SERIE C - GIRONE B
QUARTA GIORNATA
DOM. 15 SETTEMBRE 2024
STADIO RENATO CURI
ORE 20:45

PERUGIA

1

GUBBIO

1

QUINTA GIORNATA
VEN. 20 SETTEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
ORE 20:45

GUBBIO-CAMPOBASSO

> Calendario completo: (vedi)

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CLASSIFICA
GIRONE B SERIE C
2024-2025

Entella
Vis Pesaro
Gubbio
Pescara
Torres
Ascoli
Ternana
Carpi

Pontedera
Arezzo
Perugia
Pineto
Pianese
Lucchese
Campobasso
Spal (-2)
Rimini
Milan Futuro

Sestri Levante
Legnago

10
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QUARTA GIORNATA
DOM. 15 SETTEMBRE 2024

Arezzo
Legnago

1
0

Campobasso
Torres

0
1

Lucchese
Rimini lunedi

-
-

Milan Futuro
Ascoli

0
2

Pescara
Pianese 
lunedi

-
-

Sestri Levante
Spal

1
3

Ternana
Pineto

3
0

Virtus Entella
Carpi

1
1

Vis Pesaro
Pontedera

2
0

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Montevago Perugia
Cianci Ternana
Antenucci Spal

3
3
3

Vedi lo stadio Barbetti!

Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini

2
1

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QUINTA GIORNATA
DOM. 22 SETTEMBRE 2024

Gubbio-Campobasso

Ascoli-Lucchese

Legnago-Sestri Levante

Pescara-Perugia

Pianese-Entella

Pontedera-Arezzo

Rimini-Milan Futuro

Spal-Carpi

Torres-Pineto

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►• 29 DICEMBRE 2023
Test a Montevarchi con prove tattiche di una difesa a quattro. Di Gianni risponde a Pardera

Allenamento congiunto a Montevarchi giocato a porte chiuse contro la formazione di casa che milita in serie D: la squadra allenata da Simone Calori si trova attualmente al dodicesimo posto in un girone dove primeggia la Pianese seguita a stretto giro dal Seravezza Pozzi Calcio, tallonate dal Follonica Gavorrano, Grosseto e Livorno. Il Gubbio allenato da Piero Braglia ha pareggiato per 1-1 il match amichevole disputato in terra valdarnese. In gol prima i toscani con una rete realizzata da Pardera al 7' del primo tempo. Gli eugubini trovano il pareggio nella ripresa (al 35') con un gol che è stato siglato dal giovane attaccante Di Gianni. Il tecnico Braglia ha schierato il modulo 4-3-2-1 con Spina e Di Massimo sulla trequarti a supporto del centravanti Udoh mentre nella ripresa ha adottato sempre una difesa a quattro utilizzando però lo schema 4-3-1-2 cambiando le carte in tavola con Chierico che è stato schierato tra le linee a supporto del duo di attacco Di Gianni e Montevago.
Tabellino: Montevarchi - Gubbio (1-1):
Montevarchi: Spurio, Lischi, Francalanci, Lucatuorto, Bontempi, Ciofi, Pardera, Muscas, Artini, Rufini, Keqi. All.: Calori.
Gubbio primo tempo (4-3-2-1): Greco; Frey, Tozzuolo, Pirrello, Mercadante; Rosaia, Casolari, Bulevardi; Spina, Di Massimo; Udoh. Gubbio secondo tempo (4-3-1-2): Greco; Corsinelli, Brogni, Signorini, Dimarco; Guerrini, Casolari, Mercati; Chierico; Di Gianni, Montevago. All.: Braglia.

►• 28 DICEMBRE 2023
Magi: "Gubbio solido a Rimini. Ma qualche punto in meno rispetto le ambizioni della piazza"

Era sugli spalti del Romeo Neri a vedere l'ultima partita del Gubbio giocata a Rimini. Sentiamo quindi il parere di Giuseppe Magi, ex allenatore dei rossoblù nel biennio dal 2015 al 2017, con un campionato vinto in serie D e un sesto posto conquistato nel torneo successivo in serie C da neopromosso, dietro solo a squadroni all'epoca del calibro di Venezia, Parma, Pordenone, Padova e Reggiana. La prima domanda, che Gubbio ha visto a Rimini? "Gubbio solido, mi è piaciuto e ha meritato la vittoria. Per un'ora ha fatto la partita rischiando poco o niente. Mi è sembrato di vedere un Gubbio un po' sulla falsariga delle dichiarazioni che ho letto spesso di mister Braglia. Ovvero, per larghi tratti della gara questa squadra sta bene in campo e sono organizzati, poi arrivano delle amnesie che rischiano di vanificare il tutto. In effetti anche a Rimini è successo questo. Il Gubbio ha avuto le occasioni per poter raddoppiare, eppure ad un certo punto ha rischiato di subire il pareggio. Tuttavia dal mio punto di vista la vittoria è sacrosanta. Il primo gol è figlio di uno schema ben riuscito: una palla inattiva ben pensata con Di Massimo che ha fatto veramente un gran bel gol. Questo significa che c'è un lavoro dietro e la squadra mi è piaciuta". A dirla tutta, in questa partita il trainer Braglia ha rispolverato uno schieramento tattico con una difesa a quattro tralasciando la difesa a tre, tutto ciò forse ha creato più compattezza? "Da quanto ho potuto notare, il 4-3-1-2 (o 4-3-2-1 ndr) che ho visto applicare ha dato molto fastidio al 4-3-3 (di Troise ndr) del Rimini. Di certo mi aspettavo di più dai romagnoli, però i biancorossi hanno fatto male questa partita perchè è stato molto bravo il Gubbio. Aggiungo che mi sono piaciuti molto Udoh e Di Massimo. Non mi è dispiaciuto il centrocampo (forse meno fisico ma efficace) e in difesa la squadra ha rischiato poco. Ripeto, il Gubbio è stato solido e organizzato". Ma guardando l'organico dei rossoblù, la classifica rispecchia veramente le sue reali potenzialità? "Penso che il girone è più difficile nel senso che il livello si è alzato. Nonostante ciò, a dir la verità il Gubbio ha qualche punto in meno rispetto a quelle che possono essere le ambizioni della piazza. Vero anche che in estate si è cambiato molto, non sempre si ottiene tutto e subito. A volte serve pazienza per avere dei risultati. Si diventa grandi passando attraverso anche momenti negativi. Molte società in questi casi stravolgono il progetto però poi rischiano di fare peggio". Ha parlato di progetti interrotti frettolosamente, un po' come avvenne con lei nel 2017? "Ogni cosa ha i suoi tempi e i suoi percorsi. Il mio progetto a Gubbio era di riportarlo immediatamente tra i professionisti e poi dovevamo mantenere la categoria della C, obiettivi peraltro centrati. É avvenuto grazie al lavoro di tutti. Oggi il Gubbio sta facendo un altro tipo di percorso, si è alzata l'asticella e il progetto si spinge verso l'alto della serie C". A distanza di sei/sette anni, che serie C sta osservando? "Gli anni cambiano. Quella volta avevamo in squadra dei calciatori che oggi sono in serie B: basta citare Lunetta o Casiraghi, pure Candellone (che sta facendo bene con la Juve Stabia) ha già giocato in cadetteria. Avevamo delle potenzialità enormi, ma forse eravamo in anticipo, nel senso che oggi troviamo calciatori già pronti. Mi riferisco ai nomi citati prima come Udoh e Di Massimo che sono già collaudati per la categoria. Quella volta invece è stata una scommessa vinta". Sì, ma come si spiega che un allenatore come Magi non allena oggi? "Qualche proposta c'è stata, ma ci sono dei momenti dove si valutano tante cose. Non guardo nè l'aspetto economico nè la categoria, quindi preferisco guardare dove è possibile lavorare con una seria programmazione. Questo tipo di proposta ancora non c'è stata, neanche in serie D. Pazienza, io so anche aspettare. Il calcio ti può dare tanto, ma allo stesso tempo sa anche tenerti lontano da certi palcoscenici. É giusto vivere bene quando sei dentro al calcio, ma è giusto vivere bene anche quando non ci sei dentro"

►• 27 DICEMBRE 2023
Stadio, la proroga fino al 31 gennaio per l'adeguamento. Il recupero si gioca il 10 gennaio

Questione stadio. Si può giocare fino al 31 gennaio. Ma servirà una verifica strutturale alla tribuna. In altre parole per adesso lo stadio Pietro Barbetti è tornato idoneo e potrà ospitare le partite interne del Gubbio fino a fine gennaio. In pratica è prevista una proroga fino al 31 gennaio in modo tale che ci sia tutto il tempo necessario per fare degli interventi mirati all'impianto sportivo. C'è stato un controllo dei vigili del fuoco che hanno verificato la stabilità delle coperture riportando alla normalità la tribuna, nel frattempo il settore gradinata non presenta criticità e quindi la situazione è a norma. Pertanto è stato sottoscritto un verbale nel quale si dichiara l'agibilità a tempo determinato, visto che sono state al momento scongiurate situazioni d'emergenza. Tuttavia è stata prescritta una verifica strutturale della tribuna, senza la quale l'impianto non potrà proseguire ad ospitare le gare interne casalinghe della squadra rossoblù per il proseguo del campionato. Perciò tutti gli adeguamenti dovranno essere fatti entro la data perentoria del 31 gennaio 2024, altrimenti il rischio è quello di traslocare a Perugia, ad Arezzo oppure si parla pure di Ancona. Pertanto è una corsa contro il tempo. Soprattutto in una fase di campionato dove il calendario s'infittisce di impegni. La partita contro la Recanatese sarà disputata mercoledì 10 gennaio con fischio d'inizio alle ore 18,30. Dopo quattro giorni, ovvero il 14 gennaio, il Gubbio ospita anche l'Ancona (con fischio d'inizio alle ore 18:30). Infatti la Lega Pro ha diramato sia le date che gli orari che vanno fino alla nona giornata di ritorno. Previsti quattro impegni di domenica (oltre che con l'Ancona), si giocherà in un giorno festivo pure la trasferta contro la Fermana (il 21 gennaio ma in notturna alle ore 20,45), poi in casa con la Lucchese (il 28 gennaio alle ore 18,30) e in terra sarda contro l'Olbia (il 25 febbraio alle ore 14). Due impegni di venerdì entrambi in notturna nei primi giorni di febbraio: a Pesaro contro la Vis Pesaro il 2 febbraio (ore 20,45) e il 9 febbraio in casa contro il Pescara (sempre alle ore 20,45). Turno infrasettimanale mercoledì 14 febbraio (ore 18,30) per la trasferta contro la Carrarese. Impegno di lunedì con diretta su Raisport il 19 febbraio quando il Gubbio ospita in casa L'Entella (si gioca in notturna alle ore 20,30). Un tour de force con nove partite che dovranno essere giocate (compresa quella con la Recanatese) nel giro di quaranta giorni. 

►• 26 DICEMBRE 2023
Il punto al giro di boa: crisi evitata, serenità apparente. Le tensioni per squadra e stadio

Il punto al giro di boa. Quando le cose non funzionano, ogni punto di osservazione presenta le proprie ragioni, le proprie spiegazioni e le proprie valutazioni. É il gioco delle parti, solo che poi c'è chi è pagato per eseguire e chi investe, comanda e decide. Sauro Notari appartiene a questa categoria. Rispetto alle ultime stagioni, quest'anno soprattutto si è ritrovato in una situazione inedita a dicembre: ovvero affrontare uno stato di crisi dal punto di vista sportivo. L'ancora di salvezza: la vittoria di Rimini. Una vittoria salutare, un rimedio estremo, per poter rasserenare un ambiente societario che viveva un periodo di ansia e tensione per via dei risultati che non arrivavano: i tre punti in terra romagnola hanno permesso di rimettere a posto le cose (almeno apparentemente) e passare le vacanze natalizie con una maggiore tranquillità. Fino a questo momento le preoccupazioni maggiori del 'numero uno' a livello societario sono stale legate allo stadio Pietro Barbetti. Prima il problema all'impianto di illuminazione poi ultimanente i problemi sorti alla copertura della tribuna che ha costretto a rimandare la gara interna contro la Recanatese in data da destinarsi. Le lungaggini snervanti con il comune di Gubbio, un botta e risposta con la società che è durato per mesi, ma adesso c'è la ricerca obbligata di correre ai ripari per riottenere quell'idoneità alla struttura che è necessaria. Un problema ulteriore, che il presidente Sauro Notari decisamente non aveva messo in conto ad inizio stagione. Come non aveva messo in conto di ritrovarsi ad esaminare con grande attenzione la situazione di Piero Braglia in questo ultimo mese, soprattutto dopo l'annata positiva della passata stagione dove il Gubbio aveva chiuso il torneo in quinta posizione. Dopo quella impresa, la società ha caldeggiato l'idea che si poteva migliorare quel piazzamento in un girone che però si è rivelato più difficile del solito. In pratica ci sono verificati alti e bassi, alcuni inspiegabili, in partite dove il Gubbio ha inciampato fragorosamente e con modalità a cui è difficile dare un senso. In altre parole: illusione e disillusione. Per la società si aperto uno scenario che è stato snervante. La prova: il botta e risposta che si è ripetuto per settimane tra il patron Notari sui quotidiani regionali e il trainer Braglia nelle conferenze stampa. Il culmine dopo il match vinto a Rimini quando il tecnico rossoblù ha riferito pubblicamente: "Ringrazio la società che non mi fa mancare nulla... a parte qualche battuta di Notari ma ormai lo conosco il presidente, ed io comunque vada lo vado a trovare". Adesso la chiave di svolta è la perseveranza. La vittoria di Rimini è stato come un sussulto di vita importante, visto che si è 'parlato nell'ambiente' che ci sono state delle riflessioni su Braglia. Ma se davvero si decidesse di cambiare, chi ci assicurerebbe che non rischiamo di fare di peggio? La mancanza di una vera alternativa credibile e spendibile in tempi rapidi, è uno dei motivi (e non l'unico) in virtù dei quali Braglia rimane al suo posto. Tradotto: la squadra ha saputo reagire a Rimini dimostrando che non ci sono calciatori che gli 'giocano contro' e l'idea della società è quella di riuscire ad arrivare a fine stagione senza stravolgimenti. Poi, da giugno in avanti, qualsiasi scenario sarà lecito e contemplabile.       

►• 23 DICEMBRE 2023
Rendez vous con la 'Cena dei Veterani' e quel senso di appartenenza. Le immagini (» foto)

Da oltre quaranta anni ormai è un appuntamento fisso. Nei giorni scorsi si è tenuta la 'Cena di Natale' dei veterani che hanno calcato i campi di gioco con la maglia del Gubbio negli anni '70. Ex calciatori che operano con passione e continuità per l'affermazione degli ideali e dei valori autentici dello sport del calcio. Quel senso di appartenenza verso una maglia storica con ideali, stile e valori che forse oggi non esistono più. Serata che si è tenuta al ristorante «Grotta dell'Angelo» nel centro cittadino di Gubbio. Una originale occasione, come avviene di consueto, che serve per cementare certe amicizie che nascono sui campi di calcio in quel clima genuino che ha sempre contraddistinto la nostra città e la Gubbio Calcio di una volta. Come si può vedere dalle immagini (» vedi foto), gentilmente concesse da Antonio Ferrari, erano presenti un gruppo di ex calciatori che hanno fatto la storia del calcio a Gubbio. In successione citiamo tutti i nomi presenti: come dicevamo Antonio Ferrari, poi Lele Rossi, Renzo Cenci, Stefano Vinti, Cesare Martini, Domenico Fagioli, Corrado Cerafischi, Massimo Cavicchi, Claudio Battistelli, Mauro Lauri, Gianni Francioni, Stefano Manuali e Giuseppe Belardi. E come si può vedere dalle immagini la serata si è conclusa con una torta che per ornamento aveva lo stemma della Gubbio Calcio, realizzata dalla Pasticceria «Sotto Spirito» di Gubbio, opera di Andrea Rossi. Un momento importante di aggregazione nella tradizionale cena delle vecchie glorie e Renzo Cenci ha esternato durante la serata: "Tutti attaccati per il Gubbio. Oggi è difficile o impossibile vedere tutto ciò". Mentre Antonio Ferrari ci ha confidato esprimendo queste parole: "Dopo tutti questi anni, ancora sempre insieme. Una cosa bellissima. Solo noi a Gubbio siamo riusciti a fare una cosa del genere". E il più giovane del gruppo, cresciuto calcisticamente con diversi calciatori sopra citati che avevano veramente il Gubbio nel cuore, parliamo di Gianni Francioni, ci dice queste testuali parole: "Mi ricordo ancora quando giocavamo al vecchio stadio 'San Benedetto' ma quando era inzuppato di fango tutti insieme ci trasferivamo sul campo di San Secondo e ci allenavamo sulla breccia. Quelli più grandi di me ci spronavano, mi ricordo di Renzo Cenci che fu molto importante in questo". Come ritornare indietro nel tempo. Tutti uniti per portare in alto i colori rossoblù e ancora oggi tutti ne vanno veramente fieri. Fantastico. Lo sviluppo del senso dell'appartenenza avviene con l'identificazione. Avviene quando accettiamo e condividiamo i valori e la cultura del gruppo, quindi un senso del 'noi'. L'appartenenza è condivisione di valori, è sentirsi a casa, è essere Umani (con la U maiuscola). Senso di appartenenza: tre parole che riecheggiano nella testa. Valori che tuttavia sembrano lontani nell'attualità a Gubbio: orgoglioso della maglia che indossi, della storia che hai ereditato e di cui oggi sei responsabile. Se qualcuno ascoltasse.

►• 22 DICEMBRE 2023
Udoh: "Siamo stati compatti". Braglia: "Non sono un bischero e le battute del presidente..."

Il Gubbio torna alla vittoria in trasferta dopo oltre tre mesi. L'ultimo exploit fuori dalle mura amiche era datato 9 settembre 2023 e i rossoblù si imposero per 2-1 ad Ancona. Stesso risultato in quel di Rimini dove Di Massimo trova l'angolino giusto su assist di Chierico dopo uno schema su punizione. Nella ripresa c'è pure il raddoppio targato Udoh che approfitta di una corta respinta di Colombi dopo una rasoiata di Bulevardi da fuori area. In un finale burrascoso Ubaldi accorcia le distanze in mischia, ma quello che conta alla fine delle ostilità sono i tre punti. Le parole del trainer Piero Braglia a fine match: "Per almeno un'ora abbiamo fatto una buona gara onestamente. Poi siamo calati nel ritmo ed anche nell'intensità per via di alcuni calciatori che avevano avuto poco spazio finora. Ma vincere è stato molto importante contro un Rimini che stava attraversando un buon periodo, a parte l'ultima sconfitta di Chiavari con l'Entella. Siamo stati bravi, sono contento per i ragazzi perchè passeranno delle feste natalizie belle e dico questo perchè se lo meritano. Quando siamo tutti possiamo fare un buon calcio. Ringrazio i calciatori per l'impegno. Ringrazio la società che non mi fa mancare nulla, a parte qualche battuta di Notari ma ormai lo conosco il presidente. Poi comunque vada lo vado a trovare e lui mi risponde sempre: «ma io non ho detto nulla». Perciò va bene così, lasciamo perdere, tanto non conta niente questo. Ribadisco che sono contento per la prestazione. Abbiamo meritato la vittoria. Perchè la difesa a quattro? Perchè d'ora in avanti giocheremo così, punto e basta. Ho fatto delle scelte, le scelte mi dicono che in mezzo al campo la nostra squadra è molto forte (almeno per me). Nel primo tempo siamo stati pure belli a vedere. Ma se devo trovare una pecca: abbiamo sbagliato solamente nell'ultimo passaggio nel primo tempo, perciò credo che si poteva soffrire molto meno. Se il mal di trasferta è cancellato? Ma ci sono annate che vanno così, molte partite le abbiamo regalate, ma qui si guardano solo i risultati. Poi si guarda me e si dice che Braglia è un bischero. Però io che ci posso fare, sarò anche un bischero, che vi devo dire. Pertanto guardiamo avanti. Cosa chiedo a Babbo Natale adesso? Ma non chiedo proprio una mazza, me ne vado a casa e voglio stare tranquillo". Le parole dell'attaccante rossoblù King Udoh: "Prima un gol mangiato, poi mi sono rifatto nel secondo tempo quando Bulevardi ha fatto un bel tiro, ho sperato nella ribattuta del portiere e così è stato, e sono stato bravo oltre che fortunato a farmi trovare lì. Volevamo fare risultato a tutti i costi, siamo restati compatti come squadra. Questo si tratta di un punto di partenza per noi. Il voto per la squadra? Meritano tutti voto dieci"

►• 22 DICEMBRE 2023
Il Gubbio vince in trasferta a Rimini (1-2). Timbrano Di Massimo e Udoh, accorcia Ubaldi

Rimini contro Gubbio. La cronaca. Al 6' da sinistra Delcarro serve Cernigoi che si libera di Pirrello ed entra in area, ma tentenna troppo, così Pirrello recupera e si salva in extremis in anticipo. All' 11' il Gubbio passa in vantaggio su uno schema su calcio piazzato conquistato da Corsinelli quasi sul fondo: dalla punizione decentrata a destra calciata in area da Chierico sopraggiunge a rimorchio Di Massimo che di prima intenzione calcia di destro in porta con una rasoiata che coglie impreparata la retroguardia biancorossa e la palla si insacca nell'angolino basso. Al 24' occasione ghiotta per i rossoblù quando Chierico offre un assist in verticale per Udoh in area, tiro di sinistro angolato, ma stavolta Colombi è reattivo e in tuffo riesce a respingere la sfera in maniera decisiva. Al 32' lancio in area di Megelaitis dove si libera a pochi passi dalla porta Morra, ma Signorini in copertura è lesto ad anticipare la punta romagnola salvando in calcio d'angolo. Ripresa. Al 5' azione fulminea di Lamesta sulla trequarti che lancia in verticale Cernigoi che entra in area e tenta il pallonetto di destro con il portiere in uscita, la palla sorvola sopra la traversa. Al 20' sugli sviluppi di una punizione calciata in area da Megelaitis, contro-cross di Pietrangeli dove Cernigoi calcia al volo di sinistro a botta sicura a due passi dalla porta, ma la palla colpisce la parte bassa della traversa clamorosamente. Al 25' un azione in contropiede con Mercati che lancia in area Di Massimo, assist verso Corsinelli che manca un rigore in movimento calciando alto. Al 27' Semeraro entra in area e cade dopo un presunto contatto con Chierico, l'arbitro lo ammonisce per simulazione, ma si trattava del secondo giallo e quindi arriva il cartellino rosso per l'ex terzino dei rossoblù. Al 34' ecco il raddoppio del Gubbio: prova la botta da fuori area Bulevardi con una rasoiata di destro che costringe Colombi a tuffarsi ma respinge corto con la mano aperta, in agguato c'è Udoh che di destro ribadisce la sfera in rete insaccando la palla sotto la traversa. Al 51' su corner di Selvini in area, in mischia Ubaldi deposita la sfera in rete di destro. Due intoppi che prolungano il recupero: prima si ferma l'arbitro per crampi, poi Signorini rimane a terra sanguinante dal naso. In pieno spirito natalizio la partita finisce in una clima rissoso tra i calciatori dopo ben dodici minuti di recupero. 
Tabellino: Rimini - Gubbio (1-2):
Rimini (4-3-3): Colombi; Lepri, Pietrangeli, Gigli, Semeraro; Megetaitis, Langella, Delcarro (25' st Iacoponi); Lamesta (39' st Lombardi), Morra (39' st Ubaldi), Cernigoi (25' st Selvini). A disp.: Colombo, Stanga, Acampa, Gorelli, Marchesi, Leoncini. All.: Troise.
Gubbio (4-3-2-1): Vettorel; Corsinelli, Pirrello, Signorini, Mercadante; Mercati, Casolari (21' st Tozzuolo), Bulevardi; Chierico (35' st Rosaia), Di Massimo (35' st Montevago); Udoh (50' st Guerrini). A disp.: Greco, Frey, Dimarco, Brogni, Spina. All.: Braglia.
Reti: 11' pt Di Massimo (G), 34' st Udoh (G), 51' st Ubaldi (R).
Arbitro: Luongo di Napoli (Piatti di Como e Schirinzi di Casarano); quarto uomo: Gagliardi di San Benedetto del Tronto.
Espulso: 27' st Semeraro (R) per doppia ammonizione. Ammoniti: Di Massimo (G), Casolari (G), Chierico (G), Udoh (G), Corsinelli (G), Pirrello (G). Angoli: 2-2. Recupero: 1' pt; 12' st. Spettatori: 2924 (2199 abbonati); di cui una settantina da Gubbio.

►• 21 DICEMBRE 2023
Braglia: "Mi attaccano per i moduli, ma con i problemi che abbiamo avuto devo fare scelte"

Verso la chiusura del girone di andata. Il Gubbio affronta in trasferta il Rimini in notturna. Le parole del trainer Piero Braglia alla vigilia del match: "Ci aspetta una partita difficile. In trasferta le cose non vanno bene, è un dato di fatto, bisogna invertire questa tendenza con voglia di fare. Non ci facciamo mancare nulla, abbiamo degli indisponibili, ma dobbiamo fare un percorso in maniera veloce, adesso bisogna pensare di toglierci dai guai ma ancora sono convinto che questa squadra può tirarsi fuori alla grande. Gli errori ci sono stati: a volte da parte mia, a volte da parte dei ragazzi, a volte per via degli episodi. Però sono convinto che alla fine i contano tornano sempre. Qualcosa dovremo cambiare perchè quando le cose non vanno bene bisogna provare qualcosa di nuovo, anche per quanto può riguardare gli interpreti. Sono consapevole che mi attaccano per via dei moduli che ho utilizzato, ma quando mancano dei calciatori si devono fare delle scelte: o si continua con il modulo di riferimento e te ne freghi chi alleni, oppure cerchi di dare una mano. Con tutti i problemi che abbiamo avuto in questa fase di campionato: tendiniti, ginocchi, cavoli vari. Io ho solo cercato di dare una mano, perciò non mi sono bevuto il cervello perchè cambio in continuazione. Sarebbe più facile fregarmene. Le sento anche io, le leggo anche io le voci, ma non è che mi sono rimbecillito. Faccio l'allenatore, sono convinto di quello che faccio e di quello che dico. Credo che i conti si debbano fare alla fine. Il Rimini si è ben sistemato con il nuovo allenatore Troise e ha ritrovato entusiasmo, davanti sono pericolosi con Morra, Cernigoi e Lamesta". Detto questo, ci tornano in mente le parole che abbiamo scritto sul portiere Federico Ravaglia giorni fa, che era stato anche un para-rigori a Gubbio. Nell'incontro che si è giocato a Milano in Coppa Italia contro l'Inter, Ravaglia si è preso il lusso di parare un rigore a Lautaro Martinez e il Bologna ha colto l'impresa di eliminare i nerazzurri di Simone Inzaghi in rimonta per 2-1. Il portiere Federico Ravaglia, ex rossoblù ricordiamocelo, è stato protagonista di una prestazione eccellente a San Siro: la Gazzetta dello Sport con voto 8; Mediaset con le pagelle di Fabio Cazzaniga addirittura voto 8,5.

►• 20 DICEMBRE 2023
Morelli e Portanova verso il forfait. Dubbi su Spina e Di Gianni. Prove di difesa a quattro

Ultima gara del girone di andata. Il Gubbio si trasferisce a Rimini venerdì sera in notturna. Per quanto riguarda il notiziario, i rossoblù cominciano a fare la conta degli infortuni. Sono out infatti per problemi muscolari i difensori Gabriele Morelli e Denis Portanova. Da capire le condizioni di altri due calciatori, anche se c'è ottimismo per un loro recupero per la trasferta romagnola. Stiamo parlando nel dettaglio dello sgusciante attaccante Marco Spina (per un problema muscolare in via di guarigione) e del baby centravanti Vincenzo Di Gianni (elongazione). Per il resto sembrano tutti abili e arruolabili, con il rientro in pianta stabile del centrocampista offensivo Luca Chierico. Da stabilire adesso il modulo con il quale Piero Braglia scenderà in campo. É sempre un'incognita, fino all'ultimo momento il tecnico toscano non svela mai le sue carte. Tuttavia è stata provata una difesa a quattro con due specifici schieramenti: il 4-2-3-1 e il 4-3-1-2. Quindi è possibile vedere di sicuro in porta Vettorel. Eventuale difesa basata sull'asse Frey (o Corsinelli), Pirrello (o Tozzuolo), Signorini e Mercadante. Prevedibile un duo di mediani che potrebbe essere composto da Mercati e Chierico. Sul fronte avanzato sulla trequarti ai lati Spina (se recupera) e Di Massimo, in mezzo Bulevardi a supporto dell'unica punta Udoh. In caso invece di 4-3-1-2 il trio di centrocampo potrebbe essere formato da Mercati, Rosaia e Chierico. Davanti Di Massimo ad agire tra le linee a supporto del duo di attacco Udoh e Spina (oppure Montevago). Sono tutte ipotesi ovviamente perchè il tecnico Braglia fino a questo momento, per gran parte del girone di andata di campionato, ha utilizzato spesso un modulo con la difesa a tre. Invece per quanto concerne il Rimini si può dire che si colloca al nono posto in classifica, è riuscito a trovare la retta via dopo un inizio di torneo difficoltoso e con l'arrivo del nuovo allenatore Emanuele Troise ha trovato una certa continuità di risultati. Per intenderci: negli ultimi dieci incontri i biancorossi in pratica hanno incassato solamente una sconfitta (contro l'Entella), per il resto hanno conquistato 5 vittorie e 4 pareggi (per un totale di 19 punti dei 23 totali). Nell'ultima uscita in campionato il tecnico Troise ha proposto il modulo 4-4-2 contro l'Entella ma con il rientro di Langella potrebbe riproporre il 4-3-3. Ovvero in porta Colombi. Possibile difesa a quattro con Lepri, Gorelli, Pietrangeli e Semeraro. Un ipotetico centrocampo con Megelaitis, Langella e Delcarro. Davanti probabile il tridente Lamesta, Morra e Cernigoi. L'anno scorso vinse per 1-0 il Gubbio in terra romagnola con la rete decisiva di Alessandro Arena, ora al Pisa.       

►• 19 DICEMBRE 2023
Il caso stadio. Gli ultimi risvolti per poca lungimiranza. E quel progetto scartato (» foto)

La situazione dello stadio Pietro Barbetti, negli ultimi giorni, fa discutere la piazza. Adesso è lotta contro il tempo per riavere la sua idoneità. Secondo le testate locali regionali si parla che l'impegno del Comune è stato già annunciato per riportare tutto alla normalità, con i problemi che il vento ha creato alla copertura della tribuna al punto da rinviare la partita interna contro la Recanatese al 10 gennaio o addirittura al 17 gennaio 2024. Adesso per evitare di dover traslocare a Perugia, l'impianto dovrà essere sistemato entro il 14 gennaio quando è fissata la sfida contro l'Ancona. Si parla addirittura di «un piano triennale delle opere pubbliche dove è stato inserito un milione di euro per il rifacimento e l'efficientamento energetico dello stadio, - riporta 'Il Messaggero' edizione Umbria di martedì - con un bando della Regione che prevede l'intervento che verrà finanziato proprio dalla Regione, con il 15-18% a carico del Comune, e con la posa dei pannelli solari verrebbe recuperata la copertura». Da queste brevi scritture viene subito in mente quel progetto importante che venne alla luce a dicembre nel 2010 quando il Gubbio si apprestava a salire in serie B, un proponimento avveniristico che fu accantonato probabilmente troppo frettolosamente. Oggi la questione torna prepotentemente d'attualità. Forse era meglio cavalcare fino in fondo un piano con uno stadio così bello ma anche moderno e funzionale che in primo luogo sarebbe stato utile per tutta la cittadinanza perchè comportava la riqualificazione di tutta la zona, comportava coinvolgere e portare intere famiglie allo stadio, particolarmente comportava un considerevole ritorno economico. Ci ricordiamo chi furono gli ideatori, ovvero Fabio Mosca insieme a Davide Coccia dell'Exup Engineering Srl. Lo stadio prevedeva una capienza di diecimila posti a sedere, tutti coperti, dove veniva affiancata una galleria commerciale, centri benessere e varie attività di vario tipo. Era previsto un impianto fotovoltaico in copertura così da reintegrare le spese con entrate importanti e durature a livello economico nel tempo. Un disegno che poteva attirare l'attenzione di città limitrofe creando un maggiore afflusso di gente allo stadio, in un nuovo impianto funzionale destinato ad accogliere tanto le esigenze della Gubbio Calcio che dei singoli cittadini, edificando strutture di pubblica utilità. Ecco le immagini del progetto in toto. Era una iniziativa lungimirante e ambiziosa che purtroppo è caduta nel vuoto. C'era l'impronta di innovazione e di futuro, con un occhio dedicato all'accoglienza, fondamentale per come è concepito oggi il calcio, come entrare in un vero e proprio salotto. Un esempio è l'attuale stadio Benito Stirpe di Frosinone che tra l'altro è totalmente green. Il Frosinone è vero che veleggia in serie A, ma anche grazie a questo impianto è stato possibile scalare le categorie dopo anni di anonimato in serie C. A Frosinone c'è stata una risposta concreta a livello governativo con una società che ha sposato fino in fondo un progetto lungimirante, in una città che conta 46.120 abitanti (pertanto non è una metropoli).  

►• 18 DICEMBRE 2023
Sorpresa Ravaglia titolare a Bologna. Era a Gubbio, prima con Guidi e poi con Torrente

La gradita sorpresa durante la partita Bologna contro Roma. Nello spareggio per il quarto posto è il tecnico Thiago Motta che stupisce tutti e lancia in porta da titolare Federico Ravaglia. Si verifica un autentico 'clean sheet', che nel gioco del calcio significa una gara conclusa senza subire reti. Ed è avvenuto proprio con i felsinei che hanno superato con il risultato di 2-0 la Roma allenata da Josè Mourinho. Si è trattato di scelta tecnica. Il tecnico del Bologna ha voluto premiare il giovane portiere visto che in allenamento durante la settimana aveva fatto vedere di meritarsi il posto da titolare. E Ravaglia si è fatto trovare pronto, soprattutto con due interventi decisivi su Belotti per mantenere la porta inviolata. Federico Ravaglia ha giocato nel Gubbio nella stagione 2019-2020. Arrivò in estate 2019 quando sulla panchina rossoblù fu chiamato Federico Guidi. Nella prima fase di campionato il tecnico toscano lo alternava da titolare al portiere Alessandro Zanellati (attualmente al Padova, fa il vice di Antonio Donnarumma, altro ex rossoblù). Poi con l'arrivo di Vincenzo Torrente proprio Ravaglia si prese il suo spazio da titolare fisso: si ricordano addirittura due rigori parati nelle partite casalinghe contro Feralpisalò e Fermana. Adesso una bella soddisfazione, in quanto il Bologna alza il muro anche grazie a Ravaglia, così titola una testata on-line bolognese. Tuttavia come dicevamo, in quella annata, c'erano altri interpreti e guardiamo come si stanno comportando oggi. Federico Guidi allena la squadra Primavera della Roma. Vincenzo Torrente allena il Padova nel girone A di serie C: i biancoscudati si trovano secondi in classifica a quattro lunghezze dalla capolista Mantova; i patavini sono imbattuti in campionato con 11 vittorie e 7 pareggi (+2 in media inglese). Il preparatore dei portieri Giovanni Pascolini (a suo tempo preparatore a Gubbio con Ravaglia) si trova a Siena dove i bianconeri guidano in testa il campionato di Eccellenza con dodici punti di vantaggio sulla seconda classificata (Castiglionese): nell'ultimo incontro i senesi si sono imposti per 5-0 sul Foiano. Con il Siena ci sono altri ex rossoblù: Lamberto Magrini come allenatore; Simone Guerri e Simone Farina nei ruoli cardine nello staff dirigenziale. Mentre un difensore di quell'epoca sta giocando in serie B: si tratta di Loris bacchetti che indossa la maglia della Feralpisalò, vincitrice sabato scorso sulla Cremonese.

►• 17 DICEMBRE 2023
Si è aperto il vaso di Pandora: squadra (e stadio). Alla ricerca di una identità ben precisa

Si è aperto il vaso di Pandora. Siamo all'improvvisa scoperta di un problema (o una serie di problemi) che per molto tempo erano rimasti nascosti e che una volta manifestatasi non è più è possibile tornare a celare. Il forte vento di questi giorni ha compromesso la copertura della tribuna perchè ha divelto una parte dei cupolini, con dei pannelli che sono volati via dalle forti raffiche, andando a creare problemi alla struttura che avrebbero potuto compromettere la sicurezza del pubblico. La scorsa estate (e poi pochi mesi fa) un problema all'impianto di illuminazione ha creato alcuni black out al sistema elettrico poi risolto dopo un intervento mirato. Lo stadio Barbetti fino a pochi anni fa veniva considerato da tutti un gioiellino, dopo soprattutto la ristrutturazione nell'estate 2011 in vista del campionato di serie B. Mentre ora si scopre che la struttura sta diventando obsoleta e ha bisogno di interventi. Un problema strutturale che non mette a rischio l'intero stadio ma che naturalmente va risolto e non è da trascurare nè da prendere sotto gamba. Il recupero della partita contro la Recanatese non è stato stabilito. Per adesso il prossimo incontro casalingo è programmato per il 2024 quando a metà gennaio sarà ospite l'Ancona. Intervenire celermente è essenziale, qualsiasi traslosco scomodo potrebbe diventare un problema serio. Ma se si vuole realmente che la gente coltivi una passione e venga alla partita, si deve sentire parte di un progetto, altrimenti si disamora e rimane a casa. Perchè il tifoso eugubino vuole che si fa qualcosa per la città, parlare alla gente, comunicare con le persone, e non vuole essere trattato da follower. Non esiste il tifoso 'vintage', c'è davvero poca attenzione sotto questo aspetto: una comunicazione fredda, ci si rivolge ai tifosi solamente come consumatori. Per stare uniti e aggregare soprattutto in una piazza piccola come Gubbio, la strada da percorrere è diversa. Anche i risultati sul campo per adesso non aiutano. Gli ultimi avvenimenti calcistici non rispecchiano gli standard iniziali. Nessuno ha mai preteso la serie B (ne hanno parlano altri). Però è altrettanto vero che la squadra sta scivolando in un limbo pericoloso perchè è sempre vivo il pensiero di guardare ai playoff ma bisogna fare attenzione nell'impegnarsi di guardare indietro piuttosto che avanti. Anche qui si sta scivolando all'indietro. La squadra è ancora alla ricerca di una identità e - secondo il nostro punto di vista - non esiste un obiettivo chiaro. Di certo al momento l'obiettivo prestabilito non è all'altezza dei discorsi e delle premesse. Il vaso di Pandora si è scoperchiato facendo fuoriuscire tutte le vulnerabilità di un Gubbio che, a prescindere dalla caratura del suo organico e degli avversari, presenta gli stessi punti deboli soprattutto in trasferta (con sei sconfitte di seguito negli altrettanti incontri esterni fin qui disputati). Impossibile dare colpe ai singoli, così come risulta complicato gettare la croce addosso solamente a Braglia. Ma urge trovare la soluzione: ridare smalto e brillantezza alla rosa, varare assetti volti a mettere una toppa sulle criticità emerse finora, complice anche un'evidente mancanza di fame e mordente in particolare negli uomini chiave. In attesa degli auguri (e dei regali di Natale), il popolo eugubino si augura che l'anno nuovo stravolga il presente sotto molteplici aspetti. Senza scomodare Babbo Natale sulla slitta possibilmente. Giovanili. Exploit dell'Under 17 di Federico Tafani che ha vinto in trasferta per 3-1 a Benevento: reti di Mancini, Duro e Naticchi. L'Under 15 di Cristiano Della Vedova perde per 4-0 sempre con i sanniti.

►• 16 DICEMBRE 2023
Rinviata la partita contro la Recanatese. Danni ai pannelli della tribuna per il forte vento

La gara Gubbio-Recanatese che era in programma domenica alle ore 18:30 è stata rinviata a data da destinarsi a causa dei danni provocati dal forte vento della scorsa notte e di questa mattina ai pannelli di copertura della tribuna dello stadio Pietro Barbetti. Lo comunica direttamente l'ufficio stampa e di seguito ecco le immagini del danno subito alla tribuna dello stadio. Di conseguenza è arrivata la decisione della Lega Pro con un comunicato ben preciso: «La Lega Pro, preso atto di quanto disposto nella riunione del Gruppo Operativo Sicurezza con verbale del 16.12.2023, Legione Carabinieri Umbria, Compagnia di Gubbio nel quale “a seguito del sopralluogo effettuato presso lo stadio” e della verifica dei danni causati “dal forte vento in atto sulla zona” viene rilevato che “l’impianto sportivo non è ritenuto idoneo allo svolgimento della gara Gubbio contro Recanatese del 17.12.2023 in condizioni di sicurezza per gli utenti e atleti». Di seguito il comunicato ufficiale della Lega. Da verificare adesso se la suddetta partita si giocherà entro la fine del 2023 o direttamente ad anno nuovo (ipotesi più plausibile). Per questo motivo è stata annullata la conferenza stampa dell'allenatore alla vigilia del match. Il prossimo impegno di campionato per la squadra di Piero Braglia pertanto ci sarà venerdì prossimo, 22 dicembre, in notturna, dove è prevista la trasferta di Rimini che in pratica chiude il girone di andata. Giovanili, il risultato. La Primavera 3 di Davide Baiocco è stata sconfitta a Pesaro per 3-1 contro la Vis Pesaro che è allenata da Alessandro Sandreani (ex bandiera dei rossoblù): il gol rossoblù è ad opera di Cuccarini.

►• 14 DICEMBRE 2023
Bontà rescinde. Di Gianni, contratto triennale due mesi fa: sondaggio della Fiorentina

Siamo alle porte di gennaio quando si aprirà il mercato riparatore. Ma qualcosa già si muove. In primo luogo lascia il Gubbio il centrocampista Francesco Bontà che si era legato ai rossoblù nell'estate del 2022 con un contratto biennale, dopo l'esperienza di Campobasso. La mezzala di inserimento (ma è praticamente un jolly di centrocampo), classe 1993, infatti ha rescisso il contratto che lo legava ai rossoblù appena 24 ore fa (mercoledì). Per il calciatore nativo di Giulianova si aprono le porte della Sambenedettese che lo sta seguendo con molto interesse: l'attuale diesse dei rivieraschi Stefano De Angelis già lo ha avuto ai tempi del San Nicolò, Notaresco e Campobasso, dove vinsero il campionato. Bontà la scorsa estate era stato seguito dal Foggia dove si era accasato il suo ex allenatore ai tempi del Campobasso, Mirko Cudini, esonerato nelle ultime ore proprio dal club pugliese. L'altra notizia riguarda il baby Vincenzo Di Gianni, classe 2006, che si è messo in luce durante l'estate a suon di gol nelle amichevoli, tant'è che è stato portato in prima squadra ad inizio campionato anche se ha giocato con il contagocce, nonostante ciò ha già segnato una rete pregevole a Sassari contro la Torres. Il bomber cresciuto nell'Accademia Calcio Roma, fu visionato alcuni anni fa da Daniele Martini (diesse rossoblù delle giovanili) e così venne a Gubbio: adesso arriva la notizia della firma sul contratto che lo lega al club eugubino con un contratto triennale, anche se la ratifica dell'accordo è avvenuta un paio di mesi fa. Di Gianni viene monitorato da club di serie A, infatti è finito sotto la lente di ingrandimento in particolar modo degli osservatori della Fiorentina. Intanto il Gubbio domenica affronta la Recanatese. Il team marchigiano è allenato da Giovanni Pagliari e potrebbe optare per il modulo 3-4-2-1 o 3-5-2. Con Meli in porta. Una difesa a tre con Peretti, Ricci e Ferrante. A centrocampo probabile asse con Longobardi, Prisco, Morrone, Carpani e Quacquarelli. Sul fronte avanzato possibile il duo Sbaffo e Melchiorri. Tra le riserve figura l'ex rossoblù Ferretti. In casa Gubbio invece non dovrebbe cambiare nulla rispetto alla formazione di Pontedera visto che risultano non ancora disponibili sia Morelli che Portanova per problemi muscolari mentre rientra Chierico ma in ogni caso dovrebbe partire dalla panchina. Giovanili, il programma nel weekend. La Primavera 3 di Davide Baiocco gioca sabato in trasferta al Benelli di Pesaro contro la Vis Pesaro. L'Under 17 di Federico Tafani si trasferisce invece a Benevento domenica. Stesso dicorso dicasi per l'Under 15 di Cristiano Della Vedova che è impegnata sempre a Benevento.          

►• 13 DICEMBRE 2023
Morelli e Portanova verso il forfait. Torna Chierico. L'ex Alessandrini: "Gubbio ha ambizioni"

Ultimo impegno casalingo del 2023 per il Gubbio. La squadra rossoblù proprio domenica affronta la Recanatese. Per quanto riguarda gli infortunati piove sul bagnato in questa stagione. Non basta che è già fuori per tutta la stagione l'attaccante Galeandro. Per domenica verso il forfait sia il difensore Denis Portanova che il terzino destro Gabriele Morelli, entrambi per problemi muscolari. Tuttavia non è una novità perchè entrambi i difensori erano già assenti nella trasferta di sabato scorso a Pontedera, ma non è dato sapere i tempi di recupero. Mentre è stato recuperato il centrocampista Luca Chierico, una carta in più da giocare per il tecnico Piero Braglia per quanto riguarda gli under, ma vista l'inattività sui campi di gioco da quasi un mese e mezzo (l'ultima volta ha giocato ad Arezzo lo scorso 30 ottobre) con ogni probabilità partirà dalla panchina. Intanto ha parlato l'ex allenatore dei rossoblù, Marco Alessandrini, al 'Quotidiano Sportivo' on line, in quanto durante la sua carriera ha allenato anche la Recanatese. Viene scritto in pratica che il Gubbio viaggia a quota 21 punti in classifica, al di sotto delle aspettative, ed ecco cosa ha detto il tecnico di origini piemontesi trapiantato a Senigallia: "Ma io conosco benissimo l'ambiente. Negli ultimi anni la società (eugubina ndr) ha investito parecchio con l'obiettivo di essere protagonista, coltivando ambizioni per primeggiare e competere ad alti livelli. E quando i risultati non arrivano non è semplicissimo gestire certe situazioni in una città dove il calcio è molto sentito. La realtà Recanatese ha senz'altro meno pressioni. Il Gubbio ha elementi promettenti come Montevago, Mercati e Casolari. Prevedo una gara aperta visto che ci sono tanti interpreti che possono farla svoltare in qualsiasi momento. Si affronteranno due squadre che non sono all'apice a livello psicologico considerando che il successo manca da diverse domeniche".

►• 12 DICEMBRE 2023
Mignemi: "Nelle difficoltà servono gli uomini. Nessuno è esente da colpe. E nel mercato..."

Le parole del direttore sportivo Davide Mignemi che ha risposto alle domande degli opinionisti in studio (Marco Bellini e Giancarlo Tomassoli di Gubbiofans.it) durante la trasmissione «Fuorigioco» condotta da Giacomo Branco su Trg Media Network. Ecco la parti salienti del pensiero del diesse siciliano. Fa subito una premessa: "Inutile girarci intorno, siamo in un momento difficile. In queste difficoltà si vedono quali sono i veri uomini. Pertanto serve carattere e determinazione, quindi adesso è arrivato il momento di mostrarlo. Perciò guardo dritto al punto. Essenzialmente abbiamo smarrito quella fame agonistica e non riusciamo a morire su ogni pallone come vorrei io, oppure fare una corsa in più per il compagno. Cioè non riusciamo a buttare il cuore oltre l'ostacolo". Mignemi ha continuato dicendo: "Penso che quando ci siano delle difficoltà, in primis ci sono delle figure che si devono prendere le proprie responsabilità. Perciò devo farlo io, nonostante a me non piace apparire o parlare, preferisco lasciare la scena agli altri. Gli anni passati le cose sono andate bene, adesso invece è un momento che non arrivano i risultati che speravamo. Si cerca sempre un capro espiatorio, invece qua nessuno è esente da colpe. Stiamo facendo un percorso, ci sta che si incontrano delle buche e noi non ci spostiamo dai nostri principi. Dipende da noi tirarsi fuori dalle difficoltà. Ogni critica è costruttiva e ci deve fare crescere. Questo è un torneo diverso dall'anno scorso dove regna un totale equilibrio. Siamo in difficoltà a livello mentale, dobbiamo riprendere quel filo conduttore che purtroppo abbiamo smarrito perchè siamo capaci di dimostrare altro. Dobbiamo essere noi capaci di trascinare la gente allo stadio con le prestazioni". La squadra ha dei limiti? "Al momento esiste un limite caratteriale. Questa rosa è giovane, i ragazzi di solito fanno più fatica nelle difficoltà perchè sono abituati a tornei primavera. Dobbiamo stringerci ancora di più e tirarci fuori". L'attacco fa fatica, perchè? "Con Arena abbiamo fatto dei soldi importanti. Di Stefano era giusto che andasse in serie B. Il nostro lavoro è quello di valorizzare certi calciatori e spedirli in categoria superiore. Invece Vazquez questa estate non aveva più la considerazione di prima con l'arrivo di Montevago, Udoh, Di Massimo, Spina e Galeandro. Così il parco attaccanti era già completo. Quando è capitata l'occasione Perugia, dato che questa società deve guardare gli interessi economici perchè siamo una piccola società, c'è stata la scelta di cederlo. Purtroppo non siamo stati fortunati perchè dopo un paio di settimane Galeandro si è rotto il crociato. Perciò abbiamo dovuto fare di necessità e virtù". Ma il tecnico Piero Braglia è stato mai messo in discussione dalla società? "No, non abbiamo mai messo in discussione il lavoro del mister. Stiamo facendo un nostro percorso che non può essere scalfito da qualche risultato negativo. Il mister deve lavorare nella piena serenità perchè è giusto cosi. Non esiste una persona più responsabile degli altri. Tutti noi dobbiamo essere responsabili per una maglia importante perciò ognuno nel suo piccolo deve dare il suo apporto. Credo che tutti quanti noi siamo chiamati adesso ad essere messi in discussione. Non esiste per nessuno un'amnistia illimitata per chi fa il nostro lavoro". Mercato di gennaio, previsti dei ritocchi? "Io ho già le idee molto chiare. Ora tutte le scelte dovranno passare al vaglio in simbiosi con la società".

►• 11 DICEMBRE 2023
Focus. Squadra piatta e un record ostile (come undici anni fa). Primavera, pirotecnico 4-4

La stagione del Gubbio è un'altalena di prestazioni e risultati apparentemente indecifrabili. Negli ultimi periodi una fase di flessione e di preoccupante inconsistenza. I numeri dicono che con la debacle di Pontedera è arrivata in casa eugubina la sesta sconfitta consecutiva in trasferta. Un record negativo che non succedeva dal lontano 2012-2013 (c'era addirittura un altro presidente, Marco Fioriti, alla guida del club rossoblu). Infatti bisogna tornare indietro di undici anni per ritrovare una sequenza così sfavorevole. Alla guida del Gubbio all'epoca c'era Andrea Sottil, tra il 18 novembre 2012 e il 17 febbraio 2013 aveva avuto lo stesso ruolino di marcia: sei sconfitte consecutive in trasferta rimediate in rapida sequenza con Avellino, Latina, Catanzaro, Frosinone, Pisa e Benevento. Nel mezzo ci fu una sconfitta nel derby contro il Perugia in casa: i grifoni si imposero per 3-2 a Gubbio il 20 gennaio 2013. I numeri dicono che la formazione di Piero Braglia nelle ultime otto partite ha conquistato solo una vittoria, tre pareggi e ben quattro sconfitte (equivalenti al 50%) totalizzando appena sei punti (media di 0,75 punti a gara). Non è certo un ruolino di marcia da playoff, all'opposto. Nella stagione passata Braglia era un allenatore camaleonte, che sapeva adattarsi ad ogni situazione. Oggi il suo Gubbio è diventato una squadra sgonfia, piatta, sempre uguale a se stessa. La sensazione è che la squadra rossoblu faccia fatica a trovare motivazioni nell'ordinaria amministrazione di una qualsiasi domenica di campionato, è come se non riuscisse a colmare i vuoti di certe assenze e a trovare alternative credibili al piano partita predefinito. E il vero problema è che il primo Gubbio di Braglia era una squadra con un approccio fluido che sapeva ordinarsi in un dinamismo grazie alle letture dei suoi calciatori più tecnici, come ad esempio alle intuizioni di Alessandro Arena (ora al Pisa) che era un calciatore veramente creativo nello scorso anno. In questa stagione invece, soprattutto negli ultimi mesi, proprio quei meccanismi si sono inceppati. O meglio: le ambizioni tattiche della squadra si sono appiattite, in campo non si vede più quella fame, quel carattere e quella determinazione per centrare il risultato a tutti i costi. Nelle ultime partite, per dirla brutalmente, il Gubbio ha perso ogni variabile possibile sul suo gioco, anche le azioni che portano alle occasioni da gol sono sempre e solo le più intuitive. Forse Braglia l'anno scorso era andato oltre i limiti di quel gruppo. Diciamo questo perchè questa parola è stata usata proprio Braglia nel post match di Pontedera: "Questa squadra ha dei limiti". Certe volte i campionati girano davvero su eventi imprevedibili, come l'errore dei singoli o il singolo episodio che può decidere una contesa. I rossoblu di queste ultime uscite sembrano l'esatto opposto di quel che si aspetta da una squadra di Piero Braglia, ovvero una compagine che lotta, che mostra grinta e non demorde mai su ogni pallone, e che non subisce gol così banalmente come è avvenuto proprio a Pontedera. Al netto di prospettive al momento sfocate, ci si aspetta una squadra con prospettive più rosee di quelle attuali. Una situazione creata da una dirigenza e un allenatore che hanno puntato tutte le fiches su una squadra che sulla carta sembra affidabile, ma che al momento purtroppo appare sgonfia, piatta, in alcuni interpreti e meccanismi. I risultati delle giovanili. La Primavera 3 di Davide Baiocco ha pareggiato con un pirotecnico 4-4 contro la capolista Avellino (reti di Arpaia con una doppietta, Conti e Marinelli). L'Under 17 di Federico Tafani ha vinto per 2-1 contro la Recanatese (in gol Duro e Panichella). L'Under 15 di Cristiano Della Vedova è stata sconfitta per 3-2 sempre dalla Recanatese (in gol Latini e Farache).            

►• 09 DICEMBRE 2023
Braglia: "Evidentemente abbiamo dei limiti. Serve orgoglio". Le foto di Pontedera-Gubbio

Sesta sconfitta consecutiva fuori dalle mura amiche. Ormai è crisi. I rossoblù escono a mani vuote pure da Pontedera. Granata che passano in vantaggio con Benedetti, ma i rossoblù trovano il pari con un'azione in contropiede di Udoh che trova l'angolino freddando il portiere in uscita. Ma i toscani prima della fine del primo tempo trovano il guizzo giusto per riportarsi in vantaggio ancora con Benedetti che calcia una rasoiata al volo e trova l'angolino basso. Le parole del trainer Piero Braglia a fine match: "Mi dispiace veramente. Onestamente non meritavamo di perdere questa partita, come è avvenuto tante altre volte. Ma non voglio adesso cercare alibi. Facciamo degli errori che paghiamo in maniera sistematica e in attacco facciamo molta fatica in base la mole di gioco espressa. Facciamo fatica ad intuire il passaggio del compagno, facciamo fatica a liberarsi dell'avversario, facciamo fatica ad attaccare il primo palo, tutte cose che ci stanno penalizzando molto e non riusciamo a sviluppare ciò su cui lavoriamo. Ormai è un dato di fatto. Basta un episodio e ci puniscono, non esiste proprio che perdiamo così tante partite di seguito non meritandole. Adesso diventa tutto più complicato e quindi bisogna darsi una svegliata. Bisogna capire in modo importante che è arrivato il momento di tirare fuori l'orgoglio, la cattiveria, bisogna essere cinici. Nel momento di difficoltà enorme del Pontedera abbiamo preso il secondo gol, non è possibile. Sempre le solite cose. Se c'è stata una difficoltà eccessiva a centrocampo? Fino al secondo gol del Pontedera, in verità, abbiamo fatto tutto ciò quello che avevamo preparato in settimana, poi nel momento in cui c'è stato questo errore su un fallo laterale non siamo riusciti più a mostrare cattiveria in campo. Adesso bisogna stare zitti e lavorare. Mi prendo ora tutte le mie responsabilità, non diamo la colpa ai calciatori perchè fanno quello che possono fare. In campo abbiamo la nostra fisionomia tuttavia negli ultimi trenta metri ci manca la cattiveria. Tutto ciò diventa preoccupante, probabilmente abbiamo dei limiti". Ecco le immagini di Pontedera e Gubbio. Si ringrazia la collaborazione di Luca Leggerini dell' Us Pontedera.

►• 09 DICEMBRE 2023
Gubbio piegato a Pontedera (2-1). Doppietta di Benedetti, non basta il gol segnato da Udoh

Pontedera contro Gubbio. La cronaca. Al 6' crossa da sinistra Angori in area dove svetta Nicastro ma il suo colpo di testa è centrale e para senza problemi Vettorel. Al 10' pericolo quando ancora Angori crossa da sinistra in area, ci prova di testa Benedetti ma respinge Mercadante, calcia a botta sicura Perretta ma stavolta si salva con il corpo Dimarco che sbroglia la matassa. All 11' invece è Fossati che entra in area da sinistra e calcia deciso di destro, tiro murato e Vettorel fa presa a terra. Al 12' lampo di Spina che prova a servire Udoh in area, ma niente di fatto. Al 14' granata in vantaggio: di fronte all'area ospite Di Massimo fallisce un appoggio, così ne approfitta Fossati che serve al limite Nicastro che a sua volta trova un corridoio per Benedetti che con un tocco morbido di destro insacca la sfera a fil di palo. Al 27' la prima reazione dei rossoblù con un lampo di Corsinelli che entra in area da destra e prova il tiro ma è murato da Pretato. Ma al 28' gli eugubini trovano il pareggio: sulla fascia Dimarco serve sulla trequarti Spina che si gira e trova un corridoio per Udoh che supera in velocità Martinelli, entra in area e di destro insacca la sfera a fil di palo a mezz'altezza. Al 30' lo stesso Udoh sguscia via al limite, con un tiro di destro in area tenta un pallonetto che costringe Vivoli a salvarsi con un volo plastico e con la punta delle dita riesce a deviare la sfera in angolo. Incredibile al 39' in quanto il Pontedera torna in vantaggio: direttamente da fallo laterale Espeche lancia lungo in area, in agguato c'è Benedetti che fa partire al volo una saetta di sinistro radente che fredda Vettorel: la palla si insacca nell'angolino basso. Ripresa. Al 13' proteste ospiti quando Corsinelli cade a terra dopo una presunta spinta di Catanese, di fronte al portiere in uscita, ma l'arbitro fa proseguire. Al 15' ci prova Fossati con un tiro di destro dal limite con la palla che viene intercettata a terra da Vettorel in tuffo. Al 19' si libera in area Rosaia che fa partire un tiro di destro teso che costringe Vivoli a salvarsi in tuffo con i guantoni in calcio d'angolo. Sul seguente angolo calciato in area da Rosaia, colpo di testa di Mercati con la palla che attraversa di poco alta il montante. Al 30' ci prova subito il neoentrato Di Gianni in area (su assist di Bulevardi), ma chiude Vivoli. Al 32' azione in velocità Angori, Ianesi e Nicastro che calcia a botta sicura in area, salva con il corpo Mercadante.     
Tabellino: Pontedera - Gubbio (2-1):
Pontedera (3-4-1-2): Vivoli; Pretato (28' st Calvani), Espeche,
Martinelli; Perretta (1' st Guidi), Ignacchiti, Catanese, Angori; Benedetti (29' st Delpupo); Nicastro (42' st Selleri), Fossati (21' st Ianesi). A disp.: Lewis, Ambrosini, Marrone, Paudice, Salvadori. All.: Canzi.
Gubbio (3-5-1-1): Vettorel; Tozzuolo, Signorini, Mercadante (35' st Pirrello); Corsinelli (30' st Frey), Mercati, Rosaia (24' st Bulevardi), Di Massimo, Dimarco (30' st Di Gianni); Spina; Udoh (24' st Montevago). A disp.: Greco, Brogni, Guerrini, Casolari. All.: Braglia.
Arbitro: Allegretta di Molfetta (Robilotta di Sala Consilina e Cozzuto di Formia); quarto uomo: Papagno di Roma 2.
Reti: 14' pt Benedetti (P), 28' pt Udoh (G), 39' pt Benedetti (P).
Ammoniti: Mercati (G), Catanese (P), Rosaia (G), Signorini (G), Delpupo (P), Selleri (P). Angoli: 1-7. Recupero: 2' pt; 5' st.

►• 08 DICEMBRE 2023
Braglia: "Troppi giudizi ho dovuto sentire, ora non parlo di altre cose. Sul modulo dico..."

Vigilia della partita contro il Pontedera. Le parole del trainer Piero Braglia: "Stiamo lavorando bene, al di là tutto, in campo ci siamo anche noi e quindi cercheremo di farci valere. Troppi giudizi ho sentito, bisogna fregarsene e andare avanti per la nostra strada. Sappiamo che facciamo fatica a fare gol. Davanti abbiamo Udoh, Montevago e Di Gianni, ognuno di loro ha certe caratteristiche. Tuttavia bisogna aspettare un attimo prima di dare delle grandi responsabilità a Di Gianni, mi pare giusto che prima se le prenda qualcun'altro. Purtroppo abbiamo delle defezioni, ormai ci siamo abituati, alla fine certe cose pesano. A livello tattico non possiamo giocare con il 4-3-3 come ha fatto il Pescara a Pontedera: noi abbiamo un certo tipo di calciatori, perciò solo in tre o quattro possono avere certe caratteristiche per giocare in una certa maniera, quindi dobbiamo lavorare con quello che abbiamo a disposizione. É giusto anche che i ragazzi ci diano delle risposte. Dobbiamo pensare partita dopo partita. Di Massimo di nuovo come mezzala? Credo che sia l'abito giusto, ha bisogno di stare dentro il gioco, in questa maniera lo ritengo più determinante perchè sa guidare la palla in modo veloce quando prende spazio. Assomiglia ad un ex calciatore della Juventus (Marco Tardelli ndr) per le qualità che possiede, infatti io Di Massimo lo definisco un centrocampista con libertà di agire. Quando saremo al completo a centrocampo vedrete, abbiamo una mediana molto tecnica, quindi già dico che più avanti ci si divertirà anche in questo anno. Tanti cambi sulle corsie esterne? Non è buon periodo per Morelli e si è fatto anche male. Mi piace la gente che attacca ma deve sapere anche coprire. Un conto fare il quinto ed essere propositivo, mi sta bene, ma devi essere in grado pure di tornare se vuoi giocare. Le considerazioni del presidente? Scusate, non voglio parlare di altre cose... veramente! Parlare di altre cose adesso non ha senso! Quando sarà il momento affronteremo pure questo argomento". Capitolo infortunati. Morelli sarà assente per via di un infortunio: si parla di uno strappo muscolare. La situazione di Chierico (distorsione al collaterale subita dieci giorni fa) è da valutare fino all'ultimo perchè ha recuperato ma non ha lavorato con il gruppo. Per Portanova si parla di problemi muscolari.

►• 06 DICEMBRE 2023
Tutto resta aperto nell'altalena della classifica. Occasione per non perdere ulteriore terreno

Sabato il Gubbio a Pontedera. Un'occasione per ripartire e poter scavalcare una diretta avversaria in classifica. Serve una svolta e invertire la rotta perchè nelle ultime sette sfide ha rimediato ben tre sconfitte e racimolato appena sei punti. Gli errori individuali, la mancata concretezza, alcuni singoli che non stanno rendendo come sperato. Tutto questo ha creato qualche malumore nell'ambiente e soprattutto nella proprietà, viste le dichiarazioni di disappunto del patron Notari negli ultimi giorni. Quel che conta adesso è ritrovare punti e morale per voltare pagina e tornare a correre in campionato. Di fronte ci sarà un Pontedera che è reduce dal recupero giocato martedì contro il Pescara: gli abruzzesi si sono imposti con un netto risultato (5-0), pertanto in casa granata c'è voglia di rivalsa. La squadra toscana si trova al settimo posto in classifica (in coabitazione con la Recanatese), in casa finora il cammino parla di tre vittorie, due pareggi e due sconfitte. Il trainer Max Canzi potrebbe schierare il 3-4-2-1. Cioè Lewis in porta, visto che il portiere titolare Stancampiano è infortunato (lesione del legamento crociato con interessamento del menisco). In difesa possibile il trio Calvani, Martinelli ed Espeche. Probabile a centrocampo il quartetto Perretta, Ignacchiti, Catanese e Angori. Sul fronte avanzato è prevedibile Benedetti e Ianesi sulla trequarti a supporto dell'unica punta Nicastro. In casa Gubbio sono out il lungodegente Galeandro (rottura del crociato nella trasferta di Chiavari contro l'Entella) e Chierico (distorsione del collaterale) che è in via di recupero. Possibile la conferma del modulo 3-5-1-1 usato contro la Spal che potrebbe trasformarsi in un 3-4-2-1. Un ipotesi di formazione. Vettorel in porta. Difesa a tre con Portanova, Signorini e Mercadante. A centrocampo il quintetto Morelli, Mercati, Rosaia, Di Massimo e Dimarco. Sul fronte avanzato Spina sulla trequarti a supporto del centravanti Udoh. Impossibile indovinare l'undici rossoblù. Quest'anno i cronisti che seguono il Gubbio si possono esporre solo a brutte figure. Nessuno è mai riuscito ad indovinare una formazione di Braglia. É difficile fare previsioni.     

►• 05 DICEMBRE 2023
Notari, panchine e tormenti. La cronistoria. Braglia è il decimo tecnico dall'era del patron

Il rapporto di Sauro Notari con gli allenatori del Gubbio ha sempre avuto dei momenti delicati anche se poi quasi tutti sono arrivati a fine anno, a parte un periodo travagliato a cavallo tra il 2017 e il 2019. Piero Braglia è il decimo tecnico sulla panchina rossoblù da quando Notari è entrato in carica da presidente nel 2014. Il primo fu Leonardo Acori, ma quella fu una stagione particolare perchè il Gubbio alla fine del girone di andata si trovava ai playoff mentre nel girone di ritorno è poi sprofondato nei playout: venne sostituito dal vice Marco Bonura, ma i rossoblù non evitarono la retrocessione. Un esordio non particolarmente fortunato per l'imprenditore delle acque minerali, ma poi si riscattò subito perchè nel giro di un anno il Gubbio ritornò subito tra i professionisti e l'anno seguente centrò anche i playoff (era il 2017). In quel biennio l'allenatore che fu scelto per una immediata rinascita era Giuseppe Magi e il tecnico pesarese non deluse le attese perchè riuscì al primo colpo a riportare subito il Gubbio in serie C e all'istante nell'anno seguente conquistò gli spareggi promozione da neopromosso. Un rapporto che però visse un momento di tensione a fine stagione tra presidente e allenatore, poi ampiamente risanato tanto è vero che tra i due poi negli anni è rimasto un ottimo rapporto. Al suo posto subentrò Giovanni Cornacchini (coadiuvato dal vice Renzo Tasso) che però l'anno successivo non partì bene e dopo poche partite venne esonerato dal club rossoblù. Infatti ebbe inizio un periodo tormentato per gli allenatori che sono transitati a Gubbio. Dal 2017 al 2020 si sono visti sei volti nuovi. Nella stagione 2017-2018 ci fu un susseguirsi di cambi in corsa: come dicevamo avvio con Giovanni Cornacchini (esonerato), fu chiamato Dino Pagliari (esonerato), perciò chiuse la stagione Alessandro Sandreani. L'anno successivo però la 'bandiera' cantianese che per oltre un decennio ha indossato la maglia rossoblù ebbe la stessa sorte dei suoi predecessori: fu allontanato e al suo posto arrivò in panchina Giuseppe Galderisi. A fine stagione però il rapporto si concluse perchè i punti di vista non collimavano. Arrivò Federico Guidi nell'estate 2019, anche lui non partì bene e dopo poche gare venne esonerato. Nacque così il clamoroso ritorno: Vincenzo Torrente fu richiamato dopo quel biennio magico dal 2009 al 2011, il tecnico che aveva vinto i due campionati di Seconda Divisione e di Prima Divisione (con promozione in serie B). Vincenzo Torrente rimase due anni e mezzo a Gubbio, proprio nell'ultima stagione (2021-2022) riuscì dopo cinque anni a riportare il Gubbio ai playoff nell'era Notari. Anche con lui ci furono momenti difficili, un rapporto che si è chiuso inaspettatamente in modo spiccio e rude: dall'illidio alla rottura. Così è iniziata l'era Piero Braglia sulla panchina dei rossoblù dall'estate 2022. Un avvio di campionato ottimo, poi un calo nel girone di ritorno, ma al termine è arrivato un invidiabile quinto posto. Qualche divergenza di vedute si sono presentate più avanti, quest'anno la musica non è più la stessa, con le dichiarazioni pepate e pungenti degli ultimi giorni. Panchine e tormenti. Un film già visto.            

►• 04 DICEMBRE 2023
Notari: "C'è fibrillazione nell'ambiente. Braglia ne risente. Su Di Gianni e Montevago dico..."

Parole che fanno rumore quelle del presidente Sauro Notari rilasciate al quotidiano 'Il Messaggero' nell'edizione umbra del lunedì. Dalla proprietà traspare una certa apprensione per gli ultimi risultati e in particolar modo crea timori la situazione di classifica attuale. Soprattutto nelle ultime settimane lo sfogo a distanza prosegue con un ambiente in trepidazione e nell'intervista il patron dei rossoblù tocca proprio diversi punti cruciali. Ecco alcuni estratti dell'intervista: "Trovo difficile spiegare questo periodo negativo. C'è un po' di fibrillazione in tutto l'ambiente, anche il mister ne risente. Bisogna capire le difficoltà e superarle assieme. Ci servono i punti e la classifica stessa li chiede: quota 21 punti non è abbastanza". Si tocca l'argomento dei giovani in rosa, lente di ingrandimento su due elementi su cui la società fa affidamento e il patron rossoblù afferma in maniera decisa: "Di Gianni merita spazio, me l'aspettavo come riprova della prestazione di Sassari. Voglio capire il motivo della sua esclusione (con la Spal ndr). Pure la situazione di Montevago va chiarita perchè è un talento, qualcosa evidentemente lo frena. Fa tutto parte di una problematica generale". Il presidente parla pure dell'assetto tattico: "La squadra deve trovare un'identità precisa, la formazione deve essere quella, poi ovviamente con i cambi in corso d'opera e con un'idea di squadra ben definita". A riguardo del tecnico Braglia, il patron Notari dice la sua con questa esclamazione: "L'allenatore non si discute per quello che rappresenta. Mi chiedo se possa aver perso un po' di carisma, c'è qualcosa di diverso rispetto al passato". Si parla anche di mercato e il presidente si esprime in questa maniera: "Cercheremo di cedere i giocatori meno utilizzati ed inserirne due o tre più pronti. Pensiamo a tre elementi per rafforzare la rosa. Il Ds Mignemi è bravo (ci penserà lui ndr)". L'articolo nel link (» leggi). I risultati delle giovanili nel weekend. L'Under 17 di Federico Tafani ha vinto in trasferta per 3-2 ad Arezzo con le reti di Naticchi, Mancini e Becciolotti. L'Under 15 di Cristiano Della Vedova è stata sconfitta per 3-1 ad Arezzo: rete eugubina di Gabellone.

►• 02 DICEMBRE 2023
Braglia: "C'è caccia alle streghe". Signorini: "Non solo lati negativi". Le foto di Gubbio-Spal

Il Gubbio non va oltre lo zero a zero con la Spal. Una occasione nitida per tempo. La traversa colpita nel primo tempo da Corsinelli e un altro montante centrato nella ripresa da Di Massimo. Detto ciò, il trainer Piero Braglia vede il bicchiere mezzo pieno: "É stata fatta una buona gara. Abbiamo costruito delle occasioni e siamo tornati ad essere compatti. Nel calcio ci vuole fortuna. É inutile che andiamo a cercare per forza sempre qualcosa di sbagliato. Infatti stiamo abituando un po' tutti in una certa maniera (...). Ci andiamo a creare dei problemi da soli. In questo momento non ci gira bene nulla e va preso atto, ma non abbiamo concesso nulla. Abbiamo sbagliato due partite in sedici incontri che abbiamo giocato. Sta venendo fuori una situazione che a me non piace per nulla perchè qua non siamo mai contenti. Abbiamo cambiato assetto, la squadra si è impegnata, che cosa altro devo fare io? Ognuno vede il calcio come vuole ed è libero di farlo, per carità. Però qua siamo in serie C, non siamo il Real Madrid. Non bisogna fare la caccia alle streghe. Ed io tiro dritto per la mia strada, poi vediamo". Le parole del centrocampista Alessandro Mercati: "Giusto atteggiamento all'approccio. Abbiamo dimostrato che siamo all'altezza. Chiaramente non siamo stati fortunati nelle occasioni create, forse ci è mancata una certa cattiveria davanti alla porta, perciò li ritengo come due punti persi perchè meritavamo di vincere. I punti persi ci cominciano a pesare eccome perchè la squadra è ottima, come potenzialità possiamo essere benissimo tra le prime cinque del girone". Le frasi del capitano Andrea Signorini: "Abbiamo fatto bene, ci è mancato solo il gol e quindi lo ritengo un punto di partenza. Abbiamo giocato bene, abbiamo creato e subito poco. La strada da proseguire è questa. Per la dinamica della partita sono due punti persi. Però quando non si può vincere, è meglio non perdere. Non guardiamo solamente i lati negativi. Tireremo le somme dopo le prossime tre partite". Il tecnico dei ferraresi Leonardo Colucci: "Un punto che ci dà morale. Tuttavia la squadra ultimamente sta facendo bene, solo che ci manca l'ultimo passaggio. Solamente durante la ripresa ci siamo abbassati troppo dando coraggio al Gubbio, ma poi con tre cambi abbiamo rimesso le cose a posto, anche se abbiamo sbagliato alcuni fraseggi. Ma stiamo migliorando anche se talvolta ci mettiamo in difficoltà da soli". Ecco le immagini di Gubbio e Spal. Fotoservizio di Gianfranco Gavirati.

►• 02 DICEMBRE 2023
Il Gubbio non oltrepassa il muro Spal (0-0). Due legni colpiti da Corsinelli e Di Massimo

Gubbio contro Spal. La cronaca. Al 9' disattenzione a centrocampo degli eugubini, parte così dalla trequarti Antenucci che lancia un filtrante per Rabbi che si trova a tu per tu con il portiere in uscita, tiro debole dell'attaccante spallino ma Vettorel è reattivo a respingere in tuffo con le gambe. Al 14' su assist volante dalla trequarti di Maistro verso l'area, Rabbi si gira in un fazzoletto e si fa pericoloso, ma ancora una volta Vettorel in uscita è lesto a chiudere lo specchio della porta e arpiona la sfera con le mani in scivolata. Al 19' invece in contropiede Spina innesca dalla trequarti Udoh che entra in area ma viene anticipato in uscita da Alfonso. Al 29' fiammata dei rossoblù: parte tutto da Spina dalla trequarti che serve sulla sinistra Dimarco che dal fondo crossa in area dove giunge il secondo quinto da destra, ovvero con Corsinelli che in corsa colpisce di testa ma nella circostanza è sfortunato in quanto la palla colpisce la traversa piena. La ripresa. Fase di stanca fino al 14' quando c'è un'altra fiammata: è lesto a centrocampo Di Massimo che ruba palla, si porta in velocità verso la porta e dal limite fa partire un tiro di destro fulmineo con la sfera che colpisce la traversa interna. Al 22' c'è Rao che si mette in proprio, va via sulla sinistra, si accentra e una volta al limite fa partire un tiro a girare di destro con la palla che sfiora l'incrocio. Al 32' invece è lesto Spina a rubare palla sulla destra, si invola sulla fascia in velocità e mette in mezzo una palla d'oro per Montevago che manca un rigore in movimento calciando alto la palla di destro. Al 44' ci prova Di Massimo con una conclusione fulminea dalla distanza con la palla che esce di poco a lato.    
Tabellino: Gubbio - Spal (0-0):
Gubbio (3-5-1-1): Vettorel; Tozzuolo, Signorini, Mercadante; Corsinelli (31' st Morelli), Mercati (15' st Bulevardi), Rosaia, Di Massimo, Dimarco; Spina; Udoh (15' st Montevago). A disp.: Greco, Frey, Pirrello, Brogni, Portanova, Casolari, Di Gianni. All.: Braglia.
Spal (4-3-3): Alfonso; Bruscagin (14' st Fiordaliso), Peda, Bassoli, Celia (14' st Tripaldelli); Collodel, Carraro, Maistro (41' st Parravicini); Rabbi, Antenucci (43' st Valentini), Rao (14' st Orfei). A disp.: Meneghetti, Del Favero, Bertini, Saiani, Dumbravanu, Puletto, Angeletti, Deme. All.: Colucci.
Arbitro: Cerbasi di Arezzo (Fracchiolla e Alessandrino di Bari); quarto uomo: Bonci di Pesaro.
Ammoniti: Carraro (S), Rabbi (S), Mercadante (G), Rosaia (G), Spina (G). Angoli: 4-1. Recupero: 1' pt; 4' st. Spettatori: 1040 (621 abbonati); di cui 149 provenienti da Ferrara.

►• 01 DICEMBRE 2023
Braglia: "Siamo da decimo posto in sù. Quest'anno vedo che si continua a parlare troppo"

Il tecnico Piero Braglia parla di tutto alla vigilia del match contro la Spal. Non mancano dei messaggi crittografati da parte dell'allenatore toscano. Di seguito alcuni passaggi in sintesi delle sue parole: "La Spal ha un grande organico, è una grande squadra con giovani veramente bravi, voglio dire hanno Antenucci, Bruscagin o Maistro e forse si trovano in difficoltà a capire la categoria della C. Però noi proveniamo dalla peggiore partita dell'anno contro la Torres e quindi mi aspetto risposte. Stiamo faticando, ogni punto ha un valore enorme e quindi dobbiamo giocare con più aggressività, cattiveria e determinazione mentre invece siamo troppo leggeri e superficiali". Il tecnico manda alcuni messaggi subliminali all'ambiente: "Nel calcio chi non fa una mazza non sbaglia mai, mentre chi è che fa (...). Mi viene da ridere quando qualcuno fa certe considerazioni: lascio parlare tutti perchè porto rispetto, però nessuno sa cosa ci sta succedendo. Abbiamo recuperato un calciatore sabato scorso altrimenti dovevamo adattare un difensore in mezzo al campo. Prima di salire in aereo, a Bologna, si è sentito anche male. Poi mi devo sentirmi dire o le leggere o scrivere altre cose. Ma io ribadisco, noi stiamo raschiando il barile, tra difficoltà di organico, tra gli infortuni, e via dicendo. Se qui qualcuno pensa di vincere il campionato, io non ci posso fare niente. Cioè, quest'anno vedo che si continua troppo a parlare. Noi siamo una squadra da decimo posto in sù, quando siamo tutti. In pochi fanno notare che abbiamo under del 2002 e del 2003, perciò c'è bisogno di tempo per farli sbocciare. Questo va tenuto sempre presente. Bisogna fare quadrare i conti perchè il presidente Notari è stato chiaro che devono giocare dei giovani, noi lo sappiamo e lo abbiamo accettato, ci mancherebbe. Tuttavia ci vuole anche un po' di pazienza o no? Dico io. Speriamo che qualcuno faccia come Di Stefano l'anno scorso che è cresciuto a campionato in corso. Noi dobbiamo fare i fatti, questo è altrettanto vero". Può essere il turno del baby attaccante Vincenzo Di Gianni? "É entrato subito bene a Sassari perchè era libero di testa, direi che ha fatto molto bene. Però non carichiamo troppo questo ragazzo di responsabilità. Abbiamo Di Gianni ma anche Montevago. Chi si doveva caricare le responsabilità sono altri. Basta chiacchiere. Qualcuno si prenda le sue responsabilità. Cosa intendo? Che qualche calciatore deve stare più in piedi e meno in terra: i difensori altrui menano come fabbri nei nostri confronti, ed io voglio vedere i nostri attaccanti che non si buttano a terra per ogni minimo contrasto, oppure urlano, perchè hanno le mani per difendersi, per aggrapparsi, perciò devono lottare. Ma io credo in questi ragazzi, perciò aspetto risposte. Zero alibi per tutti. Non bisogna sbagliare atteggiamento". Si affronta anche l'argomento delle strutture: "Capisco che la società sta facendo di tutto. Alterniamo un po' il campo del Barbetti, a volte andiamo al Beniamino Ubaldi quando ce lo concedono e se troviamo un altro campo che rispecchia le nostre prerogative ci potrebbe risolvere una serie di problemi. L'ultimo mese ci siamo allenati troppo spesso nell'antistadio: dico chiaramente che non ci sono le misure adatte, è stretto, c'è un muro accanto e non capisco perchè non viene demolito, perciò ci arrangiamo finchè non troveremo di meglio".


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Gubbio-Verona 1-1
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24 ottobre 2011:
Gubbio-Torino 1-0
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6 gennaio 2012:
Gubbio-Bari 2-2
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28 gennaio 2012:
Gubbio-Sampdoria 0-0
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28 aprile 2012:
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