampa in sede da parte del centrocampista Shady
Oukhadda: "Domenica abbiamo vinto su un
campo sul quale non c'erano le condizioni per giocare
a calcio. Ma ci abbiamo messo grinta e cuore per
sopperire a questa avversità. Ora partita
importante contro il Fano e vogliamo chiudere al
meglio il girone di andata. Questo Gubbio può
lottare per i playoff. La curiosità? Anno
scorso a Siena ho sempre giocato come terzino e
come quinto. Quest'anno invece gioco nel mio ruolo
naturale che è la mezzala e questo grazie
a Torrente, così rendo al meglio".
• 12
GENNAIO 2021 Operazione...
Serena. É figlio d'arte. Si pensa adesso
anche ad
un terzino: spunta il nome di Corrado
Una uscita: Lovisa
al Legnago Salus (via Fiorentina) di alcuni giorni
fa. Una entrata. Ufficiale l'arrivo di un centrocampista,
classe 1999, proveniente dal Venezia. Si tratta
di Filippo Serena, che giunge in rossoblù
in prestito dalla società lagunare. Che dice:
"Una trattativa veloce, il direttore sportivo
Giammarioli mi ha convinto subito e adesso cerco
di dare subito il mio contributo. Sono una mezzala
d'inserimento come caratteristiche". In
passato il calciatore nativo di Parma ha vestito
anche la casacca del Pontedera (60 presenze e due
gol in due stagioni). In serie B nessuna presenza
in questa stagione, ma in serie C viene definito
un calciatore che può fare comodo. Come caratteristiche
viene descritto come una mezzala da corsa. Figlio
d'arte: suo padre si chiama Michele Serena con una
brillante carriera anche nel calcio che conta (giocava
nella Sampdoria, Fiorentina e Juventus) nel ruolo
di terzino sinistro mentre nelle ultime stagioni
è stato allenatore di Vicenza e Feralpisalò.
Il calcio è in famiglia perchè il
fratello di Filippo, ovvero Riccardo, ha giocato
con il Padova e Rieti in C, ma ora è in serie
D con l'Union San Giorgio Sedico. Una operazione,
questa, che potrebbe fare tramontare la possibilità
di vedere in rossoblù Bruzzo o Silvestri
dell'Avellino contattati la scorsa settimana e in
uscita dal club irpino. Tuttavia il mercato non
si ferma certo qui. Si cerca un terzino di fascia
mancina. Si era pensato a Giuseppe Aurelio di proprietà
del Cesena, ma a quanto pare potrebbe definirsi
un trasferimento sempre in Romagna in direzione
Imola. Pertanto il Gubbio ha virato sulla pista
che porta a Niccolò Corrado, classe 2000,
in forza al Palermo: il calciatore fiorentino è
scuola Inter, in passato ha vestito la casacca anche
dell'Arezzo (in serie C con 20 presenze ed un gol).
Ma il calciatore toscano potrebbe anche restare
in rosanero oppure potrebbe pure trasferirsi altrove.
Pertanto il Gubbio potrebbe bazzicare altre piste.
Intanto ai vertici della Federazione di Lega Pro
non cambia nulla. Viene rieletto praticamente all'unanimità
Francesco Ghirelli che ha ricevuto 49 voti a favore
contro lo sfidante Andrea Borghini (ex amministratore
delegato della Carrarese) che ha ottenuto appena
3 voti a favore. Secondo mandato quindi per Ghirelli
(nativo di Gubbio l'11 ottobre 1948) che era stato
nominato per la prima volta l'8 novembre 2018 succedendo
a Gabriele Gravina. Non avrà più come
vice nè Jacopo Tognon nè Cristiana
Capotondi: al loro posto ci saranno Luigi Lodovici
e Marcel Vulpis.
• 11
GENNAIO 2021 Rinaldi:
"Gubbio compatto, c'è l'impronta
di Torrente, che Pasquato. Me ne andai non per volontà
mia"
É attualmente
un calciatore dell'Imolese, ma è stato un
calciatore del Gubbio nella stagione 2016-2017 quando
gli eugubini raggiunsero il sesto posto e playoff.
Parliamo di Michele Rinaldi, difensore centrale,
al momento out per un infortunio (rottura del tendine
del retto femorale della gamba sinistra). In primo
luogo chiediamo un commento sulla partita di domenica
e lui ci risponde così: "Non è
stata una vera gara per le condizioni meteorologiche.
A mio avviso entrambe le squadre hanno un po' rinunciato
a quello che si era provato in settimana. Tuttavia
nell'Imolese si è vista già l'impronta
che ha dato mister Catalano e credo che la partita poteva
tranquillamente finire in pareggio perchè
alla fine abbiamo avuto l'occasione per agguantare
il 2-2. Ma gli episodi determinano il risultato. Accettiamo la sconfitta, ma ripartiamo
dalla buona prestazione perchè abbiamo avuto per buona parte del match il possesso
palla rispetto al Gubbio".
In effetti l'Imolese ha messo in campo un buon palleggio
ma ha difettato in concretezza, mentre il Gubbio
ha sfruttato con un certo profitto le ripartenze.
Un giudizio? "Sono d'accordo. Sembra
strano che abbiamo subito ben dieci sconfitte di
seguito. Un trend pesante ma non rispetta i reali
valori dell'Imolese. Tutta una serie di episodi
che ci hanno girato contro. Rimboccarsi le maniche,
lavorare e mi auguro che l'Imolese si salvi".
E il Gubbio come lo ha visto? "Squadra
compatta, organizzata, sa quello che vuole e sicuramente
si vede molto la mano dell'allenatore Torrente".
Parlava di episodi, l'ago della bilancia del match
è stato un super Gomez, vero cecchino d'area
di rigore: "Ma non lo scopro certo io. Calciatore
fondamentale per il Gubbio ma anche importante per
la categoria visto che ha calcato pure palcoscenici
importanti. Voglio dire, non si può concedere
mezza occasione a Juanito che ti punisce e ti fa
veramente male. Bravo il Gubbio a riportarlo in
città e bravo il presidente che ci ha creduto".
Un altro calciatore del Gubbio che lo ha impressionato?
"Cristian Pasquato. Ma non solo per le qualità
che possiede. Contro di noi ha messo al servizio
della sua squadra (su un campo dove non si addicono
le sue caratteristiche) delle invenzioni che hanno
spostato gli equilibri. Dai sui piedi in pratica
sono nati i due gol di Gomez. Perciò, tanta
roba". Infatti è un uomo appetito
sul mercato e lo vuole il Sudtirol, quindi? "Ma
per come conosco il presidente Notari credo che non
se lo faccia scappare. Col presidente ho un ottimo
rapporto: domenica mi sono fermato a parlare con
lui per una mezz'ora, sono a conoscenza degli sforzi
che sta facendo e sarei felice per lui che questo
Gubbio faccia bene". Eppure il Gubbio si
fece scappare Rinaldi nell'estate 2017 ma da come
sta parlando non è dipeso dal presidente,
scriviamo giusto? "Assolutamente sì.
A Gubbio ho lasciato il cuore in una annata fantastica
e arrivammo a giocarci i playoff con la Samb: tante
soddisfazioni gioendo molto. Volevo rimanere, come
ben sapete, però ci furono delle situazioni
non determinate dalla mia volontà e purtroppo
non si fece nulla. Non faccio mai polemica perchè
non è nelle mie corde. Tuttavia il presidente
conosce bene tutta la vicenda, ne abbiamo parlato
a più riprese". Bene, abbiamo capito
tutto. E qualcuno ancora ricorda di quell'episodio
nel quale Rinaldi fu relegato in panchina e al suo
posto giocò titolare Burzigotti ai playoff
con la Samb. Oggi, che dice? "Con il sennò
di poi forse reagirei alla stessa maniera. Ci fu
una scelta dell'allenatore. Ma io venivo da un periodo
felice dove giocavo anche con delle infiltrazioni
e non essere tra i titolari ci rimasi male per gli
sforzi che stavo facendo. Mi sono incavolato, diciamo
così. Dissi la mia al diretto interessato.
Ma con mister Magi poi ci siamo risentiti ancora
molto volentieri, senza rancore. Nel calcio ci sono
scelte di un allenatore e vanno accettate, l'episodio
è rimasto circostanziato". Ma chi
vince il campionato? "Vedo leggermente favorito
il Padova. Subito dietro il Perugia e con il Sudtirol
outsider. Ma sarà una lotta. Infatti il Modena
è lì in cima e pure il Cesena può
dare fastidio perchè viaggia sulle ali dell'entusiasmo".
• 10
GENNAIO 2021 Gomez:
"Bello segnare, ma anche gli altri...".
Torrente: "Intelligenza tattica".
Le foto di Gubbio-Imolese
Gubbio, inizio di
anno 2021 con vittoria. La seconda vittoria consecutiva
in campionato. In casa però la formazione
rossoblù non vinceva dallo scorso 7 novembre
(1-0 alla Triestina). Autentico mattatore del match
Juanito Gomez che realizza una pregevole doppietta.
Letale in area di rigore nel giro di 180 secondi
(al 35' e al 38' del primo tempo), prima con una
schiacciata di testa e poi con un sinistro volante
regala praticamente la vittoria agli eugubini. Inutile
il gol della bandiera di Morachioli. L'argentino
è su di giri e dice: "La cosa più
bella uscire dal campo con i tre punti dopo una
partita sofferta dove il campo non ci permetteva
di giocare. Non è stato facile perchè
l'Imolese ha fatto girare bene la palla ed è
stato molto difficile. La mia doppietta? Credo che
il secondo gol sia stato il più bello perchè
forse più difficile, mi sono buttato sulla
palla prima del portiere in uscita e gli ho fatto
pure male poverino. Mi dispiace. Sul primo gol invece
è stato molto bravo Ferrini per il cross
che mi ha messo sulla testa e così gli dovrò
pagare una cena. Adesso? Abbiamo sempre un margine
per migliorarci, tuttavia i risultati ci hanno dato
fiducia nei nostri mezzi. Ma credo che ci sia una
persona meglio di me accreditata e capace per fare
questo, ed è mister Torrente. Segnare? É
bello, ma non devo essere solo io a segnare, mi
auguro che gli altri ragazzi si sblocchino perchè
se lo meritano per l'impegno: Pellegrini, Sainz
Maza, De Silvestro e pure Pasquato. Se si sbloccano
tutti credo che ci possiamo divertire".
Il parere di Vincenzo Torrente: "Gara difficile
contro una Imolese che ha fatto un buon possesso
palla. Ma noi siamo stati bravi ad alternare i momenti
giusti con il pressing e con le ripartenze chiudendoci
a dovere. Tuttavia abbiamo commesso diversi errori
di impostazione, ma il campo era appesantito. Nella
ripresa abbiamo gestito, ma alla fine siamo calati
a livello fisico. Ma ho visto maturità: non
abbiamo fatto il solito palleggio, però ci
siamo saputi sacrificare con intelligenza tattica.
Adesso i punti diventano pesanti e questi tre punti
lo sono". Cosa dice il trainer dei santernini
Pasquale Catalano: "Eravamo partiti anche
meglio del Gubbio, il primo gol loro è nato
da un fallo su di noi e siamo rimasti in dieci.
Micidiale quell'uno-due (di Gomez ndr), ma siamo
stati in partita fino alla fine. In questo campionato
conta la malizia". Ecco le foto (20 immagini)
di Gubbio e Imolese. Fotoservizio di Simone Grilli.
• 10
GENNAIO 2021 Inizio
anno con la seconda vittoria di seguito: Gubbio-Imolese,
2-1. Letale Gomez con una doppietta
Gubbio contro l'imolese.
Il trainer Torrente opta per il 4-3-1-2. Zamarion
in porta. Difesa con Formiconi, Signorini, Uggè
e Ferrini. Centrocampo con Oukhadda, Megelaitis
e Malaccari. Davanti Pasquato tra le linee a supporto
di Gomez e Gerardi. La cronaca. Gara al limite della
praticabilità con un campo allentato dalle
pioggie e dal freddo di questi ultimi giorni. Prima
azione degna di nota al 17' quando Bentivegna dalla
trequarti lancia in profondità Polidori che
rimette in mezzo un pallone pericoloso per Ventola
che calcia a botta sicura da pochi passi, ma la
palla viene deviata in corner su provvidenziale
intervento in chiusura di Zamarion. Al 22' fiammata
del Gubbio quando Pasquato fa partire una fiondata
di destro direttamente da calcio piazzato dai trentacinque
metri con la palla che viaggia viscida come una
saponetta, ma Siano è provvidenziale riuscendo
come può a respingere la sfera da terra.
Il Gubbio passa in vantaggio su una azione strana
al 35' quando Pilati resta fuori infortunato al
volto dopo un contatto con gomito alto di Gerardi
su azione: Pasquato sfrutta l'occasione (da una
palla a due a tamburello dell'arbitro per riprendere
il gioco) servendo sulla sinistra Ferrini che crossa
in area un assist pennellato dove sbuca Gomez che
di testa schiaccia a rete e insacca la sfera in
fondo al sacco. Gli ospiti accusano il colpo e al
38' il Gubbio raddoppia: punizione dai quaranta
metri di Pasquato pennellata in area, sponda di
Formiconi, in agguato c'è ancora Gomez che
di sinistro in spaccata anticipa tutti e insacca
la sfera sotto la traversa. La ripresa. All' 11'
una conclusione di Bentivegna su punizione mette
i brividi, con la palla a spiovere che sfiora il
montante. Al 16' invece è Torrasi dal limite
che serve in area Cerretti che calcia prontamente
in porta da pochi passi ma la palla va incredibilmente
alta. Al 26' gli ospiti trovano il gol dopo un'azione
volante: il neo entrato Morachioli duetta in velocità
con D'Alena e poi con Rondanini, entra in area e
di destro fredda Zamarion in uscita. Tabellino:
Gubbio-Imolese (2-1): Gubbio
(4-3-1-2): Zamarion; Formiconi, Signorini, Uggè,
Ferrini; Oukhadda, Megelaitis (36' st Munoz), Malaccari; Pasquato
(36' st Sainz Maza);
Gomez (45' st Cinaglia), Gerardi (18' st Pellegrini). A disp.: Cucchietti, Montanari,
Migliorelli, Sorbelli, Gaia, Sdaigui. All.: Torrente. Imolese
(4-3-2-1): Siano; Boccardi (24' st Tonetto), Pilati
(1' st Cerretti), Carini, Rondanini; Lombardi (24'
st Morachioli), Torrasi, Provenzano (16' st D'Alena); Ventola
(1' st Piovanello), Bentivegna; Polidori. A disp.: Rossi, Alboni, Angeli, Masala, Mattiolo, Sabattini, Sall. All.: Catalano. Arbitro:
Acanfora di Castellammare di Stabia (Ferrari di
Rovereto e Marchetti di Trento); quarto uomo: Feliciani
di Teramo. Reti: 35' pt Gomez (G), 38'
pt Gomez (G), 26' st Morachioli (I). Ammoniti:
Rondanini (I), Boccardi (I), Ferrini (I). Angoli:
3-6.
Recupero: 0' pt; 3' st. Note: gara a porte chiuse. Risultati:
Diciottesima Giornata - Serie C - Girone B: Cesena
- Sudtirol 0-0 Feralpisalò
- Sambenedettese
1-2 34'
Lescano (S), 56' Botta (S), 82' Miracoli (F) Gubbio
- Imolese 2-1 35'
Gomez (G), 38' Gomez (G), 71' Morachioli (I) Legnago
Salus - Modena 0-1 81'
Sodinha (M) Matelica
- Perugia
1-3 11'
Murano (P), 22' Volpicelli (M), 31' Minesso (P),
87' Vano (P) rig. Padova - Carpi rinviata Ravenna
- Arezzo 1-1 32'
Franchini (R), 57' Di Paolantonio (A) Triestina
- Fano 0-1 75'
Ferrara (F) Virtus Verona - Fermana 1-1 33'
Danti (V), 82' Demirovic (F) Vis Pesaro -
Mantova 1-4 5'
Cheddira (M), 16' Cheddira (M), 23' Guccione (M)
rig., 30' Ejjaki (V), 57' Guccione (M)
• 09
GENNAIO 2021 Out
De Silvestro con l'Imolese. Torrente sprona il mercato:
"Alla società ho già espresso
cosa serve"
Si torna in campo
dopo diciotto giorni. Il Gubbio ospita l'Imolese.
Dal canto suo Torrente può contare sul rientro
di Cucchietti (ma andrà in panchina) mentre
Gomez è abile e arruolabile dopo i fastidi
muscolari, ma non sarà presente De Silvestro.
Il parere stringato del trainer Vincenzo Torrente
alla vigilia del match: "Uno scontro diretto,
con una squadra che si è rinnovata acquistando
nuovi calciatori forti. Partita difficile e bisogna
essere pronti. Serve ripartire subito bene a livello
psicologico, ma attenzione alle ripartenze dei romagnoli.
Serve concentrazione e determinazione. Occorre concretezza
nelle occasioni che ci capitano. L'anno nuovo è
importante, adesso i punti diventano più
pesanti e le squadre badano più al sodo.
A parte qualche acciacco, finalmente ho più
possibilità di scegliere, anche se ci mancherà
De Silvestro per un improvviso infortunio. Cucchietti?
Bene che è ritornato a disposizione, adesso
valuteremo il suo reintegro strada facendo. Il mercato?
Io ho già informato la società cosa
serve a questa squadra, perciò la società
sa benissimo come completare questa squadra. Da
parte mia penso solo a concentrarmi sul campo".
E quindi si va verso la conferma del 4-3-1-2. Probabile
undici. Zamarion in porta. Una difesa con Formiconi,
Signorini, Uggè e Ferrini. A centrocampo
Oukhadda, Megelaitis e Malaccari. Davanti Pasquato
tra le linee a supporto di Gerardi e Gomez. Convocati
in ventuno: Cucchietti, Zamarion, Montanari, Cinaglia,
Ferrini, Formiconi, Migliorelli, Munoz, Signorini,
Sorbelli, Uggè, Gaia, Oukhadda, Sdaigui,
Malaccari, Megelaitis, Sainz Maza, Pasquato, Gerardi,
Gomez e Pellegrini. ••••• • 08
GENNAIO 2021 Lovisa
al Legnago. Conferme di interesse su Bruzzo e Silvestri
da Avellino. Sdaigui piace al Foggia
Prima operazione
ufficiale nel mercato invernale. Si tratta di una
uscita. Il centrocampista Alessandro Lovisa è
rientrato alla base, alla Fiorentina, visto che
a Gubbio aveva trovato poco spazio. La società
viola lo ha subito girato in prestito ad una società
del girone B: si tratta del Legnago Salus. Adesso
dovrebbe partire pure il centrocampista Zakaria
Sdaigui che torna alla base alla Roma. Si era parlato
di un possibile interesse del Palermo. Ma negli
ultimi giorni esce fuori un'altra ipotesi. Secondo
quanto stanno scrivendo a Foggia, in particolare
il portale web Lagoleada.it, si specifica che la
società rossonera sta seguendo la pista per
raggiungere il centrocampista giallorosso. Mentre
in entrata giungono conferme sul sondaggio del Gubbio
verso Bruzzo e Silvestri. La notizia arriva direttamente
da Avellino dove entrambi i calciatori militano
agli ordini di mister Braglia che ha dichiarato:
"É giusto che chi debba andare vada,
sono in uscita alcuni ragazzi". Lo riporta
appunto il portale web Sportavellino.it precisando
infatti che ci sono delle novità sulla posizione
dei centrocampisti Michele Bruzzo e Marco Silvestri,
entrambi finiti nel mirino del Gubbio, e si sottolinea
che la società eugubina ha mosso passi significativi
con il diesse biancoverde Di Somma per assicurarsi
almeno uno dei due calciatori. Si puntualizza inoltre
che i contatti tra le parti sono stati positivi
e il club umbro ha rafforzato la propria posizione
raggiungendo l'intesa con i procuratori dei ragazzi.
Secondo il portale web informativo irpino in pole
ci sarebbe Silvestri. Nel girone intanto si sono
registrate altre operazioni. Il Carpi pesca
in Inghilterra e prende il difensore Luca Ercolani
(classe '99) dal Manchester United. Il Feralpisalò
invece ottiene dalla Sampdoria il difensore Tommaso
Farabegoli (si trovava alla Vis Pesaro). Mentre
l'Arezzo si aggiudica l'attaccante Christian Carletti
dal Carpi. La Triestina invece pesca in Umbria:
prelevato dal Foligno il giovane promettente terzino
sinistro Alessandro Giannò. Mentre il Padova
batte la concorrenza del Perugia e si aggiundica
l'attaccante Tommaso Biasci dal Carpi. Il resoconto
delle operazioni definitive del mercato a 360 gradi
sulla serie C sono riportati sul web da Tuttomercatoweb.com
e Tuttoc.com.
• 07
GENNAIO 2021 Gubbio
con l'Imolese, una gara trappola. Per il mercato
spuntano tre nomi: Aurelio, Bruzzo e Silvestri
Gubbio, occhio con
l'Imolese. Una partita trappola. Un dato statistico
lo conferma. La squadra romagnola proviene infatti
da nove sconfitte consecutive, l'ultima con il Cesena
lo scorso 23 dicembre in casa per 2-1, e nelle ultime
undici partite ha subito ben dieci sconfitte. L'ultima
vittoria dei santernini risale al 18 ottobre 2020
in trasferta a Fano per 2-1. Un dato numerico pericoloso
perchè questo trend negativo ha fatto scivolare
i grifoni rossoblù al terz'ultimo posto in
classifica. L'allenatore è Pasquale Catalano,
che è subentrato prima della partita col
Cesena al posto di Roberto Cevoli. Probabile che
l'ex vice di De Zerbi a Palermo confermi il 4-4-2
adottato nell'ultima partita di campionato. Con
due frecce in più in attacco: in queste ultime
ore, oltre all'attaccante Piovanello dal Padova,
è stato ingaggiato pure l'attaccante Accursio
Bentivegna proveniente in prestito dalla Juve Stabia.
In casa Gubbio invece non ci dovrebbero essere dei
cambiamenti. L'attaccante Juanito Gomez si è
allenato a parte in settimana dopo una contrattura
che aveva subito nell'ultimo match di Mantova ed
è stato preservato per affaticamento muscolare.
Ma per domenica l'argentino dovrebbe essere abile
e arruolabile. Si è rivisto nel gruppo in
settimana il portiere Cucchietti e ha lavorato con
una maschera protettiva. Viene reintegrato gradualmente.
Perciò domenica dovrebbe essere ancora titolare
il portiere Zamarion. Quindi non ci dovrebbero essere
stravolgimenti a livello tattico con il consueto
modulo 4-3-1-2. Ragion per cui in porta ci sarà
Zamarion. Sicchè come linea difensiva potrebbe
definirsi il quartetto Formiconi, Signorini, Uggè
e Ferrini. Dunque a centrocampo il trio Oukhadda,
Megelaitis e Malaccari. Di conseguenza Pasquato
tra le linee a supporto del duo De Silvestro (in
ballottaggio con Gerardi) e Gomez. L'anno scorso
finì 1-1: al gol iniziale di Cesaretti ha
risposto nella ripresa Boccardi su rigore. Infine
si registra una notizia di mercato. Il Gubbio, come
già enunciato, cerca un terzino sinistro.
Esce il nome di Giuseppe Aurelio, classe 2000, di
proprietà del Sassuolo, che finora si trova
in prestito al Cesena. Sul laterale fluidificante
di Bracciano ci sarebbe anche l'interesse del Como.
Così viene scritto dal portale web Mondoprimavera.com.
A Cesena, dove si trova il diesse eugubino Moreno
Zebi, considerano il calciatore non cedibile. Ma
le dinamiche del mercato possono pure cambiare.
Per il centrocampo spuntano due nomi che giocano
nell'Avellino, ma entrambi scuola Genoa: Michele
Bruzzo (classe '99) o Marco Silvestri (classe '99).
Nomi per sostituire i partenti Lovisa (verso Legnago)
e Sdaigui.
• 06
GENNAIO 2021 De
Silvestro: "In casa bisogna finalizzare
di più. É dura giocare senza tifosi".
E il mercato delle altre
Dopo quattordici
giorni esatti (dal 23 dicembre) torna a parlare
un tesserato della Gubbio Calcio. Questa volta tocca
all'attaccante Elio De Silvestro. Durante il soliloquio
del calciatore di Formia tramite il canale web ufficiale,
ecco cosa in sintesi ha detto: "Adesso siamo
pronti a giocarci un grande girone di ritorno. Prima
però ci sarà una partita difficile
ed è uno scontro diretto con l'Imolese. Ma
ci teniamo a vincere. Credo in questa squadra, per
me è forte. É vero che siamo partiti
a rilento ma ci siamo ripresi alla grande. Quindi
spero che ci confermeremo pure dopo il giro di boa.
In casa fatichiamo a segnare, ma da parte nostra
ce la metteremo tutta per cambiare questa statistica
negativa nelle prossime partite. Mi auguro inoltre
che pure io riesca a contribuire a segnare. Tuttavia
sono convinto che il reparto avanzato è forte
e completo. Abbiamo calciatori di esperienza, perciò
sono fiducioso. Da quattro anni sono a Gubbio, sono
legato ormai a questa città e a questa società:
per questo motivo li ringrazio. Adesso però
con gli stadi chiusi ci manca l'affetto dei tifosi
nelle partite. Per questo motivo in questa stagione
bisogna sapere curare di più l'aspetto psicologico.
Non siamo abituati a giocare senza pubblico. Le
motivazioni vanno trovate ulteriormente a maggior
ragione a livello interiore". Intanto la
squadra si prepara per la partita di domenica. Si
parla di un lavoro personalizzato per l'attaccante
Juanito Gomez, alle prese con dei fastidi che tuttavia
non dovrebbe pregiudicare il suo impiego contro
l'Imolese. Per quanto riguarda il mercato invece
per adesso è tutto fermo. Anche se sono in
uscita i centrocampisti Lovisa e Sdaigui in attesa
di una nuova sistemazione. Mentre le altre del girone
si muovono. Proprio l'Imolese ha ingaggiato la punta
Piovanello proveniente dal Padova. Pioggia di colpi
dell'Arezzo: ecco il centrocampista Altobelli dalla
Ternana, il difensore Sbraga dal Novara, il centrocampista
Serrotti dalla Reggiana e il terzino Karkalis dal
Bisceglie. Il Matelica ottiene l'attaccante Alberti dal Pisa.
Il Legnago prende il centrocampista Laurenti e il
difensore Stefanelli dal Modena. Lo stesso Modena
prende il fantasista Corradi dal Piacenza. Colpo
del Perugia che acquista l'attaccante Vano dal Mantova
(ma era di proprietà dell'Hellas Verona).
A Ravenna arriva il terzino belga Fiore proveniente
dal Teramo (ex Bruges). Mentre a Pesaro lascia dopo
tre anni l'ex diesse rossoblù Claudio Crespini:
pertanto non è più il direttore sportivo
dei vissini risolvendo consensualmente il contratto.
• 05
GENNAIO 2021 Tresoldi:
"Gubbio, quanti ricordi. Ma ora per me serve
una ventata di aria nuova: sempre gli stessi..."
Da tre anni si è
trasferito in Germania. L'ex difensore di Atalanta
e Gubbio, Emanuele Tresoldi, ha portato la passione
del calcio a suo figlio Nicolò che a soli
sedici anni (classe 2004) si sta mettendo in luce
a suon di gol come attaccante nell'under 19 di Hannover.
Pure il portale famoso «Bild» gli ha
dedicato una prima pagina.
Cosa ci può dire Emanuele di suo figlio?
"Diciamo che è una esperienza di
vita. Grazie alla scuola si è aperta questa
possibilità, ben diversa di quanto succede
in Italia. Lo sport c'è in ogni scuola, ognuno
decide lo sport che può fare ed è
tutto gratuito: non c'è bisogno di fare lezioni
a pagamento fuori dall'ambito scolastico. Lo hanno
segnalato e da quattro anni gioca con l'Hannover:
qua sembra fantascienza, accademia e strutture bellissime,
ovunque in Germania. Nicolò ha fatto la
sua trafila nelle giovanili facendo sempre gol ed
è stato convocato anche in prima squadra
in una amichevole a Berlino. Ancora deve finire
di formarsi, ma l'esperienza è eccellente".
Differenze dal calcio italiano? "Già
dalle giovanili in Germania fanno un calcio moderno.
Basta vedere il Bayern Monaco, lo specchio della
situazione. Si punta molto sui giovani su tutte
le squadre: un Ronaldo, un Ibrahimovic o un Ribery
a fine carriera non lo prenderebbero mai. É
vero che c'è Lewandowski ma è venuto
qua quando aveva 22 anni. Un calcio più disinvolto,
meno tattico e la difesa è meno curata che
in Italia". Torniamo a Tresoldi, giocò
a Gubbio e poi prese pure la residenza a Gubbio
prima di trasferirsi in Germania. Un ricordo? "E
un giorno ci torneremo: è uno dei posti più
belli al mondo. Ci sono cresciuti i miei figli.
Una città dove si sta veramente bene".
A livello calcistico cosa ricorda in maglia rossoblù?
"Una bella realtà, una città
attenta alla squadra e dietro esiste un bel movimento.
Una città che ci tiene. Chiaro però
che ci sono i pro e i contro. Ogni tanto viene fuori
qualche telenovela. Ma rimane sempre una piazza
viva e tutto sommato sta facendo risultati in serie
C". Il calciatore con il quale ha più
legato? "Max Lazzoni, d'altronde anche lui
si è poi stabilizzato a vivere a Gubbio.
Oltre che come calciatore, ci sentiamo sempre tutti
i giorni e ci siamo frequentati sempre con grande
simpatia". Del Gubbio attuale invece cosa
dice? "A livello tecnico difficile dirlo
perchè da anni ormai sono fuori Italia. A
livello societario dico che Sauro Notari ha grandi
risorse economiche e questo è importante.
Però, vorrei sottolineare, che si vedono
sempre le stesse facce ormai da oltre un decennio.
Credo che cambierei in toto la situazione generale.
Quando ti frequenti da troppo tempo, conosci difetti
e pregi, perciò cambierei tutto dalla A alla
Z". In altre parole dichiara che serve
un rinnovamento totale? "Sì, totale.
Ma tanto Sauro Notari non lo farà mai. Invece
credo che potrebbe fare qualcosa di diverso. Voglio
dire l'anno scorso ha dovuto richiamare Giammarioli
e Torrente che hanno migliorato la situazione. Ma
poi c'è stata un po' di maretta, questo rientro
ha avuto dei contrasti. Ci si marca un po' a vicenda
tra tutti. Per il futuro programmerei diversamente:
meno eugubini dietro alla scrivania (e nelle cariche),
ma più eugubini in campo. Aria nuova. Questo
è il mio parere".
• 04
GENNAIO 2021 Farabbi:
"Con questo staff esperienza e calma. Nel
2010-2011 contesto perfetto. In B meno affiatati"
Ve lo ricordate?
Parliamo di Marco Farabbi. Da quest'anno ha appeso
le scarpette al chiodo dopo aver vinto il campionato
l'anno scorso con il Magione. Ora è nel mondo
del lavoro e si è appena laureato con la
laurea magistrale in amministrazione aziendale (business
administration). La curiosità proviene dal
fatto che quest'anno (vicenda Cucchietti e con l'impiego
di Zamarion) si è ripetuta un po' la circostanza
che poi avvenne nell'ottobre 2010 quando Farabbi
dovette sostituire Lamanna vittima di quel vile
episodio di Alessandria. Che può dirci? "Dico
prima di tutto che fu l'anno del miracolo. Per me
un susseguirsi di tante emozioni perchè provenivo
dai dilettanti. Mi ritrovai all'improvviso buttato
dentro. Non nego che c'era una certa tensione. Ma
quei compagni di squadra, in più Torrente
e Pascolini, mi stettero tutti molto vicino e riuscirono
nell'intento di farmi stare molto tranquillo. Feci
l'esordio con il Monza in casa, vincemmo per 4-0
(reti di Borghese, Donnarumma, Caracciolo e Galano
ndr) e per me fu una partita di normale gestione.
Non fu lo stesso la partita successiva a Como quando
parai un rigore a Cozzolino e poi al novantesimo
Gomez ci consegnò la vittoria. Ma sono sincero...".
Prego, dica? "In quella stagione tutto ci
riusciva e tutto veniva bene. Chiunque entrava faceva
bene. Avevamo un gruppo così coeso, talmente
ben allenato e ben strutturato, che chiunque avrebbe
fatto bene comunque. Vivevamo in un contesto perfetto.
Tant'è che ad oggi abbiamo formato un gruppo
whatsapp e ci sentiamo ancora tutti. Ma posso fare
alcuni esempi...". Ma certo, dica? "Daud
arrivò il martedì e la domenica (il
13 febbraio 2011 ndr) fece un gran gol decisivo
su punizione con l'Alessandria con una bomba dai trenta metri, il
destino volle che Lamanna parò un rigore
(ad Artico ndr). Rigiochiamo con il Como (1-1) al
ritorno e Lamanna parò un rigore come me
all'andata. Come in un film". Beh, una
favola, ma Farabbi aggiunge: "Diciamo però
che nulla giunse per caso. Si erano creati tutti
i presupposti con l'ausilio della società,
dei tifosi e dei giornalisti. Si era creato un contesto
dove noi non potevamo sbagliare". Perciò
quella tranquillità trasmessa dallo staff
allora e la stessa che può aver avuto oggi
Zamarion? "Assolutamente sì. Posso
aggiungere che tutti noi ex calciatori abbiamo continuato
a seguire il Gubbio con il cuore. Oggi a maggior
ragione perchè si è ricreato quello
staff, perchè c'è pure Mengoni, Rodrigo
(Boisfer ndr) e Juanito in campo. É palese
che la presenza di uno staff del genere è
un valore aggiunto per il Gubbio perchè hanno
un bagaglio di grande conoscenza. C'è gente
di calcio come Torrente e Giammarioli: loro li vanno
a vedere i calciatori e li conoscono, sanno costruire
un progetto direi lineare. Mi auguro che la storia
si ripeta come allora". Appunto Giammarioli,
è tornato pure lui, quindi? "Un enorme valore per questa società: conosce
bene la città ed è un grande conoscitore
di calcio in virtù della carriera che ha
fatto e le persone che ha frequentato. Non dimentico
inoltre Gigi Simoni che per tutti noi è stato
un maestro di calcio e di vita". Tornando
a ritroso, Lamanna poi finì in serie A...:
"Eugenio, gli voglio bene come un fratello.
Avevamo un ottimo rapporto e c'era la giusta competizione
tra noi: lealtà e affetto reciproco. Non
mi ha stupito che è finito nel calcio che
conta. Come non mi hanno stupito poi lo stesso Caracciolo
o Alfredo Donnarumma". In B aveva al fianco
Antonio Donnarumma, ora al Milan: "Era un
ragazzo cocchissimo (detto in perugino) e umile.
Belle prestazioni in un anno difficile. Ma sulle
qualità dico che forse ci avrei
messo di meno la mano sul fuoco, a differenza di
Lamanna,
che poi finisse in serie A. Ma in B è stato diverso...".
Cioè? "La squadra era di qualità,
ma è mancato l'affiatamento che c'era stato
l'anno prima". Eppure Mario Rui si
ritrova oggi in Champions: "Fa un certo
effetto, ma già da allora si notava che aveva
una tecnica di altra categoria sul piede sinistro".
Ma per Farabbi ci fu l'esordio in serie B in Gubbio-Pescara
dove gli adriatici di Zeman ci presero a pallonate,
però la porta resistette fino al gol di Sansovini
(al 77') e poi il 2-0 di Insigne (88'): "Che
Pescara, incontenibile. Dico Immobile, Insigne,
Verratti o Caprari. Fu un tiro al bersaglio, reggemmo
fino a che i reali valori presero il sopravvento.
E da portiere alla fine del primo tempo ero già
stanco.
Giocavano perennemente nella nostra metà
campo . Da raccontarlo quando sarò più
anziano".
• 02
GENNAIO 2021 Bellucci:
"Fidarsi per lo più di Torrente e Giammarioli.
Il presidente si confidi: spendere bene e poco"
Quattro chiacchiere
con chi conosce e ha conosciuto bene Vincenzo Torrente
da vicino ai tempi del Gubbio vincente nel biennio
tra il 2009 e il 2011. A quei tempi era allenatore
della Berretti rossoblù. Per questo parliamo
con Giorgio Bellucci che ci analizza Torrente in
maniera approfondita. Ecco cosa dice: "Da
parte mia non posso che ringraziare una persona
del genere". In altre parole? "Mi
ha fatto fare tante conoscenze che non avevo prima.
D'altronde in quegli anni ho conosciuto personaggi
importanti a partire dall'indimenticabile Gigi Simoni,
ma anche Stefano Giammarioli: con loro si formò
un trio inossidabile. Ma di Torrente posso solo dire
che è una grande persona, grande uomo, oltre
che un bravissimo allenatore. Poi ha anche un'altra
grande qualità...". Quale sarebbe?
"Nel mondo di oggi in pochi come allenatori
sono così capaci di preparare le gare soprattutto
dal punto di vista della lettura delle partite.
Inoltre sa fare gruppo. Ma l'esempio lampante proviene
dall'anno scorso. Quando arrivò in corsa ebbe
subito l'intuito di cambiare l'assetto alla squadra:
lui predilige il 4-3-3, eppure trasformò
il modulo nel 3-5-2. Grazie a ciò poi abbiamo
visto tutti come è andata a finire. Diciamo
che è un uomo non drasticamente fermo nelle
sue idee di calcio, ma è un uomo evolutivo
e che sa cambiare le cose in corsa. Perciò
secondo me è solo un valore aggiunto per
questo Gubbio insieme ovviamente a Stefano Giammarioli".
Perciò aver ricomposto di nuovo questa accoppiata
è stata la scelta giusta? "Assolutamente
sì. Aggiungo che il presidente Notari deve
stare in maniera prevalente con loro due se è
una persona lungimirante. Perchè grazie a
loro riesce a portare un minimo di professionalità
all'interno di una struttura importante. Ma sono
loro (Torrente e Giammarioli ndr) che devono decidere
le sorti tecniche della Gubbio Calcio".
Questo significa che la struttura Gubbio Calcio
deve ancora maturare a livello prettamente professionale?
"Certo, queste due persone possono
aiutare in tal senso: in particolar modo per spendere
bene e spendere meno. Non come è avvenuto
negli ultimi anni che si è sofferto fino all'ultimo
secondo dell'ultimo minuto dell'ultima partita.
Ma soprattutto bisogna affidarsi a Torrente e Giammarioli
per fare e programmare stagioni importanti. Già
quest'anno
credo si siano gettate le basi, in quanto l'anno scorso
con la pandemia è stato un campionato
relativo. Nei prossimi anni si può davvero
tentare una scalata come va dicendo il mister e
perchè no, un giorno pensare anche alla serie
B". Ha parlato del diesse Giammarioli,
ce lo può descrivere visto che ci collaborò?
"Lo considero come un amico e un fratello.
Mi fece conoscere il settore giovanile. Soprattutto
mi portò a vedere l'Inter, il Milan, a conoscere
Ausilio, ho visto gli allenamenti di club importanti.
Vicino a noi abbiamo avuto Pea. Insomma mi si è
aperto un panorama nuovo, un mondo. Se ero
a Gubbio lo devo prevalentemente a Stefano Giammarioli
passando dalla Juniores alla Berretti, con tanti
ragazzi di Gubbio. Una soddisfazione. Mentre oggi
è tutto l'opposto, di eugubini ne vedo veramente
pochi. E aggiungo...". Prego, dica? "Voglio
dire per Giammarioli contano i campionati che ha
vinto. I numeri sono inconfutabili. Il presidente
non si poteva affidare ad un direttore sportivo
migliore". Una curiosità: Giorgio
Bellucci è stato anche avversario del Gubbio
quando siedeva sulla panchina del Gualdocasacastalda
in serie D il 18 ottobre 2015 e la partita finì
1-1. Un ricordo? "A livello di allenatore
è come toccare il cielo con un dito. Mai
avrei pensato in D di ritrovarmi da eugubino contro
il Gubbio. A livello professionale porto con me
ancora oggi davvero un bel ricordo". Attualmente
Giorgio Bellucci ricopre il ruolo di responsabile
del settore delle giovanili del Fontanelle, precisando:
"Ci tengo molto a questo ruolo, ne sono orgoglioso.
Tanti ragazzi di Gubbio e lavoriamo nel sociale".
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