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news]
• 31
gennaio
2013 La
parola ai tifosi. Commenti disparati. Ma sull'eventuale
partenza di Giammarioli dicono...
La
parola ai tifosi. In questa fase delicata di campionato.
E con un futuro tutto da decidere. Parla per primo
Fabrizio Pastorelli, tifoso della curva: "Speriamo
che i nuovi arrivi cambino le cose. Però
è pur vero che rientreranno tutti coloro
che per ora erano fuori per squalifiche o infortuni
e le assenze hanno inciso. Ma è chiaro che
bisogna cambiare subito tendenza. Nel girone di
andata, con tutti gli effettivi, era un'altra musica
anche se sono arrivati punti che non meritavamo
di prendere. Se Giammarioli parte ci sarà
una grande perdita. Come c'è stata per Torrente
prima e Simoni dopo. La triade così si scioglie
tutta. Secondo me queste tre persone sono quelle
che hanno contribuito ai successi del Gubbio con
quei calciatori che avevano: lo definisco un miracolo.
Per il futuro mi auguro che venga una persona competente
e che ha voglia di fare il bene del Gubbio".
Tocca a Fabio Mosca che dice: "A mio avviso
siamo troppo subornati alla presenza di soggetti
all'interno dell'undici titolare: senza Radi, Boisfer
e quando capita senza Sandreani (a livello agonistico)
diventa pesante. Palermo è calato molto ma
è stato messo anche fuori ruolo. Giammarioli
in partenza? Sarebbe una grande perdita. Si era
aperto un ciclo. Si parte dal presupposto che nessuno
è indispensabile, però la società
deve pensare già da oggi chi può essere
il suo sostituto. Chi vedo bene in questo ruolo?
Questa è una domanda antipatica. Ma se Sandreani
a fine stagione appende le scarpette al chiodo,
vedo bene lui come diesse". Adesso il parere
di Massimo Bicchielli: "Adesso la vedo molto
dura perchè anche gli interventi sul mercato
di gennaio non sono adeguati. Quei tre nuovi arrivi
in difesa sono al livello dei vari Regno e Grea.
Tutta questa differenza non la vedo. E poi la punta
(Di Piazza ndr) non la conosco, ma il suo curriculum
parla di pochi gol segnati. Pertanto tanti gol di
più non li può garantire. Giammarioli?
Da eugubino, dico: è una grande perdita.
Questa è un'occasione che va subito sfruttata
perchè aveva già rinunciato al Palermo.
Fosse in lui andrei via, ma a giugno. Penso poi
che sia giunto il momento di cambiare. C'è
troppo appiattimento. Anche la gente non è
più presente numerosa agli allenamenti. Credo
che una ventata di rinnovamento non faccia poi così
male. Come suo sostituto? Se rimane il presidente
Fioriti credo che sarà uno del posto. Se
poi sarà Zoppis, oppure Pannacci, o qualcun'altro,
questo non saprei". Chiudiano con Francesco
Zaccagni che afferma: "Per me il Gubbio
si salverà, al 90%. Però farà
un campionato nel limbo. C'è gente che si
è montata la testa perchè speravano
di fare i playoff. Ma lo dicevo da tempo è
mi hanno messo l'etichetta di disfattista. In casa
abbiamo «rubato» sette o otto punti,
tra cui con la Nocerina e con il Benevento. Pure
la vittoria a Prato fu «rubacchiata».
Ma eravamo secondi e qualcuno si è illuso,
troppo. E il Gubbio non ha la panchina: basta vedere
quando è mancato Boisfer e Palermo fuori
condizione, siamo proprio crollati! É mancato
il centrocampo e le avversarie hanno fatto quello
che hanno voluto. Non si segna: Galabinov farà
salire la squadra ma non è stato mai un attaccante
prolifico. E il campionato è molto scadente:
la squadra di C2 di Cipolla e Clementi (dal 2001
al 2003 ndr) vinceva questo campionato con 10 punti
di distacco! Giammarioli? Se fossi in lui andrei
via al 100%. Per diversi motivi: il Gubbio sta imbeccando
la parabola discendente; ogni lasciata è
persa; poi vorrei vederlo fargli fare acquisti in
una società con un budget sostanzioso mentre
a Gubbio era abituato ad andare al supermercato,
riempire il carrello ma senza pagare un euro (costo
zero). Giammarioli ha fatto le fortune del Gubbio.
Però in serie B c'è stato un grande
errore a gennaio: prendere Mastronunzio. Come sostituto?
Ho letto di Zoppis. Per questo ruolo ci vogliono
due componenti: per il 30% ci vuole una persona
che capisce tanto di pallone; nell'altro 70% ci
vuole una persona che quando apre la rubrica telefonica
tiene almeno tremila contatti e ha della credibilità".
• 30
gennaio
2013 Focus.
Gli alibi, l'inverno, il mercato. Ma ora contano
i fatti. Gennaio, mese terrificante...
Si
parla tanto da due mesi a questa parte. Si è
parlato di infortuni, squalifiche, sfortuna. Si
è parlato di squadra non competitiva, di
terzini, di punte. Tante parole che hanno creato
solo confusione. Perchè si è parlato
poco di calcio. Ci ha rimesso la squadra che nel
giro di due mesi è passata dai playoff ad
un passo dai playout, in un battibaleno. Dopo il
30 novembre il Gubbio non è riuscito più
a cavare fuori un "ragno dal buco" avvicinandosi
in maniera pericolosa alle sabbie mobili. Troppi,
tanti alibi, fuorvianti secondo noi, perchè
non fanno bene alla squadra. Il problema non si
aggira, ma si affronta in maniera diretta. Perchè
i problemi ci sono, eccome. Basta riportare le dichiarazioni
di alcuni addetti ai lavori. Ad esempio il diesse
Giammarioli ha detto alla presentazione del nuovo
arrivato Di Piazza: "Ci voleva un animale
in una squadra di frati e suore". Ad esempio
il presidente Fioriti in una recente intervista
al nostro portale (prima del match con il Perugia)
aveva detto: "Gli infortuni e le squalifiche
hanno inciso, però ci sono delle responsabilità
che vanno al di là degli imprevisti, se così
li vogliamo definire". Dulcis in fundo
le dichiarazioni del d.g. Giuseppe Pannacci al nostro
portale la scorsa settimana: "Un punto nelle
ultime sei partite. Questa è la realtà
dei fatti. Bisogna fare un'analisi a 360 gradi e
bisogna capire quali problematiche ci sono all'interno".
Tutte frasi che fanno pensare che ci sono dei reali
problemi, e invece si cerca di gettare fumo negli
occhi, illudere o mistificare. Ma con questo modo
di fare oppure di essere, si rischia di sprofondare
(scusateci la rima). Perciò adesso contano
solo i fatti. Conta fare dei risultati, senza sè,
senza ma. E gli alibi non tengono più. Perchè
il calcio ci insegna che in inverno si decidono
molto spesso i campionati. Basta guardare in casa
Gubbio. Nel dicembre 2010 i rossoblù sconfissero
il Sorrento (sorpasso per la vetta) e a gennaio
2011 raggiunsero il record delle otto vittorie di
fila. La squadra di Torrente aveva cambiato marcia
rispetto alle avversarie e alla fine è riuscita
a tagliare il traguardo della storica promozione
in cadetteria. L'anno dopo, in serie B, invero,
proprio da gennaio è iniziato il declino
del Gubbio con la sconfitta di Ascoli (era il 21
gennaio 2012): e così fu rivitalizzata una
squadra in affanno, per non parlare poi delle seguenti
tre sconfitte esterne contro la Reggina, Varese
e Verona, con il colpo di grazia inferto dalla Nocerina
a marzo (anch'essa in affanno, ma fu resuscitata).
In pratica vogliamo dire che il campionato è
entrato in una fase cruciale. Adesso il Gubbio in
quattro gare avrà tre trasferte: prima a
Pisa, poi il turno casalingo con la Paganese e di
conseguenza viaggio prima a Benevento e poi a Barletta.
Si decide una buona fetta di campionato. Ora contano
solo i fatti. Perchè mentre il Gubbio annaspa,
chi sta dietro è andato meglio del Gubbio
a gennaio: il Barletta ha conquistato 6 punti in
tre partite; Catanzaro, Andria e Carrarese 3 punti
in tre gare; addirittura il fanalino di coda Sorrento
ha conquistato 4 punti in tre partite. Però
c'è sempre il mercato che tiene banco. Dopo
l'arrivo della punta Di Piazza ('88; dalla Pro Vercelli),
ora si attende l'ingaggio di Cocuzza ('93), ala
destra, del Parma: manca un documento prima di mettere
nero su bianco. Sul fronte partenze c'è un
interessamento della Paganese verso Nappello. Colpo
invece del Benevento: preso il centrocampista Espinal
('82) che proviene dalla Pro Vercelli (scuola Atalanta).
• 29
gennaio
2013 Di
Piazza: "Sono un'attaccante d'area. Ma sono
duttile...". In arrivo pure il giovane
Cocuzza
La
punta è arrivata. Porta il nome di Matteo
Di Piazza, classe '88, che proviene dalla Pro Vercelli
con la formula del prestito fino a giugno. Un nome
che tra l'altro avevamo già scritto ormai
da tempo come un possibile rinforzo di gennaio.
L'attaccante siciliano si presenta, accompagnato
in mattinata dai procuratori Giovanni Tateo e Carlo
Della Penna.
Frasi concise ma decise. "Quanto sono contento
di essere a Gubbio? Abbastanza...". Cioè?
"In siciliano vuol dire tutto".
Con lo sguardo di ghiaccio spiega le sue caratteristiche:
"Sono un attaccante d'area ma mi definiscono
il centometrista. Ma ho giocato in tutti ruoli.
Come attaccante esterno in un tridente d'attacco.
Come seconda punta. Ma anche come perno dietro le
punte. A Gubbio conosco sia Cancellotti che Sottil
con cui ho giocato insieme. Mi volevano Grosseto
e Trapani, ma io ho scelto Gubbio. Pensavo di fare
meglio a Vercelli. Ero partito bene segnando subito
un gol (con la Ternana ndr) che ha fruttato la vittoria
però poi non capisco il motivo ma non ho
avuto il giusto spazio. La serie B tuttavia è
un bel campionato. Quando incontri certi squadroni
capisci che c'è molta differenza rispetto
alla Lega Pro sia a livello tecnico e sia a livello
di gioco. Ma sono a Gubbio per un semplice motivo:
ho voglia di riscatto. Il mio idolo è Del
Piero e tifo Juventus". Il diesse Stefano
Giammarioli parla di lui: "Quanto è
stata dura prenderlo. Sia Grosseto che Crotone si
sono fatte sotto. É un calciatore coraggioso,
un'animale d'area di rigore. Lo definisco un cane
bastardo nel senso buono della parola. Serve una
persona come lui, in mezzo ad una squadra dove ci
sono tanti frati e suore". Ma in sede si
è presentato pure Riccardo Cocuzza del Parma,
classe '93. É un'ala destra di proprietà
della società ducale: ma c'è da sbloccare
il nodo della valorizzazione, poi ci sarà
la firma che salvo imprevisti è attesa in
giornata (martedì). E adesso tocca alle cessioni.
Lo ha spiegato pure il d.g. Giuseppe Pannacci che
ha detto: "Il mercato in entrata è
in pratica chiuso con diversi arrivi. Ora non ci
resta che sfoltire". Infatti si allenano
a parte Nappello (in pole c'è il Barletta),
Pambianchi (da scegliere Tritium, Locarno o Gloria
Bistrita) e Manzoni, che però sembra difficile
che cambi casacca. Anche se dalla Calabria giunge
voce di un interessamento del Catanzaro verso Pambianchi
o Nappello, e in cambio i giallorossi offrirebbero
l'attaccante D'Agostino ('92), ex Triestina. Intanto
Gigi Simoni è diventato in maniera ufficiale
il nuovo direttore tecnico della Cremonese. Lo aveva
anticipato in un'intervista del 28 gennaio al nostro
portale che avrebbe messo tutto nero su bianco.
Ha firmato fino a giugno 2014. Una notizia che di
riflesso interessa pure il Gubbio perchè
come è noto (e come ha dichiarato Simoni
nella medesima intervista) esiste un grande feeling
tra il tecnico di Crevalcore e il diesse Stefano
Giammarioli. Questa volta (forse come non mai) proprio
il diesse rossoblù è tentato da questa
nuova possibilità in un ambiente diverso
dalla sua città natale. Ma per capire meglio
il tutto, bisogna vedere se Giammarioli partirà
da subito (cioè a fine gennaio) oppure verso
la fine della stagione (tra aprile e maggio). Adesso
più che mai sembra che le strade tra il diesse
eugubino e il Gubbio si dividano. E in tal caso
il Gubbio deve coprire questo ruolo vacante. Le
soluzioni sono diverse: in primis un traghettatore
fino a fine stagione, e si pensa ad una soluzione
interna.
• 28
gennaio
2013 Simoni:
"Con Giammarioli, un grande feeling: mi
intendo a occhi chiusi". Ecco Di Piazza
Quando
la passione e l'amore per il calcio supera ogni
altra cosa. Quando il calcio entra nella pelle,
poi è difficile poterne fare a meno. É
la storia di Luigi Simoni, per tutti "Gigi",
che ormai fa parte della storia del calcio italiano.
Dopo quelle annate importanti a Gubbio dove si è
rimesso in gioco e ha ottenuto dei risultati
importanti con due promozioni di fila (e l'unico
neo della retrocessione dalla B), Simoni aveva deciso
di chiudere l'esperienza a Gubbio a giugno 2012
dopo che era approdato in casa rossoblù da
febbraio 2009, prima in veste di allenatore e poi
nel ruolo di direttore tecnico. Però stare
lontano dal calcio è difficile per chi vive
della sua essenza. E adesso questa proposta concreta.
Dalla Lombardia infatti è arrivata la chiamata
del patron Giovanni Arvedi della Cremonese. Quei
colori dove proprio Gigi Simoni vinse un campionato
di serie B da allenatore e non a caso nell'anno
del centenario della Cremonese è stato nominato
"allenatore del secolo dei grigiorossi".
Adesso c'è questa nuova tentazione. Allora
Simoni, come va? "Bene, non ci lamentiamo".
Sorride, come spesso è sovente fare. Allora,
adesso si vuole rimettere davvero in gioco? "La proposta c'è. Lunedì penso proprio che venga fatto questo
passo. A Cremona già ci sono stato e l'avventura
mi affascina. É come ritrovare degli amici
come quando ero a Gubbio. Insomma, penso che si
possa riprendere un certo tipo di discorso. É
chiaro però che al momento la squadra non
sta viaggiando in buone acque. Infatti la Cremonese
si trova solo a due punti dai playout. Perciò
ci sarà da lavorare". Diciamo che
più o meno esiste la stessa situazione di
Gubbio dove la squadra si trova ad un solo punto
dai playout: "Diciamo di si". Ah, proposito.
Visto che si parla di Gubbio. Con sè si porterà
dietro pure Stefano Giammarioli? "Fosse
facile...". Gigi Simoni ride di nuovo, ma allo stesso
tempo prosegue dicendo: "Giammarioli è
legato alla piazza di Gubbio che è
la sua città. Ha ottenuto dei successi ma
dove si vince poi si pretende sempre di più.
Diciamo che con Stefano ho un feeling particolare.
Ci capiamo al volo. Abbiamo lavorato insieme con
il Gubbio. Potevamo andare al Palermo di Zamparini.
Pertanto è chiaro che sarebbe bello tornare
a lavorare con chi ti trovi
a tuo agio e hai piena fiducia. Ti può agevolare molto nel lavoro.
Ma questa è una decisione sua. Capisco anche
che potrebbe essere una decisione non facile. Ma
deve essere una scelta esclusivamente sua".
Intanto lunedì la squadra di Sottil ritorna
ad allenarsi. Niente di grave per l'attaccante Bazzoffia
dopo la botta ricevuta al petto nell'allenamento
di giovedì mattina. Niente fratture ma solo
una forte contusione. Il calciatore è stato
dimesso dall'Ospedale di Branca e sabato mattina
si è allenato in palestra. Ed ora, salvo
imprevisti, rientra nel gruppo. Intanto sembra imminente
l'arrivo dell'attaccante Matteo Di Piazza ('88)
dalla Pro Vercelli. L'attaccante siciliano è
atteso a Gubbio e salvo imprevisti arriva con la
formula del prestito. Gubbiofans.it, di nuovo al
top. Nella
giornata di domenica 20 gennaio questo portale
web si è piazzato al 19esimo posto come visite
nella categoria "calcio" a livello nazionale
nel contatore Shiny Stat. E il giorno dopo
si è piazzato addirittura al 14esimo posto.
Solo lunedì, quasi cinquemila pagine viste.
Ma resta impresso il trend del post partita tra Gubbio-Torino (25 ottobre 2011): 7845 pagine viste in
24 ore al ritmo di 327 di media all'ora. Mentre
regge il record del dopo San Marino (finale playoff
di C2) del 16 giugno 2010 quando ci furono diecimila
pagine viste in uno solo giorno (una media di 416
pagine viste all'ora; media di 7 pagine al minuto).
In totale
si è arrivati ad oltre 4 milioni e 150 mila
pagine viste. E il muro dei tifosi nella sezione
"La voce dei Tifosi" ha registrato il
picco di 10 pagine di messaggi postati nella giornata di
lunedì 21 gennaio 2013. In pratica sono stati
scritti 137 messaggi in 24 ore.
• 26
gennaio
2013 Giammarioli:
"Non voglio essere il capro espiatorio.
E Cremona...". E il d.s. parla di mercato
Parla
il direttore sportivo Stefano Giammarioli. Parla
di tutto. Del mercato, delle critiche pervenute
ma soprattutto di questa notizia che rimbalza da
Cremona che lo vuole al fianco di Simoni con i grigiorossi. Il diesse Giammarioli,
in conferenza stampa in compagnia con il direttore
generale Giuseppe Pannacci ha detto: "Simoni mi ha raccontato tutto
dell'accaduto e mi ha fatto molto piacere che lui
pensi anche a me. D'altronde la piazza di Cremona
è importante e allo stesso tempo ambiziosa:
non nascondono che vogliono ritornare in serie A.
Tuttavia per ora non mi è arrivata una chiamata
ufficiale... ma se mi chiamano non nego che valuterò
con molta attenzione una proposta se mi verrà
fatta". Ma precisa: "Ora sono al
Gubbio e devo pensare al Gubbio soprattutto in questa
fase delicata di mercato". In effetti ci
sono tante operazioni in ballo. In attacco infatti,
oltre al nome di Di Piazza ('88) della Pro Vercelli
esce quello di Corsetti ('86) del Sorrento che sarebbe
interessata ad uno scambio con il difensore Regno
('92). Viene confermato anche l'interessamento verso
l'ala destra Cocuzza ('93) del Parma. Sul fronte
cessioni Nappello ('91) è richiesto dal Barletta,
Pambianchi ('89) dal Tritium ma anche da due squadre
straniere (Locarno in Svizzera e Gloria Bistrita
in Romania) e Manzoni ('87) dal Gloria Bistrita,
per l'appunto. Mentre il difensore Grea ('90) piace
al Sud Tirol. Ma tiene banco la questione del centrocampista
Palermo ('88). Giammarioli spiega: "Alcuni
clubs di serie A lo seguono perchè poi lo
possono girare in B: in pole Livorno, Cittadella
e Juve Stabia. Ma la società è chiara:
per noi il calciatore vale almeno 400 mila euro".
Ma non manca una velata stoccata: "Per noi
è un valore aggiunto, ma faccia il professionista
in toto e in alcuni atteggiamenti deve cambiare".
E non manca il disappunto verso chi lo critica:
"Non voglio diventare il capro espiatorio.
Non ammetto certe pugnalate alle spalle. Credo che
i numeri parlano chiaro. E poi vorrei dire una cosa:
se noi non prendiamo Altinier è perchè
non possiamo. Bisogna avere il coraggio di dire
no! Ed è un vanto per la società.
Dobbiamo puntare alle valorizzazioni ed è
per questo motivo che puntiamo ad una rosa larga.
C'è chi ci critica perchè abbiamo
preso tre terzini a gennaio. Da dire che i ragazzi
sono validi. Però sono stati presi per una
questione di minutaggio. Sottil in discussione?
Ovvio che dopo un solo punto racimolato in sei partite
cominciano a venire fuori degli interrogativi. E
di solito in queste situazioni si pensa subito di
esonerare l'allenatore. Ma l'allenatore non è
in discussione". Gli fa eco il d.g. Giuseppe
Pannacci che dice: "Sottil ha un altro anno
di contratto con noi. Ma è chiaro che quando
le cose non vanno bene, sono tutti in discussione:
la società che riceve spesso critiche, il
diesse, lo staff tecnico e la squadra. Per il resto,
il nostro discorso è stato sempre chiaro.
Se vogliamo garantire la continuità per questa
società bisogna attenerci e non oltrepassare
le nostre risorse finanziare". Pirotecnico
il recupero vinto dalla Nocerina per 4-2 sul Prato.
Locali in vantaggio per 4-0 con le reti di De Liguori
(32'), Mazzeo (47'), Evacuo (64') e
Negro (67'). Per gli ospiti a segno Tiboni (70') e Essabr
(78') su calcio di rigore. La Nocerina va al
terzo posto aggacciando il Frosinone, dietro Avellino
e Latina.
• 25
gennaio
2013 Dilemma.
Simoni è in procinto a firmare con la Cremonese.
Con lui anche Giammarioli?
Una
voce inattesa ma che potrebbe essere alquanto clamorosa.
E il tutto sta succedendo proprio in un batter d'occhio.
L'ex allenatore rossoblù, senonchè
ex direttore tecnico del Gubbio, dopo una pausa
di inattività da giugno 2012, si sta accasando
a Cremona. Stiamo parlando di Gigi Simoni che ha
trovato un accordo con la società grigiorosa
e tra lunedì o al massimo martedì
firmerà un contratto con la società
lombarda nel ruolo di Direttore Tecnico. Però la sorpresa
dietro l'angolo è un'altra. Il tecnico di
Crevalcore ha chiesto espressamente di avere come
compagno di viaggio l'attuale diesse del Gubbio,
ovvero Stefano Giammarioli. E Giammarioli ci sta
veramente pensando. Una proposta che a quanto pare non
è campata in aria. Ora si aspettano i risvolti. Bisogna
vedere cosa succederà per davvero nei prossimi
giorni o nelle prossime settimane. Non ci resta
adesso che attendere.
• 25
gennaio
2013 Bazzoffia:
solo tanta paura! Botta al costato. Nulla di grave.
E intanto si parla di mercato...
Nell'allenamento
del giovedì mattina, dopo un scontro fortuito,
l'attaccante Daniele Bazzoffia è stato colpito
al costato all'altezza dello sterno ed è
rimasto a terra con delle difficoltà respiratorie.
É stata chiamata subito un'ambulanza ed è
stato subito trasportato all'Ospedale di Branca.
Tanta paura ma niente di grave. Gli esami hanno
constatato che non c'è niente di rotto alle
costole. Nonostante ciò il calciatore assisano
dovrà restare a riposo per alcuni giorni.
Il difensore Alessandro Radi continua ad allenarsi
a parte perchè non ha ancora smaltito del
tutto la
mononucleosi da citomegalovirus. Mercato. In casa
Gubbio si cerca sempre una punta. Oltre a Di Piazza
('88) della Pro Vercelli torna in auge Schenetti
('91) che è di proprietà del Milan,
seguito già la scorsa estate dal Gubbio,
però poi si è trasferito al Sorrento
(14 presenze e tre gol): il calciatore milanese
tuttavia ha diversi estimatori. É uscito
anche il nome di Viola ('90) della Reggina (6 presenze
e 2 reti con i calabresi in serie B), ma voci di
mercato lo indicano come possibile rinforzo del
Carpi. Mentre è praticamente fatto il ritorno
della punta Smacchia ('94) dal Parma (ma si trovava
a La Spezia). Ma non è escluso che potrebbe
arrivare un altro giovane del Parma: si parla di
Cocuzza ('93), ala destra. Frattanto c'è
la cessione dell'attaccante Filippo Scardina ('92) al Poggibonsi:
manca solo la firma. Intanto l'ex Direttore Tecnico
del Gubbio, senonchè ex allenatore dell'Inter,
Gigi Simoni, è pronto a firmare con la Cremonese.
Dopo l'esperienza di Gubbio, terminata nel giugno
2012 (dal 2009 era in rossoblù), a quanto
pare torna nel calcio che conta. Alla fine prevale
il cuore perchè Simoni è già
stato allenatore della Cremonese, con la quale ottiene
una promozione in serie A, due salvezze e poi una
retrocessione nel 1996. A Cremona danno in dirittura
d'arrivo l'accordo.
Già nel 2011, quando era a Gubbio, c'era
stato un contatto con la Cremonese che voleva portare
con sè pure il diesse Giammarioli. Ma il
tecnico di Crevalcore non accettò e proseguì
l'avventura a Gubbio. Altre di mercato. Il Perugia
fa sul serio. Dopo aver prelevato il centrocampista
Dettori ('83) dalla Cremonese (ex Triestina, Pescara
e Avellino in B), la società biancorossa
prende il difensore centrale Giani ('86) dal Vicenza
(da cinque stagioni in serie B con la maglia dei
veneti). Poi l'Avellino preleva dalla Pro Vercelli
l'attaccante Zigoni ('91) che è di proprietà
del Milan. Bel colpo del Latina: preso il terzino
Giallombardo ('80) dall'Ascoli (ex Lazio, Livorno
e Messina in A). Il Benevento cede il centrocampista
De Risio ('91) al Catanzaro. Lo stesso Benevento
aveva ufficializzato l'arrivo dell'attaccante Marotta
('86) dalla Cremonese (via Bari). Dopo l'esonero
di Giovanni Bucaro, dopo la pesante sconfitta (5-0)
di
Carrara, il nuovo allenatore del Sorrento
è Aldo Papagni, ex L'Aquila.
• 24
gennaio
2013 Pannacci:
"Bisogna fare un'analisi a 360 gradi. Nel
derby, il Gubbio ci è piaciuto solo a tratti"
Tra
derby, mercato e futuro. Intervista con il Direttore
Generale degli eugubini, Giuseppe Pannacci. La prima
domanda. A bocce ferme: un giudizio sul risultato
nel derby con il Perugia e per quanto è poi
avvenuto nel dopo gara? "Diciamo che è
stato un derby vero. Una partita intensa. Purtroppo
abbiamo perso. Nel calcio ci sta anche se eravamo
consapevoli che il risultato poteva essere diverso.
Tuttavia accettiamo il risultato del campo. Ma non
accettiamo le dichiarazioni rilasciate per i fatti
accaduti nel dopo gara. Anche perchè poi
abbiamo avuto modo di analizzare e approfondire
tali situazioni e senza dilungarmi più di
tanto abbiamo visto che le cose avvenute son ben
diverse da quelle che sono state riportate (dai
mass media ndr). É anche vero che alla fine
di una partita del genere gli animi possono anche
essere più o meno caldi. Quindi ci vorrebbe
da parte di tutti un pizzico di responsabilità
e non bisogna creare situazioni che con il calcio
non hanno nulla a che fare". Ma tornando
alla partita. Che Gubbio ha visto? "Si è
vista a tratti la squadra che ci aspettavamo. Ripeto:
è un peccato però averla vista a tratti. Perciò
adesso bisogna analizzare quelle situazioni negative
che ci hanno portato alla sconfitta. La squadra
finalizza poco e attualmente prende anche tanti
gol. Adesso il mister (Sottil) sta valutando queste
situazioni e speriamo quanto prima di invertire
questo trend di marcia negativo che ha portato solo
un punto nelle ultime sei partite. Questa è
la realtà dei fatti. Bisogna fare un'analisi
a 360 gradi e capire quali problematiche ci siano
all'interno". Per il mercato arriverà
qualcuno? "Sono arrivati tre calciatori
a gennaio (Carroccio, Cancellotti e Belfasti), ma
in virtù di ciò lo staff tecnico ha
fatto delle valuzioni che sta valutando la società.
Vediamo cosa ci sarà da cambiare".
Per chiudere in maniera definitiva con il derby.
Un messaggio da mandare ai perugini e agli eugubini?
"Voglio mandare un messaggio alla società
del Perugia. Chiediamo in parte scusa per quanto
è accaduto ma ci è pure dispiaciuto
che certe situazioni sono state enfatizzate e ingigantite.
Vorrei sottolineare che lunedì sera ero presente
in trasmissione a Umbria Tv: in diretta telefonica
con Moneti si sono chiarite molte cose. C'è
la nostra solidarietà per i fatti accaduti.
Ma è altrettanto vero che non vogliamo passare
come una società che non è attenta
alla sicurezza. L'ingegnere Luca Tasso è
stato chiaro nei fatti accaduti (vedi intervista
integrale nel precedente articolo ndr). La situazione
si è fatta più chiara dopo aver visto
tutti i filmati allo stadio". Mercato.
Il Gubbio cerca una punta. Il diesse Stefano Giammarioli
ha presentato alla società una lista di nomi
con i relativi costi di ogni singolo calciatore.
Sempre in auge il nome di Di Piazza ('88) della
Pro Vercelli perchè sembra il più
abbordabile. Ma si guarda anche verso dei giovani
di categoria inferiore: spunta Andrea Jukic, classe
'93, in forza all'Isola Liri. Tuttavia il diesse
conta di fare alcune uscite. Dopo la partenza di
Pacheco (rescissione), c'è stata la cessione
dell'attaccante Scardina verso Poggibonsi. Sulla
lista di partenza pure Pambianchi che potrebbe finire
all'estero. E uno tra Grea, Regno o Semeraro. Intanto
fa discutere la squalifica di Palermo dopo il derby
contro il Perugia e la società prende posizione
contro l'operato del signor arbitro Ghersini. La
società, sempre tramite un comunicato, ritorna
sui fatti accaduti nel dopo gara contro il Perugia.
• 23
gennaio
2013 L'ingegner
Luca Tasso: "Dopo i filmati, vi racconto
i fatti nel derby! É ora di fare chiarezza..."
Ampia
intervista con il responsabile della sicurezza,
senonchè responsabile degli steward dello
stadio "Barbetti", l'ingegnere Luca Tasso.
Un approfondimento dovuto, soprattutto dopo
tanti attacchi, talvolta fuori luogo, verso la città
di Gubbio. Compresa la lezione che vogliono dare
al popolo eugubino i politici del comune del capoluogo
con un comunicato (evitabile), prima che si accerti la realtà dei fatti. Chissà
cosa centra la politica in tutto questo. Chiudiamo
questa piccola parentesi dovuta e spiacevole. Luca Tasso
ci tiene a precisare: "Ci deve essere un
chiarimento. Bisogna stemperare gli animi e non
creare dell'astio dove non esiste. Bisogna riportare
la situazione nei binari della realtà. Dai
filmati si nota chiaramente che non c'è stata
nessuna aggressione verso i due presidenti del Perugia.
E noi non abbiamo lasciato solo nessuno. Tra l'altro
i due presidenti sono entrati indenni da quell'ingresso
anche se in realtà c'era un altro ingresso, apposito. Perciò
ci siamo rimasti molto male quando abbiamo letto
certe affermazioni sui giornali perchè è
stato messo in pasto alla stampa un messaggio sbagliato
oltre che infondato, che tra l'altro ha leso l'immagine
del sottoscritto e di tutti gli stewards che lavorano
a norma di legge allo stadio Barbetti e rappresentano
la Gubbio Calcio. É stata messa in discussione
pure l'immagine
di un'intera tifoseria che non merita questo trattamento.
Si sono lette cose allucinanti che si discostano
dalla realtà. É giusto ribadire che
va condannato ogni atto di violenza. Però
è anche giusto ricordare che
un calciatore del Perugia è stato protagonista
di un gesto ripetuto sotto la rete dei tifosi in
tribuna fomentando gli animi. E il buon esempio
prima di tutto deve venire dai protagonisti in campo
e invece proprio da lì è nata la miccia".
Ma intanto arriva la decisione del Giudice Sportivo.
Dopo la gara sono stati espulsi il centrocampista
dei rossoblù Simone Palermo e l'allenatore
in seconda dei biancorossi Giacomo Dicara. Dalle
tribune in effetti si è visto che è
nato un parapiglia dove c'era come protagonista
il capitano dei grifoni Luca Cacioli, trattenuto
a forza da un compagno. Poi il referto. Il centrocampista
Simone Palermo è stato fermato per una giornata
"per comportamento gravemente scorretto verso
tesserati della squadra avversaria al termine della
gara". Stesso discorso dicasi per Dicara. Invece
il difensore perugino Fabio Lebran si è preso
due giornate di squalifica "per comportamento
offensivo verso la terna arbitrale". Mercato:
l'attaccante Filippo Maria Scardina è in
procinto a vestire la maglia del Poggibonsi. In
uscita Nappello, Pambianchi e Manzoni. Mentre si
sta lavorando per portare in rossoblù un
attaccante. Si lavora su Matteo Di Piazza ('88),
in forza alla Pro Vercelli. L'attaccante siciliano
proviene da 10 presenze ed un gol realizzato in
serie B.
• 22
gennaio
2013 L'editoriale.
Fare mente locale, match sui generis. Gubbio e Perugia
mai una gara normale
Del
derby c'e poco da aggiungere. Si è parlato
anche troppo del dopo gara del match. Una gara aperta,
una sfida che ha avuto tutto il sapore di un derby,
ma con un finale da dimenticare (e non solo dopo
il novantesimo). Una partita normale non lo era
anche se qualcuno ha fatto credere a tutti il contrario,
sia da parte eugubina, sia da parte perugina. Lo
si è visto sia nel match di andata dove ci
sono stati alcuni accenni di sfottò, anche
se qualcuno non lo rievoca: ma noi abbiamo un
buon udito e lo menzionamo. Lo si è visto
ancora di più al ritorno e questa volta in
parecchi se ne sono accorti. La partita Gubbio e
Perugia non è stata mai normale. Teniamo
bene in mente le due partite a cavallo tra il 1987
e il 1988. Ma finchè nel calcio ci sono
dei sani sfottò, il tutto rientra nella normale
goliardia del calcio. Se invece è successo
dell'altro... allora noi prendiamo una posizione
netta: non ci stiamo nè con le provocazioni
nè con gli atti di violenza. Se ci sono stati,
vanno condannati, a prescindere. Del resto noi abbiamo
raccontato solo quanto è stato dichiarato
in sala stampa nel dopo gara, senza commenti superflui,
per due semplici motivi: non sappiamo cosa è
realmente successo e non spetta a noi ricamarci
sopra. Il calcio è un'altra cosa. Almeno
per noi. Ci piace il calcio nella sua vera essenza.
Guardiamo la partita in maniera più equilibrata
possibile nell'intento di raccontare sempre la verità,
nel limite del possibile. Senza eccessi o esasperazioni,
come sovente capita altrove. Punto e basta. Ma torniamo
a noi. Una domanda nasce spontanea. Come ne esce
il Gubbio da questo derby? Con le ossa rotte (visto
che è arrivata la quarta sconfitta consecutiva),
oppure c'è qualche spiraglio positivo? Anche
in questo caso rimaniamo equilibrati. E ne spieghiamo
i motivi. Da una parte c'è la consapevolezza
che è arrivata la quinta sconfitta nelle
ultime sei partite, un solo punto racimolato negli
ultimi 540 minuti e la classifica comincia a farsi
seria. Preoccupano anche i 20 gol incassati nelle
ultime nove partite. Un solo punto di distanza dai playout vale
molto di più di un solo campanello d'allarme. Adesso
più che mai serve una sferzata netta, ma
non a chiacchiere. Altrimenti il Gubbio rischia
veramente di finire nelle sabbie mobili e una volta
impantanato diventa dura tirarsi fuori. Pure contro
il Perugia, la squadra di Sottil ha regalato un
tempo all'avversaria. Al di là del casuale
autogol, che è nato dopo appena un minuto
e 49 secondi, c'era tutto il tempo per recuperare
la gara. Invece nella prima frazione di gioco il
Gubbio ha sofferto soprattutto a centrocampo le
aperture di Esposito che lanciava in maniera sistematica
le due frecce Politano e Fabinho, che hanno creato
sempre dei grattacapi alla retroguardia eugubina.
Non a caso è nato il rigore su Fabinho, poi
realizzato da Ciofani. E lo stesso Esposito è
stato capace di mandare Moscati per due volte solo
davanti al portiere. Ci è voluto del tempo
prima che il Gubbio prendesse le misure necessarie.
Di positivo tuttavia c'è che la squadra ha
cercato di lottare fino all'ultimo secondo, buttando
il cuore oltre ostacolo, per colmare alcuni gap
tecnici. Nella ripresa ha rintuzzato il Perugia
nella propria metà campo creando diverse
palle gol e, senza quella perla su punizione di
Rantier, la partita poteva prendere un'altra piega.
La squadra si è portata spesso al tiro ma
non ha concretizzato. Ma è anche vero che
quando si crea si deve metabolizzare. Nel calcio
se non si segna, nemmeno si vince. Per il resto
bisogna aspettare il rientro di Boisfer e Radi che
sono imprescindibili per l'economia della squadra.
Servirà anche un ritocco in attacco. Questo
è chiaro. Come è chiaro che anche
tutta la squadra ci deve mettere del suo per allontanare
le "zone buie" della classifica. Lo si
può fare solo con il gioco di squadra e non
solo basandosi sull'arrivo di nuovi singoli. Adesso
il silenzio è d'oro. Infatti la società
ha indetto un nuovo silenzio stampa per tutti i
tesserati a tempo indeterminato. Ma che serva a qualcosa.
La situazione è critica. La barca non può
affondare! (Editoriale Direttore Gubbiofans.it)
• 20
gennaio
2013 Camplone:
"Risultato giusto". Sottil: "No,
è ingiusto". E le altre interviste
del dopo derby...
Alla
faccia di chi pensava che il derby non era
sentito. Dopo il novantesimo è successo di
tutto. Giocatori che si rincorrono in mezzo al campo.
Un acceso diverbio tra Cacioli (recidivo con il
Gubbio) e Palermo. Screzi tra la panchina biancorossa
dove vanno di mezzo il secondo allenatore Di Cara
e un calciatore rossoblù. E poi, prima di
entrare in sala stampa si forma una calca gigantesca
e ne fanno le spese due addetti del Perugia Calcio,
Mancinelli della sicurezza e Politelli
del marketing. I due patron del Perugia, Santopadre
e Moneti, gridano all'unisono in sala stampa: "Ci
hanno aggredito. Una cosa inaccettabile".
L'amministratore unico va oltre. Massimiliano
Santopadre dice ai giornalisti: "Della partita?
Dico solo che abbiamo preso 6 punti tra andata e
ritorno. Mi basta questo. A casa...". Risponde
con sarcasmo il patron romano. Mentre il consigliere
Giovanni Moneti usa una frase ironica del tipo:
"Sono nato tondo ma qui mi vogliono fare
morire quadrato". Insomma, dichiarazioni
al vetriolo. Sulla partita invece parla l'allenatore
dei grifoni Andrea Camplone che dice: "Un risultato giusto. Primo tempo
meglio noi dove abbiamo giocato alla grande. Nel
secondo
tempo meglio il Gubbio. Però la vittoria
non è stata mai in discussione".
Contento anche il difensore Adriano Russo che afferma: "Tre punti ottenuti con il
cuore. Tre punti contro un Gubbio forte fisicamente
ma confusionario e con poche idee. Un elogio a Ciofani:
è il nostro Cavani. Quel parapiglia finale?
Ho dovuto tenere Cacioli perchè era nervoso.
Ma pure Di Cara ha avuto a che fare con un calciatore
avversario con certe affermazioni di stizza".
Tocca ora all'ex di turno Daniel Ciofani che dice: "Sul rigore? Ho cambiato l'angolo
per il tiro quando avevo visto che Caccavallo andava
a parlare con Venturi. Non era facile segnare in
un ambiente ostile. Mi dispiace: a Gubbio ho dato
tanto e ho fatto i miei gol". In casa rossoblù
si mastica amaro. Si presentano in sala stampa il
tecnico Sottil e il centrocampista Guerri.
Andrea Sottil non ci sta e attacca: "Risultato
non giusto, altrochè! Quel gol sfortunato
in avvio e quel rigore concesso al Perugia inesistente
ci hanno tagliato le gambe. Un periodo no. Creiamo
ma non finalizziamo. La fortuna
ci ha girato la faccia. Se dopo il derby sono in discussione?
Io continuo a fare il mio lavoro e dare il massimo".
E poi conclude Simone Guerri: "Perugia cinico
e noi più spreconi. Ma nel calcio vince chi
segna". Nel dopo gara il presidente Marco
Fioriti non ha gradito la sconfitta e si è
recato verso gli spogliatoi dove c'era la squadra,
mostrando tutto il suo disappunto. Abbiamo inserito
le foto di Gubbio e Perugia (30 immagini) con
la cronistoria della gara, con tutti i gol, foto
degli spalti e altro. Le troverete nella sezione
"fotogallery" e nel link sotto la foto
in homepage. Le foto sono di Gianfranco Gavirati
con l'ausilio di Simone Grilli e di Roberto
Settonce con la collaborazione di Paolo Panfili.
• 20
gennaio
2013 Perugia
vincente a Gubbio (2-3). Un derby strano con rissa
finale. Ora si fa davvero... dura!
Gubbio contro
Perugia davanti a 3026 persone, di cui 766 provenienti
da Perugia. La curva dei tifosi perugini espone
questo striscione: "Per Voi un evento... per
Noi una perdita di tempo". Sottil schiera il
4-3-3. Il tecnico dei grifoni Camplone risponde
con il 4-3-3. Dopo appena un minuto e 49 secondi
il Perugia passa in vantaggio su autorete: punizione
dalla destra di Politano in area con Galabinov che
tocca la palla con la fronte e sorprende Venturi:
sfera che si insacca sotto la traversa. Una punizione
che è scaturita da un fallo di Palermo piuttosto
dubbio su Politano. Al 9' Politano carica il sinistro
dal limite, la palla termina di poco a lato. Risponde
Galabinov (10') con un tiro dal limite che si perde
tra le braccia di Koprivec. All' 11' su cross di
Fabinho in area, Ciofani cerca il pallonetto di
sinistro e la palla sfiora il montante. Al 16' Venturi
esce su Fabinho che però è fortunato
nel rimpallo: il brasiliano prova il tiro in porta
ma salva in extremis Briganti. Al 22' punizione
insidiosa in area di Sandreani dove svetta Palermo
ma a pochi passi dalla porta incorna alto. Al 23'
Galabinov mette una bella palla in area verso Bazzoffia,
ma in scivolata salva Cangi. Al 25' cerca l'angolino
di sinistro dal limite Caccavallo, ma c'è
Koprivec che in tuffo abbranca in due tempi. Al
28' Russo lancia in area indisturbato Moscati che
si aggiusta il tiro sul destro e calcia in porta:
Venturi compie il miracolo. Al 30' Galabinov per
Caccavallo che carica il sinistro ma il suo tiro
finisce sull'esterno della rete. Al 33' in contropiede
Esposito serve in area Moscati che calcia alto un
rigore in movimento. Al 35' rigore per il Perugia
per un fallo di Briganti su Fabinho: dal dischetto
Ciofani spiazza Venturi. Al 38' occasione per Galabinov
che all'altezza del dischetto calcia addosso a Koprivec
che para. Al 39' altro gol mangiato con Bazzoffia
che manca la deviazione vincente di testa su assist
di Cancellotti. Al 42' ancora Caccavallo ci prova
da fuori area ma Koprivec para. Ripresa. Al 47'
segna il Gubbio: Bazzoffia dalla sinistra serve
Caccavallo che carica il sinistro dal limite: la
palla si insacca sotto il sette dopo essere stata
toccata da Koprivec. Al 52' c'è ancora Caccavallo
che cerca l'angolino ma questa volta Koprivec si
supera e salva in angolo in tuffo. Al 68' Caccavallo
con un tiro di sinistro in area mette i brividi
alla retroguardia perugina: la palla lambisce il
palo. Al 70' il Gubbio protesta per un fallo di
mani in area di Cangi su corner di Caccavallo. Al
77' Nappello serve in area Galabinov che solo davanti
al portiere manca il tap in vincente di destro.
Al minuto 82 si fa espellere il difensore perugino
Lebran mentre fa riscaldamento. Al minuto 86 si
chiude l'incontro: Rantier calcia una punizione
a girare di sinistro da 35 metri e la palla si insacca
sotto il sette. All' 88' Caccavallo penetra in area
e tira ma Koprivec salva in angolo. All' 89' il
Gubbio è anche sfortunato quando sotto porta
sia Briganti che Belfasti non riescono a segnare.
Al 91' Baccolo fissa il risultato sul 3-2 per il
Perugia che si aggiudica così il derby. Gubbio
in caduta libera e ora si fa dura. Ma la partita
prosegue dopo il novantesimo. Giocatori del Gubbio
protestano con Cacioli per vecchie ruggini e nasce
un parapiglia. Politano e Tozzi Borsoi rispondono
con gesti poco ortodossi verso il pubblico eugubino.
Mentre all'entrata in sala stampa nasce
una calca verso i presidenti perugini Moneti e Santopadre che hanno
parole al vetriolo contro il Gubbio: "Ci hanno
aggrediti". E il patron Santopadre ha aggiunto:
"Sei punti tra andata e ritorno, mi basta,
e a casa!". Contuso l'addetto alla sicurezza
del Curi, Mancinelli, e l'addetto al marketing Politelli
del Perugia.
Fortuna che il derby non era sentito! Tabellino:
Gubbio - Perugia 2-3: Gubbio:
Venturi, Cancellotti, Belfasti, Guerri (53' Baccolo), Briganti,
Bartolucci, Palermo, Sandreani (68' Nappello), Galabinov, Caccavallo,
Bazzoffia.
(A disp.: Farabbi, Regno, Carroccio, Malaccari,
Grea). All. Sottil. Perugia:
Koprivec, Cangi, Liviero, Esposito, Cacioli, Russo,
Politano, Nicco, Ciofani (67' Tozzi Borsoi), Moscati
(93' Di Tacchio), Fabinho (81' Rantier). (A
disp.: Giordano, Garcia, Lebran,
Moneti). All. Camplone. Reti:
2' Galabinov (G) autogol, 35' Ciofani (P) rigore,
47' Caccavallo (G), 86' Rantier (P), 91' Baccolo
(G). Arbitro: Ghersini
di Genova (Pentangelo di Nocera Inferiore e De Troia
di Termoli). Espulso: 82' Lebran (P). Ammoniti: Caccavallo (G); Cangi,
Tozzi Borsoi e Nicco (P). Spettatori:
3026 (di cui 1245 abbonati; 766 di Perugia
nel settore ospiti); incasso di 32000 euro. Risultati:
Diciottesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
Girone B: Andria
Bat - Frosinone 1-0 29'
Innocenti (A) rig. Barletta
- Pisa 1-0 50'
Dezj (B) Benevento
- Catanzaro 1-0 31'
Mancosu (B), 78' Germinale (B) rig. Carrarese
- Sorrento 5-0 12'
Makinwa (C), 31' Belcastro (C), 54' Belcastro (C),
57' Belcastro (C), 87' Makinwa Gubbio
- Perugia 2-3 2'
Galabinov (G) aut., 35' Ciofani (P) rig., 47' Caccavallo
(G), 86' Rantier (P), 91' Baccolo (G) Latina
- Nocerina 1-1 9'
Mazzeo (N) rig., 24 Barraco (L) Paganese
- Avellino 4-1
(lunedì
ore 20,45) 44'
Angiulli (A), 59' Caturano (P), 70' Scarpa (P),
77' Caturano (P), 90' Scarpa (P) Prato
- Viareggio 3-0 59'
Napoli (P) rig., 85' Tiboni (P) rig., 87' Tiboni
(P)
• 19
gennaio
2013 Scocca
l'ora del derby. Parla il tecnico dei grifoni Camplone;
il Gubbio in silenzio stampa
Gubbio
in silenzio stampa. Mentre per il Perugia ha parlato il tecnico Andrea Camplone: "Dobbiamo dare il 100%
e abbiamo tutte le carte in regola per potercela lottare.
Una partita giusta al momento giusto. Bisogna tirare
fuori gli artigli da Grifo. Del resto sappiamo che
il Gubbio è avvelenato dove tra l'altro tutti
sono in discussione, come ha detto il loro presidente
(Fioriti ndr). Un Gubbio che è bravo nelle
ripartenze. Ma noi faremo la nostra partita. Bisogna
essere aggressivi e compatti alla ricerca del risultato.
Ma ora niente più alibi. Questa è una
partita importante per tutto, sia per il territorio
e per la classifica". Intanto presso
l'Agenzia Koala di Perugia alle ore 19 di sabato
sera sono stati venduti 898 biglietti dai tifosi
perugini per il settore ospiti. In casa Gubbio sono
aperti i botteghini la domenica (dalle ore 12 alle
ore 14,30) e in prevendita
sono stati venduti circa 650 biglietti che vanno
aggiunti ai 1245 abbonati. Un Gubbio che ritrova Palermo
dopo il problema al quadricipite, ma è senza
Boisfer e Galimberti che sono squalificati, oltre
a Radi. Assenti per il Perugia: Clemente, Anania
e Cenciarelli. Nell'anticipo del girone, il Latina pareggia per
1-1 contro la Nocerina. In vantaggio prima i campani
con Mazzeo su rigore (9') concesso generosamente
per fallo di Cejas su Evacuo. Risposta del Latina
(24') con Barraco che indovina il corridoio giusto su
punizione dal limite.
• 18
gennaio
2013 Un
derby delicato sia per il Gubbio che per il Perugia.
Ultima vittoria del Gubbio nel 1948
Questa
sarà una partita cruciale sia per il Gubbio ma
pure per il Perugia, checchè se ne dica. E
non solo perchè si affrontano due squadre
umbre e quindi è un derby, checchè
se ne dica. Infatti a livello psicologico o mentale (chiamatelo
come meglio credete) è una sfida basilare per il
proseguo del campionato. Per una serie di motivi.
In caso di vittoria il Gubbio ha la grande possibilità
di scacciare quella crisi che lo attanaglia ormai
da cinque giornate dove la formazione di Sottil
ha racimolato solo un punto. Oltretutto, in un sol
boccone, il Gubbio potrebbe superare in classifica
la compagine biancorossa che si trova a 24 punti
contro i 22 punti dei rossoblù. Inoltre una
vittoria in casa sul Perugia manca dal campionato
di serie B, cioè dal 1947-1948: il 30 maggio 1948 gli
eugubini sconfissero per 2-1 i grifoni con le reti
di Tugnoli che fece una doppietta (al 46' e al 47')
in rimonta dopo il gol di Serone (al 32'). Poi ci
furono due pareggi in campionato. Era il 1 marzo
1959: gara che si concluse 2-2 con il Gubbio che
riuscì a pareggiare in rimonta con le reti
di Barbagli (45') e Benigni (82') rispondendo ai
gol iniziali di Serlupini (7') e Moretti (42').
L'ultimo incontro è datato 11 ottobre 1987:
partita che si concluse 1-1 con la rete di Nofri
(35') e pareggio eugubino di Giovannico (86'). Lo
stesso discorso dicasi per il Perugia. Con una vittoria
a Gubbio si possono aprire gli scenari dei playoff
e potrebbe rilanciare in maniera definitiva la squadra
biancorossa dopo un inizio di stagione sfavillante
che ha avuto un intoppo repentino e ha portato sia
l'esonero dell'allenatore Battistini che quello
del diesse Arcipreti. Adesso facciamo il ragionamento
opposto. In caso di sconfitta per il Gubbio, si
apre uno scenario poco rassicurante. Lo stesso dicasi
per il Perugia dove lo scenario potrebbe essere
più devastante: un'ulteriore sconfitta dopo quella tra
l'altro rimediata
in casa contro il Barletta può mettere in
discussione il tecnico Camplone. E la storia insegna
che un derby porta euforia per chi vince e porta
in depressione per chi perde. Notiziario: una sorpresa
nell'allenamento mattutino del venerdì. Il
centrocampista Simone Palermo si è allenato
con il gruppo. C'è aria ottimistica per il
suo recupero ma proviene da uno strappo muscolare
di 17 millimetri al quadricipite. La cautela è
una buona consigliera. Tuttavia con l'innesto di
Palermo il trainer Sottil ha provato un altro modulo
a Petrignano di Assisi, cioè il 4-3-1-2.
In difesa sull'asse Cancellotti, Briganti, Bartolucci
e Carroccio. A centrocampo Sandreani, Guerri e Palermo.
Da trequartista funge Baccolo a supporto di Caccavallo
e Galabinov. Se invece Palermo non ce la dovesse
fare, con ogni probabilità sarà proposto
il 5-3-2 adoperato nell'amichevole di giovedì
a Costano. Ogni nodo verrà sciolto dopo la
rifinitura o addirittura poco prima del fischio
d'inizio. Prevendita lenta a Gubbio. Venduti fino
a venerdì sera circa 500 biglietti che vanno
aggiunti ai 1245 abbonati. Tuttavia la prevendita
prosegue per tutto il giorno di sabato e la domenica
i botteghini sono aperti fino all'inizio del match
per i soli residenti del comune di Gubbio. A Perugia
fino a venerdì sera sono stati venduti 750
biglietti per il settore ospiti. La prevendita si
chiude alle ore 12,30 di sabato 19 gennaio. Il settore
ospiti tiene 1187 posti.
• 18
gennaio
2013 Presentati
i neo acquisti. Cancellotti: "Subito il
derby, ma che bello". Belfasti: "Cerco
spazio"
Sono stati
presentati gli ultimi due acquisti in casa Gubbio:
Tommaso Cancellotti, classe '92, terzino destro,
proveniente dalla Pro Vercelli (di proprietà
della Sampdoria); poi Nazzarreno Belfasti, classe
'93, terzino sinistro, proviene dal Modena ma
è di proprietà della Juventus. Entrambi
sono arrivati in prestito e sono a disposizione
del tecnico Sottil contro il Perugia domenica 20
gennaio. Per primo parla Cancellotti che dice: "Da eugubino è sempre un
piacere vestire la maglia della propria città.
E arrivare proprio per il derby contro il Perugia
è un motivo di orgoglio e di soddisfazione.
Da quando sono partito da Gubbio, quando ero giovanissimo,
sono cresciuto molto. In serie B con la Pro Vercelli è
stata una
bella esperienza ma abbiamo avuto delle difficoltà.
Ma questa esperienza mi è servita".
Gli fa eco Belfasti che afferma: "Sono già venuto a Gubbio
giocando la scorsa estate nelle finali del campionato
Primavera con la Juventus. Sono contento di questa
scelta e devo dimenticare l'esperienza di Modena
che non è stata come mi aspettavo".
É intervenuto pure il diesse Stefano Giammarioli
spiegando che: "Devo ringraziare sia la
Juventus che la Sampdoria che ci hanno permesso
di fare queste operazioni e la valorizzazione dei
ragazzi. Due elementi validi. Belfasti giocava titolare
nella Primavera dove Liviero ora al Perugia era
riserva. Cancellotti viene dalla B ed è una
garanzia. Mi dispiace che Pacheco abbia rescisso:
è stata una sconfitta mia e del mister Sottil, ma pure il ragazzo
ci ha messo del suo. Peccato perchè è
un elemento molto valido: non si era ancora ambientato
con la nostra mentalità perchè è
portoghese.
Per il resto Scardina non parte per il ritiro di
Santa Maria degli Angeli perchè
la prossima settimana andrà a giocare in
C2. Questo avverrà pure per altri ragazzi
che hanno mercato come Pambianchi.
Ci hanno offerto degli scambi ma noi non abbiamo
accettato. Tuttavia cercheremo di prendere una punta
o anche due, vediamo. Intanto mi
auguro che domenica Galabinov, Caccavallo o Bazzoffia
facciano la loro parte. C'è un derby da giocare.
Una gara importante per il Gubbio". Intanto
il Gubbio si allerta per il meteo e si è
premunito mettendo dei teloni sul terreno di gioco
dello stadio Pietro Barbetti. Nel pomeriggio di
giovedì il Gubbio di Andrea Sottil ha effettuato
una gara amichevole a Costano contro la squadra
locale che milita in seconda categoria regionale.
Risultato di 11 a 0. In gol Galabinov e Bazzoffia
(tripletta), Caccavallo (doppietta), Sandreani,
Grea e Carroccio. Nel primo tempo è stato
provato il 5-3-2 con Venturi in porta; in difesa
quintetto sull'asse Cancellotti, Regno, Briganti,
Bartolucci e Belfasti (poi sostituito da Carroccio);
a centrocampo il trio Sandreani, Guerri e Baccolo;
in attacco Caccavallo e Galabinov. Nella ripresa
è stato sperimentato il 4-3-3: Farabbi in
porta; difesa con Grea, Galimberti,
Briganti e Carroccio; a centrocampo Malaccari, Boisfer
e Giuliacci; tridente d'attacco con Nappello, Bazzoffia
e Caccavallo. Lavoro differenziato per Semeraro,
Pambianchi e Manzoni. Nuovo controllo per Palermo
che vuole giocare nonostante la lesione al quadricipite.
Per domenica sono assenti Boisfer e Galimberti squalificati,
oltre a Radi. Il Perugia di Camplone ha effettuato
una partita amichevole contro la Berretti biancorossa
finita 4 a 0: in gol Ciofani, Rantier, Moscati
e nella ripresa Tozzi Borsoi. Tenuto a riposo Politano
reduce dalla Nazionale ma domenica sarà in
campo a Gubbio. Schierato il 4-3-3: Koprivec in
porta; in difesa Cangi, Cacioli,
Russo e Liviero; centrocampo con Moscati,
Esposito e Nicco; in attacco Fabinho, Ciofani e
Rantier. Poi spazio alle seconde
linee. Domenica nel derby non ci sono Clemente,
Anania e Cenciarelli.
• 17
gennaio
2013 Giovannico
e il derby contro il Grifo di 26 anni fa:
"Vi racconto quella mia rete al Perugia..."
Sono
passati quasi 26 anni e certe situazioni non si
dimenticano. Era domenica 11 ottobre 1987, con 6364
spettatori sugli spalti per un incasso totale di
48399 euro (all'epoca oltre 90 milioni delle vecchie
lire). Stiamo parlando dell'ultimo derby giocato
in campionato a Gubbio contro il Perugia. Sotto
una pioggia intensa andò in vantaggio proprio
il Perugia con Nofri al 35'. Ma a pochi minuti dalla
fine (86') provvidenziale fu il colpo di testa di
Giovannico che fissò il risultato sull' 1
a 1. Adesso cosa ci può dire Giuseppe Giovannico?
Risponde sorridendo: "Vivo a Carmiano vicino
a Lecce. Lavoro in clinica ma ogni tanto mi diverto
a giocare a pallone con gli amici. Ma ora mi sono
fermato con la pubalgia". Tutti ricordano
la sua stazza fisica. Ma quanto è alto Giovannico?
"Un metro e 91 centimetri". Ebbene,
cosa ricorda di quel derby? "Dopo due minuti
cominciò subito a piovere. Perdevamo 1 a
0. Non si poteva giocare perchè la palla
non rimbalzava nemmeno. Ma l'arbitro fece proseguire
perchè il Perugia era sopra di un gol. A
pochi minuti dalla fine mi ricordo che a trequarti
di campo ci fu un cross di Cocciari ed io andai
per saltare con la palla che terminò in rete.
Al novantesimo rischiammo pure di segnare il 2 a
1. Fu una partita tirata fino all'ultimo".
Al ritorno invece, il 21 febbraio 1998, il Gubbio
venne sconfitto dai grifoni per 2 a 1 e Giovannico
fu espulso: "Vero. Mi ricordo solamente
che non fu concesso un rigore a nostro favore che
era sacrosanto. Tuttavia il Perugia era una bella
squadra ma ce la giocammo alla pari". Di
quella stagione che ricordi si porta dietro?
"Il pubblico di Gubbio era sempre numeroso
al campo e lo stadio era sempre pieno. Contro il
Perugia era strapieno e non c'era nemmeno un posto
libero. Ma anche in altre partite c'era un pubblico
meraviglioso". Una curiosità da
rivelare? "Avevamo uno spogliatoio meraviglioso.
Tutti bravi ragazzi. E quello mi mancò l'anno
dopo a Castel di Sangro anche se vincemmo il campionato
e feci 7 gol. Gente come Di Felice, Luiu, Zoppis,
Ragnacci e Pugnitopo. Difficile ritrovare oggi un
clima del genere: spogliatoio sano e allegro".
Ed ora che gara prevede? "Non conosco molto
il girone. Tuttavia credo che il Perugia non sia
attrezzato per vincere il campionato. Pertanto credo
che il Gubbio ce la possa fare sfruttando il pubblico
che di sicuro è un'arma in più. Poi
avete un bravo diesse come Giammarioli. So che ha
fatto delle belle cose come le fece allora Mario
Mancini. Spero che il Gubbio vinca perchè
la gente di Gubbio merita questo e altro".
Ma Giovannico ha un sogno nel cassetto: "Seguo
il Gubbio anche tramite Gubbiofans.it ma mi piacerebbe
rivedere Gubbio dal vivo. Credo che una tappa prima
o poi sia obbligatoria. Sono stato a Valdagno, Vercelli
e Cuneo, però quel calore della gente di
Gubbio e l'affetto di questa città non l'ho
ritrovato più da nessuna parte".
Notiziario. Arriva la firma sul contratto di Tommaso
Cancellotti, classe '92, terzino destro, che proviene
dalla Pro Vercelli (12 presenze in serie B), ma
è di proprietà della Sampdoria. Arriva
anche il terzino sinistro Nazzareno Belfasti ('93)
dalla Juventus. A
sorpresa rescinde il contratto (un triennale) il
terzino sinistro portoghese Bruno Pacheco (classe
'92) prelevato la scorsa estate dal Portimonense.
Per lui si aprono le porte dell'Inghilterra ma non
è escluso che il calciatore lusitano
possa finire pure in una squadra italiana. Prove
di derby. Il tecnico Sottil ha provato il 5-3-2.
Ritorna nei ranghi a pieno ritmo Sandreani che così
stringe i denti dopo l'operazione al laser al piede.
Mentre Palermo è out per il problema al quadricipite.
Fuori causa pure Radi. Domenica manca anche lo squalificato
Boisfer. Rientrano dalla squalifica Briganti e Guerri.
Da giovedì (oggi) tutta la truppa di Sottil
andrà in ritiro a Santa Maria degli Angeli
fino a sabato, alla vigilia del derby contro il
Perugia.
• 16
gennaio
2013 Fioriti:
"Gubbio in ritiro? Bisogna ricompattare
le fila. Da adesso sono tutti in discussione..."
Gubbio
in silenzio stampa. Parla solo il presidente Marco
Fioriti. Noi di Gubbiofans.it lo intervistiamo
in vista del derby con il Perugia e in vista del
ritiro che parte giovedì. Allora presidente.
Un punto in cinque partite. Che idea si è
fatto? "Lo reputo un periodo maledetto.
Gli infortuni e squalifiche hanno inciso e non poco
in questa ultima parte della stagione. Ma è
chiaro che ci sono altre responsabilità che
vanno al di là degli imprevisti, se così
li vogliamo definire. In questo ultimo periodo ho
visto
una squadra che non risponde più come aveva
fatto nella prima parte della stagione, sia come
approccio mentale, sia come atteggiamento in campo.
A Frosinone mancavano sei calciatori fondamentali
della rosa come Briganti, Radi, Boisfer, Sandreani,
Palermo e Guerri. Senza questi elementi sono mancate
le certezze ed è subentrata la paura. Ma
è anche vero che il grosso problema di questa
squadra, in particolar modo in trasferta, è
il non saper reagire dopo avere preso un gol. Tutte
le partite sono una fotocopia dell'altra. Crolliamo
psicologicamente. É evidente che manca qualcosa a
livello caratteriale. So che lo staff tecnico ci
sta lavorando. Speriamo di tornare in carreggiata
perchè la classifica si fa molto delicata.
É necessario riacquistare quella tranquillità
e quegli equilibri che erano il nostro cavallo di
battaglia". Intanto la squadrà va
in ritiro: il motivo? "Vorrei chiarire una
cosa. Ci sono persone che fanno i professionisti
per mestiere e si devono prendere le loro responsabilità.
Al di là dell'età devono garantire
impegno, serietà e attaccamento. Non è
un ritiro punitivo ma lo definisco un ritiro reale
per ricreare quella giusta atmosfera e il giusto
spirito. Tutti i calciatori devono guardarsi in
faccia. Devono capire cosa non sta funzionando.
C'è bisogno di ricompattare le fila".
Si parla di mercato. Arrivano due terzini: Cancellotti
classe '92 dalla Pro Vercelli (via Sampdoria) e
Belfasti classe 1993 dal Modena (via Juventus).
É proprio così? "Credo che
nella giornata di mercoledì (oggi ndr) ci
saranno delle novità in tal senso. Arrivano
due giovani che garantiscono la qualità e che
si abbinano alle impostazioni della società
che chiede sempre quattro fuori quota in campo.
Speriamo che siano dei valori aggiunti".
Ma prima della fine di gennaio arriverà pure
un attaccante? "Vediamo. Dobbiamo valutare
quali saranno le uscite. In funzione solo di ciò
si può pensare ad altre entrate. Non abbiamo
fretta. Ma è chiaro che siamo molto attenti
sul mercato per sopperire le mancanze che finora
il Gubbio ha avuto". Nel rispetto del budget
non arriverà nessun nome altisonante (ne
leggiamo tanti in giro), giusto? "Assolutamente
sì. Lo dirò fino alla noia. Per un
motivo molto semplice. Finchè ci sarò
io il Gubbio può vincere o può perdere
le partite. Ma si deve vincere nei numeri economici
per garantire la continuità. Nella gestione
non si discute e non si transige. Come tifoso mi
piacerebbe prendere i calciatori più bravi
sulla carta. Però come presidente e come
società dobbiamo fare i conti con le tasche.
Spendere oggi, per poi trovarsi male domani non è
la nostra politica". Perciò nessun
top player? "Ma il Ds Giammarioli lo sa:
il rapporto tra entrate e uscite deve dare il risultato
o saldo per lo meno zero. Solo se ci saranno delle
uscite importanti si possono fare degli investimenti.
Però non voglio sottovalutare questo gruppo
dove alcuni elementi come Caccavallo, Galabinov
e Bazzoffia devono dimostrare il loro reale valore".
Ma Caccavallo o Bazzoffia sono sul mercato? "In
questo momento nessuno è sul mercato e tutti
sono sul mercato. Abbiamo una partita importante
come il derby. Devono sapere che sono tutti in discussione.
Chi non dimostra quanto vale... è sul mercato.
Un nome non dà garanzie. Le garanzie le dà
il campo". E la maglia del Gubbio sbarca
in Canada, precisamente a Vancouver. L'incredibile
storia ci è stata raccontata via e-mail da
Andrea Tittarelli che si trova in Canada da un po'
di mesi e ha incontrato un certo Christopher, canadese
doc, con la maglia rossoblù al seguito.
• 15
gennaio
2013 L'editoriale.
La facile saggezza e quei paragoni assurdi. La dea
aiuta sempre gli audaci...
Facile,
anche troppo, parlare con il senno di poi. Troppo
comodo e troppo facile ora parlare male del Gubbio.
É come sparare sulla croce rossa oppure come
sgridare un bimbo quando fa la pipì addosso.
La facile saggezza di chi giudica a cose fatte.
Da tempo è sotto l'occhio di tutti che il
Gubbio ha dei problemi e non è questione
di malasorte o frutto del caso. Al di là
dei numeri che stanno diventando piuttosto preoccupanti.
La squadra di Andrea Sottil ha conquistato un punto nelle
ultime cinque partite per una media di 0,20 punti
a partita: in pratica un solo punto dei 15 disponibili.
Mentre prima erano arrivati 21 punti in 12 gare
per una media di 1,75 punti a partita. Questa formazione
ha incassato 17 reti in otto partite (da Avellino
in poi) per una media di 2,13 gol subiti a partita.
Mentre prima: subiti solo 5 gol in nove gare (una
media di 0,56 gol incassati a partita). Ma pure
la leggerezza dell'attacco comincia a farsi insostenibile.
Per arrivare a una conclusione decente verso la
porta avversaria i ragazzi di Sottil devono faticare
tanto. E quando i ritmi atletici si abbassano, il
Gubbio ritorna sulla terra e non riesce mai a imporsi.
Per non parlare degli infortuni o squalifiche. Nelle
ultime sette partite (da Carrara in poi) si sono
registrati 32 infortuni, per una media di 4,57 uomini
fuori causa a partita. Ma questo dato si deve aggiungere
agli squalificati che sono stati 12 nelle ultime
sette partite. In totale 44 calciatori indisponibili
in sette partite per una media di 6 calciatori assenti
a partita. E allora si è subito detto: tante
assenze hanno influito sul rendimento di una squadra
a livello di risultati. Tutto vero, verissimo. Ma è
sempre colpa dell'arbitro o è sempre frutto
della fatalità? Non è così.
Può capitare una volta, oppure due, ma quando
diventa una costante c'è dell'altro e i problemi
vanno affrontati di petto e non aggirati, altrimenti
la barca potrebbe affondare senza che nessuno se
ne renda conto. E allora sì... che può
far male! E potrebbe fare molto male! Nel calcio
come nella vita si raccoglie ciò che si semina.
Nel calcio come nella vita bisogna avere equilibrio.
Era sbagliato esaltarsi prima e fare dei paragoni
assurdi con il Gubbio di due anni fa, come abbiamo
letto e come abbiamo visto scrivere da alcune parti.
Quel Gubbio di Torrente con tutti gli interpreti
era un giocattolo perfetto, un Gubbio irripetibile.
Nel calcio è un'eventualità molto
rara che capita circa una volta su mille. Ma la
gente si è svegliata solo ora (troppo tardi...).
É altresì sbagliato adesso demoralizzarsi
e gettare la croce addosso verso un Gubbio che tutto
sommato sta rispettando i programmi: una salvezza
tranquilla. Ma per raggiungerla deve cambiare passo,
per forza di cose.
Deve cambiare atteggiamento. Deve ritrovare vigore
agonistico e voglia di vincere. La fortuna aiuta
gli audaci. Per domenica niente alibi o scuse. Domenica
contano i fatti e non le chiacchiere. C'è
un derby. Checchè se ne dica è una
partita che rimane nei libri di storia. Come è
rimasto nei libri di storia il derby di 25 anni
fa. Una partita a sè. Una partita che vale
l'orgoglio di una città. Una partita attesa
dopo così tanti anni va affrontata nel miglior
modo possibile e non ci sono attenuanti o pretesti
che tengono. Domenica serve un Gubbio coriaceo,
che faccia risultato a tutti i costi, che dimostri
alla piazza di lottare per novanta minuti (recupero
compreso) con il coltello tra i denti contro il
capoluogo di regione che vanta nella sua storia
campionati importanti di serie A. Gubbio è
una città piccola ma è orgogliosa
delle proprie radici e delle proprie origini. Gubbio
dei suoi 14000 abitanti anche se il comune conta
32000 abitanti (per estensione è il settimo
più grande d'Italia). Gubbio (Agobio) nel
Medioevo fu libero comune e fece una vittoria miracolosa
contro 11 città, con a capo Perugia, coalizzata
ai suoi danni. Perciò è l'occasione
da non perdere... assolutamente! (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 13
gennaio
2013 Sottil:
"Un momento difficile". Bartolucci:
"Reagire fin da subito". E il punto
sul mercato...
Arriva
la settima sconfitta stagionale. Arriva la sesta
sconfitta in trasferta. Arriva le terza sconfitta
di seguito. Si parla degli umori dei protagonisti
nel post partita ma parleremo anche di mercato.
Però andiamo per ordine. Ecco cosa ha affermato
Andrea Sottil dopo il match: "Troppe assenze,
nemmeno la Juventus sarebbe in grado di giocare
in queste condizioni. E poi siamo andati di nuovo
in inferiorità numerica dopo un cartellino
rosso dubbio: era più giusto l'arancione.
Come è talmente clamorosa la seconda segnatura dei
locali con una svista dell'assistente di linea chiara,
evidente e palese perchè Santoruvo era in
fuorigioco per due volte. In ogni caso la squadra
ha dato tutto, siamo partiti bene e potevamo segnare
con Galabinov e Caccavallo. D'altronde il Frosinone
è forte e ha sbloccato il risultato, ma noi
siamo stati sempre in partita prima di quelle decisioni
assurde. É un momento difficile ma il gruppo
è compatto". Al tecnico rossoblù
gli fa eco il difensore Giovanni Bartolucci: "Dispiace
molto. Fino a poco tempo fa facevamo dei risultati
mentre adesso da qualche partita a questa parte
siamo in difficoltà. Colpe nostre ma non
è un problema solo. Bisogna essere più
attenti e sbagliare di meno, ma anche gli episodi
arbitrali sono sempre a sfavore. Dobbiamo reagire e domenica
vogliamo fare sorridere il nostro pubblico. Con
il Perugia sarà una partita a parte: vogliamo
riscattare questo periodo nero e riscattare il derby
dell'andata". L'allenatore del Frosinone,
Roberto Stellone, si gode la vittoria: "Sono
soddisfatto e la vittoria è meritata. Il
gol di Cesaretti ha cambiato la partita e nella
ripresa abbiamo avuto diverse occasioni per poter
segnare anche la terza rete". L'attaccante
Christian Cesaretti, autore del primo gol, dice:
"Abbiamo sfruttato l'occasione come dovevamo
e abbiamo giocato bene. L'obiettivo? I playoff".
Mentre la punta brasiliana De Onofre Rogero ha detto:
"Siamo contenti perchè la chance
avuta non è stata fallita. Tuttavia su di
me c'erano due rigori: prima sono stato trattenuto
in area per la maglia, poi ho ricevuto una scarpata".
Ma è tempo anche di mercato. Il diesse Stefano
Giammarioli fa sapere: "In settimana arriveranno
tre o quattro calciatori come da programma".
Sul taccuino due calciatori della Pro Vercelli:
l'attaccante Di Piazza ('88), come avevamo già
scritto circa un mese fa, e il terzino destro Cancellotti
('92), eugubino di nascita. Sempre in difesa può
arrivare il terzino di fascia Belfasti ('93) del
Modena. Mentre sul fronte partenze Pacheco, Pambianchi,
Regno, Baccolo, Manzoni, Nappello, Scardina. Intanto
abbiamo inserito le foto di Frosinone e Gubbio (sono
18
immagini) di proprietà di Mario Salati grazie alla
collaborazione di Roberto Settonce che trovate nella
sezione "fotogallery" e nel link sotto
la foto in home-page. Per le interviste
si ringrazia i colleghi Fernando Cellitti
e Marco Maietta di Frosinone. • 13
gennaio
2013 Gubbio:
sconfitto a Frosinone (2-0). Una rete per tempo:
apre Cesaretti e poi chiude Carrus
Gubbio
contro il Frosinone. L'allenatore Sottil schiera
il 4-2-3-1. Galabinov al centro dell'attacco con
il supporto dei trequartisti Bazzoffia, Caccavallo
e Grea. Esordio dal primo minuto di Carroccio in
difesa. Il tecnico dei laziali Stellone opta per
il consueto 4-3-3. Al 2' Santoruvo serve in profondità
Cesaretti che viene anticipato in extremis da Malaccari.
Al 10' cross in area di Bazzoffia dove Galabinov
incorna di testa a rete: la palla va fuori di poco
dallo specchio della porta. Al 15' percussione di
Caccavallo che supera in velocità Blanchard
e calcia a rete: Zappino non si fa trovare impreparato
e intercetta la sfera. Risposta dei padroni di casa
al 21': c'è Carrus che conquista palla a
centrocampo e apre un corridoio per Rogero che in
area calcia di sinistro: Venturi è provvidenziale
e in tuffo devia la sfera in angolo. Al 27' conclusione
di Blanchard in porta con Venturi che respinge con
difficoltà; poi si avventa sul pallone Santoruvo
ma questa volta Venturi è lesto e anticipa
l'attaccante ciociaro abbrancando la sfera. Al 32'
Frara serve in profondità Santoruvo ma ancora
una volta Venturi è in anticipo in presa
aerea. Ma si fa vedere anche il Gubbio al 33' quando
Caccavallo serve al limite Galabinov che si libera
di Bertoncini e calcia di sinistro a rete: Zappino
si distende in tuffo e si salva. Al 35' si sblocca
il risultato in favore del Frosinone: Guidi dalla
trequarti serve una palla in profondità,
sponda di Santoruvo che lancia in area Cesaretti
che si inserisce bene e fa partire un sinistro velenoso
con la palla che si insacca a fil di palo battendo
in uscita Venturi. Al 36' Rogero penetra in area,
cade a terra dopo un presunto contatto ma viene
ammonito per simulazione. Al 40' ci prova Carrus
con una conclusione da fuori area, ma la palla termina
a lato di poco. Laziali che salgono così
di tono. Al 43' assist di Carrus per Rogero che
dribbla Carroccio e prova un tiro di sinistro vellutato
in porta: la palla lambisce il palo. Al 45' ci prova
Frara con un fendente dal limite con la palla che
termina di un soffio a lato. Ripresa. Al 46' Santoruvo
serve una palla al bacio per Bertoncini che solo
davanti al portiere Venturi spreca un'occasione
ghiotta. Risposta degli ospiti (48') con Grea che
impegna Zappino con un tiro insidioso da fuori area.
Al 59' arriva però il raddoppio per il Frosinone:
Carrus serve in profondità Santoruvo in sospetto
fuorigioco che restituisce palla di nuovo a Carrus
che calcia in porta di destro e deposita la sfera in rete.
Sulla traiettoria però c'è Santoruvo
che forse tocca in maniera fortuita la palla prima
di entrare in porta. Proteste del Gubbio: l'arbitro dopo un consulto
con l'assistente di linea concede la segnatura.
Al 65' tiro telefonato di Grea e abbranca la sfera
senza grandi problemi Zappino. Al 70' viene espulso
Galimberti per un fallo da dietro su Cesaretti.
Al 75' timida conclusione di Manzoni con la palla
che non trova il bersaglio. All' 81' su tiro di
Santoruvo la palla supera Venturi ma sulla linea
di porta sbroglia la matassa Carroccio. La partita
si chiude con un tiro di Bertoncini che finisce
in rete su assist su calcio piazzato di Carrus, ma l'arbitro ferma tutto
per fuorigioco. Finisce così, 2 a 0. Tabellino:
Frosinone - Gubbio 2-0: Frosinone:
Zappino, Guidi, Blanchard (89' Amelio), Bertoncini,
Carrus, Biasi, Frara, Gucher, Santoruvo, Cesaretti
(85' Ganci), Rogero (76' Aurelio). (A disp.: Vaccarecci,
De Luca, Crescenzi, Marchi). All. Stellone. Gubbio: Venturi,
Regno (60' Semeraro), Carroccio, Malaccari, Bartolucci,
Galimberti, Bazzoffia (60' Manzoni), Baccolo, Galabinov,
Caccavallo, Grea. (A disp.: Farabbi, Pambianchi,
Tomarelli, Nappello, Martini). All. Sottil. Reti:
35' Cesaretti (F), 59' Carrus (F). Arbitro:
Maresca di Napoli (Lotierzo e Curatoli di Napoli).
Espulso: 70' Galimberti (G). Ammoniti:
Blanchard e Rogero (F); Regno, Baccolo e Grea (G). Spettatori: 1680
(di cui 15 da Gubbio nel settore ospiti). Risultati:
Diciassettesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Avellino
- Carrarese 2-1 5'
D'Angelo (A), 11' Mancuso (C), 16' De Angelis (A) Catanzaro
- Latina 1-3 22'
Agodirin (L), 79' Danilevicius (L), 88' Ricciardi (L),
91' Masini (C) Frosinone
- Gubbio 2-0 35'
Cesaretti (F), 59' Carrus (F) Nocerina
- Prato (rinviata
per impraticabilità del campo) Perugia
- Barletta 0-1 82'
Meduri (B) Pisa
- Andria Bat 1-0 71'
Favasuli (P) rig. Sorrento
- Paganese 0-0 Viareggio
- Benevento 2-2 21'
Mancosu (B), 46' Giovinco (V), 67' Magnaghi (V),
80' Germinale (B)
• 12
gennaio
2013 Gubbio
da record. Nove assenti in un sol boccone. E poi
arbitra una terna tutta partenopea
Il
Gubbio batte un record. Nove assenze in una sola
partita. Per la cronaca 32 infortunati nelle ultime
sette partite e 12 squalificati per un totale di
44 calciatori indisponibili nel giro degli ultimi
630 minuti di gioco. Nell'occasione oltre agli squalificati
Boisfer, Briganti e Guerri, non ci sono Palermo
(elongazione al quadricipite), Pacheco (lesione
meniscale), Giuliacci (trauma alla caviglia), Scardina
(trauma alla spalla), Sandreani (operato al piede
con il laser) e Radi (mononucleosi da citomegalovirus).
Per questo motivo sono stati convocati pure i giovani
Tomarelli (centrocampista classe '95) e Martini
(attaccante classe '94). In casa Frosinone sono
assenti il difensore Frabotta per infortunio e l'attaccante
Gori per squalifica, oltre all'attaccante Lapadula
appena arrivato dal Cesena, ma ancora fuori condizione.
Arbitrerà l'incontro il signor Fabio Maresca
di Napoli che sarà coadiuvato dagli assistenti
di linea Michele Lotierzo e Alessio Curatoli di
Napoli. Terna arbitrale tutta partenopea.
• 11
gennaio
2013 Sandreani:
incisione al laser al piede. Boisfer: respinto il
ricorso, salta così anche il derby
Infermeria
piena. Alessandro Sandreani operato
di nuovo all'occhio di pernice del piede. Questa
volta è stato sottoposto ad un intervento
al laser nella parte interessata. Il capitano salta
Frosinone ma farà di tutto per rientrare
nel derby con il Perugia previsto per il 20 gennaio.
Idem Simone Palermo che invece ha subito una lesione di
1,7 centimetri al quadricipite. Da valutare ancora
i tempi di recupero (cioè se si tratta di stiramento
o strappo) ma il centrocampista salterà Frosinone.
Imprevisto anche per Giacomo Venturi per un problema
al piede destro (ematoma): si aspetta la rifinitura
ma la sua presenza sembra non essere in pericolo
per domenica. Mentre non ci sarà di sicuro
Alessandro Radi. Salterà pure il derby invece
Rodrigue Boisfer: è stato respinto il ricorso
pertanto sono confermate le tre giornate di squalifica
inflitte al centrocampista francese dopo la sfida
di Catanzaro. Assenti a Frosinone sempre per squalifica
Briganti e Guerri. L'allenatore Sottil, dopo aver
provato il 3-4-3 giovedì, il venerdì
mattina ha sperimentato il 4-2-3-1. Mercato. Si
allontana pure Giacomo Casoli: l'attaccante in forza
alla Pro Vercelli si accorda per andare in prestito
(via Spezia) sempre in serie B: destinazione Empoli.
Mentre Alessandro Marotta potrebbe finire al Benevento
in cambio dell'attaccante Altinier pronto a vestire
la maglia grigiorossa. In casa Gubbio da una settimana
c'è in prova il portiere Valentino Leonardi
('92) di proprietà del Parma con trascorsi
nelle giovanili del Brescia. L'estremo difensore
che è originario di Montichiari (alto 2 metri)
potrebbe essere tesserato dal sodalizio rossoblù
nel caso in cui il vice di Venturi, ovvero Marco
Farabbi, verrà parcheggiato altrove fino
a giugno 2013. Mentre come possibile entrata spunta
il nome di Giovanni Formiconi ('89) del Grosseto
che è un difensore laterale. Altre di mercato.
Il Perugia riprende dal Bellinzona il difensore
Zanchi ('91). L'Andria Bat si assicura il difensore
Cutrupi ('87) che arriva dall'Hinterreggio. Il Barletta
ingaggia il terzino sinistro Pippa ('85), ex Siracusa.
• 11
gennaio
2013 Caso
Guerri che dà la sua versione, Palermo infortunato
e le disposizioni per il derby del 20
In
questa fase delicata di mercato, in questo delicato
momento di risultati per il Gubbio, scoppia pure
il caso Simone Guerri. Però facciamo una
premessa. In data 15 novembre 2012 proprio Simone
Guerri rilasciò un'intervista al nostro portale
dicendo: "Non sono contento, vorrei giocare
di più; non sono un mediano ma una mezzala".
Esternando anche la riflessione che a gennaio avrebbe
pensato il da farsi. Sarà stata una pura
coincidenza, ma da quel momento in poi Guerri ha
giocato titolare tutte le gare (sei partite) segnando
tre reti. Adesso pare che sia ritornato del malumore,
soprattutto dopo la partita di domenica dove Guerri
è stato sostituito tra il primo e secondo
tempo. Ma il diretto interessato cosa dice? Simone
Guerri ci risponde così: "É
vero. Quell'intervista di novembre mi portò
fortuna e le cose sono andate per il meglio".
Allora. Adesso. Cosa vuol fare Simone Guerri? "Non
nego che ero arrabbiato dopo la sostituzione di
domenica. É chiaro che in passato mi trovavo
in situazioni diverse perchè giocavo sempre.
Però da qui a dire che me ne voglio andare
ce ne passa. Pure Sottil mi ha chiesto se me ne
volevo andare. Ho risposto e rispondo anche a voi
che non ho mai dichiarato di andare via. Con Sottil
ci parlo tutti i giorni, sto bene e c'è grande
stima verso il mister". Però nasce
un altro problema. La tegola degli infortuni. Il
centrocampista Palermo ha riportato una lesione
di 17 millimetri al quadricipite. Da verificare
se è uno stiramento o addirittura uno strappo.
Ma lo stop non sembra breve e si saprà di
più dopo la risonanza magnetica. Non va meglio
al capitano Sandreani: il centrocampista di Cantiano
sente ancora fastidio al piede nonostante l'intervento
chirurgico avvenuto all'occhio di pernice durante
le feste natalizie e con ogni probabilità
sarà costretto ad intervenire di nuovo con
una incisione. Senza dimenticare che sono out per
squalifica Briganti, Boisfer e Guerri oltre al difensore
Radi che non ha ancora smaltito la malattia della
mononucleosi da citomegalovirus. L'allenatore Sottil
per far fronte a questa emergenza sta pensando al
modulo 3-4-3 provato durante l'allenamento del giovedì.
Mercato. Tutto in stand by. Dopo l'arrivo di Carroccio
è tutto fermo. Tuttavia continuano a girare
dei nomi. Da Casoli (voluto dall'Empoli) a Marotta
(in rotta con la Cremonese), fino a Turchetta del
Cesena dove si è fatto sotto il Carpi. Fronte
partenze. Si parla di un interessamento del Benevento
per Pacheco. E visto che si parla di portoghesi,
la società del Benfica è disposta
a cedere il terzino sinistro Luis Martins (cercato
dal Gubbio) in prestito come vetrina per il calcio
italiano ma ha un contratto oneroso. Altre di mercato.
Il Pisa preleva il terzino Pedrelli ('88) dalla
Carrarese. Il centrocampista brasiliano Ronaldo
('90) va al Catanzaro dal Grosseto (di proprietà
dell'Empoli). L'Avellino prende il centrocampista
Arini ('87) dall'Andria Bat. La Nocerina invece
ottiene il centrocampista argentino Gorobsov ('89)
dal Torino. Disposizioni
per la partita del derby tra Gubbio e Perugia in
programma domenica 20 gennaio. Dopo la riunione
del Gos il criterio della vendita dei biglietti
è la seguente: i residenti del comune di
Gubbio potranno acquistare i biglietti senza alcuna
restrizione; per i residenti fuori dal comune di
Gubbio è necessaria la tessera del tifoso
ottenuta esclusivamente con l'A.S. Gubbio 1910.
Gli abbonamenti stagionali saranno validi pure per
il derby umbro. La prevendita inizia sabato 12 gennaio
2013 presso la Tabaccheria 2000 e il Bar Due B.
I tifosi del Perugia avranno a disposizione la curva
ospite che tiene 1187 posti. Possono aderire all'acquisto
dei biglietti solo coloro che hanno in possesso
la tessera del tifoso dell'A.C. Perugia 1905. Punto
vendita presso l'Agenzia Koala Viaggi di via Settevalli
a Perugia.
• 10
gennaio
2013 Sottil
ad ampio raggio: "Io l'ho sempre detto:
soffrire per salvarsi. Meglio brutti ma efficaci..."
Facciamo
il punto della situazione con l'allenatore Sottil.
Tocchiamo diversi tasti che parte dalla prova di
Sorrento, per parlare degli obiettivi stagionali
fino ad arrivare alla questione attuale del mercato.
É un Andrea Sottil carico come non mai e
non usa peli sulla lingua. La prima domanda è
ovvia. A freddo cosa pensa del risultato con il
Sorrento e del fatto che il Gubbio nelle ultime
quattro gare ha raccolto solo un punto? "La
riflessione è sempre la stessa perchè
siamo in emergenza. Non si riesce proprio a lavorare
con tutto il gruppo a disposizione. E per l'allenatore
e per una squadra è una grave mancanza. Da
Latina non abbiamo più la squadra al completo.
Ma bisogna fare un'altra considerazione.
Siamo calati sotto l'aspetto caratteriale
e vigore agonistico che ci faceva distinguere. Eravamo
brutti, ma efficaci. Ma non si vedono partite belle
in C1. Ma ho visto squadre che ringhiano, che lottano
su ogni pallone. Ho visto il Latina l'altra sera
e ho visto una squadra di lottatori, ci credono
e ad ogni sbaglio di un compagno sono compatti e
uniti: adesso si capisce perchè sono primi
in classifica. Questa è una strada che noi
avevamo preso ma non so per quale motivo è
scattato un meccanismo dal quale è nato un
certo sconforto. Tuttavia i risultati non aiutano.
Ma questi momenti vanno affrontati di petto. Non
ci si può nascondersi o piangersi addosso".
Quindi? "Dobbiamo riprendere quel cammino
che avevamo intrapreso. Questa squadra si deve salvare".
Appunto, lei ha sempre esternato un profilo basso.
Forse qualcuno si è illuso? "Non
sono nè un finto prete nè un ipocrita.
Ho sempre detto e pensato che prima bisogna salvarsi.
Dico quello che penso perchè sono cose reali
e perchè alleno questa squadra. E questa
squadra si deve salvare. Per farlo bisogna lottare,
sudare, bisogna sacrificarsi, perchè se ci
fate caso le nostre vittorie sono venute fuori dal
sacrificio di squadra. Dobbiamo mettere in campo
sempre queste credenziali, altrimenti andiamo in
difficoltà con chiunque e si fa dura. Poi
vorrei pure aggiungere una cosa". Dica
pure: "Si parla che cambio tanto. Ho sempre
schierato nove undicesimi della stessa formazione.
Eccola: Venturi, Bartolucci, Briganti, Radi, Sandreani,
Boisfer, Palermo con l'aggiunta di Galabinov e
Caccavallo. Abbiamo trovato così equilibrio e compattezza.
Questo non è successo quando
ci sono state squalifiche o degli infortuni.
Adesso ho dovuto mettere dei calciatori che non
erano titolari, non avevano ritmo e siamo andati
in difficoltà. Ma adesso la cosa che mi fa
più arrabbiare è che la squadra si
deve mettere in testa che dobbiamo lottare e soffrire
perchè tutte le squadre lo fanno. Anche in
serie A. Figuriamoci in questo girone del sud che
reputo molto difficile. Dicevano che il Gubbio era
brutto? Ho sempre preferito il Gubbio brutto ma
che faceva risultato. Del resto preferisco avere
poche palle gol ma non subire che creare tanto e
perdere la partita. Questo è il mio concetto
di allenatore e lo porterò avanti perchè
credo nelle mie idee, follemente. Mi ritengo una
persona equilibrata. Lo ero da calciatore in serie
A e lo sono ora in questo lavoro. Non esistono altre
strade o altre chiacchiere". Parliamo adesso
di mercato. Cosa ci può dire? "Pure
qui vorrei aprire una parentesi". Prego,
dica: "Credo che stia diventando un motivo
di distrazione. Continuo a vedere sui giornali tanti
nomi e sicuramente non aiuta. Non aiuta la piazza
e non aiuta i ragazzi". In effetti pure
il diesse Giammarioli ha detto che non arriveranno
nomi altisonanti. Pertanto certe voci possono illudere
la piazza? "Ma certo. Non arriverà
nessun top player o nomi eclatanti. Qua devono arrivare
solo dei giocatori che devono sposare questo progetto
e devono onorare la maglia. Ci sono idee molto chiare
all'interno di questa azienda fin dall'inizio. Questa
squadra si deve salvare ed è stata costruita
sugli uomini che sanno soffrire partendo dallo zoccolo
duro. Mentre il resto dei discorsi non contano nulla".
• 09
gennaio
2013 Palermo:
"Una flessione c'è stata. Capita
anche a Zeman". Briganti e Guerri stop di
un turno
Tutto
ruota intorno ad un nome. Se il Gubbio riesce a
venderlo sul mercato invernale potrebbe esserci
il gruzzolo per portare a casa un attaccante di
peso. E domenica è uno dei pochi che si è
salvato nel grigiore generale. Stiamo parlando di
Simone Palermo, classe '88, che è entrato
nel mirino del Parma da più di un mese a
questa parte (news che avevamo in serbo ma abbiamo
preferito non metterla in pasto agli avvoltoi).
Se l'operazione va in porto il
centrocampista romano resterà a Gubbio fino
a fine stagione. Palermo risponde così: "Vero,
qualcosa mi era stato accennato. Magari andassi
a a giocare con il Parma: sarebbe un sogno. Tuttavia
ho
un altro sogno nell'immediato, cioè di centrare
una promozione con il Gubbio. Anche se adesso i
risultati non ci stanno dando più ragione".
Appunto, ma domenica con il Sorrento cosa è
successo? "Abbiamo interpretato male la
partita. Però è anche vero che ci
siamo mangiati l'impossibile. Siamo stati anche
poco prolifici se proprio vogliamo dirla tutta.
Mentre dell'arbitraggio non vorrei parlare perchè
potrei dire qualcosa di veramente cattivo. Però
noi abbiamo le nostre colpe e dobbiamo lavorare
per tornare a fare punti il prima possibile".
Un punto nelle ultime quattro partite da cosa è
dovuto? "Durante la stagione non si può
andare sempre al 100%. Le squadre di Zeman che fanno
della forza fisica la loro priorità hanno
un calo fisico durante l'anno. Figuriamoci se non
possiamo averlo anche noi. Sicuramente una flessione
c'è stata e forse anche mentalmente abbiamo
mollato qualcosa". Forse siete stati troppo
leziosi? "Non saprei dire. Forse ci è
mancata quella cattiveria e quello spirito di gruppo
che ci aveva fatto contraddistinguere prima".
In una recente intervista al nostro portale, il
Ds Giammarioli aveva detto che Palermo può
ambire a categorie superiori ma deve rimanere sempre
umile e non farsi condizionare. Lei cosa risponde?
"É chiaro che la fortuna di ogni
calciatore è basata sull'umiltà. Mai
dimenticarsi da dove si proviene. Non dimenticherò
mai che a giugno scorso stavo smettendo di giocare
a pallone". Mercato. Come dicevamo tutto
ruota intorno alla cessione di Palermo. Tuttavia
sono venuti fuori altri nomi come possibili arrivi
a gennaio. L'attaccante Inacio Joa Batista Pià
('82) in forza al Lecce: 13 presenze ed un gol.
Già la scorsa estate il nostro portale aveva
scritto che c'era un interessamento verso il calciatore
brasiliano. L'operazione però è improbabile
perchè l'ingaggio è piuttosto oneroso.
Altro nome per l'attacco: Alessandro Marotta ('86).
Il calciatore napoletano andrà via sicuramente
da Cremona (ha rotto con l'ambiente). Un contatto
concreto per ora c'è già stato solo
con l'Avellino mentre per il Gubbio è solo
un'idea: per ora nessun approccio. Ma anche in questo
caso l'operazione appare piuttosto complicata, anche
perchè il diesse Giammarioli in un'intervista
al nostro portale aveva affermato: "Non
arriverà nessun nome altisonante. Non illudiamo
nessuno". Un concetto tra l'altro ribadito
dallo stesso diesse durante la trasmissione "Fuorigioco"
di lunedì sera su Trg Network. Altre di mercato.
Ufficiale. L'attaccante Lapadula ('90) del Cesena
va in prestito al Frosinone: nel suo score 24 reti
la scorsa stagione al San Marino. La punta lituana
Danilevicius ('78) viene ceduta dalla Juve Stabia
al Latina di Pecchia. Gli attaccanti Di Piazza ('88)
della Pro Vercelli e l'argentino Ricchiuti ('78)
del Catania sono finiti nel mirino della Nocerina.
Su Ricchiuti si piomba anche il Perugia. Un'ultima curiosità: l'attaccante Del Core
('79), che la scorsa estate interessava al Gubbio,
a gennaio è stato ingaggiato dal Fano, proveniente
dal Martina Franca. Giudice Sportivo: è stato
accolto il reclamo del Latina che vince a tavolino
(0-3) la partita di Pagani che ad inizio secondo
tempo fu sospesa sul punteggio di 0-0 per una voragine
che si è aperta sul terreno di gioco. La società
della Paganese ha già deciso che farà
ricorso. Intanto il Latina va al comando della classifica
a 33 punti (con un punto di penalità). Gubbio:
stop per un turno per Briganti e per Guerri.
• 08
gennaio
2013 L'editoriale.
La calza col carbone e la porta meccanica. Da un
mese... una squadra spenta!
Anno
nuovo... vita vecchia in casa Gubbio. Nel giorno
dell'Epifania si registra una nuova sconfitta. Il
panettone era rimasto nello stomaco durante le feste
natalizie dopo la batosta di Catanzaro. La Befana
passa ma regala al Gubbio una sola calza con tanto
carbone. Ma non è dolce come quello che invece
ritrovano i bimbi nella calza insieme alle caramelle.
E gli unici regali sono gli errori di un Gubbio
che ha perso da un mese a questa parte la sua dimensione.
In 29 giorni è passato dalla zona playoff
(a pochi punti dalla vetta) a metà classifica:
playoff distanti due punti e la vetta distanziata
addirittura di dieci punti. Ma più che altro
balza all'occhio di tutti un dato numerico che parla
chiaro: nelle ultime quattro partite la formazione
rossoblù ha racimolato solo un punto. Preoccupante
anche la situazione in fase difensiva: 16 gol incassati
nelle ultime otto partite per una media di due gol
a gara. E in attacco non va meglio perchè
si sbaglia l'impossibile (come è avvenuto
contro il Sorrento) e la squadra va in difficoltà
pure con avversarie che viaggiano in brutte acque
(come il Sorrento che non vinceva fuori dalle mura
amiche addirittura dal 1 aprile 2012). La squadra
da quattro partite a questa parte pare che non scenda
più in campo. É senza nerbo (vedi
a Latina), superficiale (vedi contro l'Andria Bat),
con dei cali di concentrazione repentini (vedi a
Catanzaro) e sprecona (vedi contro il Sorrento).
Oltretutto, proprio nell'ultimo incontro, si è
notato che al di là delle occasioni sprecate
la squadra viaggia con un ritmo blando: pare che
non esista più quella cattiveria agonistica
e quella voglia di portare a casa l'intero bottino
a tutti i costi. Il tecnico Bucaro del Sorrento
ha detto: "Vince chi ha più fame. E
noi abbiamo vinto. E il Gubbio spesso arrivava sempre
secondo sulla palla a centrocampo". Mentre
l'attaccante Corsetti del Sorrento ha detto: "Il
Gubbio ha pensato a fare sistematicamente dei calci
lunghi: così è sbagliato". Mentre
Sottil ha ribadito: "Sbagliamo tanti gol. Ormai
è una costante". Prendendo proprio spunto
da certi concetti espressi nel dopo gara dagli addetti
ai lavori, una domanda viene spontanea. Cosa sta
succedendo? Come mai questo Gubbio sembra così
spaesato? Noi rispondiamo così. Per prima
cosa è giusto ribadire che da un po' di partite
a questa parte il trainer Sottil deve fare a meno
di tanti elementi cardine tra infortuni e squalifiche
che condizionano in maniera inevitabile il rendimento
in campo. Ma bisogna anche ribadire che il Gubbio
può contare su un organico vasto: 24 calciatori,
anzi 25 con l'ultimo arrivo di Carroccio. Perciò
dove sta il nocciolo del problema? L'organico forse
non è poi così adeguato? La squadra
è stata sopravvalutata? Oppure la situazione
sta sfuggendo di mano per un motivo imprecisato? Prima
di trascrivere questo editoriale ci siamo divertiti
a sentire l'umore di diversi tifosi che abbiamo
incontrato durante il day after. I commenti sono
disparati ma sono riconducibili ad una sola considerazione
palpabile: regna una certa preoccupazione tra la
tifoseria (dal più giovane al più
anziano). Tuttavia una battuta che abbiamo sentito
vogliamo scriverla perchè ne vale la pena:
"Per i calciatori del Gubbio devono inventare
le porte meccaniche: devono allargarsi prima che
tirano per poi ristringersi dopo che la palla finisce
in rete". E il calendario non aiuta. Ora c'è
un trittico di partite non facili. Gubbio che proprio
domenica va a Frosinone. Segue il derby interno
con il Perugia. E poi dopo la sosta altra trasferta
insidiosa a Pisa. Occorre ritrovare pian piano tutti
gli assenti. Occorre soprattutto ritrovare lo smalto
perduto. Altrimenti si rischia davvero grosso. (Editoriale
Direttore Gubbiofans.it)
• 06
gennaio
2013 Sottil:
"Gol divorati ed errori arbitrali. Così
non va". Giammarioli: "Ma subiamo
troppi gol..."
Prima
sconfitta interna stagionale per la truppa di Sottil.
Prima vittoria esterna stagionale invece per il Sorrento
che non vinceva dal campionato scorso: era il 1
aprile 2012 a Lumezzane (0-1) con rete di Corsetti.
Una giornata dove il Gubbio sbaglia tutto mentre
il Sorrento raccoglie l'intero bottino, quasi a
"vendicare" quella sconfitta subita proprio
a Gubbio poco più di due anni fa. E proprio
l'autore del primo gol, ovvero Claudio Corsetti,
dice: "Sì, ma quello era un grande
Sorrento. Tecnicamente eravamo molto forti, sicuramente
i più forti del campionato. Ma alla fine
vinse il Gubbio perchè forse era più
compatto e fu più continuo nei risultati.
In quell'occasione facemmo un grande primo tempo
ma poi subimmo un rigore giusto con la rete decisiva
di Gomez Taleb. Oggi invece abbiamo ottenuto una
vittoria meritata perchè abbiamo messo in
difficoltà il Gubbio a livello fisico, tecnico
e tattico. E poi voglio essere onesto: l'espulsione
di Briganti a mio avviso è stata esagerata;
ha commesso fallo su di me ma non era l'ultimo uomo
perchè davanti a me c'era un altro calciatore".
Viva la sincerità. Gli fa eco il trainer
rossonero Giovanni Bucaro che salva così la sua panchina (già
si vociferava un ritorno di Gianni Simonelli): "Vittoria
che ci sta stretta. Nella ripresa abbiamo avuto
cinque palle gol. E poi il rigore del Gubbio non c'era
proprio: Di Dio ha fatto fallo fuori area.
Tuttavia il Gubbio è una buona squadra. Ma
vince chi ha più fame per vincere".
Sulla sponda rossoblù regna un'apparente
tranquillità. Ma è solo apparente.
Andrea Sottil:
"Se ci divoriamo tante occasioni da gol è
inutile fare discorsi superflui. Purtroppo è
diventata una costante come i tanti errori arbitrali
che ci condizionano il nostro cammino da un mese
a questa parte: vedasi il cartellino rosso di Briganti.
In attacco ci manca qualcosa...". Risponde
il diesse Stefano Giammarioli che dice: "Troppi gol sbagliati e poi ci
siamo persi. Dalla partita di Latina abbiamo problemi
di assenze ma è anche vero che subiamo sempre
dei gol: questo è un problema. Sottil dice
che serve qualcosa in attacco? Lo sappiamo. Ma quando
si fanno certe scelte si prendono anche dei rischi.
Ed io ci metto sempre la faccia come ce la metterò
in questa fase delicata di mercato". Intanto
abbiamo inserito le immagini della partita tra il
Gubbio e Sorrento (21 foto) che si trovano nella
"fotogallery" oppure nel link sotto la
foto in homepage. Foto di proprietà di Gianfranco
Gavirati con l'ausilio in campo di Simone Grilli.
• 06
gennaio
2013 Gubbio,
primo ko interno contro il Sorrento (1-2). Segnano
Corsetti, Musetti e poi Galabinov
Primo
impegno del 2013. Gubbio con Sorrento. Il trainer
Sottil schiera il 4-3-3. A sorpresa gioca dal primo
minuto Manzoni, in coppia in attacco con Galabinov
e Caccavallo. Il nuovo arrivato Carroccio va in
panchina. Il tecnico degli ospiti
Bucaro opta per il 4-4-2. Pronti e via. In avvio
un tiro di Di Dio dalla distanza termina sopra il
montante. Poi due occasioni subito per la squadra
del Gubbio. Al 4' cross in area di Palermo per Galabinov
che stoppa il pallone e da pochi passi dalla porta
calcia di destro: Rossi in uscita respinge la sfera.
Al 6' Manzoni serve al limite Caccavallo che calibra
il tiro di sinistro ma calcia a lato. All' 11' doppio
cross in area prima di Manzoni e poi di Palermo:
Galabinov manca il bersaglio in entrambe le occasioni,
prima ciccando la palla di testa e poi sempre di
testa spedisce la palla sopra la traversa. Al 18'
Galabinov apre a sinistra verso Bartolucci che manda
in porta Manzoni che davanti al portiere calcia
debole: para senza problemi Rossi. Al 29' colpo
di scena. Rigore per il Sorrento per un fallo di Guerri
su Terminiello. Dal dischetto Corsetti spiazza Venturi:
palla in rete. Al 33' Corsetti se ne va via sulla
destra e crossa in area verso Bonomi che cerca il
gol di sinistro: la palla sorvola sopra la traversa.
Il primo tempo si chiude con una percussione di
Manzoni con un tiro dal limite: la palla sfiora
la traversa. Al 50' Corsini fa partire un gran tiro
dal limite con la palla che supera il portiere Venturi
e si stampa in maniera clamorosa sulla traversa.
Capovolgimento di fronte e il Gubbio ottiene un
rigore per fallo di Di Dio su Caccavallo al 55':
dal dischetto calcia Galabinov che colpisce il palo
e la palla va fuori. Al 58' su tiro cross di Caccavallo,
Esposito rischia l'autogol ma salva Rossi. Al 64'
cross di Bartolucci per la testa di Galabinov che
stavolta incorna bene ma Rossi in tuffo riesce a
deviare in angolo. Al 69' viene espulso Briganti
per un fallo giudicato da ultimo uomo su Corsetti,
ma dietro di lui c'era Galimberti. Sulla seguente
punizione gran tiro di destro a girare di Beati
che colpisce in pieno la traversa. All' 88' chiara
occasione da gol per gli ospiti con Musetti che
davanti alla porta calcia di destro, salva con i piedi
Venturi. Raddoppio del Sorrento che arriva al minuto
89 con Esposito che serve in area Musetti che da
pochi passa insacca in rete. Segna nel finale Galabinov
in mischia. Si chiude qui una gara totalmente
da dimenticare. Gubbio abulico, spento, senza idee,
ma soprattutto senza ritmo. Tabellino:
Gubbio - Sorrento 1-2: Gubbio:
Venturi, Regno, Bartolucci, Guerri (46' Malaccari), Briganti, Galimberti,
Palermo, Baccolo (70' Carroccio), Galabinov, Manzoni, Caccavallo
(74' Bazzoffia). (A disp.: Farabbi,
Pambianchi, Grea, Scardina). All. Sottil. Sorrento:Rossi,
Balzano, Bonomi, Beati, Ciampi, Terminiello, Di
Dio (81' Ferrara), Esposito A., Bernardo (74' Musetti), Arcuri, Corsetti
(90' Schenetti).
(A disp.: Frasca, Esposito R., Juliano,
Guitto). All. Bucaro. Reti:
29' Corsetti (S) rigore, 89' Musetti (S), 95' Galabinov
(G). Arbitro:
Cifelli di Campobasso (De Filippis di Vasto e Lanotte
di Barletta). Espulso: 69' Briganti (G).
Ammoniti: Guerri, Palermo
e Carroccio (G); Arcuri, Bernardo, Di Dio e Rossi
(S). Spettatori: 1648
(di cui 1245 abbonati; 11 da Sorrento); incasso
di 12368 euro. Risultati:
Sedicesima Giornata - Lega Pro - Prima Divisione
- Girone B: Andria
Bat - Nocerina 0-1 39'
Evacuo (N) Barletta
- Catanzaro 0-1 61'
Fioretti (C) rig. Benevento
- Perugia 0-1 38'
Ciofani (P) Carrarese
- Frosinone 0-1 25'
Santoruvo (F) Gubbio
- Sorrento 1-2 29'
Corsetti (S) rig., 89' Musetti (S), 95' Galabinov
(G) Latina
- Pisa 1-0
(lunedì ore 20:45) 22'
Barraco (L) Paganese
- Viareggio
1-1 59'
Scarpa (P) rig., 92' Maltese (V) Prato
- Avellino 0-3 27'
Biancolino (A) rig., 77' Millesi (A), 90' Herrera (A)
• 05
gennaio
2013 Carroccio,
ecco il transfert. Sandreani non convocato. L'ex
Mario Rui verso la Juve Stabia
É
arrivato il transfert per Filadelfio Carroccio.
Pertanto il terzino sinistro proveniente dalla Reggina
(ex Pisa) è a disposizione del trainer Sottil
che ora conta in rosa 25 elementi, in attesa che
ci siano altri sviluppi nel mercato di gennaio.
Tuttavia il tecnico eugubino dovrà a fare
a meno nella sfida contro il Sorrento di tre elementi:
di Boisfer che è squalificato, di Radi che
deve smaltire la malattia della mononucleosi da
citomegalovirus e di Sandreani che proviene dall'intervento
all'occhio di pernice al piede. L'allenatore Giovanni
Bucaro del Sorrento invece deve fare a meno degli
squalificati Nocentini e Zanetti, ma può
contare sulla presenza del nuovo acquisto Musetti
in attacco. Andrea Sottil avverte i suoi: "Guai rivedere
quei cali di concentrazione visti nelle ultime partite.
Ho bisogno di rivedere quella squadra compatta e
combattiva che conosco. Da non sottovalutare il
Sorrento perchè ha una classifica bugiarda".
Il neo arrivato Filadelfio Carroccio ha detto: "Provengo
dal Pisa dove ero chiuso da Sabato che era più
esperto di me. A Gubbio credo che mi ritaglierò
il mio spazio. Ma alla fine quello che conta è
che si deve partire fin da subito con il piede giusto
battendo il Sorrento". Il diesse Stefano
Giammarioli invece ha parlato di mercato: "Carroccio
lo volevamo e può fare al caso nostro. Ma
il nostro mercato non si ferma. Cercheremo di intersecare
altre operazioni per la nostra causa".
Non a caso il diesse Giammarioli lunedì si
recherà a Parma per portare in rossoblù
Simone Smacchia ('94) che è seguito anche
da Latina, Treviso, Savona, Virtus Entella. Ma oltre
al giovane attaccante (e sarebbe un ritorno) potrebbe
arrivare qualcun'altro dalla società ducale
con cui il direttore sportivo eugubino ha un rapporto
privilegiato di partnership. Intanto il laterale
sinistro Mario Rui Silva Duarte (ex Gubbio), in
forza allo Spezia, è in procinto ad accasarsi
alla Juve Stabia sempre in B. Nel frattempo Horacio
Erpen che lascia la Juve Stabia, non andrà
con ogni probabilità nemmeno alla Nocerina.
Si è fatta avanti verso l'argentino un'altra
società di serie B: si tratta della Pro Vercelli. •••••• • 04
gennaio
2013 Carroccio
già è con il gruppo. In prova il portiere
Leonardi. Le parole di Bucaro e Musetti
Primi
allenamenti per il terzino sinistro Filadelfio Carroccio,
proveniente dalla Reggina, ma con trascorsi
a Pisa fino a dicembre 2012 e l'anno scorso a Foligno.
Il calciatore ha già effettuato le visite
mediche e salvo intoppi
è a disposizione di Sottil domenica. Ma nel Gubbio è arrivato
in prova anche il portiere Valentino Leonardi, classe
1992, scuola Brescia, ma si è appena
svincolato dall'Agnonese e si sta già allenando
con il gruppo.
Intanto dalla Campania ci giunge un'altra voce di
mercato. L'esperto attaccante Salvatore Bruno ('79)
lascia la Juve Stabia e se accetta di scendere di
categoria potrebbe finire al Gubbio. La punta napoletana
vanta nel suo score diverse presenze in B (con Modena,
Sassuolo, Brescia, Torino, Catania, Bari e Ascoli)
e in serie A (con Chievo Verona e Ancona). Ma vista
la politica che il Gubbio ha intrapreso per questo
mercato di gennaio, in considerazione del fatto
che si va alla ricerca dei fuori quota, l'operazione
sembra poco fattibile. Intanto è imminente
l'incontro con il Sorrento. E ne approfittiamo
per dare una notizia molto curiosa. Un avventuroso
tifoso di Sorrento, per la precisione Antonino Iaccarino,
ha percorso tutti i 450 chilometri che separano
la città campana fino a Gubbio a piedi. Era
partito il 28 dicembre ed è già arrivato
nella città dei Ceri. Un gesto singolare
con
grande attaccamento alla maglia. E questo gesto
non è passato inosservato al tecnico dei
rossoneri Giovanni Bucaro che ha detto: "Dobbiamo
prendere esempio da questo tifoso. E' un gesto di
fedeltà". Mentre sulla sua squadra
dice: "Ho parlato con il gruppo dopo la
brutta figura di Nocera Inferiore. Hanno fatto il
mea culpa ed ora c'è una nuova unità
di intenti. In attacco siamo a posto con l'arrivo
di Musetti. Ora mi aspetto dei rinforzi in difesa
e pure a centrocampo: siamo in contatto con Cardinale
dell'Avellino e De Risio del Benevento come rinforzi.
Del Gubbio temo in particolar modo l'attacco Galabinov, Bazzoffia e Caccavallo. Però noi,
d'ora in poi, giochiamo ogni partita come fosse
una finale. Dovremo usare il coltello tra i denti
e non il fioretto". Il neo acquisto Riccardo
Musetti dice: "Sono una prima punta ma posso
giocare anche in profondità. Mi piace
segnare ma anche fare segnare. Credo che questa
squadra ha dei valori. Sono sicuro che potrà
farsi valere perchè finora le sue qualità
sono state inespresse". Il Sorrento dovrà
fare a meno del difensore Nocentini e del centrocampista
Zanetti, entrambi squalificati. L'allenatore Bucaro
utilizzerà il 3-5-2. In porta Rossi. Trio
di difensori con Ciampi, Terminiello e Di Nunzio.
A centrocampo l'asse è su Balzano,
Esposito A., Beati, Arcuri e Bonomi. In attacco
Musetti con Bernardo (oppure Corsetti). Si ringrazia
il collega
giornalista
Stefano Sica.
• 04
gennaio
2013 Focus,
sfogliamo la margherita: Sorrento di due anni fa,
che nomi! Che valore quella vittoria!
Ma
facciamo
alcuni nomi su tutti. Armellino, Erpen, Paulinho
e Togni. Giocano attualmente tutti in serie B rispettivamente
con Reggina, Juve Stabia e Livorno, per non parlare
dell'ultimo dell'elenco, cioè Togni che gioca
addirittura in serie A con il Pescara. E poi: Vanin
che ora sta giocando a Lecce, Carlini che è
alla Cremonese, Lo Monaco a Trapani e De Giosa al
Latina. Sono tutti giocatori che facevano parte
del Sorrento in quella fatidica sfida datata 8 dicembre
2010. E il Gubbio riuscì nell'impresa di
batterlo, di superarlo in classifica e di vincere
il campionato con un avversario del genere. Tutti
dati che, con il passare del tempo, rendono onore
a quel Gubbio targato Torrente che riuscì
a primeggiare in un torneo tortuoso contro avversarie
che valevano svariati di milioni di euro come ad
esempio Cremonese, Hellas Verona, Spezia, Alessandria,
Salernitana, oltre al Sorrento. Di quella squadra
oggi sono rimasti solo il portiere Rossi, il difensore
centrale Di Nunzio e l'attaccante Corsetti, con quest'ultimi
due che all'epoca erano spesso in panchina. Mercato.
Filadelfio Carroccio, classe '92, è già
a Gubbio e ha preso parte pure nel test amichevole
contro il Deruta: il difensore siciliano è
ritornato in maniera ufficiale alla Reggina dal
prestito di Pisa ma ancora deve firmare con il sodalizio
eugubino. Pertanto si attende ancora la fumata bianca.
Altre di mercato. Due acquisti per il Perugia nel
giorno dell'apertura delle operazioni invernali:
arrivano l'esperto difensore Cangi ('82) dall'Hellas
Verona e il centrocampista Nicco ('88) dal Pescara.
Lo stesso Pescara cede il difensore Perrotta ('94)
alla Paganese. Colpo del Sorrento: ecco la punta
Musetti ('83): arriva dalla Cremonese. L'Avellino prende
il difensore Zullo ('90) dal Monza. Il Bari gira
in prestito alla Carrarese l'attaccante Partipilo
('94). Il Pisa preleva il difensore Carini ('90)
dal Modena. Doppio arrivo a Catanzaro: il terzino
sinistro Sabatino ('88) dalla Nocerina e il difensore
centrale Bacchetti ('93) del Pescara (era alla Virtus
Lanciano). Il Latina preleva dalla Nocerina l'attaccante
Schetter ('82). Lo stesso Latina tratta l'attaccante
lituano Danilevicius ('78) della Juve Stabia. A
sua volta è la Nocerina che vuole chiudere
con l'attaccante argentino Erpen ('81), sempre della
Juve Stabia. Test a Costano per il Gubbio contro
il Deruta: i rossoblù si sono imposti per
4-1 con la formazione derutese guidata da Mattoni
che si trova seconda in classifica nel girone E
di serie D. A segno Palermo (13'), doppietta di
Galabinov (40' e 43') e Scardina (72') su rigore,
che è entrato nella ripresa. Per il Deruta,
Porricelli in gol (49'). Sottil ha schierato il
4-3-3: Venturi in porta; Briganti e Galimberti centrali,
sulle fasce Regno e Bartolucci; centrocampo con
Malaccari, Guerri e Palermo; in attacco un tridente
inedito formato da Bazzoffia, Galabinov e Manzoni.
Nella ripresa girandola di sostituzioni ma non è
entrato Caccavallo (riposo precauzionale). Assenti
Baccolo, Sandreani (infortunati) e Radi (mononucleosi).
Mentre nel secondo tempo spazio per l'ultimo arrivato
Carroccio che aspetta di accordarsi proprio con
il Gubbio.
• 03
gennaio
2013 Giammarioli:
"Rosa esigua? Ma non scherziamo! Niente
nomi altisonanti". E arriva Carroccio
É
iniziato il mercato invernale in maniera ufficiale.
A tal proposito intervistiamo il diesse dei rossoblù
Stefano Giammarioli per saperne di più. Prima
domanda: si parla che deve arrivare un terzino sinistro
e una punta, è così? "Per
adesso lavoriamo per un terzino sinistro fuori quota
perchè ci serve sia per quanto riguarda il
minutaggio dei giovani, sia perchè ci manca
a livello tecnico. Poi lavoriamo con le uscite ma
non sarà facile. Ma credo che la fase interlocutoria
avvenuta durante le feste di Natale può dare
i suoi frutti". Facciamo alcuni nomi noi:
sono Pacheco, Pambianchi e Nappello. Ma Caccavallo?
"Ha tante richieste, ma lui vuole restare".
Si parlava di un terzino: è uscito il nome
di Carroccio, classe '92, della Reggina che però
si trova a Pisa: "É un calciatore
che stiamo valutando come altri ragazzi. Ma non
è escluso che ne arrivino due di giovani".
Infatti Carroccio oggi sarà in sede e salvo
imprevisti sarà un nuovo calciatore del Gubbio.
Giorni fa avevamo scritto che c'è stato un
approccio con il terzino portoghese Martins ('92)
del Benfica: "Certamente. Ci ho parlato personalmente.
Un gruppo di miei collaboratori in Portogallo osservano
dei calciatori. Martins ha fatto anche la Champions
League. La carta Gubbio potrebbe farlo conoscere
al calcio italiano in maniera definitiva. Però l'operazione
al momento appare difficile: il contratto del ragazzo
è oneroso ma se il Benfica si renderà
disponibile, a quel punto tutto è possibile".
Però oltre a questo contatto, a noi risulta
(come abbiamo scritto nei giorni scorsi) che ci
sono stati dei contatti con tre punte: Casoli, Erpen
e Graffiedi. Vero? "Confermo che c'è
stato un approccio con tutti e tre. Ma...".
Ma? "Erpen ha un ingaggio elevato e vuole
pure un contratto per il prossimo anno. Casoli ci interessa molto però
c'è un incastro tra Gubbio, Pro Vercelli
e Spezia: per portarlo a casa dobbiamo avere un
parametro economico pari alla metà di quello
attuale. Su Graffiedi c'è da fare un discorso
a parte: lo porterei volentieri a Gubbio ma credo
che resterà dove si trova: è una bandiera
e credo che finirà la carriera in bianconero". Infatti
Erpen andrà alla Nocerina mentre Casoli andrà
a Lecce.
Ma Giammarioli aggiunge: "Però ci sono altri ragazzi su cui ci stiamo
lavorando". Si riferisce a
Lapadula ('90) e Turchetta ('91) del Cesena? "Turchetta
è interessante e già
lo seguivamo. Lapadula lo volevamo
l'anno scorso, è una seconda punta che vede
bene la porta". Ci è arrivato alle
orecchie pure un nome altisonante come Corradi,
ex Lazio. Possibile? "Assolutamente no.
Anzi, ne approfitto per mandare un messaggio a tutti
quei tifosi appassionati che seguono numerosi
Gubbiofans.it". Prego, ci dica: "In
quattro anni del mio operato è arrivato solo
un nome altisonante: Mastronunzio. Però abbiamo
fatto un errore. Pertanto credo che finchè
ci sarò io non arriveranno nomi altisonanti:
la piazza di Gubbio non è adatta per fare
terminare la carriera a nomi così importanti,
ma più che altro non ci sono nemmeno
delle possibilità economiche. Il nostro credo
è: tanti giovani, tante scommesse". In effetti
potrebbe rientrare alla base il giovane Simone Smacchia
('94) che la scorsa estate è stato acquistato
dal Parma, ma poi è stato girato allo Spezia.
Giammarioli conferma l'ipotesi: "Non è
escluso che l'operazione vada in porto". Questione cessioni. Palermo? "É stato seguito
(da un club importante ndr).
Ma dipende da lui: se saprà isolarsi
da un certo contesto della città. Perciò
deve restare
umile e deve continuare a fare il professionista;
guai entrare in una mentalità oziosa".
Qualcuno insinua che la rosa sia risicata (o inadeguata).
E poi Guerri non doveva finire sul mercato? "Ma
non
scherziamo! Se ne sono dette pure troppe di fesserie. Siamo
stati a lunghi tratti nei playoff senza far giocare
Galabinov e Guerri.
Questa è una squadra importante per le nostre
dimensioni e per il nostro progetto. Al di là
del terzino che ci serve assolutamente, al momento mancano
solamente le reti di Bazzoffia e di Caccavallo".
• 02
gennaio
2013 Gubbio
e Sorrento rievoca tanti ricordi (e foto inedite).
Adesso ci sono dei propositi differenti
Dopo
Capodanno si ritorna a fare sul serio. Dopo il panettone
e il pandoro, dopo il torrone e il panforte, il
Gubbio nel girone di ritorno deciderà la
sua sorte. Al di là del mercato che rivesterà
una parte assai importante in questo mese di gennaio.
In tal senso bisognerà vedere cosa riuscirà
stavolta a tirare fuori dal cilindro il diesse Stefano
Giammarioli in un mercato che si fa sempre più
strano: con meno soldi che girano, si pensa più
al sodo e agli scambi. Domenica, nel giorno dell'Epifania,
per il Gubbio non sarà festa. Scenderà
a Gubbio il Sorrento e questo "nome" riporta
in mente dei ricordi importanti in casa rossoblù.
Poco più di due anni fa si giocò quel
Gubbio-Sorrento, partita al vertice del
girone A nella stagione 2010-2011, precisamente
l'8 dicembre 2010. La formazione allora allenata
da Torrente in quella occasione sconfisse proprio
il Sorrento con la rete decisiva di Gomez Taleb
e lo superò in classifica: primo posto che
non fu più lasciato fino alla fine della
stagione. Adesso le stesse due squadre si ritrovano
con motivazioni e aspettative senz'altro diverse.
Il Sorrento viaggia addirittura all'ultimo posto
in classifica (in coabitazione con il Barletta)
con problemi oltre misura riscontrati in questo
torneo di Prima Divisione nel girone B: solo 8 punti
racimolati, una sola vittoria conquistata, poi cinque
pareggi e ben nove sconfitte. Attacco molto sterile:
solo 8 gol segnati. Una difesa che invece ha incassato
21 reti. E fuori casa ha un record negativo sorprendente:
su sette incontri disputati finora sono uscite solo
sconfitte (7, pari al 100%) con il Sorrento che
ha segnato fino adesso solo una rete in trasferta
mentre ne ha subite 13 (di reti). Il Gubbio si trova
ad un punto di distanza dai playoff e cerca di rinconquistarsi
un posto per gli spareggi promozione. Ma dopo il
match interno contro il Sorrento, il calendario
è tutt'altro che facile: servirà senz'altro
per il Gubbio un cambio di marcia repentino rispetto
ad un dicembre avaro di risultati: solo un punto
racimolato in tre partite, con 8 reti incassate
e poi 3 gol realizzati. Un cambio di marcia è
necessario perchè la classifica è
molto corta e la zona playout è distante
solo quattro lunghezze, per l'appunto. Tuttavia
Gubbio-Sorrento crea dei ricordi indelebili. E noi
dopo Capodanno vi facciamo un altro regalo. Vi mostriamo
alcune foto inedite che ritraggono i tifosi del
Gubbio presenti a Sorrento il 1 maggio 2011,
nel giorno in cui ci fu la discesa dei Tre Ceri.
Nonostante tutto il popolo eugubino si presentò
numeroso in terra campana (447 chilometri di solo
andata): quasi 400 unità al seguito. Ma dopo
il giro di boa è tempo anche di statistiche.
Calciatori più presenti: Venturi e Radi con
14 presenze e 1260 minuti giocati. Segue Briganti
con 13 presenze e 1170 minuti giocati. A ruota Boisfer
13 presenze; 1027 minuti giocati.
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