SERIE C - GIRONE B
QUARTA GIORNATA
DOM. 15 SETTEMBRE 2024
STADIO RENATO CURI
ORE 20:45

PERUGIA

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QUINTA GIORNATA
VEN. 20 SETTEMBRE 2024
STADIO PIETRO BARBETTI
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GIRONE B SERIE C
2024-2025

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Pineto
Pianese
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Campobasso
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QUARTA GIORNATA
DOM. 15 SETTEMBRE 2024

Arezzo
Legnago

1
0

Campobasso
Torres

0
1

Lucchese
Rimini lunedi

-
-

Milan Futuro
Ascoli

0
2

Pescara
Pianese 
lunedi

-
-

Sestri Levante
Spal

1
3

Ternana
Pineto

3
0

Virtus Entella
Carpi

1
1

Vis Pesaro
Pontedera

2
0

Marcatori 2024-2025
Serie C - Girone B

Montevago Perugia
Cianci Ternana
Antenucci Spal

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3
3

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Marcatori Gubbio
2024-2025

D'Ursi
Tommasini

2
1

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QUINTA GIORNATA
DOM. 22 SETTEMBRE 2024

Gubbio-Campobasso

Ascoli-Lucchese

Legnago-Sestri Levante

Pescara-Perugia

Pianese-Entella

Pontedera-Arezzo

Rimini-Milan Futuro

Spal-Carpi

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►• 29 MAGGIO 2024
Arcipreti: "Torneo positivo. Mi é piaciuto Udoh. Adesso non si può sbagliare ds e tecnico"

Intervista con l'ex direttore sportivo di Gubbio, Perugia, Ancona e Sambenedettese. Ha seguito dagli spalti ai playoff le partite di Gubbio (in compagnia di Walter Novellino) e Perugia. Stiamo parlando di Alvaro Arcipreti. Prima domanda. Il Gubbio visto con il Rimini ai playoff, un giudizio? "Onestamente un grande rammarico per il Gubbio. Mi é dispiaciuto e spiego il perché: nel primo tempo meglio il Gubbio che ha avuto le sue occasioni ma non è riuscito a sfruttarle; nella ripresa invece c'è stato il braccino corto così hanno preso il sopravvento i riminesi. Il Gubbio obiettivamente poteva passare il turno. Ai punti poteva essere un pareggio, dispiace perchè era un turno alla portata. Credo che ci sia stata una delusione generale soprattutto dopo il campionato che aveva disputato il Gubbio". Appunto, un suo giudizio sul quinto posto? "Positivo. Quando ho avuto modo di vederlo il Gubbio mi ha fatto sempre una bella impressione. Braglia ha fatto un buon lavoro. Però, sai, il fatto di essere uscito al primo turno offusca leggermente quanto fatto in precedenza. Detto ciò un bel voto per il campionato, nei playoff purtroppo con le partite secche può succedere di tutto". Ma c'è un calciatore in particolare da citare? "Sì, King Udoh: per gli attaccanti contano i gol e quindi per me ha fatto un buon campionato. Eppure in tribuna ho sentito dei commenti non proprio positivi su di lui". Cosa pensa invece delle dimissioni di Braglia e della rescissione di Mignemi? "Sinceramente, un po' me l'aspettavo. La mia sensazione é quella che, dopo una uscita così amara, entrambi hanno considerato che forse era finito un ciclo. Per me, tutti e due, hanno fatto bene a Gubbio. Braglia é un allenatore che stimo molto, ma finito un ciclo ha pensato di crearsi nuovi stimoli. Mi dicono che é vicino al Campobasso e che gli hanno proposto un contratto annuale, all'inizio invece pensavo che andasse ad Arezzo. Comunque sia Campobasso é una piazza non facile ma c'è tanto entusiasmo: potrebbe essere un posto buono sia per lui sia per la squadra molisana. Mignemi é un giovane emergente, ma per il suo addio penso che sia stato condizionato dal fatto anche che se ne era andato Braglia: questo é un mio parere". Adesso il Gubbio é ad un bivio, dovrà ripartire da zero, quindi? "Ho fiducia nel presidente: generalmente Notari non ha fatto errori in queste annate tutto sommato, ormai ha un certa esperienza, magari consigliato dei dirigenti che ha intorno. Credo che uno dei due (allenatore o diesse ndr) sarà molto probabilmente giovane. Ovviamente va cercata un'accoppiata giusta: la scelta non é facile e non si può sbagliare, soprattutto l'affiatamento tra le due figure". Parliamo adesso del Perugia, un giudizio? "Campionato deludente. Le aspettative erano diverse. Diciamo che ha dominato il Cesena, poi é venuta fuori la Torres, però il Perugia poteva avere i numeri tecnici per arrivare almeno secondo o terzo in classifica. Alla fine c'è stata una delusione totale perché é uscito ai playoff in maniera veramente pessima (con la Carrarese ndr). Avevo visto anche la partita contro il Rimini ed è stata molto stentata: a confronto il Gubbio aveva fatto molto meglio del Perugia con i romagnoli. Poi per una piazza di Perugia, capite bene (...). Inoltre il cambio dell'allenatore (da Baldini a Formisano ndr) non ha migliorato la situazione: anzi, anzi".

►• 28 MAGGIO 2024
Sliding doors. Dopo Braglia, ai saluti anche il diesse Mignemi. Ora si ripartirà da zero

Sliding doors. Porte girevoli in casa Gubbio. Dopo Braglia, ai saluti pure il diesse Mignemi. Tra l'altro lo avevamo scritto lo scorso 9 maggio (basta leggere gli articoli nel nostro archivio news), con una previsione: «C'è aria di rivoluzione». Lo scorso 14 maggio avevamo scritto: «Braglia ha capito che é finito un ciclo, nei prossimi giorni si capirà se anche per Mignemi é finito un ciclo». Così é avvenuto. Adesso si ricomincia da zero. Dopo tre stagioni lascia il direttore sportivo Davide Mignemi che ha rescisso consensualmente il contratto in vigore fino al 30 giugno 2025 con il sodalizio rossoblù. La stessa cosa sta avvenendo con l'allenatore Piero Braglia (anch'egli rinunciando al contratto che era in scadenza nel 2025) dopo le sue dimissioni che sono arrivate all'indomani del match dei playoff tra Gubbio e Rimini. Adesso cambia totalmente lo scenario in casa Gubbio. Da stabilire innanzitutto quali obiettivi si pone la società per la prossima stagione. Se restano le ambizioni di migliorare il quinto posto oppure darsi una ridimensionata. Da stabilire quale sarà il nuovo direttore sportivo che a sua dovrà scegliere il nuovo allenatore, a meno che la società eugubina decida di prendere un nuovo tecnico prima dell'avvento di un nuovo operatore di mercato. Tanti punti interrogativi, un fiume di quesiti che al momento non trovano risposta. Lasciamo allora spazio alle dichiarazioni. Cosa dice il direttore sportivo Davide Mignemi al termine del suo mandato in rossoblù: "Quando sono arrivato al Gubbio ho trovato una realtà che mi ha accolto con calore e mi sono sentito come a casa. Il mio impegno in questi tre anni é stato volto a contribuire alla crescita della Società del Gubbio e di tutto il movimento, sperando un giorno di poter lasciare il club a un livello superiore. Ringrazio di vero cuore il presidente Notari, il direttore generale, il responsabile del Settore Giovanile, la segreteria, i magazzinieri, i fisioterapisti, il dottore, il team manager ma soprattutto gli allenatori ed i calciatori che in questo triennio hanno dato l’anima per questa maglia. Infine, un ringraziamento particolare alla Città di Gubbio ed alla sua tifoseria: abbiamo vissuto insieme grandi emozioni e porterò sempre nel cuore i colori rossoblù". Le parole del presidente Sauro Notari: "Con il ds Mignemi abbiamo subito instaurato un rapporto positivo, abbiamo trascorso tre anni intensi e pieni di soddisfazioni. Oggi si conclude un ciclo che ci ha permesso di raggiungere traguardi importanti, rilanciando le ambizioni del Gubbio a livello nazionale. Voglio esprimere a Mignemi la mia più sincera gratitudine per l'impegno, la passione e la professionalità dimostrati nel suo lavoro, e per aver raggiunto tutti gli obiettivi sportivi prefissati nei tre anni di collaborazione".

►• 26 MAGGIO 2024
Gubbio, é tempo delle riflessioni. Braglia nel mirino del Campobasso. Zebi alla Reggiana

Sta iniziando una nuova settimana dove si sta cercando di capire come si sta delineando il futuro della Gubbio calcistica. Intanto arrivano le prime voci di interesse per Piero Braglia dopo che nelle scorse settimane si era parlato di un sondaggio da parte di Livorno, Pianese e Triestina. Adesso si fa largo un'altra ipotesi. Braglia é in lizza per la panchina del Campobasso appena promosso in serie C. La società del capoluogo molisano guidata dall'imprenditore statunitense Matt Rizzetta, che da Brooklyn di New York si é legato al Campobasso, sugli scia di altri imprenditori americani approdati nel calcio italiano, pensa in grande con determinazione. Adesso il tema più caldo per la piazza campobassana é la scelta dell'allenatore. Il primo tecnico cercato da Rizzetta é quello di Delio Rossi, con un passato illustre nel quale ha guidato squadre di serie A (vedasi Lecce, Lazio, Atalanta, Bologna, Fiorentina e Sampdoria). Che si faccia o no l'affare con un allenatore da un curriculum invidiale, si capiscono già le intenzioni della proprietà americana che vuole essere protagonista anche in Lega Pro. Ma da quanto trapela dagli organi di informazione on line di origine molisana, é viva la pista che porta al tecnico del Gubbio (ormai ex), Piero Braglia, in quanto viene considerato un altro nome di assoluto livello. Per la cronaca ne danno notizia sia ilgiornaledelmolise.it che quotidianomolise.com (quest'ultimo parla anche di un sondaggio verso Troise che ha appena lasciato il Rimini). Sul fronte diesse per adesso nessuna novità di rilievo. L'unica notizia riguarda un eugubino: l'ex direttore sportivo del Cesena e del Novara, Moreno Zebi, andrà a lavorare con la Reggiana in serie B per affiancare Marcello Pizzimenti che a sua volta é diventato il nuovo responsabile dell'area tecnica della formazione emiliana, visto che questa carica era rimasta vacante dopo l'addio di Roberto Goretti che andrà alla Fiorentina. Un'altra notizia che riguarda un ex rossoblù: in arrivo a Rimini come responsabile delle giovanili Enea Corsi, finora aveva ricoperto lo stesso ruolo alla Vis Pesaro. Corsi é stato a Gubbio lavorando con Alessandro Sandreani quando é stato allenatore sia delle giovanili che della prima squadra rossoblù (in quella precisa occasione é stato collaboratore tecnico proprio di Sandreani). Chissà, il primo nome dei nuovi tecnici del nuovo corso del Rimini potrebbe essere proprio lui: Alessandro Sandreani (con il vice Marco Briganti). In casa Gubbio invece il nome dell'allenatore é per ora top secret. Secondo alcuni rumours si fa strada anche la pista che porta ad un allenatore giovane e, stando alle ultime indiscrezioni in nostro possesso, si pensa pure ad un eugubino. Per qualcuno potrebbe essere la figura giusta per riportare un po' di eugubinità nella struttura e per ricreare un certo feeling con la piazza. Stiamo parlando di Leonardo Argentina che nell'ultima stagione ha lavorato in Svizzera nella massima serie con la squadra dell'Yverdon Sport che ha raggiunto una miracolosa salvezza raggiungendo il decimo posto: infatti Yverdon les Bains conta appena 29.990 abitanti (più o meno come il comune di Gubbio). Il campionato elvetico é stato vinto dallo Young Boys davanti al Lugano e al Servette mentre l'Yverdon Sports si é piazzato a pari punti con Losanna e Basilea. Leonardo Argentina, 41enne, possiede il patentino come allenatore Master Lega Uefa Pro, e nella Premier League elvetica all'Yverdon ha ricoperto il ruolo di analista tattico prima con il trainer Schallibaum (di seguito passato alla squadra zurighese del Grasshoppers) e poi con il tecnico Mangiarratti.     

►• 22 MAGGIO 2024
Giammarioli: "Gubbio, bel lavoro. Braglia, figura di maggior peso. Ora un tecnico giovane..."

Quattro chiacchiere sincere con domande secche con l'ex direttore sportivo di Gubbio e Cremonese, eugubino doc, stiamo parlando di Stefano Giammarioli. Primo commento, un giudizio sulla stagione del Gubbio? "Direi molto positiva. Il presidente Notari, Braglia e Mignemi in due anni hanno fatto un ottimo lavoro ben organizzato con il raggiungimento di due quinti posti. Perciò da tifoso posso solo fare i complimenti a tutta la struttura. Dispiace per i playoff perché onestamente il Gubbio aveva delle qualità per andare molto più avanti, però le partite secche sono maledette e perdere così negli ultimi minuti con il Rimini é stato un dispiacere enorme. Ma non si può dimenticare la buonissima annata in campionato". Un quinto posto equivale al reale potenziale di questo Gubbio? "Credo che Braglia sia uno dei migliori allenatori che esistano nella categoria. Ognuno ovviamente ha la sua personalità, é un allenatore che può sembrare così duro caratterialmente, ma senza dubbio gli lascerei le mie chiavi di casa. Preferisco questo tipo di persone anziché quegli allenatori che assomigliano ai pretini e poi non si dimostrano degli uomini veri. Secondo me Braglia é una persona schietta, determinata, per cui il suo lavoro si é notato all'interno della struttura, e credo che ha valorizzato anche il lavoro del direttore Mignemi che tra l'altro ha lavorato molto bene a Gubbio. Credo che Braglia é stata la figura di maggior peso in queste ultime due stagioni". Invece cosa ne pensa delle sue dimissioni? "Mi hanno deluso. Spiego il perché: per la caratura dell'allenatore come detto prima, non ho condiviso il fatto che un tecnico che viene da fuori Gubbio ha tirato fuori degli argomenti non prettamente tecnici. Credo che non sia stato giusto. Gubbio ha una storia di 115 anni, a volte nemmeno tanti presidenti che hanno fatto la storia della Gubbio calcistica avevano tirato fuori certe questioni. Per me in questo c'è stata una caduta di stile. Purtroppo ha affrontato argomenti che a mio avviso vanno ben oltre il campo di orientamento di un allenatore. Tutto ciò non toglie che é un bravissimo allenatore". Mignemi e il suo futuro, é un rebus, lei che pensa? "É un direttore sportivo giovane e ha avuto adesso la sua prima esperienza fuori dalla sua regione. É stato molto intelligente a stare vicino a Braglia perché credo che gli abbia insegnato tante cose. L'unico consiglio che posso dargli é di non avere fretta, al di là delle richieste che sicuramente avrà avuto. Da tifoso spero che continui con il Gubbio". Al patron Notari e al suo entourage, quale figura di allenatore consiglierebbe? "Con il presidente ho un buon rapporto, nel passato c'é stato qualche malinteso, ma ci siamo subito chiariti e adesso c'é grande rispetto tra le parti. Posso solo consigliare di prendere un allenatore giovane, con entusiasmo e con idee di calcio nuove. Forse é l'occasione giusta. Notari ormai ha raggiunto una maturità da presidente importante. Penso che seguirà questa linea". Mentre lei, Giammarioli, cosa fa? "Finora ho seguito dei progetti all'estero che riguardano i giovani e ho avuto modo di conoscere dei talenti importanti. Non nascondo che in questo periodo ho avuto dei colloqui con alcuni presidenti e sto pensando seriamente di tornare in pista come direttore sportivo".

►• 21 MAGGIO 2024
Diesse, rebus sul futuro. Casting allenatore in alto mare. Durano i boatos da fuori regione

Il futuro della carica del direttore sportivo Davide Mignemi sta diventando un vero e proprio rebus. Se da una parte la società é disposta a trattenerlo, dall'altra parte giungono voci continue di un possibile addio. Ovviamente sono notizie che non filtrano da Gubbio. Nelle ultime ore c'è di nuovo una voce che proviene da Ancona. Si sbilanciano scrivendo che per scegliere il direttore sportivo c'è un filo diretto con il presidente Tiong e ribadiscono che Mignemi é in pole. Lo scrive Ilrestodelcarlino.it che aggiunge che il diesse del Gubbio resta il nome che potrebbe fare il caso della società dorica. Infatti ad Ancona si sta cercando il professionista giusto che raccolga il testimone lasciato pro tempore all'amministratore delegato Nocelli dopo le dimissioni di Micciola. Allo stesso tempo dalla Sicilia insistono che Mignemi potrebbe trasferirsi a Siracusa. L'ambiziosa proprietà del presidente Ricci, si legge nel sito Seried24.com, ha deciso di affidare la panchina a Turati, attuale collaboratore tecnico della Fiorentina, e il compito di costruire la rosa per il prossimo campionato spetterà invece a Davide Mignemi. Si era parlato anche di un approccio del Catania, ma in base a quanto scritto giorni fa da Tuttomercatoweb.com e nelle ultime ore da Tuttocalciocatania.com, avanza la candidatura di Francesco Palmieri che é pronto a lasciare il Sassuolo dove dal 2015 é responsabile del settore giovanile. Si parla inoltre che ad inizio settimana c'é stato un incontro tra il patron Notari e il direttore sportivo Mignemi, ma per adesso nessuna notizia trapela a riguardo. Restano molti punti interrogativi. Per il resto non ci sono novità rilevanti. Gubbio in alto mare per il nuovo allenatore. Nomi papabili al momento non ce ne sono, dipenderà molto dalla scelta di chi sarà il direttore sportivo, con i risvolti che si fanno sempre più complicati. Le dimissioni di Braglia hanno creato un vuoto con una casella da colmare, la caccia é ufficialmente aperta. Alcuni nomi plausibili erano usciti fuori la scorsa settimana ma le piste da percorrere non sono così semplici. Si era parlato di Enrico Barilari che é stato definito l'allenatore dei miracoli perché ha raggiunto una clamorosa salvezza con il Sestri Levante giocando praticamente sempre fuori casa, ma secondo i rumours di mercato il giovane tecnico ha attirato le attenzioni di diversi clubs tra i quali Rimini, Pontedera ed Arezzo, oltretutto si é sparsa la voce di un interessamento della Juventus Next Gen che, in caso di addio con Brambilla, potrebbe essere il profilo giusto per i bianconeri. Si era parlato anche di Max Canzi dopo l'esperienza con il Pontedera, ma é destinato ad allenare la Juventus Women (la squadra femminile della Juventus). Il calciomercato é un contesto dagli equilibri labili e scenari mutevoli. Evoluzione frenetica di fatti e accadimenti. Time will tell (il tempo lo dirà).

►• 20 MAGGIO 2024
Da playoff a playoff. I numeri degli spettatori degli ultimi anni e del 2010. Calo del 63,5%

Da playoff a playoff. Tutti i numeri. Esposizione particolareggiata compiuta seguendo esclusivamente l'ordine cronologico dei fatti. Partiamo dai giorni nostri. Nei playoff in serie C attuali quanti spettatori hanno seguito le partite sugli spalti. Il record a Catania (contro l'Atalanta Under 23) con 19739 tifosi sugli spalti. A Vicenza contro il Taranto 10830 spettatori, con oltre 1200 tifosi tarantini che si sono sobbarcati 890 chilometri di sola andata. A Benevento contro la Triestina 6014 spettatori. A Carrara in Carrarese contro il Perugia c'erano 3029 spettatori. Numeri importanti per la terza serie. Ma adesso entriamo nello specifico e parliamo del Gubbio. Come si é comportato il pubblico eugubino durante i playoff. Nell'unico incontro disputato in questa stagione, ovvero Gubbio-Rimini, erano presenti 1442 spettatori, dei quali 362 provenienti da Rimini. L'anno scorso (2023) i rossoblù, sempre con Braglia in panchina, avevano disputato tre incontri in casa arrivando fino alla fase nazionale. Nel primo turno, ovvero in Gubbio-Recanatese (finita 1-1) erano presenti 1014 spettatori (di cui 68 di Recanati). Nel turno successivo (nella seconda fase) in Gubbio-Pontedera (conclusasi sempre per 1-1) erano presenti 1126 spettatori (di cui 81 provenienti da Pontedera). Nella fase nazionale nella gara di andata in Gubbio-Entella (finita 2-0) erano presenti 1036 spettatori. Poi al ritorno si é giocato a Chiavari con il passaggio del turno dei biancocelesti liguri. L'anno prima (2022) ecco quali sono stati i numeri delle presenze ai playoff: nel primo turno in Gubbio-Lucchese con Torrente in panchina (finita 1-0) erano presenti 1767 spettatori (dei quali 610 provenienti da Lucca). Poi nel turno successivo si é giocato a Pescara con il passaggio del turno dei biancazzurri. Nel 2017, con Giuseppe Magi in panchina, nel primo turno a Gubbio tra i rossoblù eugubini e la Sambenedettese erano presenti 2190 spettatori (dei quali 802 provenienti da San Benedetto del Tronto). Numeri alla mano. Cosa successe invece nel 2010 ai playoff di Seconda Divisione. Nella partita di semifinale in casa contro il Fano erano presenti 2500 spettatori (dei quali 265 di Fano). Ecco le immagini fotografiche. Nella partita in casa nella finale di andata contro il San Marino erano presenti 3000 spettatori (di cui 46 sammarinesi). Anche in questo caso vi mostriamo le immagini. Nel ritorno sappiamo tutti che 2624 eugubini si trasferirono sul Titano come si può vedere da queste immagini. I dati dimostrano che la carica degli spettatori é andata scemando, nel giro di un decennio si é perso il 63,5% di presenze sugli spalti ai playoff. Forse erano altri tempi, forse i playoff erano più diretti e alletanti, ma il dato statistico è significativo.       

►• 19 MAGGIO 2024
Passo cruciale: un tecnico in linea con la 'forma mentis' della società per alzare l'asticella

Tutto nella vita nasce per poi raggiungere una conclusione. Nel mondo del calcio, tale affermazione prende quota in pochi attimi. Gli allenatori passano, i calciatori passano, una continua rotazione che si é vissuta continuamente negli ultimi anni a Gubbio. D'altronde nelle ultime dieci stagioni si sono succeduti undici allenatori nel team eugubino. Niente di nuovo quindi. Tuttavia in via Parruccini tira aria di rivoluzione. C'é aria di riflessioni e ragionamenti in casa rossoblù, soprattutto ora per quanto riguarda il futuro. Oltre alla panchina, con Braglia che si é dimesso dal suo incarico, non ci sono ancora certezze sul ruolo del direttore sportivo (resta Mignemi o se ne va?), pertanto di fronte a queste figure ruota tutto il resto. L'unica certezza é la società che per il decimo anno consecutivo é guidata dal patron Sauro Notari (imprenditore delle acque minerali) che é pronto a ripartire garantendo di giocare una nuova stagione in terza serie. Ancora una volta, di questo va dato atto. Questo non é poco per una realtà come Gubbio nell'attualità. Che poi si potrebbe fare molto meglio sia a livello organizzativo e sia a livello comunicativo per avere più attrattiva, questo é un altro tipo di discorso, e qui ci sarebbe da aprire un capitolo a parte. Adesso il nocciolo della questione é capire da quale staff tecnico ripartirà il Gubbio. Dovrà essere trovato un allenatore che sia capace di integrarsi nella realtà di Gubbio. Non sarà facile per la società trovare un sostituto che possa garantire di migliorare un quinto posto, nonostante la grande amarezza dell'uscita repentina ai playoff. Non sarà probabilmente facile nemmeno per Braglia migliorare l'ultima performance in un'altra piazza. Ma il mondo si evolve alla velocità della luce. Stargli dietro comincia ad essere molto difficile. La società adesso dovrà trovare la figura giusta per guidare la panchina rossoblù, quindi servirà dell'altro per alzare l'asticella della competitivà e consolidarsi ad un certo livello. Braglia ha fatto capire che più di così non si può dare, dopo le ultime esternazioni a livello prettamente logistico, espressioni che non sono state digerite dal presidente Notari (come detto pubblicamente in tv su Trg Network lunedì scorso), e quindi sono inconciliabili con la visione imprenditoriale della proprietà. Ecco perché, a cominciare anzitutto che sia congeniale alla sua 'forma mentis' (modo di pensare) del club, serviranno interpreti che siano sulla stessa lunghezza d'onda della società per il modo di intendere e considerare la realtà. In questo solco, ci sono altri profili da individuare. La posizione del tecnico quindi é solo un tassello, poi c'é la composizione della rosa che pure costituisce una voce importante per la programmazione futura. Servirà un profilo coerente rispetto al progetto tecnico che sembra voler seguire la società di Sauro Notari, prima di valutare i possibili nomi. La dirigenza eugubina, adesso più che mai, si trova di fronte ad un passo cruciale.        

►• 16 MAGGIO 2024
Post Braglia, cosa ne sarà dell'attuale organico. Nove elementi sotto contratto, dodici out

Dopo il saluto da parte di Braglia, da quale base partirà il Gubbio nella prossima stagione? Di certo sono ancora sotto contratto con i rossoblù fino al 2025 il portiere Vettorel, i difensori Signorini, Pirrello (fino al 2026), Tozzuolo, Mercadante, Morelli, i centrocampisti Rosaia e Bumbu, infine l'attaccante Di Massimo. Vanno in scadenza tutti gli altri: ovvero il portiere Greco, poi Dimarco, Calabrese, Mercati, Casolari, Chierico, Brambilla, Spina, Galeandro e Desogus. Sulla stessa lunghezza d'onda anche l'attaccante Udoh, il cui cartellino è detenuto dal Cesena ma c'é una clausola di riscatro in favore del Gubbio. Lo stesso dicorso vale per l'attaccante Bernardotto che era in prestito dal Giugliano sul quale si sta valutando di trattenerlo anche per la prossima stagione. Chiaro, però, che su di loro la società, insieme al futuro mister che per adesso è 'mister x', effettuerà le proprie valutazioni. Intanto riceviamo e pubblichiamo (con il consenso del diretto interessato) una lettera arrivata alla nostra redazione. Scrive Matteo Fedini, di Sesto Fiorentino, che dal 1997 si é appassionato del Gubbio dopo averlo visto giocare contro la Sestese. Personalmente lo abbiamo incontrato sugli spalti del Barbetti nel derby giocato contro il Perugia il 17 marzo scorso insieme alla sua famiglia. Di seguito ecco le sue parole che ha postato tramite e-mail alla casella postale elettronica del sito, Matteo Fedini scrive quanto segue: «Salve Direttore, abbiamo già finito i play-off, non pensavo per come era stato fatto nel primo tempo dalla squadra, nella ripresa invece siamo stati arrendevoli e troppo nella nostra metà campo. Mi é dispiaciuto molto perché anche se difficilmente li avremmo vinti, speravo che si potesse andare più avanti almeno fino alle fasi nazionali. Ora bisogna ripartire secondo me da un rapporto migliore tra la società e la tifoseria perché ne beneficerebbe tutto l'ambiente rossoblu e la squadra puntando ad un ritorno in Serie B. Complimenti per come gestisce il sito "Gubbiofans", buona continuazione».

►• 14 MAGGIO 2024
Notari: "Deluso, ma ripartiremo". Braglia: "Dimissioni irrevocabili". Mignemi: "Riflessione"

Continua il momento di incertezza dopo le dimissioni del mister di cinque giorni fa. Della vicenda e del prossimo futuro hanno parlato tutti i protagonisti, in primis il patron Notari, il tecnico Braglia e il diesse Mignemi. Tutti e tre sono stati contattati telefonicamente durante la trasmissione «Fuorigioco» in diretta televisiva condotta da Giacomo Branco su Trg Media Network, dove erano presenti anche alcuni giornalisti (tra i quali anche il direttore di Gubbiofans.it) che hanno posto delle domande ai diretti interessati per capire meglio la situazione che si é venuta a creare. Cosa ha detto innanzitutto il presidente Sauro Notari in sintesi: "Mi sono incontrato la scorsa settimana con Braglia e mi ha espresso la volontà di rassegnare le dimissioni. Sono rimasto un po' sorpreso, ma in particolar modo mi hanno sorpreso le dichiarazioni fatte dal tecnico in conferenza stampa. Non me lo sarei aspettato. Sono rimasto un po', un po', un po', un po'... (deluso ndr). Voglio dire il tecnico già sapeva dall'inizio il discorso dei campi di allenamento e di come erano le strutture a Gubbio. Se stiamo cercando un nuovo allenatore? No, perché finchè non ci saranno le dimissioni ufficiali per me Braglia resta un allenatore del Gubbio. In ogni caso, con il sottoscritto, abbiamo passato anche dei momenti più brutti a livello di risultati e ci siamo sempre rimboccati le maniche, pertanto in caso di necessità lo faremo anche adesso. Quale sarà il futuro di Mignemi? Per me é sempre il nostro direttore sportivo, perciò ci vedremo a breve per pianificare il futuro. Perciò al momento altre situazioni non sono state prese in considerazione". Cosa invece ha affermato il tecnico Piero Braglia in breve: "No no, quando dico una cosa é quella. Voglio dire, io ho una sola faccia. La mia decisione di rassegnare le dimissioni rimane tale e tornerò a Gubbio solo per mettere tutto nero su bianco. E ribadisco il concetto che non ci sono strutture a livello logistico per allenarsi al 100%. L'anno scorso si era aperto uno spiraglio per poter andare a Scheggia, poi strada facendo la situazione é rimasta sempre la stessa e allora ho capito che più di questo non si può dare. Non ho nessuna squadra, checchè se ne dica. Che mi porto dietro di Gubbio? Di aver conosciuto veramente delle persone per bene, a partire dai magazzinieri: c'è gente lì dentro che non appare ma sono veramente un valore aggiunto per questa società, lo dico con tutta franchezza". Aggiungiamo noi: forse Braglia ha capito che si é chiuso un ciclo. Cosa ha detto infine il direttore sportivo Davide Mignemi: "Sul mio futuro posso dire solo un concetto: mi sono preso un periodo di riflessione. Ora devo riflettere. Mi dovrò incontrare con il presidente Notari e solo dopo si avranno certezze". In altre parole. Nelle prossime settimane si capirà realmente se anche per il Ds Mignemi può essere finito un ciclo.

►• 12 MAGGIO 2024
Gubbio, continue 'voci' in un tourbillon di allenatori. Canzi alla Juve Women. Asta Barilari

Gubbio, tourbillon panchina. Sfuma Max Canzi che ha appena lasciato a sorpresa il Pontedera: in pratica l'allenatore nativo di Milano si é accordato con la Juventus Women (la squadra femminile della Juventus): in passato é stato collaboratore tecnico con Beretta al Lecce, Torino, Paok Salonicco, Brescia e Cesena, ha guidato la Primavera del Cagliari, poi é stato anche vice allenatore della prima squadra cagliaritana con Zenga allenatore, di seguito le esperienze di Olbia e l'ultima a Pontedera, culminata con la risoluzione consensuale. Manca solo l'ufficialità, ma Max Canzi si è accordato con un contratto fino al 2026 con i bianconeri. Non sarà facile nemmeno ad arrivare ad Enrico Barilari che ha appena lasciato il Sestri Levante dopo aver centrato una storica salvezza. Come scrivevamo nei scorsi giorni ad Arezzo ha lasciato il ruolo di direttore tecnico Giovannini e potrebbe partire anche il tecnico Indiani (prossima destinazione possibile é Livorno). Pertanto é toto allenatore pure ad Arezzo. La cosa curiosa é che girano due nomi nelle ultime ore per la panchina amaranto. Secondo alcune indiscrezioni che provengono dalla città aretina sarà ballottaggio tra Barilari e Braglia. Non solo. Il tecnico toscano che si é dimesso alcuni giorni fa a Gubbio, ha parlato anche in terra toscana e ha rilasciato queste affermazioni: «Arezzo é una piazza che mi intriga, un club che mi stimolerebbe in maniera professionale». Così si legge su 'La Nazione' on line di Arezzo, oltretutto Braglia ribadisce i concetti espressi alcuni giorni fa in terra eugubina: «Ho scelto di andare via per una scelta personale perché ho ritenuto che non ci fossero le condizioni logistiche per fare calcio in maniera adeguata». Come si può vedere nell'articolo completo nel link. Tuttavia un altro nome é in ballo, secondo alcuni rumours, ad Arezzo: si tratta di Alessandro Dal Canto, esonerato durante la stagione con la Carrarese (al suo posto é arrivato Calabro che ha trovato l'accordo con gli apuani per un rinnovo), che piace sia agli aretini ma anche al Pontedera che adesso sta cercando un nuovo allenatore dopo l'addio di Canzi. Si amplificano anche le voci su Davide Mignemi sul quale, pare, si é aperto un interesse di alcuni clubs. L'attuale direttore sportivo dei rossoblù nei giorni scorsi é stato accostato all'Ancona e al Catania. In queste ultime ore si parla di un interessamento anche del Siracusa. Il club aretuseo, come scrive Sporticity.it, sta pensando al Ds Mignemi (e all'allenatore Turati della Fiorentina) in caso di serie C (perché si pensa al ripescaggio). Insomma: Braglia se n'é andato, per Mignemi ancora il futuro é tutto da decifrare. Per il Gubbio si prospetta un periodo bollente, e non solo perché siamo nel clima caldo della Festa dei Ceri.  

►• 09 MAGGIO 2024
Braglia si dimette: "Non esistono strutture per lavorare al 100%". C'è aria di rivoluzione

Come avevamo ampiamente anticipato (basta scorrere le news e leggere articolo del 1 maggio), c'è un interesse sia verso il tecnico Braglia e verso il diesse Mignemi. Scrivevamo di un sondaggio del Livorno verso l'allenatore e dell'Ancona verso il direttore sportivo. In queste ultime ore é successo un po' di tutto dopo l'amara sconfitta ai playoff con il Rimini. In primo luogo cominciano a farsi ancora più insistenti le notizie di mercato che riguardano i due interessati sopra citati. Ribadito un forte interesse del Livorno che, secondo alcune indiscrezioni, é pronto ad accogliere come nuovo direttore sportivo Giovannini che ha appena rescisso il contratto con l'Arezzo. Lo stesso Giovannini ha pensato proprio a Braglia, ma il tecnico toscano non é intenzionato a scendere di categoria, pertanto adesso sta cercando di portare con sè Indiani. Ma Braglia é finito nel mirino anche della Pianese (che é una neopromossa) e della Triestina, anche se il tecnico toscano al momento nega le voci che circolano. Per quanto riguarda invece il diesse Mignemi si era già parlato di un approccio dell'Ancona, eppure nelle ultime ore si parla anche di una pista che lo conduce a Catania, tra l'altro il suo paese natìo. E il Gubbio cosa fa? Si pensa ad una autentica rivoluzione. Per quanto riguarda il successore di Braglia circolano tre nomi. In primo luogo c'è quello di Enrico Barilari, che ha appena finito l'avventura al Sestri Levante, ma c'è anche l'Arezzo che gli sta facendo la corte. Il secondo nome é quello di Emiliano Bigica, allenatore della Primavera del Sassuolo, con esperienze alle giovanili di Fiorentina ed Empoli. Il terzo nome è quello di Max Canzi che ha condotto ai playoff per il secondo anno consecutivo il Pontedera. Per coprire invece la casella del direttore sportivo, gira voce di un papabile candidato: Andrea Grammatica, ex ds di Reggiana e Siena, attualmente in carica al Ravenna in D. Che ci sarà un cambio di rotta é sicuro perché proprio il tecnico Piero Braglia ha rassegnato le dimissioni. Ecco quale é il suo pensiero: "Ho incontrato il presidente Notari comunicandogli che onestamente non mi piace lavorare così. Non abbiamo attrezzature idonee per gli allenamenti, perciò gli ho comunicato le mie dimissioni. Rinuncio al mio ingaggio dal prossimo 1 luglio. É una scelta mia perché mi piace lavorare come si deve e non mi piace rubare soldi a Notari. Ovviamente per i campi non é solo colpa sua, ma qui a Gubbio la situazione é grave: così non possiamo lavorare al 100%. Invece io ho voglia di lavorare al 100% e ancora mi voglio prendere delle beghe. In queste condizioni non ce la faccio più. Con delle strutture idonee credo che potevamo fare anche di più. Perciò ho chiesto la presidente di accettare le mie dimissioni. Prima di tutto ringrazio la società perché mi ha portato a Gubbio, mi é stata accanto, come lo staff dirigenziale e tecnico, come il direttore sportivo. Ringrazio la stampa perché i giornalisti non mi hanno mai creato un problema. Mi dispiace veramente. Però non mi piace più lavorare così, non si può lavorare solo al 50% delle possibilità. Ma che dire poi della curva? Va spostata! Voglio dire, 350 tifosi ospiti ti fanno giocare fuori casa. Tante piccole cose che devono essere migliorate. Ma perché Gubbio si deve accontentare? Quì, o si avanti o si rischia di tornare indietro".   

►• 08 MAGGIO 2024
Focus: Gubbio, l'illusione e la grande beffa. Con l'equivoco tattico. Le foto di Gubbio-Rimini

L'illusione e la grande beffa. All'istante al primo turno. Gubbio e Rimini si guardano allo specchio fino al minuto 85, poi un guizzo di Cernigoi (subentrato due minuti prima) fa quello che Braglia e i tifosi non avrebbero mai voluto vedere: il gol qualificazione per i romagnoli che lascia il Gubbio a quota zero (di gol) ed eliminazione diretta. Una partita vibrante nel primo tempo dove i rossoblù hanno sfiorato a più riprese la segnatura, ma quando non arriva il gol é poi difficile dormire sonni tranquilli. Nella ripresa in effetti la squadra eugubina ha abbassato troppo il baricentro dando vigore così al Rimini che minuto dopo minuto ha trovato la forza di ripartire e rendersi pericoloso. Ad un certo punto il tecnico Troise ha rivoluzionato l'assetto passando prima a quattro punte (con un 4-2-4 a trazione anteriore) e nel finale ha buttato nella mischia pure la quinta punta che ha dato i suoi frutti. Un comportamento coraggioso con Cernigoi che lo ha ripagato sul campo. É la crudeltà dei playoff, un cui basta una giocata di un attaccante a fare la differenza. La difesa é stata distratta, le ingenuità non sono ammesse, con la speranza che i rossoblù impareranno la lezione. Sicuramente é stata una partita a scacchi e stavolta é andata bene a Troise che ha indovinato tutti i cambi. Il Gubbio forse si é cullato troppo della gara vinta in campionato contro i riminesi per 4-0 che ha creato tante illusioni e la presunzione alla lunga é fatale. Altra circostanza sfavorevole: Braglia ad un certo punto ha deciso di cambiare assetto tattico passando dal 4-3-1-2 al 5-3-2 (o 3-5-2 in fase di possesso) al 33esimo minuto della ripresa e dopo appena sette minuti é arrivato il gol letale dei romagnoli. Una scelta che di certo non ha giovato, una scelta che é stata pagata a caro prezzo. Al Gubbio é mancato il guizzo, inoltre é mancata anche l'esperienza necessaria in questa competizione dei playoff. Playoff amari, anzi amarissimi. A livello statistico é la seconda volta che il Gubbio esce dai playoff in terza serie direttamente al primo turno. Era successo infatti nel 2017 con Giuseppe Magi in panchina quando il Gubbio all'epoca arrivò da neopromosso al sesto posto in classifica e fu sconfitto in casa dalla Sambenedettese (che arrivò settima) per 3-2. Stesso epilogo quest'anno con il Rimini che era costretto a vincere per passare il turno: missione compiuta, espugnato il Barbetti. Un campo, tra l'altro, che in campionato ha visto solo una sconfitta per i rossoblù di Braglia: quella del 17 marzo scorso contro il Perugia con il medesimo risultato (0-1). Da notare, sempre una squadra biancorossa: scherzi del destino. E che dire del Rimini che così é diventata la squadra 'bestia nera' nei playoff come avvenne nel 2003 che vinse al Barbetti per 1-0. Anche in questa stagione, lo stesso Rimini aveva estromesso i rossoblù dalla Coppa con una rete al fotofinish (al 91') di Morra al Romeo Neri. Intanto ecco le immagini di Gubbio e Rimini nei playoff. Il fotoservizio ad opera di Gianfranco Gavirati. Le immagini in carrellata a seguire nel link che trovate di seguito.

►• 07 MAGGIO 2024
Playoff, il Rimini passa a Gubbio a cinque minuti dal termine con Cernigoi. Che amarezza

Playoff, start and go. La cronaca. Al 4' tutto nasce da una ripartenza dove Di Massimo lancia in profondità Udoh che si fa chiudere da Gorelli in angolo. Al 12' azione in velocità di Lamesta che salta un avversario, poi si decentra e piazza un assist al limite per Sala che prova il tiro di destro radente, palla che sibila vicino al palo. Al 14' prova la botta di destro Mercati con la palla che scheggia la traversa dopo un intervento in volo plastico di Colombi. Al 33' grande occasione per i rossoblù quando Rosaia pennella in area un cross dove Udoh colpisce di testa angolato, ma Colombi vola sulla linea di porta e salva d'istinto respingendo incredibilmente la sfera. La ripresa. Al 12' ci prova direttamente su punizione Lamesta con un tiro a pallonetto che sfiora l'incrocio. Al 24' ci prova Corsinelli in corsa con un destro in porta dal limite con la palla che sorvola la traversa. Al 38' una azione in ripartenza con Mercati che serve in area Desogus che calcia defilato di destro, palla che si infrange sull'esterno della rete. Al 40' arriva il gol del Rimini: corre sulla destra Langella che trova il corridoio giusto in area per Cernigoi che si gira e di destro calcia rasoterra con la palla che passa tra le gambe di Greco e si infila in rete. Una doccia fredda clamorosa che estromette il Gubbio dai playoff purtroppo già al primo turno.
Tabellino: Gubbio - Rimini (0-1):
Gubbio (4-3-1-2): Greco; Corsinelli (42' st Spina), Tozzuolo, Signorini, Mercadante; Mercati, Rosaia, Chierico (33' st Bumbu); Di Massimo (35' st Desogus); Bernardotto, Udoh (33' st Pirrello). A disp.: Vettorel, Casolari, Calabrese, Morelli, Dimarco, Guerrini, Galeandro. All.: Braglia.
Rimini (4-2-3-1): Colombi; Megelaitis, Gorelli, Lepri (38' st Cernigoi), Semeraro; Sala (31' st Marchesi), Langella; Malagrida (31' st Capanni), Lamesta, Garetto (31' st Ubaldi); Morra (42' st Tofanari). A disp.: Colombo, De Lucci, Delcarro, Gigli, Oddi, Leoncini. All.: Troise.
Arbitro: Mucera di Palermo (Romano di Isernia e Colaianni di Bari); quarto uomo: Bozzetto di Bergamo.
Rete: 40' st Cernigoi (R).
Espulso: 42' st Braglia (G) per proteste. Ammoniti: Chierico (G), Sala (R), Marchesi (R). Angoli: 5-1. Recupero: 1' pt; 5' st. Spettatori: 1400 circa (di cui 362 da Rimini).

►• 06 MAGGIO 2024
Countdown playoff, i precedenti. Il rapporto dell'ultimo biennio e il trascorso col Rimini

Inizia il countdown per i playoff. Ma andiamo a ritroso e vediamo come si é comportato il Gubbio nelle passate edizioni. L'anno scorso, sempre con Braglia in panchina, i rossoblù sono arrivati fino ai playoff nazionali. Nel primo turno il Gubbio aveva pareggiato con la Recanatese per 1-1 (reti di Di Stefano e Giampaolo), ma in virtù del miglior piazzamento in classifica ha passato il turno. Al secondo turno é uscito un nuovo pareggio con il medesimo risultato con il Pontedera (1-1) con le reti di Nicastro (su rigore) e pareggio degli eugubini con Semeraro: anche in questa circostanza il pass verso i playoff nazionali é arrivato per il miglior posto ottenuto in classifica rispetto ai toscani nella regular season. Ai playoff nazionali il Gubbio si impose per 2-0 in casa contro l'Entella (in gol prima Bulevardi e poi Di Stefano). Nel ritorno il ribaltone dei liguri che si imposero per 3-1 con le reti di Merkaj (doppietta) e Ramirez, infine gol della bandiera di Vazquez nel finale su rigore. Rossoblù out per via del miglior piazzamento della formazione di Chiavari. L'anno precedente, nel 2022, con Torrente in panchina, il Gubbio passò il primo turno battendo per 1-0 la Lucchese con rete decisiva di Arena. Al secondo turno i rossoblù pareggiarono una gara rocambolesca a Pescara perché gli eugubini erano addirittura in vantaggio per 2-0 all'Adriatico con le reti di Formiconi e Spalluto, poi la 'remuntada' di Pompetti e Pontisso: biancazzurri avanti per la migliore classifica. Quel Gubbio uscì dai playoff senza subire una sconfitta e più tardi Torrente venne esonerato: la società fece una scelta drastica con un taglio netto come avvenne l'anno prima con il diesse Giammarioli. Per vedere l'altro precedente bisogna risalire al 2017 con Magi in panchina: al primo turno la Sambenedettese si impose a Gubbio per 3-2 con le reti di Agodirin e una doppietta di Mancuso (un gol su rigore), per i rossoblù a segno Casiraghi e Rinaldi. A fine stagione le strade tra Magi e la società eugubina si divisero per diversità di intenti e per via di alcune visioni contrarie in società. L'altro precedente in serie C (quella volta era la Seconda Divisione, ex C2) risale addirittura alla stagione 2009-2010 quando, con Torrente in panchina, i playoff il Gubbio li vinse battendo in finale (nel doppio turno) il San Marino con il popolo rossoblù che riempì lo stadio dei titani con 2624 eugubini al seguito assiepando la Tribuna Lato Mare. C'è un precedente anche con il Rimini. Risale al lontano 2003 in serie C2: si imposero in finale i romagnoli nel doppio turno vincendo a Gubbio per 1-0 con gol di Bordacconi su rigore davanti a 4500 spettatori, al ritorno finì 0-0 dopo i tempi supplementari con mille tifosi eugubini al seguito in terra adriatica. Altri numeri, altre storie. Un girone tra l'altro dove era presente la Fiorentina (allora denominata Florentia Viola) che vinse il campionato.

►• 05 MAGGIO 2024
Riflettori puntati sul Barbetti: si parte subito con i playoff. La novità dell'utilizzo del Var

Inizia la settimana dei playoff con la novità del Var che entra in scena in serie C. É un Gubbio sulle ali dell'entusiasmo quello che arriva ai playoff. I rossoblù, dopo un girone di andata non proprio roseo, hanno cominciato a cambiare marcia nella prima parte del ritorno, tutto é iniziato però nell'ultima gara prima del giro di boa con la vittoria di Rimini. Poi è passato un periodo non propriamente positivo anche a causa di una serie di assenze e infortuni che hanno influito sulla squadra di Braglia, ma nel finale di stagione hanno ritrovato risultati e autostima, soprattutto dopo la bella vittoria (l'ultima) e guarda caso c'é di mezzo ancora il Rimini. Una avversaria che in questo campionato ha portato fortuna al Gubbio perché i rossoblù hanno ottenuto sei punti su sei contro i romagnoli. Vero che le fortune realizzative dipendono da Udoh e Di Massimo, ma l'aver ritrovato una certa abbondanza fanno sì che nessuno può dormire sonni tranquilli con questo Gubbio che ha potenzialità per arrivare a giocarsela con tutte. E, perché no, regalare quel sogno proibito che tutti i tifosi rossoblù hanno in fondo al cuore. Ci sarà un Gubbio che, come dicevamo, potrà contare su tutti gli effettivi, ma ormai é consuetudine che non esiste un resoconto dettagliato perché non vengono mai comunicati (a livello ufficiale) nè la lista dei convocati nè la lista degli infortunati, pertanto ogni sorpresa a riguardo della formazione (o dei calciatori disponibili) si viene a conoscenza solo nel momento in cui vengono consegnate le distinte di gara. Rossoblù quindi con Braglia che dovrebbe confermare il modulo prediletto, il 4-3-2-1, ma c'è l'opzione dello schieramento di una soluzione tattica con due punte, ovvero il 4-3-1-2, adoperato tra l'altro nell'ultimo match della regular season con Bernardotto e Udoh utilizzati come finalizzatori in attacco, con Di Massimo schierato tra le linee. Tuttavia potrebbe essere questo l'undici iniziale. Greco in porta. Difesa con Corsinelli, Tozzuolo, Signorini e Mercadante. Centrocampo con Mercati, Casolari e Chierico. Sul fronte avanzato Spina e Di Massimo a supporto dell'unica punta Udoh. In casa Rimini invece si deve fare i conti con l'assenza del difensore Gigli che si era infortunato proprio a Gubbio alla caviglia. Il tecnico Troise potrebbe riproporre il 4-3-3. Possibile undici iniziale. In porta Colombi. Una difesa con Tofanari, Pietrangeli, Gorelli e Semeraro. Centrocampo con Langella, Megelaitis e Garetto. Di punta il tridente Lamesta, Morra e Capanni. Riflettori puntati quindi sul Pietro Barbetti martedì sera e, per presentare questa partita, il nostro portale pubblica una bella foto suggestiva scattata dalla curva proprio prima di Gubbio-Rimini di fine campionato al momento del tramonto con i riflettori che si stanno accendendo. Le giovanili. Ultima di campionato. L'Under 17 di Federico Tafani pareggia in casa per 0-0 contro la Vis Pesaro. L'Under 15 di Cristiano Della Vedova perde con la Vis Pesaro per 4-2 (doppietta rossoblù di Farache).

►• 03 MAGGIO 2024
Pecchia, da Gubbio... poi tre promozioni verso la serie A. L'inizio e poi tutta l'escalation

Dopo Gubbio ne ha fatta di strada. Fabio Pecchia, da allenatore, laureato in giurisprudenza, adesso ha conquistato la sua terza promozione con la terza squadra diversa: prima Hellas Verona e dopo con la Cremonese, ha vinto il campionato anche a Parma. Ha brindato mercoledì sera con il pareggio di Bari. Aveva sfiorato già il colpo nella passata stagione con i ducali, ma quest'anno i crociati sono corsi con le inseguitrici che hanno potuto solo fiutare le tracce. Il Parma torna così nel più grande palcoscenico italiano, un club che vanta alcuni trofei anche in campo europeo (due Coppa Uefa, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa), adesso di proprietà dell'imprenditore americano Kyle Krause. Prima di queste tre promozioni aveva vissuto una esperienza importante con il Newcastle, il Real Madrid e il Napoli nel ruolo di vice allenatore al fianco del trainer Rafael Benitez. Ma la prima esperienza da allenatore tra i professionisti avvenne proprio a Gubbio nel 2011, quando fu chiamato dal club rossoblù in estate per sostituire Vincenzo Torrente (poi finito al Bari) per guidare il sodalizio eugubino nella cadetteria. Non fu una esperienza fortunata perché la sua avventura in rossoblù durò appena dieci giornate quando venne esonerato dopo la sconfitta di Crotone. Un'annata non felice per i colori rossoblù perché vennero cambiati quattro allenatori: dopo di lui hanno fatto seguito Simoni che formava il duo con Tebi, poi Alessandrini ed infine Apolloni, eppure nessuno riuscì ad evitare il ritorno in serie C. Nella breve permanenza eugubina con Pecchia c'era come vice allenatore Antonio Porta, anche oggi é al suo fianco a Parma. Quella volta Pecchia forse era ancora acerbo, può essere che non era ancora pronto e probabilmente ha pagato anche per colpe non sue, ma poi con il passare degli anni ha dimostrato tutte le sue capacità. Fu un'intuizione di Gigi Simoni che lo scelse insieme al diesse Stefano Giammarioli. Tra l'altro Simoni scelse pure Vincenzo Torrente che arrivò a Gubbio quando ancora allenava le giovanili del Genoa e poi sappiamo tutti come é andata a finire: due promozioni di fila fino a raggiungere il traguardo della serie B. Evidentemente Gigi Simoni ci aveva visto giusto pure su Pecchia. Quello che é avvenuto strada facendo ne é la prova. Forse a Gubbio qualcuno ancora non si sta rendendo conto che fortuna abbiamo avuto: conoscere di persona Gigi Simoni che aveva allenato campioni del calibro di Baggio e Ronaldo (quello brasiliano), conoscere un uomo sempre affabile e disponibile (oggi qualità pressochè sconosciute) che faceva sentire importanti anche noi giornalisti nel nostro piccolo perché ci rendeva partecipi, sempre cordiale e gentile con i tifosi. Al di là delle sue grandi competenze calcistiche e i risultati che si sono ottenuti in quegli anni nella città dei Ceri, esistevano dei valori umani e uno stile che sono ormai finiti nel dimenticatoio nell'attualità. Ma per ricordare l'esperienza di Pecchia a Gubbio, ecco alcune immagini estrapolate dal nostro archivio fotografico. Durante la preparazione estiva al Beniamino Ubaldi. Durante la presentazione ai tifosi allo stadio.           

►• 01 MAGGIO 2024
Prime indiscrezioni, voci su ds e allenatore. Si passa dalla costa adriatica a quella tirrenica

Devono ancora iniziare i playoff, l'autentico mercato estivo deve ancora iniziare, perciò ogni eventuale scelta tecnica é rimandata per il futuro. La stagione non é ancora finita e la matematica certezza del quinto posto é arrivata nell'ultima giornata, ma possiamo comunque dire che maggio é già il mese della verità per il Gubbio. Molte volte diventa importante operare precedentemente verso la futura concorrenza e quindi molte società si muovono in largo anticipo. Dagli ambienti di mercato e da alcuni quotidiani marchigiani continua a rimbalzare l'ipotesi di un interesse concreto verso il direttore sportivo Davide Mignemi. A conferma di quanto detto c'è un articolo del 'Corriere Adriatico' di una settimana fa che riporta quanto segue. Altre voci invece riguardano il tecnico Piero Braglia e in questo caso si parla di una blasonata società toscana. Tornando a ritroso, parliamo del direttore sportivo. Come scrive il quotidiano marchigiano, un succinto: «Ancona come nuovo diesse Mignemi é in pole: il direttore sportivo del Gubbio é un profilo idoneo per sostituire Micciola». L'interessato, che da tre anni é responsabile del mercato del sodalizio rossoblù, non commenta e ha preferito declinare la domanda nel post partita contro il Rimini. Un'operazione di questo genere presupporrebbe però la rinuncia al diesse Mignemi, che nelle ultime tre stagioni ha centrato il traguardo dei playoff prima con Torrente e poi nel biennio con Braglia. E l'allenatore? L'attuale guida tecnica gode della stima del club, pertanto Braglia é stato sempre un uomo di fiducia con pieni poteri a 360 gradi. Oltretutto l'allenatore toscano é legato al Gubbio per un'altra stagione a livello contrattuale. Tuttavia la prospettiva di cui si parla potrebbe diventare alletante. Secondo alcune indiscrezioni infatti si parla di un interesse del Livorno. Stiamo parlando di una società blasonata che ha calcato i campi di serie A (per 18 stagioni), vanta una partecipazione europea in Coppa Uefa e quindi vuole uscire dal purgatorio della serie D quanto prima possibile. Secondo alcuni rumors, la società labronica sta cercando un nuovo tecnico e tra i nomi papabili c'è Braglia come figura giusta per risalire la china. Una eventualità non da scartare perché proprio Braglia vive in Toscana e questa sarebbe una soluzione ideale per poter avvicinarsi a casa. Oltretutto c'è da fare una premessa. Il presidente degli amaranto é Joel Esciua, un finanziere brasiliano che ha promesso la serie B in cinque anni. Nel penultimo turno casalingo contro la Sangiovannese, la società è stata contestata dai tifosi della curva labronica con tanto di striscione polemico. Lo stesso proprietario del club, Joel Esciua, ha fatto il mea culpa dichiarando: "Ho speso molto male, ho sbagliato le scelte, del direttore sportivo, dell'allenatore...". Come si legge in questa news. Ecco, é prevista una autentica rivoluzione. Si parla che se dovesse arrivare un nuovo direttore sportivo, sul quale c'è il massimo riserbo, la scelta ricadrebbe su Piero Braglia. Riepilogando. Adesso bisogna vedere se quella di Mignemi a Ancona é un'ipotesi meramente giornalistica. Adesso bisogna vedere se quella di Braglia a Livorno é un'ipotesi che sarà realmente percorribile. Ma prima di tutto bisognerà vedere come si comporterà il Gubbio ai playoff. A quel punto ci saranno le valutazioni definitive.

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