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news]
• 31
gennaio 2014 Mercato
di chiusura: arrivano Schetter e Molinelli. Vanno
via Longobardi e Di Francesco
Una fase
elettrizzante in chiusura del
mercato invernale. Il Gubbio in pratica ha
ceduto l'attaccante Cristian Longobardi ('82) al
Delta Porto Tolle (Seconda Divisione), squadra in
provincia di Rovigo: il calciatore era arrivato
in rossoblù lo scorso settembre dal Bassano
Virtus. Lo stesso calciatore saluta così
Gubbio: "In verità è successo
tutto all'ultimo momento di mercato. Prima mi cercava
il Cuneo ma poi si è aperta questa opportunità
del Porto Tolle. Saluto i tifosi di Gubbio, che
sono veramente la parte sana. In bocca al lupo a
tutti i calciatori con l'augurio che si possono
togliere delle soddisfazioni. E un grazie al Gubbio
che mi ha dato l'opportunità di giocare con
questa maglia". E il Gubbio ha effettuato due
operazioni in entrata. Arriva innanzitutto l'attaccante
Antonio Schetter, classe '82, che si trovava all'Ischia
Isolaverde (Seconda Divisione, girone B): il calciatore
napoletano ha realizzato una rete con tredici presenze;
l'anno scorso era a Latina e prima a Nocera Inferiore
dove ha totalizzato in tutto 22 presenze (ma in
fase realizzativa zero gol). Arriva in rossoblù
pure il centrocampista Andrea Molinelli ('93) dal
Sud Tirol (ma è di proprietà del Livorno):
in cambio vanno a Bolzano sia il difensore Mohamed
Lamine Traorè e l'attaccante Riccardo Cocuzza.
Ma in maniera clamorosa va via anche l'ala di centrocampo
Federico Di Francesco (torna a Pescara)mentre il centrocampista
ungherese Zsolt Tamasi va all'Ascoli. In
pratica ci sono state sette entrate a gennaio (con
Schetter, Molinelli, Addae, Gozzi, Sarr, Belfasti
e Falzerano) e otto uscite
(Sandomenico, Cacchioli, Briganti, Traorè,
Cocuzza, Tamasi, Longobardi e Di Francesco). Da
verificare ancora le destinazioni di Russo e Semeraro:
sono sulla lista dei partenti (con prospettive all'estero).
Intanto riceviamo e pubblichiamo
un comunicato stampa spedito
a tutti gli organi di informazione dalla
vecchia cordata societaria, a firma dell'ex
presidente del Gubbio, Giovanni Urbani, e degli
ex dirigenti della società rossoblù
Alfeo Urbani, Stefano Rueca,
Mario Monacelli, Francesco Sannipoli, Fabio Mariani
e Gianni Moretti.
• 31
gennaio 2014 A
Grosseto, quell'esordio in serie B: ci sarà
l'ex Marotta. Mentre Roselli prova il 5-4-1 ibrido
Domenica
il Gubbio va a Grosseto. L'ultima volta che aveva
giocato in Maremma era il 27 agosto 2011, la gara
di esordio in serie B, dove la squadra rossoblù
allora allenata da Fabio Pecchia (ora fa il vice
di Benitez al Napoli) venne sconfitta per 2-0 (reti
di Alfageme e Caridi) con 363 tifosi eugubini al
seguito nel settore ospiti.
Non è passato così tanto tempo, invece
sembra un'eternità. Adesso le cose sono ben
diverse. E l'umore è senz'altro ben diverso.
Il Gubbio si prepara a questa sfida senza diversi
acciaccati: Boisfer e Moroni ne avranno ancora per
un mese, out pure Di Francesco e infine all'ultimo
momento si è fermato pure Ferrari (si vedrà
in questi giorni se sarà disponibile o meno
per Grosseto). Il tecnico rossoblù Giorgio
Roselli ha provato un modulo inedito, cioè
una difesa schierata a cinque, un centrocampo a
quattro e una sola punta. Una sorta di 5-4-1 ibrido
che può trasformarsi in un 5-3-2 o all'occorrenza
anche in un 3-4-3. Pertanto è probabile che
venga accantonato il 4-4-2 che è stato adoperato
una settimana fa contro il Prato (ma è tutto
da vedere). In pratica è prevista una linea
difensiva con Bartolucci, Tartaglia, Radi, Ferrari
e Giallombardo. Centrocampo a quattro con gli esterni
Caccavallo e Falzerano, al centro Malaccari e Baccolo.
Di punta il solo Longobardi. Nel Grosseto ci saranno
due ex. In primis l'attaccante Alessandro Marotta,
ormai celebre per il suo cucchiaio a San Marino
nella finale di ritorno playoff del 13 giugno 2010,
quando il Gubbio riuscì a vincere per 2-0
con le reti di Marotta (su rigore) e Casoli davanti
a 2624 tifosi eugubini festanti.
In quella stagione Marotta realizzò 20 reti
in maglia rossoblù (playoff esclusi). La
storia di Marotta però riguarda pure i giorni
nostri: lo scorso 2 settembre, in chiusura di mercato,
l'attaccante napoletano era stato sul punto di tornare
in rossoblù (via Bari), ma per una manciata
di minuti il trasferimento non andò in porto.
Un disguido che si è rivelato fatale: con l'innesto
di Marotta ci sarebbe stato di sicuro quel
salto di qualità che purtroppo manca tuttora
a questa squadra. Tra l'altro quel mancato trasferimento
fu condito da un giallo: il calciatore fu annunciato
come nuovo arrivo alle ore 22 del 2 settembre in
diretta televisiva su Trg Network dal diesse Giammarioli
e solo dopo la
mezzanotte si venne a sapere che la trattativa era
saltata. Il giorno dopo, proprio dalle nostre colonne,
lo stesso Alessandro Marotta affermò senza
tanti giri di parole (come è sua consuetudine): "Se
il Gubbio ci avesse pensato prima, da tre giorni
il Bari mi aveva messo sul mercato. La trattativa
con il Gubbio era decollata dopo le ore 22, perciò i tempi
erano troppo ristretti e ho subito temuto che non
si facesse in tempo". Parole e notizie
tra l'altro che sono facilmente consultabili nel
nostro archivio news. L'altro ex è l'allenatore
Leonardo Acori che ha appena preso il posto di Cuccureddu,
esonerato dopo la sconfitta di Perugia. Il tecnico
Leonardo Acori è stato allenatore del Gubbio
dal 1997 al 1999 dove ha vinto un campionato di
serie D e poi l'anno successivo arrivò in settima
posizione in serie C2. In casa Gubbio, intanto,
è arrivato il tesseramento del centrocampista
ghanese Bright Christopher Addae ('92) di proprietà
del Parma (si trovava al Nova Gorica). Venerdì
31 gennaio è l'ultimo giorno di mercato e
il Gubbio sta pensando solamente a sfoltire la rosa.
Sandomenico (Arzanese), Cacchioli (Nova Gorica)
e Briganti (Monza) sono già partiti. Adesso
si pensa di piazzare nelle ultime ore di mercato
Traorè e Cocuzza, destinazione Sud Tirol.
Mentre per Tamasi e Russo ci sarebbero rispettivamente
Ascoli e Torres Sassari. Per la trasferta di Grosseto,
il Bar Santa Lucia organizza un pullman: per le
adesioni
entro e non oltre venerdì 31 gennaio.
• 30
gennaio 2014 Nocerina
esclusa. Macalli: "Sentenza esecutiva. Playoff?
L'aspetto economico è favorevole"
La
notizia clamorosa del giorno è l'esclusione
della Nocerina. La Commissione Disciplinare Nazionale
ha accolto la tesi della Procura Federale decretando
l'esclusione con effetto immediato della società
molossa dal campionato. Una sentenza che stravolgerà
sia la classifica che il calendario della Prima
Divisione Girone B. Ma quali conseguenze ci saranno
ora? Semplice: l'articolo 53 del Noif specifica
quanto segue: «Qualora una società si ritiri dal campionato o
da altra manifestazione ufficiale o ne venga esclusa per qualsiasi ragione, durante il girone di
ritorno tutte le partite ancora da disputare saranno
considerate perdute con il punteggio di 0-3, ovvero 0-6 per le gare di calcio a cinque, in
favore dell’altra società con la quale avrebbe
dovuto disputare la gara fissata in calendario».
In poche parole la classifica rimane immutata. Se
verrà rispettato questo regolamento, dunque
Nocerina-Viareggio resta con il punteggio di 1-0
(quindi non saranno restituiti i tre punti ai viareggini).
Mentre dalla quinta giornata di ritorno in poi,
tutte le altre squadre che dovevano affrontare
la Nocerina in campionato, si troveranno la gara
vinta
a tavolino per 3-0. Sul caso è intervenuto
il presidente della Lega Pro, Mario Macalli. É
stato intervistato dal collega giornalista (con
cui collaboriamo) Alfonso Maria Avagliano di Solosalerno.it.
In sintesi Macalli ha specificato: "Non ci vuole molto a disegnare cosa succederà, anche se con la giustizia sportiva nessuno può dire cosa verrà fuori.
Ora abbiamo una sentenza di primo grado, dobbiamo non commentare ma eseguire. Domenica la Nocerina non giocherà, questa sentenza è provvisoriamente esecutiva. Perciò
ci sarà lo 0-3 da oggi in poi. I giocatori? Qualcuno di
loro dovrebbe essere svincolato. Aspettiamo lumi dall’ufficio legale e decideremo il da farsi".
Quando gli si chiede che la Nocerina farà
ricorso, Macalli risponde così: "Quello che avverrà con
i ricorsi non dipende da noi, non temiamo nulla però. Lungaggini? Non s’è mai verificato: i ricorsi sono previsti, la società ha diritto di farli, il resto seguirà la normale trafila delle norme previste dalla federazione".
Ma il collega giornalista di Solosalerno.it ha posto
al presidente della Lega Pro una precisa domanda
per quanto riguarda i contributi che spettanno alle
società in caso di aggancio ai playoff. In
parole povere, chi centrerà i playoff quanto
ci guadagnerà in soldi? E Macalli ha risposto
così: "Senz'altro l'aspetto economico
è certamente favorevole, ma principalmente
lo è la possibilità di potersi giocare
la serie B". In pratica il presidente non
si è sbilanciato. Tuttavia fa capire che
l'aspetto economico in favore della società
non è di poco conto. Perciò si può
già scartare l'ipotesi della forbice della
cifra irrisoria di soli 20mila
euro di contributi. Bisognerà ora vedere
come sarà la torta da spartire e quindi quale
sarà il coefficente. Su questa
questione ci torneremo, con la collaborazione di
colleghi giornalisti.
• 29
gennaio 2014 Roselli:
"Bisogna correre di meno, ma correre meglio.
Stagione anomala: tutti per i playoff..."
Torna
a parlare a mente fredda il tecnico rossoblù
Giorgio Roselli. Diverse domande gli abbiamo posto
e ha risposto colpo su colpo. Ma il primo quesito
è stato logico: quanto è stato importante
ottenere la vittoria? "Importante è
dire poco. Non potevamo aspettarci di giocare bene
oppure di fare una grande prestazione. Dovevamo
andare al sodo e così è stato: si
doveva vincere. Tuttavia ho visto una crescita tattica:
la squadra è stata più corta, ha saputo
stringere gli spazi. Che dire, dei progressi sono
stati compiuti. Ma non ci nascondiamo nel dire che
degli errori sono stati commessi, eccome. Quando
ci si difendeva talvolta abbiamo sbagliato posizione,
altre volte abbiamo lasciato delle palle agli avversari,
per fortuna che ci è andata bene. Ma i ragazzi
stanno acquisendo il fatto che bisogna correre di
meno, ma correre meglio". E si sofferma
sui singoli: "Io voglio tre calciatori offensivi
con delle caratteristiche diverse. Domenica a scala
erano Longobardi, Falzerano e Caccavallo. Gli altri
calciatori devono dare equilibrio alla squadra.
Falzerano e Caccavallo sono di qualità e
possono fare male in fase offensiva". Un
elogio va pure verso Longobardi: "Basta
vedere che giocata ha fatto nel momento in cui è
stato innescato il gol di Falzerano". E
quando si parla del centrocampo, Roselli parla di
Baccolo: "Da questo calciatore ci si aspetta
sempre di più, ma è un ragazzo sensibile
e bisogna fargli capire che è un elemento
importante. Per esempio domenica gli abbiamo fatto
fare un qualcosa di diverso, soprattutto a livello
di attenzione: lui è il numero uno per recuperare
i palloni, ma deve essere più disciplinato
nella posizione in campo". E Radi? "Per
capacità e personalità lo ritengo
un difensore centrale che gioca bene in una difesa
a tre: infatti quando domenica abbiamo schierato
nella ripresa un difesa a cinque è stato
messo proprio in quella posizione. A centrocampo
ci può essere utile nel 4-4-2 e cerchiamo
di sfruttare il suo piede". Ma quando la
squadra è al completo cosa farà? "Difficile
dirlo quando saremo al completo". Perchè?
"Per un motivo molto semplice: Boisfer e
Moroni sono infortunati e dovranno stare fuori per
un paio di mesi ciascuno". E il neo acquisto
Addae? "Ha poche partite sulle gambe: solo
tre presenze con il Nova Gorica. Quindi ci vorrà
del tempo prima che verrà inserito in pianta
stabile tra i titolari". Intanto domenica
rientra Malaccari: a questo punto dove può
essere inserito? "Se andiamo per logica,
direi che Malaccari potrebbe prendere il posto di
Belfasti. Ma non è escluso un cambiamento
di posizione con Caccavallo, ai lati di un possibile
4-4-2. Bisognerà vedere. Fermo restando che
Caccavallo per me è il terzo attaccante di
questa squadra dopo Falzerano e Longobardi (o Falconieri),
come dicevo prima". Per concludere Giorgio
Rosselli fa un'analisi del campionato. A riguardo
dice la sua: "Ci sono cinque squadre che
all'inizio hanno puntato a vincere direttamente
il campionato: sono il Perugia, Frosinone, Benevento,
Lecce e Salernitana. Poco dietro c'è il Pisa:
squadra costruita per andare ai playoff. E poi tutto
il resto. Tuttavia questo è un campionato
anomalo: non succederà più che per
centrare i playoff basta arrivare al nono posto".
E il Gubbio ci può arrivare? "Ci
puntano tutti e quindi non vedo per quale motivo
il Gubbio non ci debba puntare. Ci possono puntare
ancora anche quelle avversarie che ora sono sotto
di noi in classifica, pure il Viareggio: quindi
ci può puntare anche il Gubbio".
Giudice Sportivo: il Grosseto contro il Gubbio dovrà
fare a meno del difensore Legittimo (espulso a Perugia):
stoppato per una gara. Mercato. L'Aquila prende
dal Latina il centrocampista Maltese ('92). Il Barletta
ottiene dal Parma l'attaccante Campagna ('94). Il
Catanzaro preleva dal Lecce il centrocampista Melara
('86). Due esoneri nel girone. La Salernitana ha
scelto Angelo Gregucci che va al posto di Carlo
Perrone. Il Grosseto (prossimo avversario del Gubbio)
ha esautorato Antonello Cuccureddu: al suo posto
è stato chiamato Leonardo Acori, ex allenatore
proprio del Gubbio.
• 28
gennaio 2014 L'editoriale.
Quel clima surreale: uno stadio muto. E quella vittoria:
mancava da dicembre
Una
partita surreale. Tifosi
della curva in sciopero che si ritrovano fuori dallo
stadio. Un solo striscione con una scritta che manda
un messaggio inequivocabile: "vergognatevi".
Poi alle ore 14:29 le squadre entrano in campo nel silenzio
più assoluto. Anzi, si sente solo qualche
fischio da uno sparuto di tifosi che si trovano
sugli spalti. Solamente 203 paganti (un record negativo),
ai quali vanno aggiunti gli abbonati (1104),
ma bisogna vedere poi di questi abbonati (quantitativamente)
sono entrati allo stadio. Un ambiente insolito che
ha inciso eccome sull'andamento della partita. Uno
stadio senza cori, senza striscioni, ma soprattutto
senza tifo: non sembrava una gara di calcio,
ma tutt'altro. Due squadre
che hanno fatto fatica a far decollare una partita. Un clima irreale che l'ha
fatta da padrone. Ci voleva una grande giocata condita
da un'azione perfetta nella ripresa per rianimare
uno stadio spento, muto. Longobardi è partito
sulla sinistra, si è bevuto un avversario,
ha servito in maniera chirurgica Falzerano (partito
dalle retrovie): il piccolo attaccante di Pagani
non ci ha pensato due volte e di destro, al volo,
ha piazzato la palla nell'angolino. Esecuzione esemplare
degna di grandi platee. Due gol in due partite per
lo scugnizzo campano: questo acquisto di gennaio
effettuato dal diesse Giammarioli sembra
proprio azzeccato. Pure Roselli dopo il match ci
ride su: "Due gol in due partite? Falzerano
non ci era mai riuscito". Lo dice mentre
parla proprio al fianco di Falzerano in conferenza stampa.
E il tecnico rossoblù
ha aggiunto: "Cosa ti dicevo? Quando vi
sgrido in ritiro è perchè lo faccio
per il vostro bene. Se un giorno volete diventare
dei grandi calciatori dovete ascoltare i consigli:
se si fa un rimprovero è solo per farvi crescere.
D'altronde ho avuto la fortuna in carriera di allenare
un calciatore come Di Natale e guardate dove è
arrivato. Dipende tutto da voi calciatori".
Un messaggio chiaro che il trainer Roselli ha mandato
in conferenza stampa. Come dire, solo i calciatori
possono cambiare le sorti di una gara: un allenatore
deve essere considerato come un vigile urbano che
dirige il traffico e faccia rispettare le direttive.
E adesso, questa vittoria, quanto può
valere? Se guardiamo i numeri, dei dati confortanti
ci sono. In primis la vittoria mancava dall' 8 dicembre
2013: un Gubbio che supera la Paganese con le reti
di Luparini e Cocuzza. Ovvero la formazione rossoblù
non vinceva da sei giornate di campionato. Un altro
dato non di poco conto: il Prato non
prendeva gol da ben 324 minuti, fino a quando Falzerano
ha depositato la sfera in rete.
Ma adesso va ricucito il
rapporto con la gente. Quel rapporto con i tifosi
che è fondamentale in una piazza come Gubbio.
Basta citare le parole espresse dal tecnico Roselli
alla vigilia del match: "Da avversario spesso
sono venuto a Gubbio e il pubblico è stato
determinante: questi tifosi ti possono fare vincere
le partite". Oppure basta citare le parole
del vice allenatore Roscini che conosce
bene l'ambiente eugubino: "Il pubblico di Gubbio
è speciale: un attaccamento
che non ha eguali e solo chi lo ha vissuto di persona
lo può capire fino in fondo". Ora
concludiamo
con una e-mail che ci è giunta alla nostra
casella postale elettronica. Eccola: «Chi scrive è un tifoso del Gubbio (e di nascita) di vecchia data,
cioè dai tempi del
campo in terra battuta, e del Miserere cantato agli avversari di turno. Vivendo a
Roma, chi esce di casa ai familiari dice "vado allo stadio" ed è sottinteso Olimpico (Roma o Lazio);
io la domenica mattina a mia moglie dico "vado al campo"
ed è sottinteso al Barbetti per la
partita del Gubbio (più di 400 km. andata e ritorno in serata). Ciò premesso mi permetto di dire che non si fa il bene della propria
squadra facendo "lo sciopero del tifo", lo sciopero lo si faccia per altre finalità.
Ai giocatori bisogna far capire quali sono le radici dei nostri sentimenti,
delle nostre passioni per cui un giocatore che viene a Gubbio, prima di firmare un contratto,
dovrebbe aver partecipato o minimo dovrebbe conoscere la Festa de Ceri. Così toccheranno con gli "occhi"
con quale animo
partecipiamo agli eventi: la passione che ci coinvolge anche per una partita di calcio.
Per favore quindi, cari tifosi, partecipate con la passione di sempre.
Solo la vostra spinta
aiuterà la squadra».
Firmato: Marcello Minossi. (Editoriale Direttore
Gubbiofans.it)
• 26
gennaio 2014 Falzerano:
"Ci voleva, ma non siamo il Real Madrid".
Roselli: "Bravi ragazzi: dato il 110%"
Il
Gubbio batte il Prato in uno scenario insolito.
Manca la voce del tifo organizzato e si sente. Sembra
di assistere ad uno spettacolo di teatro. Solo uno
striscione appeso in una curva rimasta semi vuota:
"Vergognatevi". Ma il Gubbio vince lo
stesso nonostante l'umore non è alle stelle.
E l'allenatore dei rossoblù Giorgio Roselli
specifica: "Un applauso ai ragazzi perchè
hanno giocato in certe condizioni ambientali difficili.
Non mi riferisco a quanto è successo fuori
(con i tifosi in sciopero, ndr). Mi riferisco al
fatto che ci mancavano dei calciatori ed altri elementi
hanno dovuto giocare in ruoli insoliti. Perciò
abbiamo dovuto fare di necessità virtù.
Avevo chiesto di restare compatti e così
è avvenuto. Tutta la squadra ha dimostrato
voglia e carattere. Mi è piaciuto tutto di
questo Gubbio perchè ha dato davvero il 110%.
Il resto sarà valutato nei prossimi giorni:
riguarderemo la partita e cercheremo di apportare
le correzioni ai vari errori di posizione in campo.
Diciamo inoltre che il Prato questa domenica non
ha fatto una grande partita: di solito giocano bene,
evidentemente il merito è stato nostro. Ora
dobbiamo pensare a riconquistare l'affetto della
gente perchè è molto importante".
Parla l'autore del gol vittoria, Marcello Falzerano:
"Bel gol? Non credo, i gol belli sono altri.
Longobardi mi ha dato una grande palla e se non
facevo questa rete sicuramente era un gol sbagliato.
Lo sciopero dei tifosi? La tifoseria ha tutto il
diritto di comportarsi come meglio crede. Da parte
nostra abbiamo il dovere di andare avanti sulla
nostra strada, con o senza tifosi. La vittoria è
stata sofferta? Ma tutte le partite sono sofferte,
non siamo mica il Real Madrid!". Tocca
al centrocampista pratese, Giulio Grifoni: "Risultato
non giusto perchè abbiamo creato tante occasioni.
Abbiamo prodotto tanto ma ci manca il risultato.
Ci manca la cattiveria sotto porta. E abbiamo trovato
un Gubbio solido, come ce lo aspettavamo".
Intanto abbiamo inserito le foto del match tra Gubbio
e Prato (15 immagini) che si trovano nella nostra
"fotogallery" e nel link sotto la foto
in homepage. Le foto sono di Simone Grilli per lo
studio fotografico Gavirati.
• 26
gennaio 2014 Gubbio,
1-0 sul Prato: decide Falzerano. La curva vuota:
solo lo striscione "vergognatevi"
Gubbio
contro il Prato. Sugli spalti, come previsto, c'è
lo sciopero del tifo organizzato: settore della
curva locale pressochè vuoto e viene esposto
solo uno striscione con scritto: "Vergognatevi".
Il trainer Roselli schiera il 4-4-2 con Caccavallo
esterno di centrocampo, mentre Falzerano gioca al
fianco di Longobardi in attacco.
L'allenatore dei lanieri Esposito opta per il 4-4-2.
Al 10' Radi calcia dal limite una punizione telefonata
che finisce tra le braccia di Layeni. Al 12' pericolo
in area umbra: Pisanu lancia in area Magnaghi che
carica un sinistro rasoterra calibrato: Pisseri
compie il miracolo e in tuffo devia la sfera in
corner. Al 19' Gubbio sfortunato: corner di Radi,
in
area ospite Longobardi fa sponda verso Caccavallo
che di testa gira a rete: la palla colpisce in pieno
il palo. Al 25' è Grifoni che si fa pericoloso
entrando in area fino all'area piccola, ci mette
una pezza Tartaglia. Al 35' dagli sviluppi di una
punizione di Radi, Ferrari di sinistro in scivolata
cerca l'angolino: la palla fa la barba al palo. Nella
ripresa il Gubbio passa in vantaggio: scorre il
54', gran lavoro sulla sinistra di Longobardi che
salta il suo marcatore e mette in mezzo verso Falzerano
che di piatto destro, al volo, insacca la sfera
radente nell'angolino. Immediata la risposta del
Prato che al 55' ci prova con un gran tiro dal limite
di Grifoni, ma Pisseri vola e devia la sfera in
angolo. Al 63' occasione ghiotta per il Prato: Grifoni
mette in area una palla dove Magnaghi calcia a botta
sicura, ma Pisseri è provvidenziale e in
tuffo respinge; però subito dopo Serrotti
calcia forte ma alto a porta sguarnita. Al 77' Falzerano
approfitta di un errore di Ghinassi e si ritrova
solo davanti al portiere, prova il pallonetto ma
manca il bersaglio: palla a lato. Finisce 1 a 0. Tabellino:
Gubbio - Prato (1-0): Gubbio (4-4-2):
Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Ferrari, Giallombardo;
Caccavallo, Baccolo (84' Laezza), Radi, Belfasti
(71' Giuliacci); Longobardi (65' Sarr),
Falzerano. (A disp.: Ranieri, Tamasi, Luparini, Falconieri).
All. Roselli. Prato (4-4-2): Layeni; Bagnai,
Ghinassi,
Malomo, De Agostini (30' Armenise); Grifoni, Roman
(61' Silva Reis),
Cavagna, Serrotti; Magnaghi, Pisanu (69' Romanò). (A disp.: Brunelli,
Lamma, Corvesi, Celentano). All.
Esposito. Rete: 54' Falzerano (G). Arbitro: Casaluci di Lecce (Pellegrini
di Roma 2 e Argentieri di Viterbo). Ammoniti:
Giallombardo, Longobardi e Pisseri (G); Ghinassi (P). Spettatori:
1307 (1104 abbonati; di cui 22 di Prato). Risultati:
Ventunesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Barletta
- Frosinone 2-1 39'
Blanchard (F), 70' Ilari (B), 91' La Mantia (B) Catanzaro
- Lecce 0-0 Gubbio
- Prato 1-0 54'
Falzerano (G) L'Aquila
- Ascoli 2-1 9'
De Sousa (Aq), 62' Colomba (As), 94' Pomante (Aq) Nocerina
- Pisa 0-2 19'
Favasuli (P), 39' Arma (P) Paganese
- Viareggio 0-3 3'
Romeo (V), 75' Pizza (V), 88' Benedetti (V) Perugia
- Grosseto 3-2 14'
Massoni (P), 16' Bombagi (G), 25' Bombagi, 48'pt
Scognamiglio (P), 74' Henty (P) Pontedera
- Salernitana 2-0 19'
Siniscalchi (S) aut., 24' Arrighini (P) Riposa:
Benevento
• 25
gennaio 2014 Out
Malaccari, Boisfer e Di Francesco. Parla Roselli:
"Sciopero del tifo? Molto dispiaciuto..."
Assenti
Malaccari squalificato, Boisfer e Di Francesco infortunati.
La formazione è pressochè fatta perchè
ci sono tante defezioni. Così sarà
4-4-2. Pertanto Pisseri
è in porta. Quartetto difensivo basato sui laterali
Bartolucci e Giallombardo, mentre il duo centrale
sarà formato da Tartaglia e Ferrari. Sulla
mediana al centro giostreranno Radi e Baccolo,
ai lati Caccavallo a destra e a sinistra verrà
dirottato Belfasti. In attacco Falzerano sarà
a supporto di Longobardi. L'allenatore Giorgio Roselli
alla vigilia del match con il Prato dice: "Voglio
una squadra compatta perchè il Prato è
temibile. Abbiamo i calciatori contati, perciò
sono costretto a fare un tipo di gioco e la formazione
è praticamente scontata. Sono all'esordio
al Barbetti, ma dispiace che ci sarà lo sciopero
della tifoseria: ogni volta che sono venuto a Gubbio
da avversario, il pubblico di Gubbio è stato
determinante. Riavvicinare la piazza è un
nostro dovere e dipenderà tutto da noi: è
la squadra che deve trascinare il pubblico".
Di seguito la lista dei convocati: Baccolo, Bartolucci,
Belfasti, Caccavallo, Falconieri, Falzerano, Ferrari,
Gelli, Giallombardo, Giuliacci, Laezza, Longobardi,
Luparini, Pisseri, Radi, Ranieri, Sarr, Tamasi e
Tartaglia. Nel frattempo nell'anticipo del venerdì,
il Perugia ha battuto il Grosseto per 3-2. In vantaggio
con Massoni, i grifoni si fanno superare da una
doppietta di Bombagi. Nei minuti di recupero del
primo tempo Scognamiglio coglie il pari. Nella ripresa
Grosseto in dieci: arriva un'espulsione (doppia
ammonizione) ai danni di Legittimo (per un fallo dubbio
nei confronti di Comotto), poi Henty
di testa ha siglato il tris decisivo ad un quarto
d'ora dalla fine.
• 24
gennaio 2014 Tifosi:
è sciopero del tifo. Mercato: Addae tesserato;
Gozzi verso l'ingaggio. Prove di 4-4-2
Contro
il Prato sembra scontato che l'allenatore Roselli
cambia modulo: dal 5-3-2 si passa al 4-4-2 (o 4-4-1-1).
Con un centrocampo decimato dalle assenze (Malaccari
è squalificato, Boisfer è infortunato,
Di Francesco e Sarr sono in forte dubbio), la formazione
sembra pressochè scontata. Pertanto Pisseri
va in porta. Quartetto difensivo basato sui laterali
Bartolucci e Giallombardo, mentre il duo centrale
sarà formato da Tartaglia e Ferrari. Sulla
mediana al centro dovrebbero giostrare Radi e Baccolo,
ai lati Caccavallo a destra (farà da molla
tra centrocampo e attacco) e a sinistra verrà
dirottato Belfasti. E in attacco Falzerano sarà
a supporto di Longobardi (è in vantaggio
su Falconieri). Intanto il mediano ghanese Bright Christopher Addae
('92) è stato tesserato dal Gubbio (era al
Nova Gorica, via Parma): ma sarà impossibile
il suo impiego fin da domenica (ci vorranno almeno
tre giorni per il transfer). Il portiere Alessandro
Gozzi ('93) del Parma (era a Savona) è in
prova, ma la società sta valutando di tesserarlo
a breve. Per domenica il secondo portiere è
Giovanni Ranieri ('96) della squadra Berretti; Ivan
Cacchioli si è trasferito al Nova Gorica
(sempre via Parma). In casa Prato invece il tecnico
dei toscani Vincenzo Esposito opterà per
il 4-3-3. Da valutare le condizioni di Ghinassi,
Lamma e Lanini (ma quest'ultimo tuttavia è
pronto al rientro). Da valutare anche se il nuovo
acquisto Magnaghi verrà inpiegato dall'inizio.
Questa la probabile formazione. In porta Layeni.
Quartetto difensivo basato su Bagnai, Roman, Malomo
e De Agostini. A centrocampo il trio Serrotti, Cavagna
e Romanò. In attacco il tridente Grifoni,
Silva Reis e Lanini (o Magnaghi). Dirige il match
il signor Stefano Casaluci di Lecce che sarà
coadiuvato dai guardalinee Claudio Pellegrini di
Roma 2 e Davide Argentieri di Viterbo. Sul fronte
tifoseria, in casa Gubbio c'è grande ebollizione.
Giovedì sera allo Sporting Hotel si è
radunata lo stesso una delegazione della tifoseria
rossoblù (circa una settantina), però
i calciatori non si sono presentati all'appuntamento
prefissato perchè non autorizzati a partecipare
al dibattito. Dopo questo incontro, la tifoseria
ha preso una decisione e lo fa sapere tramite un
volantino che in sintesi riporta quanto segue: «In
seguito agli ultimi incontri avvenuti con l'A.S.
Gubbio e non (con i calciatori ndr), la tifoseria
ha deciso di disertare lo stadio per la partita
casalinga con il Prato. Pertanto invitiamo tutti
i tifosi a non entrare!!!». Pertanto si prevede
lo sciopero del tifo da parte dei supporters rossoblù.
• 23
gennaio 2014 Briganti:
"Vado via a malincuore... ma a testa alta".
Salta l'incontro tra tifosi e i calciatori
Era
arrivato a Gubbio nell'estate 2008. Proveniva dalla
Pistoiese e fu preso dal tecnico Beoni che lo conosceva
dai tempi della Sansovino. Poi ha passato tutta
la trafila di allenatori a partire da Simoni (quando
era in coppia con Tumiatti), poi i due anni magici
con Torrente (con due promozioni di fila) e l'anno
della serie B tribolato con il cambio di ben quattro
allenatori; dopo la retrocessione l'avventura con
Sottil ed infine è la storia degli ultimi
giorni (prima Bucchi, ora Roselli). Stiamo parlando
di Marco Briganti, difensore, classe '82, che da
quando Sandreani ha appeso le scarpette al chiodo
ha preso il suo posto da capitano. Ma da oggi Marco
Briganti non sarà più il capitano
del Gubbio. Infatti con
un comunicato ufficiale la società del Gubbio
fa sapere che Marco Briganti lascia
il Gubbio per trasferirsi al Monza. Un altro pezzo
di storia che se ne va. Forse un ciclo è
davvero finito. Ma Marco Briganti va ricordato perchè
è stato un grande uomo e perchè ha
sempre amato la maglia rossoblù. Le sue frasi
di addio ne sono la testimonianza. Sono queste le sue
parole che ci ha rilasciato nel momento in cui abbiamo
saputo del suo trasferimento in Brianza:
"Mi dispiace molto andare via. Mi dispiace
davvero tanto. Questa maglia
me la sono sentita sempre addosso. Non so se ho
dato tanto a questa città, oppure se potevo dare di più, però
posso assicurarvi che ho dato sempre il massimo
in campo per questi colori. Mi avvilisce il fatto
che lascio degli affetti, alcuni ragazzi stupendi
con cui ho condiviso momenti davvero belli nello
spogliatoio. Ma sono orgoglioso per quello che ho fatto
e vado via a testa alta. Un saluto a tutti i tifosi
di Gubbio". Parole molto significative.
Notiziario. Rodrigue Boisfer è con le stampelle:
per l'infortunio al polpaccio si parla di un mese
e mezzo di stop. Intanto il tecnico Roselli ha riprovato
la difesa a quattro con due moduli specifici, il
4-4-2 e il 4-4-1-1. In prova il centrocampista ghanese
Bright Christopher Addae, classe 1992, nazionale
ghanese, ruolo centrocampista, che si trovava al
Nova Gorica (Slovenia) e quindi di proprietà
del Parma. Mentre nei prossimi giorni verrà
tesserato il portiere Alessandro Gozzi ('93) proveniente
dal Parma (si trovava al Savona). É saltato
l'incontro che si doveva tenere tra la tifoseria
e i calciatori presso lo Sporting Hotel giovedì
sera. In pratica l'incontro è stato rimandato.
Tuttavia non si farà in un luogo pubblico
ma in privato, cioè tra una delegazione di
tifosi e alcuni calciatori, lontano da occhi indiscreti.
Evidentemente l'accesso dibattito avvenuto lunedì
sera tra la società e la tifoseria allo Sporting
Hotel ha lasciato i suoi strascichi. Ora regna il
caos.
• 23
gennaio 2014 Giallombardo:
"Disattenzioni fatali, ma guardiamo avanti".
Si ferma Boisfer per infortunio
Parliamo
con l'esperto calciatore Andrea Giallombardo, terzino
sinistro dei rossoblù. Prima di tutto gli
chiediamo come mai alla fine della partita di Salerno
alcuni calciatori (tra cui lo stesso Giallombardo)
hanno protestato sia con l'arbitro che con guardalinee?
"Secondo me e secondo anche qualche mio
compagno, la distribuzione dei cartellini è
stata non proporzionale alla gara. Ad esempio Siniscalchi
poteva essere espulso non una, ma due volte: alla
fine del primo tempo dopo un fallo su Falzerano
e dopo un quarto d'ora del secondo tempo per un
fallo identico da tergo sempre su Falzerano. Invece
non è stato preso nessun provvedimento. Mentre
a noi, bastava che facevamo un fallo ci ammoniva,
addirittura ha commesso un fallo Belfasti e l'arbitro
ha ammonito al sottoscritto. Per questo motivo volevamo
un chiarimento con l'arbitro. Ma tutto ciò
non deve diventare un alibi per noi". A
Salerno la squadra è partita bene, è
andata in vantaggio e poi come si spiega il patatrac
nel giro di due minuti? "Nel gol del pareggio
è stato bravo Mounard su punizione a calciare
la palla sotto all'incrocio dei pali. Siamo stati
ingenui perchè la partita doveva finire lì
e invece abbiamo preso subito il secondo gol. Siamo
stati disattenti e la Salernitana ci ha punito".
Ci sembra ovvio che un risultato poteva aiutarvi
a livello morale. Adesso invece come è l'umore?
"Il morale deve sempre rimanere alto perchè
il calcio ti permette di recuperare la domenica
successiva. Perciò dobbiamo restare concentrati
e pensare fin da subito alla partita di domenica
contro il Prato". L'allenatore Roselli
ha affermato che nella testa dei calciatori è
stata sgomberata la batosta con il Perugia: è
così? "Sì, sicuramente. É
una sconfitta che ci ha fatto molto male e ci è
molto dispiaciuto per la città e per i nostri
tifosi. Loro ci tenevano tanto come ci tenevamo
noi. Però nel calcio capita di subire delle
batoste del genere: a me è capitato più
volte in carriera, mi è capitato di perdere
anche 6-0. É bruttissimo, ma devi essere bravo
a resettare tutto subito e ripartire".
Ma era un derby... "Lo sappiamo. Purtroppo.
Per questo motivo ci dispiace moltissimo".
Adesso il Prato e cosa si aspetta da questo campionato?
"Intanto adesso pensiamo al Prato. Vediamo
cosa riusciamo a fare. Dobbiamo assolutamente vincere
domenica. Solamente dopo penseremo alla gara successiva".
L'allenatore Roselli ha specificato che il Prato
è un avversario molto scomodo da affrontare.
Che ne pensa Giallombardo? "Senz'altro:
è una squadra rognosa, che subisce pochi
gol. Sanno giocare dietro la linea della palla e
sanno partire bene in contropiede. Infatti hanno
dimostrato tutto il loro valore durante il girone
di andata e non a caso sono sopra di noi in classifica.
Perciò fino adesso si è dimostrata
una squadra più forte della nostra".
Notiziario. Nuova tegola di un infortunio a quanto
pare serio. Il francese Rodrigue Boisfer si è
fatto male nell'ultimo allenamento: si è
infortunato ad un polpaccio e si parla di un lungo
stop per il centrocampista transalpino. Mercato:
si profila un cambio del secondo portiere. Infatti
Ivan Cacchioli dovrebbe lasciare Gubbio per trasferirsi
in Slovenia (cioè andrà al Nova Gorica
di Apolloni). Arriva invece in rossoblù Alessandro
Gozzi, classe '93, proveniente dal Savona.
• 22
gennaio 2014 Roselli:
"Troppi errori e c'è molto da lavorare
tatticamente". Malaccari, out per una giornata
Post
Salernitana. In vista della sfida casalinga contro
il Prato. Parla l'allenatore dei rossoblù
Giorgio Roselli: "Posso dire che i ragazzi
si sono tolti di dosso il malumore dopo la scoppola
con il Perugia. Dalla testa è stata sgombrata
quella batosta. In campo a Salerno hanno dato tutto,
ma nel contempo sono stati commessi tanti errori.
Sappiamo che ci troviamo di fronte ad una questione
particolare e difficile. C'è molto da lavorare,
soprattutto dal punto di vista tattico".
Ovvero? "Non conta tanto come è il
modulo, ma come si deve stare in campo. I calciatori
devono sapere fare le cose più semplici,
ma in particolar modo devono giocare meglio e tenere
le posizioni quando sono in coppia". Tutto
ciò sta a significare che potrebbe cambiare
modulo mettendo da parte il 5-3-2? "Penso
proprio di sì. Fino ad ora ho avuto poco
tempo per lavorare e quindi mi sono affidato ad
un modulo che non stravolgesse tutto. Adesso sto
provando il 4-4-2 o il 4-4-1-1. Come ripeto c'è
da lavorare molto, ma credo che la squadra abbia
dei valori". Ritornando alla partita di
Salerno, c'è ancora rammarico per quei due
gol presi in due minuti? "Non mi ha sorpreso
più di tanto. É un film già
visto più volte. Quando si attraversa un
periodo difficile capitano anche queste cose. É
chiaro che certe ingenuità non vanno commesse.
In primis sulla punizione che è scaturito
il gol di Mounard non dovevamo commettere fallo:
mi riferisco al fallo commesso da Bartolucci. Nel
gol del raddoppio non rimprovero a Briganti l'errore
perchè quello ci può stare. Più
che altro rimprovero la posizione e il modo con
cui si è comportato: in quei casi si deve
buttare via la palla il prima possibile, cioè
si doveva sbrogliare la matassa subito; lo stesso
errore è avvenuto nel primo tempo e per fortuna
ci è andata bene". Alla fine della
partita i calciatori del Gubbio protestavano con
l'arbitro, perchè? "Non mi piace
parlare degli arbitri. Tuttavia i calciatori hanno
voluto protestare perchè sul punteggio di
1-0 in nostro favore ci poteva stare il doppio cartellino
giallo per Montervino, ma non è arrivata
nessuna sanzione". Adesso, il Prato? "É
una squadra molto temibile perchè sa fare
tutto. Conosco il suo allenatore (Esposito, ndr)
ed è molto bravo. É la peggiore squadra
che potevamo incontrare adesso. Da parte nostra
dovremo essere compatti, senza rischiare troppo
e possibilmente dovremo sbagliare il meno possibile
le occasioni che riusciremo a creare in partita".
Notiziario. Il centrocampista Malaccari è
stato squalificato per una giornata. Out invece
per infortunio Sarr e Moroni. Un ampio servizio sul Gubbio con fotografie e contenuti vari è on line
sulla pagina dedicata alla Lega Pro del sito internet di Sky.
Mercato.
Il Prato, prossimo avversario del Gubbio, ha ingaggiato
l'attaccante Magnaghi ('93) dal Virtus Entella.
La Paganese prende dal Napoli il centrocampista
Palma ('94): era a Vicenza. La Salernitana
preleva l'esperto difensore Bianchi ('80) dall'Ascoli
(ex Spezia).
• 21
gennaio 2014 Acceso l'incontro tifosi e società. Il patron
Fioriti: "Restiamo uniti, altrimenti si
sfascia tutto"
Serata
abbastanza infuocata lunedì sera allo Sporting
Hotel dove ha avuto inizio intorno alle ore 21 un
confronto diretto tra la tifoseria eugubina (ben
300 persone presenti) e la società capitanata
dal patron Fioriti. Erano presenti anche i dirigenti
Bedini, Menichetti, Barbetti, Vispi, oltre al Dg
Pannacci e al Ds Giammarioli, insieme ai revisori
dei conti Nicchi e Regni. E ha preso da subito la
parola il presidente Marco Fioriti che ha specificato
davanti al grande numero di tifosi: "Restiamo
tutti uniti, lo dico a voi, altrimenti qua c'è
il serio rischio che si sfascia tutto".
Parole assai forti e il patron rossoblù poi
ha proseguito dicendo: "Chi vi parla è
una persona che vuole veramente bene al Gubbio.
Quella persona che dal 2006 guida questa società
perchè è stato chiamato da alcuni
tifosi. Mi hanno cercato a casa e il Gubbio rischiava
il fallimento. Piano piano abbiamo costruito anche
delle cose importanti, tra cui il traguardo della
serie B. Poi di errori ne abbiamo fatti tanti, ma
sempre in buona fede. Però posso dire a grande
voce che nonostante le grandi difficoltà
economiche siamo ancora qui, il Gubbio è
ancora nei professionisti e c'è l'intenzione
di proseguire su questa strada. Siamo orgogliosi
del fatto che noi siamo andati sempre avanti con
le nostre risorse di Gubbio e non abbiamo mai chiesto
aiuto altrove. Se io mi trovo qua adesso è
perchè ci metto sempre la faccia e aggiungo
un altro aspetto che non è indifferente:
abbiamo portato avanti sempre un progetto che si
è basato su due punti: tenere sempre i conti
economici in ordine e ne andiamo fieri perchè
nel calcio professionistico sono fallite 40 società
perchè hanno fatto il passo più lungo
della gamba, e poi abbiamo assicurato sempre una
squadra a livello professionistico". Si
fa sentire qualche tifoso che esprime il suo pensiero
e dicono in maniera chiara che quest'anno la squadra
è scarsa. Il patron Fioriti risponde: "Capisco
che c'è il dispiacere per il 5-0 con il Perugia,
ma proprio per questo motivo abbiamo cambiato allenatore.
Per il resto abbiamo dei vincoli con il Parma: dobbiamo
scegliere certi calciatori che ci garantiscono le
valorizzazioni. Con ciò ci vengono garantiti
un milione e 500mila euro di contributi dalla società
ducale. E senza questo accordo strategico con il
Parma, adesso ci sarebbero stati dei grandi problemi
per proseguire il calcio professionistico a Gubbio".
Alla domanda, quanto può valere un piazzamento
ai playoff, il patron Fioriti risponde in maniera
seccata: "Ci cambia davvero poco: solo 20mila
in euro in più di introiti. Non date retta
ai giornali che scrivono di 300mila euro di liquidità
in entrata: sono tutte balle". Ma c'è
chi chiede di quello che sarà del futuro.
Fioriti ha risposto così: "Delle
volte mi sono sentito veramente solo. Ma l'accordo
con il Parma è stato stipulato per quattro
anni. Vi posso garantire che se staremo tutti uniti
si può crescere con una partnership del genere,
nel segno della continuità del calcio a Gubbio".
Ma quando si parla di possibili nuovi compratori
del Gubbio, Fioriti ci ride su: "Non date
troppo retta a chi racconta menzogne o alle chiacchiere
da bar. Non esiste proprio nessun probabile nuovo
compratore. Le porte della Gubbio Calcio sono aperte:
chiunque è interessato si faccia avanti".
La tifoseria chiede di fare chiarezza anche sui
conti societari. A riguardo hanno preso la parola
i revisori dei conti Nicchi e Regni. In primis ha
parlato Renzo Amanzio Regni e ha detto: "Vi
posso dire che dal 2006 al 2013 la Gubbio Calcio
ha avuto una perdita di un milione e 510mila euro.
Di anno in anno questa perdita è stata ricoperta".
Dei conti dell'anno della serie B invece ha parlato
Marco Nicchi: "In quella stagione in entrata
sono arrivati sette milioni e 600mila euro tra sponsorizzazioni
ed altro, ma le spese sono state di sette milioni
e 250mila euro tra il valore della squadra e i costi
vari di mantenimento di un torneo del genere. La
squadra è costata circa tre milioni e 500mila
euro. I lavori allo stadio? Sono costati circa un
milione e 500mila euro, di cui 950 mila euro sborsati
direttamente dalla Gubbio Calcio". Infine
ha parlato il diesse Stefano Giammarioli parlando
dell'accordo con il Parma: "Con il Parma
abbiamo dei vincoli. Per avere dei contributi dobbiamo
avere una rosa ampia, anche se poi tanti calciatori
finiscono in tribuna. Dobbiamo fare quadrare i conti
e per farlo non abbiamo alternative. Però
la sinergia con il Parma è vitale: senza
questo accordo si poteva dire addio al calcio professionistico
a Gubbio".
• 19
gennaio 2014 Roselli:
"Risultato ingiusto. Ci manca la fortuna".
E Perrone: "Abbiamo meritato di vincere"
Dopo
la sconfitta nel derby, arriva un'altra sconfitta.
E che sconfitta! Gubbio in vantaggio con il nuovo
arrivato Falzerano, ma nel finale succede la frittata
con le reti di Mounard e Gustavo, complice una indecisione
incredibile della difesa eugubina. Il tecnico Giorgio
Roselli non si scompone più di tanto e dice:
"Abbiamo vissuto una settimana particolare.
Però dico che il risultato non è giusto.
Senz'altro meritavamo un risultato positivo. Ma
nel calcio, per ribaltare totalmente le situazioni
intricate, bisogna essere aiutati anche dalla fortuna.
Adesso ci manca la fortuna dalla nostra parte".
Tuttavia l'allenatore rossoblù si rammarica
molto per quei due gol presi in due minuti: "In
pratica ci siamo fatti male da soli con alcune nostre
indecisioni. Sulla punizione di Mounard non ci potevamo
fare nulla perchè c'è stato un colpo
di genio del calciatore, ma sul gol di Gustavo c'è
stato un nostro errore grosso e insolito tra un
difensore (Briganti ndr) e il portiere (Pisseri
ndr): la palla è mia, la palla è tua,
in definitiva non si sono proprio capiti. Dispiace
che è successo tutto ciò, ma dobbiamo
guardare avanti e sarà probante la prossima
partita interna con il Prato". Sull'altro
fronte ritorna il sorriso dopo una giornata piuttosto
elettrizzante caratterizzata da uno sciopero del
tifo dell'intera curva sud. L'allenatore dei granata
Carlo Perrone spiega: "L'atmosfera non è
stata piacevole. Abbiamo giocato in un clima difficile.
Per questo motivo questa vittoria ha una valenza
maggiore". Il trainer della Salernitana
prosegue dicendo: "E dire che ci eravamo
complicati la vita da soli: quel contropiede sul
gol di Falzerano mi ha fatto arrabbiare e non poco.
Ma ci abbiamo creduto fino alla fine e abbiamo meritato
di vincere perchè abbiamo avuto le nostre
occasioni. Qualcosa ci è stato negato pure
dall'arbitro, ma devo dire che il Gubbio si è
difeso bene". Il neo acquisto francese
Mohamed Fofana, che ha scaturito il gol vittoria
di Gustavo, afferma: "Sono contento per
la squadra. L'importante era vincere. Per un'ora
si è vista una bella Salernitana. Abbiamo
avuto una grande reazione e la vittoria è
sopraggiunta con grinta". Parla anche l'autore
del gol del pareggio momentaneo su punizione, il
francese David Mounard: "É stata
la vittoria di tutto il collettivo. Spero che sia
la partita della svolta. Abbiamo vinto una partita
difficile perchè ci trovavamo in svantaggio.
Ricordiamoci una cosa: il Gubbio si difendeva con
dieci uomini e non è stato facile".
Intanto abbiamo inserito le foto del match tra Salernitana
e Gubbio (18 immagini). Le foto sono di Giuseppe
Maffia di Solosalerno.it, di Gerardo Cafaro e di
Tano Press di Salerno in collaborazione con Roberto
Settonce. Per le interviste ringraziamo Alfonso
Maria Avagliano di Solosalerno.it.
• 19
gennaio 2014 Gubbio,
harakiri: va in rete Falzerano, ma in due minuti
Mounard e Gustavo ribaltano (2-1)
Salernitana
contro Gubbio. Tifoseria locale in sciopero con
uno striscione che si vede in curva sud con scritto:
"Pessime figure e risultati scadenti sono lo
specchio dei nostri presidenti: meno chiacchiere
e maggiore serietà o vi cacciamo fuori dalla
nostra città". Il neo tecnico rossoblù
Roselli schiera il 5-3-2 con Falzerano in attacco
a supporto di Longobardi. L'allenatore dei granata
Perrone opta per il 4-3-1-2 e viene schierato dal
primo minuto in attacco l'ex rossoblù Mendicino.
Un Gubbio chiuso a riccio: è la Salernitana
che fa la partita. Al 7' Perpuetini serve al limite
Mancini che cerca la conclusione a rete di destro,
la difesa rossoblù ci mette una pezza. Al
9' un contropiede ficcante degli ospiti: Giallombardo
apre per Falzerano che smarca al limite Longobardi:
tiro radente che impegna a terra Berardi. Al 13'
proteste locali veementi per un presunto fallo di
braccio in area di Tartaglia, ma l'arbitro fa proseguire:
il capitano granata Montervino va a chiedere spiegazioni
al direttore di gara. Al 20' invece ci prova Radi
dal limite direttamente su punizione: la palla sorvola
sopra la traversa. Al 22' Montervino pennella in
area una palla insidiosa dove Ginestra cerca la
conclusione di piatto destro: un tiro lento e impreciso,
la palla va a lato. Al 24' fiammata di Falzerano
che prova una conclusione a rete fulminea con il
piede sinistro: Berardi para ma con difficoltà.
Al 26' Salernitana pericolosa: Montervino pennella
in area un cross dove Ginestra incorna a rete di
testa: provvidenziale Pisseri che in volo devia
la sfera in angolo. Al 31' campani ancora pericolosi:
palla vagante in area ospite dove Ginestra calcia
a botta sicura a rete, ma Pisseri si supera e salva
di nuovo il risultato. Al 41' invece Pisseri è
un po' titubante, però il portiere rossoblù
riesce lo stesso a fermare un tiro improvviso di
Perpuetini. Al 45' un altro intervento prodigioso
di Pisseri, su tiro insidioso su punizione da fuori
area di Tuia. Ripresa. In avvio opportunità
per Baccolo che ruba palla a Tuia, ma non trova
la conclusione a rete. Al 50' ghiotta occasione
per la Salernitana: Perpuetini imbecca con una palla
filtrante in profondità Mendicino che calcia
con l'esterno destro solo davanti al portiere, ma
la sfera termina incredibilmente a lato. Ma il Gubbio
è letale e passa in vantaggio al 52': Bartolucci
sfrutta una ripartenza e serve in profondità
Falzerano che a tutta velocità arriva davanti
al portiere Berardi e insacca la sfera in rete nella
classica azione di contropiede. Al 60' pericolo
in area umbra: Mendicino impegna Pisseri con una
bella
stoccata volante e sulla respinta Tartaglia sbroglia
la matassa allontanando la sfera dall'area piccola.
Al 63' ci prova ancora Mendicino su assist di Mancini,
ma la palla va alta. Al 68' punizione temibile di
Mounard dal limite, ma Pisseri c'è e para
di nuovo. Al 72' proteste dei locali perchè
Fofana cade a terra in area, ma l'arbitro fa proseguire.
Al 77' ci prova Siniscalchi dalla distanza: palla
a lato. Al 79' la Salernitana trova il pareggio:
il francese Mounard fa partire un gran tiro chirurgico
su punizione dal limite che fredda il portiere Pisseri.
All' 81' i granata trovano addirittura il raddoppio:
fa tutto Fofana che calcia a rete, la palla colpisce
il palo e ritorna in campo, ma dalle retrovie arriva
Gustavo che da pochi passi insacca in rete. La frittata
è fatta. E nel finale la Salernitana rischia
addirittura l'autogol con Mounard, ma salva in extremis
Berardi. Tabellino:
Salernitana - Gubbio (2-1): Salernitana
(4-3-1-2): Berardi; Luciani, Siniscalchi, Tuia, Piva;
Montervino (76' Gustavo), Perpuetini, Mancini; Foggia
(46' Mounard); Ginestra (56' Fofana), Mendicino. (A disp.:
Iannarilli, Sbraga, Capua, Volpe). All. Perrone. Gubbio
(5-3-2): Pisseri; Bartolucci, Tartaglia, Briganti,
Ferrari, Giallombardo; Malaccari (83' Di Francesco), Radi, Baccolo
(69' Belfasti);
Falzerano (74' Caccavallo), Longobardi. (A disp.:
Cacchioli, Luparini, Boisfer, Falconieri). All. Roselli. Reti:
52' Falzerano (G), 79' Mounard (S), 81' Gustavo
(S). Arbitro:
Aversano di Treviso
(Berti di Prato e Dal Cin di Conegliano). Ammoniti:
Siniscalchi, Tuia, Mounard e Luciani (S); Malaccari,
Ferrari e Giallombardo
(G). Spettatori: 5728. Risultati:
Ventesima Giornata - Prima Divisione - Girone B
- Lega Pro: Ascoli
- Paganese 3-2 9'
Schiavino (A), 20' Tripoli (A), Gandelli (A) aut.,
64' Tripoli (A), 78' Novothny (P) Frosinone
- Catanzaro
3-0 15'
Curiale (F), 61' Ciofani (F), 72' Paganini (F) Grosseto
- Nocerina 2-1 29'
Ferretti (G), 32' Marotta (G), 53' Ficarrotta (N) Lecce
- Benevento 2-0 16'
Amodio (L), 33' Diniz (L) Pisa
- L'Aquila 2-2 4'
Rozzio (P), 32' Arma (P), 49' Libertazzi (A), 75'
Pomante (A) Prato
- Barletta 0-0 Salernitana
- Gubbio 2-1 52'
Falzerano (G), 79' Mounard (S), 81' Gustavo (S) Viareggio
- Pontedera rinviata
per maltempo Riposa:
Perugia
• 18
gennaio 2014 Incontro
tra società e tifosi. Si terrà lunedì
alle ore 21 presso lo Sporting Hotel: i dettagli
Strascichi
post derby. La tifoseria è in fermento.
Per questo motivo i supporters rossoblù hanno
chiesto e poi ottenuto un incontro chiarificatore pubblico
con la società. Promotori dell'iniziativa
il gruppo dei Gubbio Supporters e i tifosi di Madonna del Ponte
e Bar Santa Lucia. L'incontro avverrà presso
lo Sporting Hotel (nei pressi dello stadio Barbetti),
in una sala dedicata, con inizio alle ore 21 lunedì
prossimo (cioè il 20 gennaio). Secondo quanto
riferiscono i promotori di questa iniziativa, saranno
presenti esponenti della società tra cui
il direttore sportivo Stefano Giammarioli e il presidente
Marco Fioriti. Tutti i promotori dell'iniziativa
invitano la cittadinanza (ovvero coloro che hanno
a cuore i colori rossoblù) di partecipare
a questo dibattito aperto a tutti. Altre notizie. Gubbiofans.it a tempo
di record: in cinque giorni, cioè dal 12
gennaio al 16 gennaio, sono state visitate nel nostro
portale informativo ben 21.475 pagine, con 9.079
utenti diversi. Il picco delle pagine viste il 14
gennaio (4.846). In pratica abbiamo avuto una media
di 17,9 pagine visionate all'ora e 2,98 pagine viste
al minuto. Un sito che ormai è punto di riferimento.
• 17
gennaio 2014 Dubbio
formazione. La scelta ricade sul 5-3-2 o 4-4-2.
Badara Sarr infortunato come Moroni
Pochi
giorni di lavoro con la squadra, quindi prima di
avere un'idea precisa ci vorrà almeno il
lavoro sul campo di una settimana. Lo ha dichiarato
il neo tecnico Giorgio Roselli durante la conferenza
stampa della presentazione. Probabile la conferma
del 5-3-2. Quindi Pisseri in porta. Quintetto difensivo
basato sull'asse Bartolucci, Tartaglia, Briganti,
Ferrari e Giallombardo. A centrocampo il trio Malaccari,
con il rientrante Boisfer (in ballottaggio con Radi)
e Baccolo. Ma la novità potrebbe essere rappresentata
anche dall'impiego di Caccavallo da esterno sinistro
di centrocampo al posto di Baccolo. In attacco
due posti per quattro elementi: si contendono la
maglia da titolare Falconieri, Falzerano, Longobardi
e per l'appunto Caccavallo, se non verrà
utilizzato a sorpresa sulla linea di centrocampo.
Però non è escluso che venga schierato il 4-4-2,
il modulo scolastico e più semplice. In questo
caso la difesa non cambia (solo Tartaglia andrebbe
in panchina rispetto alla difesa a cinque). A centrocampo
duo centrale formato da Boisfer e Baccolo, ai lati
possibile l'impiego di Malaccari e Caccavallo (o
Di Francesco). In attacco vale lo stesso discorso
di prima (ballottaggio tra quattro calciatori).
Sul fronte infortuni, oltre a Moroni (problema al
menisco), a centrocampo mancherà anche Sarr per un problema alla caviglia. In casa Salernitana
invece sono assenti il difensore Molinari e l'attaccante
Esposito. Mentre l'attaccante Guazzo si trasferisce
alla Virtus Entella e il difensore Rizzi andrà invece
alla Pergolettese: entrambi hanno rescisso il contratto
con i granata. L'allenatore Carlo Perrone potrebbe schierare
il modulo 4-3-3: c'è ballottaggio in porta tra Iannarilli o Berardi. Difesa a
quattro con Luciani, Siniscalchi, Tuia (che però aveva un piccolo affaticamento, ma dovrebbe farcela) e infine
Piva.
A centrocampo il trio con Montervino, Volpe (o Perpetuini) e Mancini.
Infine in attacco il tridente Foggia, Ginestra e Gustavo. Se
Perrone opterà per il trequartista, Foggia
fungerà da fantasista a supporto del duo
Ginestra e Gustavo. Tuttavia la società campana
è vicina all'ingaggio dell'attaccante francese
Fofana della Virtus Lanciano, mentre per la difesa
piace Bianchi dell'Ascoli. Si prevede lo sciopero
del tifo da parte della curva sud granata e il tecnico
Perrone è a rischio: un ennesimo passo falso
e la panchina potrebbe saltare. Arbitra l'incontro
il signor Simone Aversano di Treviso. Guardalinee:
Andrea Berti di Prato e Paolo Dal Cin di Conegliano.
Ultima sfida a Salerno il 15 maggio 2011.
• 16
gennaio 2014 Roselli:
"La chiamata più bella".
Giammarioli: "Allenatore esperto? Una scelta
obbligata..."
La
presentazione del nuovo tecnico Giorgio Roselli
con il suo vice Massimo Roscini. Parla per primo
il diesse Stefano Giammarioli che dice: "L'esonero
di Bucchi è una mia sconfitta e per questo
motivo voglio ringraziarlo pubblicamente per il
lavoro fatto: si è rivelato un ragazzo serio,
professionista e va elogiato per la sua schiettezza.
La partita maledetta contro il Perugia ha fatto
del male a tutti e sia chiaro, tuttavia il responsabile non
è solo Bucchi". Detto ciò,
Giammarioli parla del nuovo allenatore: "Roselli
è stata una mia scelta. Perchè dopo
tanti esordienti è arrivato un allenatore
esperto? Perchè dopo la situazione che si
è creata nel post derby, è stata una
scelta obbligata. La squadra ha bisogno di un messaggio
ben preciso: in questo momento abbiamo bisogno di
tanto equilibrio. Giorgio Roselli è un saggio,
come Roscini". Parla così il neo
allenatore Giorgio Roselli che si trova al fianco
del suo vice Roscini.
Roselli dice: "Avevo ancora un anno di contratto
con il Pavia. Poi a dicembre mi hanno richiamato
ma ho rifiutato. Perciò da un mese ero libero.
Aspettavo solo una chiamata. Adesso è arrivata
la chiamata più bella perchè è
la prima volta in 40 anni di carriera nel calcio
che riuscirò a lavorare in Umbria, la mia
terra. Per tanti anni ho lavorato quasi sempre al
nord e per me questa nuova esperienza è fantastica.
A Gubbio c'è un clima particolare e sono
stato spinto proprio da Roscini che conosce bene
l'ambiente. Gubbio è una piazza importante.
Ora capisco che si proviene dalla partita maledetta
con il Perugia: ho trovato dei calciatori provati,
sofferenti e la squadra è un po' abbacchiata.
Ma i calciatori sono gli unici che devono farci
uscire da questa situazione". Il modulo
che predilige? "Non c'è un modulo
che prediligo. Cambio modulo in base alle caratteristiche
dei calciatori. Ho visto alcune partite del Gubbio
e posso dire che la squadra ha disputato sempre
buone partite, soprattutto a L'Aquila. É
chiaro che voglio una certa compattezza dalla squadra,
mi piace una squadra che prende pochi contropiedi
e concede pochi spazi agli avversari. Adesso ho
provato il 4-4-2, però proverò anche
la difesa a tre. Quando avrò acquisito più
conoscenza di tuttti i calciatori, vedremo strada
facendo (a Cremona utilizzava il 3-4-3, ndr). Dal
punto di vista tattico voglio che quando la palla
ce l'hanno in possesso gli avversari vanno marcati
mentre quando ce l'abbiamo noi vanno smarcati.
Sembra una cosa semplice ma non è così,
però possiamo migliorare. Rinforzi? Non ho
chiesto nulla. Prima devo conoscere tutti i calciatori
nella personalità e nella psicologia. C'è
un po' di tempo e se poi ci saranno dei migliorativi
è chiaro che ne sarei felice. Ma prima devo
allenare questi calciatori perchè penso che
siano dei buoni calciatori. La scelta del vice Roscini?
Avevo deciso che qualunque squadra avessi allenato,
me lo sarei portato con me". Infine parla
Massimo Roscini visibilmente emozionato: "Appena
sono stato chiamato, non ci credevo! Mi hanno tremato
le gambe. Poi ho visto lo spogliatoio e i miei vecchi
tifosi: ho provato un'emozione grandissima. Ringrazio
chi mi ha voluto ancora qui. Dal punto di vista
tecnico Roselli è un maestro e non ha bisogno
di consigli: l'unico mio scopo è quello di
fargli capire che a Gubbio troverà qualcosa
di speciale perchè chi non c'è stato
mai non può capirlo. É un ambiente
caldissimo con la gente che ci tiene al Gubbio Calcio,
ma vogliono che tutta la squadra deve dare tutto
in campo. Quando i calciatori escono dal campo con
la maglia sudata, Roselli può stare tranquillo".
Intanto c'è stata una brutta sorpresa per
la truppa rossoblù: presso lo stadio Barbetti,
vicino al cancello
dell'entrata verso la curva locale, la recinzione
in metallo è stata imbrattata con delle scritte
"pesanti" probabilmente effettuate con una bomboletta
spray di colore nero.
• 16
gennaio 2014 L'allenatore
è Roselli e il suo vice è Roscini.
Esonerato Bucchi: se ne va pure il vice Savini
Ora
è conclamato. Giorgio
Roselli, classe '57, è il nuovo allenatore del Gubbio:
nativo di Montone, ex tecnico di Pavia, Cremonese,
Varese e Triestina. Con la Cremonese aveva fatto
due promozioni di fila dalla C2 alla serie B. Il suo vice è
Massimo
Roscini, di Perugia, una vecchia conoscenza del
Gubbio perchè è stato allenatore dei
rossoblù nelle stagioni 1985-1986
e nel 1993-1994. Entrambi hanno già diretto
il primo allenamento nel pomeriggio di mercoledì.
E Roselli ha provato subito un modulo inedito: il
4-4-2 poi cambiato con il 4-2-3-1. Quindi Cristian Bucchi è stato
esonerato e ha salutato proprio la mattina di mercoledì tutta la
squadra e il suo staff. Non è mancata la
commozione nel momento dei saluti. Con lui se ne
va anche il vice allenatore Mirko Savini. Nello
staff tecnico restano Rizzolo (aiuto tecnico), insieme
ai preparatori Cibotti, Barilari e Prete. E domenica
c'è la difficile trasferta contro la Salernitana.
Tutta la truppa partirà da venerdì
in ritiro verso Roccaporena (vicino Cascia), prima
di recarsi in Campania. Intanto dopo la scoppola
nel derby contro il Perugia e dopo l'esonero di
Bucchi, parla il capitano dei rossoblù Marco
Briganti. Sull'addio dell'allenatore afferma: "Per
noi è un grande dispiacere. Quando se ne
va un allenatore è una sconfitta per tutti.
Significa che il nostro cammino non è stato
buono. Purtroppo chi paga per primo è sempre
il mister, anche se ci sono colpe non sue. Fino
adesso abbiamo fatto un campionato a fasi alterne.
Ma le responsabilità vanno divise tra tutti,
da chi porta la giacca e la cravatta fino a chi
indossa i pantaloncini in ogni domenica sul campo".
Sul 5-0 contro il Perugia invece risponde così:
"Purtroppo abbiamo fatto una bruttissima
figura. Non possiamo fare altro che chiedere scusa
proprio a tutti, ai tifosi in primis. Però
siamo dei professionisti e quindi dobbiamo cercare
di migliorare la classifica, ma soprattutto non
bisogna ripetere prestazioni di questo tipo".
Dopo la partita c'è stata una vivace contestazione
dei tifosi e il capitano era presente: che idea
si è fatto? "Ho provato molto dispiacere.
Ho visto una città delusa per colpa nostra,
pertanto ero molto amareggiato per quello che era
accaduto in campo. E i tifosi si sono sfogati proprio
contro gli artefici di questa brutta figura. Da
parte nostra dobbiamo prenderci solo le nostre responsabilità.
Da questa contestazione dobbiamo trarre più
forza per affrontare al meglio il campionato. E
bisogna cambiare subito pagina a partire da domenica".
Tuttavia mancava mezza difesa: Bartolucci, Giallombardo
e lo stesso Briganti. Se c'eravate voi la musica
sarebbe stata diversa? "Con i se e con i
forse, non si è scritta mai la storia. Posso
solo dire che avevamo il dovere di fare di più
in campo. Perciò tutti sono responsabili
e tutti ci sentiamo responsabili. La gente e i nostri
tifosi non si meritavano tutto ciò".
E intanto da Perugia i calciatori hanno postato
una foto in cui mostrano la "manita" (cioè
la mano con la cinquina) come segno di sfottò
verso gli eugubini e verso la squadra del Gubbio.
Ma che ne pensa il capitano Briganti? "Penso
che ci fa molto male. Vedere questi atteggiamenti
ci ha fatto molto male. Però non ci possiamo
fare nulla. Purtroppo glielo abbiamo permesso noi
di fare questi gesti. Perciò siamo i primi
responsabili di questi atteggiamenti".
Intanto la tifoseria è molto agitata: i tifosi
hanno chiesto in maniera esplicita un incontro chiarificatore
con la società. Da scegliere luogo e data.
• 15
gennaio 2014 Bucchi
verso l'esonero. In pole Silva o Roselli. E la "manita"
dei calciatori del Perugia
L'eco
della "cinquina" non si placa. E a quanto
pare a farne le spese sarà solo Cristian
Bucchi. Inizia la telenovela: niente
è ufficiale. Ma tutto è cominciato lunedì.
Già si diceva che Bucchi era in bilico. In
serata il diesse Giammarioli, intervenuto telefonicamente
alla tramissione "Fuorigioco" di Trg Network,
aveva aperto la chiacchierata dicendo: "I
calciatori mi hanno tradito". In riferimento
alla scoppola nel derby. E sull'allenatore ha detto:
"Adesso sto andando al Cda. Ho parlato con
Bucchi ma credo che fino a domenica sarà
l'allenatore del Gubbio. Poi si vedrà".
Evidentemente dopo il Cda con la società
è successo qualcosa perchè martedì
mattina intorno alle ore 10 già si parlava
di contatti avviati con alcuni allenatori per venire
a Gubbio. E nel pomeriggio, intorno alle ore 15,
si dava per certo l'esonero di mister Bucchi. E
sono venuti fuori subito due nomi. In primis quello
di Massimo Silva, ex allenatore dell'Ascoli. In
alternativa Giorgio Roselli, ex tecnico di Cremonese
e Pavia, ma umbro di Montone. Ed è subito
tramontata la pista che portava invece a Leonardo
Acori, ex Rimini e Benevento. Ad avvalorare l'ipotesi
dell'esonero, l'assenza di Bucchi (anche se sta
affrontando il Master a Coverciano) e del vice Savini.
Ha diretto gli allenamenti Antonio Rizzolo, aiuto tecnico,
anche se gli allenamenti hanno durato davvero pochissimo.
Sono passate le ore e non è trapelato nulla.
A questo punto tutto è possibile. La storia
insegna. Basta tornare alla passata stagione. All'indomani
della sconfitta a Benevento del 17 febbraio 2013
veniva dato per certo l'esonero di Andrea Sottil
e al suo posto doveva subentrare Renzo Tasso. Poi
il dietrofront improvviso dopo un Cda molto acceso.
La società era ritornata subito sui suoi
passi. Adesso però la situazione è
diversa. La pesante sconfitta nel derby ha lasciato
il segno. E si vuole la testa dell'allenatore. Quindi
l'esonero appare imminente. Ma c'è un fatto
da non sottovalutare. Un nuovo tecnico, chiunque
sia, quasi sicuramente vorrà garanzie con
dei rinforzi. Di conseguenza entra in gioco la questione
economica. Ma il Gubbio vuole rispettare appieno
il budget prefissato. Per questo motivo bisogna
vedere se un nuovo allenatore accetterà tutte
le condizioni che gli verranno imposte dalla società.
Quindi, al momento, la situazione resta in stand
by: Bucchi non è ancora stato ufficialmente
esonerato, in attesa di risvolti nella giornata
di mercoledì, ma l'esito sembra proprio segnato.
Tuttavia il derby perso per 5-0 contro il Perugia
ha fatto scalpore. A rincarare la dose gli sfottò
dei perugini per tutti gli eugubini che lavorano
nel capoluogo umbro. Proprio un eugubino a Perugia
si è visto recapitare una foto emblematica:
la "presa in giro" stavolta proviene addirittura
direttamente dalla squadra del Perugia Calcio. Una
foto, probabilmente scattata con un telefonino,
che ritrae l'interno del pullman del Perugia calcio
di ritorno da Gubbio: sei calciatori, precisamente
Sini, Nicco, Filipe, Moscati, Fabinho e il secondo
portiere Stillo mostrano la "manita",
ossia la manina o la cinquina (che in lingua spagnola
si dice proprio manita). Questa è una immagine molto significativa.
In pratica pure i calciatori perugini si fanno beffe
dei propri colleghi che stanno giocando nella città
dei Ceri. Tutto ciò fa capire che la "scoppola"
ha lasciato delle inevitabili conseguenze. Sconfitta
epica, senza dubbio. E su internet viaggia un video
con i gol del Perugia accompagnati dalla canzone
"Gimme five", che tradotto significa "Dammi
il cinque". Niente da dire, ormai le prese
per i fondelli piovono da tutte le parti. La sconfitta
per 5-0 ha lasciato il segno!
• 14
gennaio 2014 L'editoriale.
Partita senza storia. Una figura indegna! Una cinquina
che resterà nella storia!
Cominciamo
dalla fine. Da dopo il novantesimo minuto. Fuori
dai cancelli della tribuna è cominciata la
contestazione di un centinaio di tifosi. Gli stessi
tifosi che avevano lasciato il settore a loro dedicato
dopo il gol del 5-0. Una umiliazione grande, grandissima,
che rimarrà nella storia. Eloquenti i cori
che sono partiti dai tifosi. Eccoli in sequenza:
"Fate ridere", "Onoratela la maglia"
e "Avete scritto una pagina di storia".
E poi qualcuno ha aggiunto: "Il mister non
ha colpe". In riferimento al trainer Cristian
Bucchi che si è presentato dietro ai cancelli,
insieme ad alcuni calciatori come Radi, Bartolucci,
poi Boisfer e Briganti. Significativo anche il viso
di Alessandro Sandreani, attuale coordinatore tecnico,
ex capitano del Gubbio di tante battaglie in campo:
lo abbiamo visto affranto, quasi incredulo. Purtroppo
il giocattolo si è rotto. Ormai lo strappo
con i tifosi è piuttosto robusto. Ci sono
stati anni
magici con due promozioni di fila, prima in serie
C1 nel
2010 con 2624 tifosi eugubini al seguito a San Marino,
e poi il culmine con la promozione in serie B nel
2011 in un Pietro Barbetti stracolmo con 5000 tifosi
eugubini festanti. Dopo quelle annate stupende,
con un allenatore vincente come Vincenzo Torrente
(e non si riesce a capire ancora oggi perchè
non è stato confermato l'annata successiva),
è cominciato un lento ma graduale declino. Tutte
le scelte si sono rivelate non azzeccate e si sono susseguite
in maniera vertiginosa. Ci mancava questa figura indegna contro
il Perugia. Una figuraccia epica. E ricordiamoci bene: una cinquina del
genere rimarrà nella storia del calcio eugubino.
Un derby perso in casa con il Perugia per 5-0 non
è lontamente paragonabile al 6-0 di Genova
contro la Sampdoria o al 6-0 contro il Torino all'Olimpico.
Era un altro contesto, si giocava in grandi stadi
davanti ad un grande pubblico, e poi il Gubbio si
trovava in serie B. Anche perchè poi al "Barbetti"
quella squadra si era fatta rispettare: prima la
vittoria storica sul Torino con rete di Daniel Ciofani
e poi contro la Sampdoria finì 0-0 con la
squadra rossoblù che meritava anche di vincere
in quella gara. Perdere così tra le mura
amiche fa molto male:
senza agonismo e senza cattiveria. C'è stato
il nulla.
Una disfatta senza precedenti. Una disfatta che
ha un significato ben preciso, per chi non lo avesse ancora
capito (e noi lo avevamo già scritto circa
un mese fa): è la fine di un ciclo, è
la fine di un'epoca gloriosa condita dal sogno della
serie B. Però al momento attuale la serie
B resta solo un lontano ricordo. La realtà
attuale è nuda e cruda. La squadra è
questa, non si può pretendere la luna. E
la differenza la fa la qualità. Lo si è
visto in maniera emblematica nel derby contro la
corazzata Perugia. Gubbio: diverse occasioni create,
in particolar modo in avvio di partita, ma zero
tiri nello specchio della porta e Koprivec inoperoso
per tutta la partita. Perugia: su sei occasioni
nel primo tempo, tre gol e due pali colpiti. Questa
è la differenza. E Fabinho, da solo, vale
tutta la squadra del Gubbio messa insieme: ha fatto
quello che ha voluto in campo. C'è poco da
dire, c'è poco da eccepire e c'è poco
da aggiungere. Se fosse scesa in campo la seconda
squadra del Gubbio, ovvero la Berretti, avrebbe
fatto più bella figura: tanto valeva far
giocare dei calciatori eugubini, almeno avrebbero
battagliato fino alla morte e non avrebbero passeggiato
in campo come se fosse un'amichevole estiva. Inaccettabile.
Qualche tifoso ha sentenziato: "Per fortuna
che quest'anno non si retrocede". La gente
di Gubbio è sfiduciata perchè non
si sa nemmeno quale futuro ha questo Gubbio. Non
c'è chiarezza,
nè nelle idee, nè nella programmazione. Troppi i proclami estivi e
nessuno aveva chiesto niente (da parte dei tifosi). Troppi voli pindarici. Troppe
le esternazioni ambiziose. Piedi per terra e umiltà:
punto
e basta. (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 12
gennaio 2014 Dopo
la batosta nel derby. Bucchi: "Dispiaciuto".
Camplone gongola: "Grande segnale..."
Risultato
pesante. Risultato pesantissimo. Una cinquina che
rimarrà nella storia del calcio eugubino.
Non manca a fine gara la contestazione: un centinaio
di tifosi eugubini arrabbiati chiedono spiegazioni.
Qualche tifoso si lascia andare dicendo: "Uno
dei momenti più brutti della storia centenaria
del calcio eugubino". L'allenatore Bucchi
insieme ad alcuni calciatori della vecchia guardia
è andato a parlare direttamente con i tifosi.
E poi ne spiegherà i motivi: "Perchè
io ci metto sempre la faccia. Abbiamo perso per
5-0 un derby. Una punizione troppo pesante per tutti
i nostri tifosi: non meritavano tutto ciò,
sono molto dispiaciuto per questo. Sono molto amareggiato".
Sulla partita, il tecnico rossoblù dice:
"Giornata dura da digerire. Brutto pomeriggio.
L'avevamo preparata bene la partita in settimana,
subito in avvio abbiamo avuto tre palle gol nitide
e poi Eusepi su una ripartenza ha portanto in vantaggio
il Perugia ma si trovava in netto fuorigioco. L'episodio
è stato decisivo. La partita così
è cambiata visto che il Perugia è
molto forte. Tuttavia, tutto ciò non giustifica
il risultato finale. Però adesso dobbiamo
essere razionali, non bisogna farci prendere dalla
delusione che ha coinvolto la nostra tifoseria che
giustamente ha manifestato tutto il dissenso.
Dobbiamo guardare avanti, per forza di cose".
Gli fa eco il direttore sportivo Stefano Giammarioli
che si scusa con i tifosi: "Difficile dimenticare
una cosa del genere. La partita più brutta
di questi ultimi quattro anni a Gubbio. C'è
poco da parlare. Non siamo riusciti ad affrontare
questa partita come volevamo. Il motivo? Perugia
troppo forte e non possiamo concedere all'avversario
tante assenze di esperienza. Il Perugia non perdona
e noi abbiamo sbagliato totalmente l'approccio.
Camplone ha sbagliato nel dire che siamo cattivi
e che abbiamo una squadra che sa solo picchiare:
siamo troppo buoni, abbiamo avuto solo tre ammoniti,
invece dovevamo essere cattivi: per lui non c'è
stato bisogno di mettere l'elmetto come diceva.
E adesso? Bisogna ricostruire un'immagine. Abbiamo
giocato con un atteggiamento da squadra Primavera.
Adesso dobbiamo fare per forza un regalo ai tifosi:
bisogna centrare i playoff, altrimenti sarebbe un
fallimento". Sull'altro fronte si sorride.
L'attaccante Umberto Eusepi dice: "Grande
match. Abbiamo chiuso subito il match. Il mio
primo gol irregolare? Non credo che sia stato in
fuorigioco, penso che era buono. Risultato giusto
ma nel primo tempo il Gubbio le occasioni le ha
avute". Parla poi l'allenatore dei biancorossi
Andrea Camplone: "Ma il Gubbio era partito
bene e ha avuto le sue occasioni, ma noi con una
bella ripartenza ci siamo portati in vantaggio.
Dopo il 3-0 è finito tutto e abbiamo pensato
ad amministrare la gara. Ho visto una squadra concentrata
e cattiva: abbiamo mandato un segnale chiaro alle
nostre inseguitrici. Con questa grande umiltà
e sacrificio possiamo andare lontano. Il 5-0 finale?
Penso che il risultato sia troppo largo".
Si chiude il sipario. Si fa notte, rimane solo l'Albero
di Natale più grande del mondo sul monte
Ingino ad illuminare una giornata veramente scura
(per il popolo eugubino). Abbiamo inserito 30 foto
del derby di Gubbio-Perugia: sono nella
nostra "fotogallery" e nel link in homepage.
Le foto sono di Simone Grilli per studio Gavirati
e di Roberto Settonce con l'ausilio di Paolo Panfili.
• 12
gennaio 2014 Perugia
schiacciante a Gubbio (0-5). In rete Eusepi (doppietta),
Mazzeo, Moscati e Nicco
Gubbio
contro Perugia. Bel pubblico sugli spalti: 3677
spettatori (di cui 1175 da Perugia). Partita
che parte fortissima. Al 3' Malaccari impegna Koprivec
con un tiro da fuori area. Al 4' il Perugia si salva
con due tiri ravvicinati di Ferrari e Longobardi
in area, salvati sulla linea di porta da Nicco e
poi da Comotto. Gol mangiato, gol subito. Al 5'
i grifoni innescano il contropiede con Moscati che
serve sulla sinistra verso Fabinho che tira in porta,
respinge Pisseri, da quelle parti c'è Eusepi
che da pochi passi insacca la sfera in rete. Ma
il gol è viziato da un fuorigioco dell'attaccante
perugino, stranamente non visto dal guardalinee
che era ben appostato (le immagini televisive sono
evidenti). La risposta del Gubbio al 6' con Longobardi
che prova il pallonetto dal limite, palla di poco
alta. Al 9' ci prova Laezza da fuori area, para
a terra Koprivec. Al 15' ci prova Moscati dal limite
con la palla che sibila vicino il sette. Al 20'
pericoloso il Perugia: Nicco carica il destro dal
limite e colpisce in pieno il palo. Al 21' il Perugia
raddoppia: corre sulla sinistra Fabinho che crossa
in mezzo, sponda di Eusepi, di testa c'è
Mazzeo che in tuffo insacca la sfera in rete. Al
30' Sini crossa in mezzo e la palla colpisce la
mano di Belfasti in area, è calcio di rigore:
dal dischetto Eusepi spiazza il portiere e la palla
si insacca proprio a mezz'altezza. La prima reazione
del Gubbio si vede al 37': Sarr calcia dalla lunga
distanza, la palla va alta. Al 40' Falconieri carica
il sinistro dal limite, la palla sibila radente
a fil di palo. Al 43' Fabinho show che fa partire
un gran tiro a girare di sinistro con la palla che
colpisce il palo interno. Risposta del Gubbio al
44' con un tiro di Malaccari che sfiora di poco
il palo. Idem al 46': Baccolo che sfiora il palo
con il piatto destro dal limite. Ripresa. Al 47'
il Perugia cala il poker: Fabinho ancora decisivo
che parte sulla sinistra e crossa in mezzo: Moscati
calibra il destro dal limite e insacca la sfera
a fil di palo. Al 60' arriva la cinquina: Mazzeo
serve Eusepi che manda in porta Nicco che con un
tocco sotto di destro infila la palla in rete. Al
67' Fabinho si porta dietro alcuni avversari, entra
in area e calcia di sinistro a rete: palla di poco
a lato. Un Perugia troppo forte contro un Gubbio
decimato dalle assenze. Tabellino:
Gubbio - Perugia (0-5): Gubbio
(5-3-2): Pisseri; Laezza, Tartaglia, Radi (46' Falzerano), Ferrari,
Belfasti (74' Procacci); Malaccari, Sarr, Baccolo; Falconieri
(81' Caccavallo),
Longobardi. (A disp.: Cacchioli, Domini,
Di Francesco, Luparini). All. Bucchi. Perugia
(4-3-3): Koprivec; Conti, Comotto, Scognamiglio,
Sini (63' Vitofrancesco); Moscati, Filipe, Nicco
(73' Sprocati); Mazzeo, Eusepi, Fabinho (80' Henty).
(A disp.: Stillo, Daffara, Bijimine, Insigne). All. Camplone. Reti:
5' Eusepi (P), 21' Mazzeo (P), 30' Eusepi (P) rigore,
47' Moscati (P), 60' Nicco (P). Arbitro: Pezzuto
di Lecce (Leali di Brescia e Maspero di Como). Ammoniti:
Radi, Belfasti e Longobardi (G); Eusepi (P).
Spettatori: 3677 (1104 abbonati; di
cui 1175 provenienti da Perugia nel settore ospiti);
incasso di 31710 euro. Risultati:
Diciannovesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B: Barletta
- Ascoli 1-0 52'
D'Errico (B) rig. Benevento
- Grosseto 3-2 21'
Montiel (B), 31' Marotta (G), 35' Som (B) aut.,
57' Negro (B), 65' Negro (B) Catanzaro
- Prato 0-0 Frosinone
- Pisa 1-0 9'
Ciofani (F) Gubbio - Perugia 0-5 5'
Eusepi (P), 21' Mazzeo (P), 30' Eusepi (P), 47'
Moscati (P), 60' Nicco (P) L'Aquila
- Lecce 0-1 18'
Papini (L) Nocerina
- Viareggio 1-0 75'
Cremaschi (N) Pontedera
- Paganese 1-1 14'
Panariello (Pa), 71' Arrighini (Po) Riposa:
Salernitana
• 11
gennaio 2014 Camplone
scalda la vigilia del derby: "Gubbio squadra
cattiva. Ci hanno picchiato all'andata"
Dichiarazioni
al fulmicotone alla vigilia del derby tra Gubbio
e Perugia. L'allenatore Andrea Camplone, del Perugia,
incalzato dai giornalisti perugini, entra a gamba
tesa sulla squadra del collega Cristian Bucchi:
"Il Gubbio è una squadra cattiva,
all'andata ci hanno picchiato. Dovremo scendere
in campo con l'elmetto. Ci sarà una battaglia".
Non usa mezzi termini il tecnico dei grifoni che
aggiunge: "Ho visto che il presidente Fioriti
del Gubbio ha detto che vinceranno 3-0. Dobbiamo
vincere questa sfida, dobbiamo essere primi in classifica.
Al Gubbio mancano tante pedine, ma in un derby può
succedere di tutto". A sentire le parole
del tecnico perugino, questa partita è sentita!
Alla faccia di chi diceva che questa partita non
era sentita a Perugia. L'intervista integrale del
tecnico Camplone si può trovare nei siti
internet www.ac-perugia.com e www.tifogrifo.com.
Sul fronte eugubino invece ha parlato il direttore
sportivo Stefano Giammarioli che dice: "É
una partita speciale. É l'evento più
importante dell'anno per la nostra città
e per chi ama il Gubbio calcio. Purtroppo abbiamo
tanti assenti: giocheremo con una squadra molto
giovane". Sold out nel settore ospiti del
Barbetti: venduti tutti i 1187 biglietti riservati
ai tifosi perugini. In casa Gubbio, oltre ai 1104
abbonati, sono stati venduti in prevendita 700 biglietti
circa. Ma i botteghini sono aperti anche
domenica, ma solamente per gli eugubini e comuni
limitrofi.
• 10
gennaio 2014 Tesserati:
Belfasti, Sarr e Falzerano sono disponibili per
il derby. Arbitra Pezzuto di Lecce
Comincia
il conto alla rovescia per il derby che si gioca
domenica al "Pietro Barbetti" di Gubbio.
Come si sa, il tecnico Cristian Bucchi deve fare
a meno di diverse pedine. Manca mezza diffesa. Out
infatti per squalifica i difensori Giovanni Bartolucci,
capitan Marco Briganti e Andrea Giallombardo. Assente
per squalifica pure il centrocampista Rodrigue Boisfer:
il calciatore transalpino sta decidendo proprio
in questi giorni se lasciare Gubbio o no (c'è
un interessamento del Savona). Assente per infortunio
pure il giovane centrocampista Michele Moroni che
ha sofferto di pubalgia che gli ha creato di conseguenza
una complicazione al menisco: scongiurato l'intervento
chirurgico, ma dovrà stare fermo almeno un
mese. In dubbio l'attaccante Giuseppe Caccavallo
per un problema al tendine (se tutto va bene andrà
in panchina). Mentre l'altro attaccante, Alessandro
Luparini, sembra recuperato dopo un problema alla
caviglia. Ma i nodi saranno sciolti all'ultimo.
Tuttavia il Gubbio ufficializza con un comunicato
stampa il tesseramento di tre calciatori: sono Marcello
Falzerano (attaccante, proveniente dall'Ascoli),
Badara Sarr (centrocampista, proveniente dal Parma)
e Nazzareno Belfasti (terzino sinistro, proveniente
dalla Pro Vercelli, via Juventus). Sono a disposizione
per il derby di domenica. Quindi, con ogni probabilità
il tecnico Cristian Bucchi metterà in campo
il modulo adoperato ultimamente, ovvero il 5-3-2.
Pisseri tra i pali. Quartetto difensivo con i laterali
Laezza e Belfasti, mentre al centro si posizioneranno
Tartaglia, Radi e Ferrari. A centrocampo il trio
Malaccari a destra, Sarr davanti alla difesa e Baccolo
a sinistra. Duo d'attacco formato da Falconieri
e Longobardi. In casa Perugia invece sono tutti
disponibili e la squadra gode di grande salute.
Grifoni che provengono da una lunga striscia positiva:
7 vittorie e un solo pareggio nelle ultime otto
giornate. L'allenatore Andrea Camplone ha l'imbarazzo
della scelta. Confermato il modulo, il 4-3-3. Quindi
Koprivec in porta. Il quartetto difensivo è
formato sull'asse Conti, Massoni, Scognamiglio e
Comotto. A centrocampo il trio Vitofrancesco (è
in vantaggio su Moscati), Filipe e Nicco. In attacco
il tridente delle meraviglie basato su Mazzeo che
è in grande forma (infatti è in vantaggio
su Sprocati), Eusepi e Fabinho. Arbitrerà
l'incontro di domenica il signor Ivano Pezzuto di
Lecce. Sarà coadiuvato dai guardalinee Marco
Leali di Brescia e Gianluca Maspero di Como.
• 10
gennaio 2014 Un
Gubbio che non vince contro il Perugia dal 1948.
É un derby che va oltre il lato sportivo!
C'è
chi lo chiama derby, c'è chi lo chiama "non
derby". C'è chi dice che è una
partita sentita, c'è chi invece scrive a
suon di striscioni: "Per voi un evento, per
noi una perdita di tempo". Chi ne ha più
ne metta. In verità i dati storici parlano
che si tratta di un derby sentito, eccome! C'è
dietro un discorso politico: rivalità tra
Gubbio e Perugia ci sono sempre state con lo stemma
della Regione rappresentata dai "Tre Ceri".
Rimase famosa pure quella guerra vinta dalla città
di Gubbio nel 1154 contro undici città alleate
(di cui a capo c'era Perugia). Rivalità
(puramente sportiva) che si è protratta nel
tempo, con un gemellaggio nato tra le due tifoserie
nel 1987 quando in serie C2 ai quei tempi c'era
pure la Ternana. Un gemellaggio che durò
davvero poco: fu interrotto bruscamente nella stessa
stagione (nel 1988), dopo che "partirono"
dei cori contro Sant'Ubaldo durante la partita di
Coppa Italia al "Curi" contro il Perugia
mentre il Gubbio vinceva per 1-0 con la rete di
Di Renzo: poi l'arbitro si fece male ad una decina
di minuti dalla fine (guarda caso) e la partita fu ripetuta
con sconfitta degli eugubini. E nel 1988 fu anche
distrutta la vetrata della statua di Sant'Ubaldo
che è situata nei pressi di Belvedere, cioè
al confine tra i comuni di Gubbio e Perugia. Ma,
sapete bene: guai a chi tocca agli eugubini il loro
Patrono e la loro Festa dei Ceri. Però a
molti ha portato sfortuna. Molte tifoserie hanno
insultato Sant'Ubaldo, ma poi ha portato molto male
(come se fosse una punizione divina): Gualdo e Fano
sono finite nel dimenticatoio dopo anni importanti
in serie C, e pure al Foligno è toccata la
stessa sorte. Dopo aver letto queste parole, di
sicuro a Perugia faranno i dovuti scongiuri. Inoltre
c'è un proverbio che dice: "Scherza
con i Fanti e non con i Santi". Se torniamo
invece ad un dato puramente calcistico, Gubbio e
Perugia nella loro storia si sono scontrate 22 volte
in campionato (11 gare di andata e 11 di ritorno).
L'ultima vittoria per il Gubbio risale al 30 maggio
1948, campionato di serie B, e finì 2 a 1
per i rossoblù con le reti di Tugnoli che
realizzò una doppietta (46' e 47'), in risposta
al gol di Serone (32'). E in totale, il bilancio degli undici precedenti a Gubbio in campionato è di 4 vittorie per
il Gubbio, 2 pareggi e 5 successi ospiti. L'anno
scorso si impose il Perugia per 3-2 davanti a 3026
spettatori (di cui 766 perugini nel settore ospiti),
per un incasso di 32000 euro. Quest'anno il Perugia
viaggia a gonfie vele, è primo in classifica
e non a caso il settore ospiti del "Barbetti"
sarà pieno: venduti in pratica i 1187 biglietti
a disposizione. A Gubbio la prevendita va un po'
a rilento, ma non bisogna considerarci i 1104 abbonati
che prenderanno il loro posto regolare. Sulla carta
sembra che non ci sia storia. Sembra di vedere Davide
contro Golia. Ma il calcio insegna che niente è
scontato. Sicuramente il Gubbio venderà cara
la pelle. Anche perchè in questa sfida ci
sono sempre stati degli arbitraggi che hanno fatto
discutere. Basta ricordare che nel lontano 1988
al "Curi" di Perugia, con il Gubbio in
vantaggio per 1-0 con un gran gol di Ciucarelli
sotto la curva sud totalmente piena di tifosi rossoblù
(erano presenti oltre 5000 eugubini), l'arbitro
cominciò a dare i numeri: prima fu espulso
Giovannico per un fallo innocuo, pareggiò
Pagliari e poi diede un rigore ai grifoni (che fu
realizzato da Ravanelli) che ancora oggi grida vendetta.
Pure l'anno scorso, a Gubbio, l'arbitro non fu tanto
schietto. A Gubbio, gli addetti ai lavori, se la
sono segnata: sperano che arrivi almeno un arbitro
equo. Ci pare giusto: deve vincere sempre lo sport,
il calcio vero e puro, senza gli aiutini. Notiziario.
Falzerano è un calciatore del Gubbio, pertanto
sarà a disposizione del trainer Bucchi per
domenica (potrebbe così finire in panchina).
Insiema a lui saranno tesserati il centrocampista
Badara Sarr dal Parma e il terzino sinistro Belfasti
dalla Pro Vercelli (via Juventus): entrambi arrivano
in giornata e potrebbero giocare già dal
primo minuto nel derby contro il Perugia. Da verificare
le condizioni di Caccavallo e Luparini: entrambi
hanno problemi alla caviglia.
• 09
gennaio 2014 Malaccari:
"All'andata sconfitta immeritata: vogliamo
i tre punti". Belfasti e Sarr, ritornano
Si
avvicina il derby con il Perugia e ne parliamo con
un giovane, Nicola Malaccari, classe '92, jolly
di centrocampo. Allora, di questa dura sfida cosa ci
può dire? "Da molti anni
il Gubbio non vince con il Perugia. All'andata abbiamo
perso una partita in maniera immeritata. Quindi
cercheremo di rifarci questa domenica, giocando
in casa. Sappiamo che non è una partita come
le altre perchè di sicuro è sentita
dalla città. Quindi scenderemo in campo al
100% della determinazione perchè vogliamo
portare a casa i tre punti". In particolar
modo Malaccari, all'andata, aveva messo in difficoltà
il Perugia con alcune penetrazioni brucianti ma
il risultato è stato negativo: vero? "Esatto.
Mi ricordo che prima del vantaggio del Perugia avevamo
avuto diverse occasioni per portarci in vantaggio,
sia con Russo che con Caccavallo. Sono convinto
che se riuscivamo a ribadire in rete quelle palle
gol, veniva fuori tutta un'altra partita. Vorrà
dire che domenica cercheremo di concretizzare al
massimo le occasioni che ci capiteranno. Sappiamo
che il Perugia è una squadra organizzata
e forte, non a caso si trova primo in classifica.
Ma noi vogliamo i tre punti perchè se il
risultato ci sorriderà, si può aprire
per noi un altro campionato nel girone di ritorno".
Ma per battere il Perugia, che arma ci vuole per
Malaccari? "Bisogna sbagliare il meno possibile
e sfruttare al meglio i minimi spazi che ci concederà
il Perugia". A livello personale cosa si
aspetta da questa stagione? "Sono molto
soddisfatto di come ho disputato questa prima parte
di stagione, perciò spero di continuare così
cercando sempre di migliorarmi. Mi auguro che questo
girone di ritorno porti dei profitti sia al sottoscritto
che alla Gubbio Calcio". Intanto a Gubbio
è arrivato l'attaccante Falzerano dall'Ascoli:
ha giocato come compagno di squadra di Malaccari
quando si trovavano entrambi ad Avellino due anni
fa. Cosa ci può dire di lui? "É
un ragazzo eccezionale, è un ottimo calciatore
e quindi posso solo dire che ci potrà dare
sicuramente una grande mano". Capitolo
mercato. Possibili i ritorni in rossoblù
di due calciatori. Il centrocampista Badara Sarr
di proprietà del Parma, che ha svolto tutta
la preparazione a Gubbio ma poi non è stato
tesserato in campionato, in giornata potrebbe tornare
a Gubbio: sembrano risolti i problemi di transfer.
Mentre per il terzino sinistro sembra proprio in
dirittura d'arrivo il ritorno del difensore Nazzareno
Belfasti dalla Pro Vercelli. Sempre nella giornata
di giovedì dovrebbe esserci il tesseramento
di Michele Falzerano, ruolo attaccante, proveniente
dall'Ascoli. Tutto questo dovrebbe avvenire nel
giorno in cui la squadra si trasferisce nel ritiro
di Costano in vista del derby di domenica: truppa
che alloggerà a Santa Maria degli Angeli.
• 08
gennaio 2014 Bucchi:
"Questa è la gara più importante
dell'anno: sarà battaglia". Intanto
arriva Falzerano
Conferenza
stampa del tecnico Cristian Bucchi che tocca diversi
punti, dal derby imminente contro il Perugia, del
mercato e il rebus formazione per domenica. Ma prima
l'allenatore rossoblù ci tiene a fare una
premessa: "Mi dispiace se qualcuno ha interpretato
male le mie parole dopo l'ultima partita contro
il Pontedera. Non mi riferivo assolutamente ai tifosi
della tribuna che pagano il biglietto e giustamente
hanno il diritto di esprimere il loro pensiero liberamente.
Mi riferivo solo a persone circoscritte che del
resto non pagano e usano la doppia faccia nei nostri
confronti. Questo per esseri chiari. A me non piacciono
certi comportamenti: ci vuole schiettezza".
Ma in maniera inevitabile si parla del derby di
domenica contro il Perugia: "Credo che sia
la partita più importante dell'anno per noi.
Siamo nel 2014 e vogliamo ritagliarci qualcosa di
importante in questo girone di ritorno. All'andata
di sicuro abbiamo racimolato meno punti di quanto
invece meritavamo per via di certi arbitri non certo
favorevoli. Quindi per domenica il nostro obiettivo
è vincere: se poi il Perugia si dimostrerà
più forte di noi, allora si può accettare
anche una sconfitta". Bucchi si sofferma
però sui tanti assenti: "Diciamo
che in questa partita ci mancano dei calciatori
di esperienza che ci potevano fare molto comodo:
mi riferisco ai vari Boisfer, Bartolucci, Briganti e Giallombardo,
senza dimenticare Caccavallo che non si allena da
un mese e quindi difficilmente sarà in campo.
Però bisogna fare di necessità virtù.
Cercheremo di fare il massimo sul campo e di sicuro
battagliaremo
fino alla fine". Si parla di mercato e
Bucchi risponde così: "Beh, in questo
momento del mercato ci vorrebbe una magia di Harry
Potter. Speriamo che arrivino dei calciatori che
fanno al caso nostro. Ma intanto sto preparando
la partita con gli uomini che abbiamo e non ci penso
sù. Al mercato ci sta pensando il direttore
sportivo (Giammarioli ndr) e mi auguro che arrivi
qualche pedina che sappia sposare la causa del Gubbio".
Ma intanto è giunto a Gubbio l'attaccante
Falzerano, che si è già allenato con
il gruppo: "Spero che sia a disposizione
già per domenica: ci sono infatti da formalizzare
solo alcune pratiche burocratiche con l'Ascoli.
Può essere un calciatore utile perchè
può giostrare in più ruoli sul fronte
avanzato". Intanto la società del
Gubbio ha deciso che tutta la truppa rossoblù
andrà in ritiro da giovedì a Costano
e gli allenamenti saranno categoricamente a porte
chiuse. La squadra alloggerà a Santa Maria
degli Angeli ed è stato indetto un silenzio
stampa da giovedì fino a domenica. Sul fronte
mercato, il diesse Giammarioli non esclude che potrebbero
arrivare almeno due pedine già da questa
settimana in entrata. Sul fronte cessioni invece
si parla di un interessamento del Viareggio per
Russo. La situazione di Boisfer invece resta in
stand by, ma non è escluso che alla fine
può restare ancora in rossoblù fino
a giugno. Notizie fuori girone. L'ex tecnico rossoblù
Andrea Sottil è stato esonerato dal Cuneo
(Seconda Divisione girone A): decisione arrivata
dopo la sconfitta interna di domenica scorsa contro
la Torres Sassari (0-1), dove milita Simone Guerri,
un altro ex rossoblù.
• 07
gennaio 2014 Radi:
"Aspettavo da tanto questa partita... sarebbe
bello fare uno bello sgambetto al Perugia"
É
iniziata la settimana del derby. Gubbio contro la
capolista Perugia. E ne parliamo con il difensore
dei rossoblù Alessandro Radi che dice: "Abbiamo
tante assenze, ma lo sappiamo. Però ci stiamo
preparando per questa partita già subito
dopo le feste natalizie. Posso dire che la stiamo
preparando molto bene, sotto tutti i punti di vista.
Sappiamo che sarà una gara molto difficile,
però non siamo nè preoccupati nè
allarmati: cercheremo di tirare fuori il meglio
di noi stessi e soprattutto cercheremo di fare una
grande prova di carattere". Visto e considerato
che ci sono tanti assenti, c'è l'opportunità
di rivedere Radi nel suo ruolo naturale di difensore:
giusto? "É un ruolo che ho sempre
fatto, perciò non ho nessun timore se tornerò
sulla linea di difesa. In particolar modo sono contento
di partecipare a questa partita. Poi il mister mi
può mettere in qualsiasi ruolo, a me va bene.
Però ripeto: aspettavo da tanto questa partita,
veramente da tanto". C'è un motivo
preciso perchè aspetta questa partita? "Sono
da un anno e mezzo a Gubbio. Conosciamo il blasone
del Perugia, ma allo stesso tempo mi sono molto
legato alla tradizione eugubina. Quindi sarei felice
se possiamo fare un bello sgambetto al team perugino".
Tornando al ruolo, quindi non è stato un
problema per Radi giocare a centrocampo? "No,
assolutamente. Anzi, sono contento che il mister
mi ha utilizzato in un ruolo non mio: in quella
parte del campo giocano gente come Boisfer e un
altro ragazzo valido come Domini. Stare fuori fa
male a tutti. Quando sto fuori io, sono arrabbiato
positivamente, ma credo che questo vale per tutti
i miei compagni. Ma questo è il calcio: in
campo vanno undici calciatori. Però quando
sono stato utilizzato a centrocampo sono stato contento
perchè è un ruolo che mi piace".
Quindi nessun rancore, nel senso buono, con Bucchi
che lo ha utilizzato poco in questo campionato?
"Capisco che sta andando avanti un discorso
dell'età media, perciò nessun rancore
assolutamente. Posso essere anche considerato un
non titolare, ma questo è il calcio perciò
ci vuole pazienza. Conosco bene le mie qualità,
perciò sono convinto che posso fare ancora
bene in questa squadra". Ultima domanda
e riguarda il mercato. Si parla di un interessamento
di Cuneo, Cremonese e Reggiana nei confronti di
Radi. Cosa risponde il diretto interessato? "Vi
assicuro vivamente che al sottoscritto non ha chiamato
nessuno e non ho ricevuto informazioni dal mio procuratore.
Ho avuto solo un'informazione da parte dell'allenatore
e del direttore sportivo di un interessamento da
parte della Reggiana. Ma ribadisco, a me non ha
contattato nessuno. E aggiungo: non ci sto nemmeno
pensando al mercato perchè sarei contento
di finire la stagione a Gubbio e prima di tutto
penso solo alla sfida di domenica contro il Perugia".
Tutto ciò sta a significare che Radi non
ha mai pensato di lasciare Gubbio? "No,
assolutamente. Poi è normale: se arriva una
telefonata con una proposta seria, qualsiasi persona
la prende in considerazione e la valuta. Ma non
è nei miei pensieri di andare via perchè
mi sento parte integrante di un gruppo, mi sento
un leader in questo gruppo e per questo motivo sono
felice di fare parte di questo gruppo".
Mercato. C'è da sciogliere il nodo Boisfer:
il centrocampista transalpino sta valutando se lasciare
o no la maglia rossoblù già da questo
gennaio: i prossimi giorni saranno decisivi. Intanto
il Gubbio sta pensando di fare alcune operazioni
in entrata. É praticamente fatta con l'arrivo
dell'attaccante Falzerano ('91), ora in forza all'Ascoli.
A centrocampo, se andrà via Boisfer, si punta
sull'esperto centrocampista Allegretti ('78) del
Barletta. Si cerca anche un terzino sinistro: nel
mirino c'è Belfasti ('93) della Pro Vercelli,
ma si era pensato anche a Favalli ('92) del Nova
Gorica (un calciatore in comproprietà tra
il Parma e la Cremonese), ma l'ex tecnico rossoblù
Apolloni, ora alla guida del club sloveno, lo ritiene
incedibile.
• 05
gennaio 2014 Perugia
vincente prima del derby. Abbonamenti validi per
domenica: parte la prevendita
Si
apre il girone di ritorno e il Perugia batte per
2-1 la Nocerina con doppietta di Mazzeo, in vista
del derby di domenica prossima contro il Gubbio
(la formazione di Bucchi ha osservato un turno di
riposo). Ma il Frosinone tiene la scia della capolista
perchè vince in trasferta contro l'Ascoli.
Il Lecce vince in rimonta sulla Salernitana. Pisa
che vince in casa. Pareggi tra Grosseto-Pontedera,
Prato-L'Aquila, Viareggio-Catanzaro e Paganese-Benevento.
Tutto il sommario in fondo all'articolo. Intanto
è già iniziata la prevendita per la
gara tra Gubbio e Perugia in programma domenica
prossima al "Barbetti" di Gubbio (inizio
ore 14:30): i punti vendita sono la Tabaccheria
2000 in via Beniamino Ubaldi e presso il Bar Due
B in via del Bottagnone. Non è stata indetta
la "Giornata Rossoblù, forse si farà
nella partita interna con il Lecce: pertanto gli
abbonamenti sono validi per la partita contro il
Perugia. La statistica dopo il giro di boa. Il più
presente tra i rossoblù è il difensore
Gianmarco Ferrari con 16 presenze e 1440 minuti
giocati. Segue a ruota il centrocampista Nicola
Malaccari con 15 presenze e 1330 minuti giocati.
Guarda caso sono i due giovani che hanno avuto il
miglior rendimento finora. Al terzo posto il portiere
Matteo Pisseri con 15 presenze e 1292 minuti giocati.
Poi a ruota seguono al quarto posto Bartolucci (14
presenze; 1241 minuti) e a scorrere Giallombardo
(13 presenze; 1072 minuti), Briganti (12 presenze;
984 minuti), Tartaglia (12 presenze; 963 minuti),
Baccolo (12 presenze; 806 minuti), Boisfer (13 presenze;
776 minuti), fino ad arrivare al decimo posto che
viene occupato dal giovane Moroni con 11 presenze
e 764 minuti giocati. Capitolo infortunati. La società
del Gubbio ha emanato un comunicato che riporta
quanto segue: "Giuseppe Caccavallo, reduce da lombalgia acuta e frattura da stress allo scafoide tarsale destro, risulta clinicamente guarito e sta effettuando un programma di recupero funzionale-prestativo. Probabilmente
potrà tornare a lavorare con il resto del gruppo nel corso della prossima settimana. Michele Moroni è invece affetto da pubalgia acuta e deficit funzionale al ginocchio sinistro. Sta attuando uno specifico programma di recupero con tempi ancora da definire". Risultati:
Diciottesima Giornata - Prima Divisione - Girone
B - Lega Pro: Ascoli
- Frosinone 0-1 52'
Curiale (F) Grosseto - Pontedera 2-2 4'
Bombagi (G), 23' Regoli (P), 32' Ferretti (G), 74'
Picone (P) Lecce - Salernitana 2-1 56'
Perpetuini (S), 78' Vinetot (L), 95' Bogliacino
(L) Paganese - Benevento 1-1 25'
Altinier (B), 71' Panariello (P) Perugia -
Nocerina 2-1 40'
Mazzeo (P); 49' Mazzeo (P) rig., 74' Evacuo (N) Pisa
- Barletta 2-0 54'
Martella (P), 79' Goldaniga (P) Prato - L'Aquila
0-0 Viareggio
- Catanzaro 1-1 51'
Fioretti (C) rig., 55' Vannucchi (V) Riposa: Gubbio
• 03
gennaio 2014 Ferrari:
"Derby: tanti assenti, ma vogliamo vincere".
E quella curiosità sulla data di nascita...
É
l'autentica rivelazione del Gubbio del girone di
andata. Stiamo parlando di Gianmarco Ferrari, classe
'92, difensore centrale, di proprietà del
Parma. Ma questa esplosione in rossoblù da
cosa è scaturita? "Avevo tanta voglia
di riscattare la passata stagione al Renate
dove ho avuto due infortuni alle ginocchia. Pertanto
sono venuto a Gubbio con la mentalità giusta
cercando di dare il meglio per me e per la squadra.
Per fortuna ma anche per bravura mia sono riuscito
nell'intento di farmi valere. Ora c'è tutto
un girone di ritorno da disputare e cercherò
di migliorare ancora il mio rendimento".
Domenica il Gubbio riposa e poi c'è subito
il derby il 12 gennaio contro il Perugia. L'allenatore
Bucchi dovrà fare a meno di diverse pedine
soprattutto in difesa con l'assenza di Bartolucci,
Briganti e Giallombardo, oltre a Boisfer a centrocampo.
Vi preoccupa tutto ciò? "Sappiamo
che c'è questa partita importante: è
un derby e cercheremo senza dubbio di vincere. Ovviamente
ci sono delle assenze pesanti, però i miei
compagni sono pronti per sostituire gli squalificati".
Del resto è una partita sentita, la città
ci tiene a fare bella figura con il Perugia. Voi
cosa ne pensate? "Esatto: è una sfida
sentita per la tifoseria perciò dobbiamo
farci valere perchè vogliamo dimostrare al
nostro pubblico che noi ci siamo". Il compagno
di squadra con cui ha legato di più? "Mi
ritrovo spesso con Nicola Malaccari". Guarda
caso un altro dei giovani che si sta facendo valere
in maglia rossoblù, giusto? "Sì,
guarda caso è proprio così".
Adesso parliamo di mercato: risulta al vero l'interessamento
del Perugia nei suoi confronti? "No, assolutamente
no. Almeno per quanto ne sa il sottoscritto. Perciò
nessun contatto finora". Visto che lei
è di proprietà del Parma, spera di
giocare almeno in serie B dalla prossima stagione?
"Innanzitutto spero di finire al meglio
questa stagione in rossoblù cercando di centrare
i playoff con il Gubbio. Quello che succederà
il prossimo anno, ancora è tutto da vedere.
Poi è chiaro che qualsiasi calciatore spera
sempre di salire di categoria". E di Bucchi
cosa ci può dire? "É un buonissimo
allenatore e sono contento della fiducia che mi
sta dando. Da parte mia devo cercare di ripagare
la sua fiducia". Ultima domanda ed è
proprio una curiosità: Ferrari è nato
il 15 maggio 1992. Lo sa cosa significa questa data
per un eugubino? "Ma certo. Infatti alcune
persone di Gubbio, quando hanno saputo questa cosa,
mi hanno detto in maniera esplicita che pagherebbero
per scambiare la mia data di nascita con la loro".
Ma Ferrari ha mai visto la Festa dei Ceri? "No,
mai vista, ma ne ho sentito parlare e mi hanno detto
che è molto bella". Quindi non mancherà
di vederla il prossimo 15 maggio, vero? "Esatto,
non voglio proprio perdermela". Altre notizie.
La Paganese ha scelto il nuovo allenatore: si tratta
di Vittorio Belotti (ex Ebolitana). E poi in entrata
dal mercato arriva un portiere per la squadra
azzurrostellata: è Vincenzo Marruocco ('79)
e si tratta di un ritorno. L'estremo difensore napoletano
è un ex Avellino, Cagliari, Foggia e Lecce.
• 02
gennaio 2014 Verso
il mercato in entrata e si pensa alla linea verde.
Idea Belfasti, Falzerano e Fornito
Mercato
in entrata, ecco i primi nomi. E li fa Parmalive.com
che nel suo portale parla esplicitamente del Gubbio.
In pratica si dice che il Gubbio sta cercando di
assicurarsi l'attaccante Marcello Falzerano che
è un classe 1991 e nel campionato in corso
ha timbrato 13 presenze e un gol con l'Ascoli. La
passata stagione si trovava a Grosseto (4 presenze).
In passato era in Prima Divisione con esperienze
a Latina, Avellino e Salernitana. L'altro nome uscito
fuori è quello di Nazzareno Belfasti (classe
'93), in forza alla Pro Vercelli (una sola presenza
in questa stagione). Se arriva a Gubbio, sarebbe
un ritorno. Come specifica il portale parmense,
entrambi potrebbero approdare in rossoblù
in prestito dal Parma, visto il rapporto di affiliazione
tra le due società. Ma in verità in
questi giorni è uscito un altro nome, sempre
giovane. Si tratta di Giuseppe Fornito, classe 1994,
che ruota nelle giovanili del Pescara e ha timbrato
una presenza pure con la prima squadra in serie
B: è un centrocampista che d'altronde può
fungere pure da trequartista e in passato ha giocato
con la Primavera del Napoli (società che
possiede metà del cartellino). Insomma si
punta sulla linea verde, in attesa che il mercato
invernale si apre in maniera ufficiale. Sul fronte
cessioni invece ancora è da decifrare se
il francese Rodrigue Boisfer andrà a giocare
in Liguria, precisamente nel Savona. E poi bisognerà
vedere se il Gubbio si priverà anche del
difensore Alessandro Radi, poco utilizzato in questo
girone di andata. Un mercato tra l'altro che può
riservare delle sorprese. Si sta mettendo in luce
tra le fila rossoblù il difensore Gianmarco
Ferrari, di proprietà del Parma (classe '92),
di sicuro autentica rivelazione del Gubbio di quest'anno.
Una pedina su cui pare hanno messo gli occhi pure
società di categoria superiore. Con questo
trend, sicuramente la società ducale riuscirà
a piazzarlo in serie B a partire dalla prossima
stagione. Un altro calciatore che si sta mettendo
in evidenza è Nicola Malaccari, centrocampista,
classe 1992, già dalla passata stagione in
maglia rossoblù (l'anno precedente aveva
avuto un'esperienza non fortunata ad Avellino).
Intanto domenica riparte il campionato, ma il Gubbio
osserva un turno di riposo. La capolista Perugia
ospita la Nocerina, prima del derby in programma
a Gubbio il prossimo 12 gennaio. Il Frosinone invece
farà visita all'Ascoli. Due le partite di
cartello in alta classifica: Lecce-Salernitana e
Prato-L'Aquila.
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